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Progetto «UN PASSO CONTRO L'AZZARDO»

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Presentazione sul tema: "Progetto «UN PASSO CONTRO L'AZZARDO»"— Transcript della presentazione:

1 Progetto «UN PASSO CONTRO L'AZZARDO»
Con il contributo di Progetto «UN PASSO CONTRO L'AZZARDO» D.d.u.o. 7 marzo n Bando per gli enti locali per lo sviluppo e il consolidamento di azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico - L.r. 8/2013 “Bando per lo sviluppo e il consolidamento di azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico - l.r. n. 8 del 2013”

2 Questionario relativo al tema della dipendenza da gioco d’azzardo patologico (Gap)
N° questionari distribuiti: 500 N° di enti ed associazioni coinvolte: 13 Target: popolazione over 65 Territorio: Rho e frazioni (Passirana, Terrazzano, Mazzo) N° questionari raccolti: 248

3 Obiettivi indagare il rapporto tra esercenti e anziani;
informare e sensibilizzare in merito ai rischi connessi con il gioco d’azzardo; sensibilizzare in merito alle ludopatie: come riconoscerle, come intervenire; promuovere l’acquisizione di competenze in materia di prevenzione.

4 Risultati: sezione 1 (Condizione socio-demografica)

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6 N° risposte: N° risposte:

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8 Cosa fa nel suo tempo libero?
sezione 2: Cosa fa nel suo tempo libero? Dalle risposte emerge un quadro povero di attività: sono poche le persone che hanno diversi impegni. Più comunemente vengono crocettati solo un paio di item.

9 Sezione 3 (Rischi e consapevolezza)
molti questionari sono stati compilati sono nelle prime due sezioni: la strutturazione delle domande preclude la possibilità che sia stata una svista e quindi si deduce che volutamente molti non abbiano voluto rispondere alla parte legata al gioco d’azzardo, nonostante l’anonimato fosse perfettamente garantito. A supporto di tale tesi alcuni rispondono solo a una minima parte della terza sezione oppure barrano l’intera sezione (un soggetto enfatizza il rifiuto scrivendo anche, al termine della seconda sezione, «STOP»). Non ci sono correlazioni significative tra lo stato socio-demografico e la compilazione delle domande, né con le abitudini di gioco dichiarate.

10 Meno del 15% è consapevole siano tutti giochi d’azzardo
L’ 80% dei soggetti hanno giocato almeno una volta nella vita

11 Qualcuno riconosce che tutti i giochi elencati precedentemente sono considerati giochi d’azzardo ma spesso non c’è questa capacità analitica e viene presa in considerazione solo l’intenzionalità: ad esempio un soggetto li indica tutti specificando però «se si gioca con la voglia di vincere ossessivamente» In quali luoghi?

12 N° risposte: «mai!! li odio tutti» «euro 0,400 o niente soldi»

13 PER QUALE MOTIVO SI GIOCA?
Sono pochi quelli che esprimono una motivazione (70 risposte su 248) Per lo più le risposte riguardano: la speranza di vincere («vincita che cambi la vita»); per passatempo (assenza di altri interessi); per tentare la fortuna (assenza di consapevolezza delle statistiche di vincita); per stare in compagnia (legato al gioco con le carte, la tombola…); per solitudine - sfida con se stessi.

14 Dall’analisi dei dati emerge una sostanziale mancanza di consapevolezza circa le caratteristiche del gioco d’azzardo. Meno del 15% individua la totalità dei giochi elencati come facenti parte della categoria dei giochi d’azzardo. Sulla frequenza e sulle somme giocate si evidenzia una reticenza a rispondere o una scarsa coerenza rispetto alle proprie abitudini (per lo più non viene riconosciuto che il proprio comportamento è ascrivibile alla categoria «gioco d’azzardo»). Nella gran parte emerge uno scarso riconoscimento dei rischi connessi al gioco ed alle «trappole» (quasi vincita, pensiero magico, piccole vincite…) connesse ai più comuni giochi in circolazione (ex. Gratta e vinci). Traspare un tabù nel parlare di questo argomento e una difficoltà a distinguere in maniera specifica l’aspetto ludico da quello patologico. Alcune frasi significative che evidenziano questi due aspetti contrastanti del gioco sono: «quando gioco a tombola è perché mi piace e mi ricorda la famiglia di origine che non c'è più e poi perché mi fa sentire giovane» e «giocano persone insicure e poco portate alla comunicazione, taciturne. non sono propense a dialogare e sfogano la propria insicurezza nelle macchinette»

15 QUANDO IL GIOCO DIVENTA D'AZZARDO?
N° risposte:

16 Vengono sottolineate entrambe le componenti emotive: positive e negative
Molti specificano di non conoscere quali emozioni sono collegate al gioco perché non lo praticano Tendenzialmente chi associa il gioco al passatempo, indica poi emozioni negative «non gioco perciò non so»

17 55 persone non hanno dato nessuna risposta a questa domanda;
In diversi contesti, in cui è stato distribuito il questionario, è stata fatta una valutazione critica e persone hanno segnalato di conoscere soggetti che avrebbero bisogno di aiuto ma non sono supportati. Una persona dichiara di odiare tutti i giochi e chiede di eliminare «tutte le sale da gioco». Solo una minima parte conosce persone già supportate (4).

18 Conclusioni Dall’indagine condotta si evince che:
C’è poca consapevolezza sulle categorie di gioco che includono il gioco d’azzardo. C’è scarsa consapevolezza circa i rischi che il gioco d’azzardo comporta (scarsa analisi critica rispetto alla frequenza e sulle motivazioni, elementi di dipendenza…). Si riconosce il problema solo quando è evidente (per lo più negli altri) e si fatica a chiedere aiuto. C’è un sostanziale bisogno di informazioni e di sensibilizzazione. C’è un grande interesse ad approfondire il tema ed a diffondere una cultura in merito, pur considerando la reticenza emersa ad affrontare la questione in maniera esplicita.


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