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Le Teorie sull’integrazione europea

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Presentazione sul tema: "Le Teorie sull’integrazione europea"— Transcript della presentazione:

1 Le Teorie sull’integrazione europea
Sociologia dell’integrazione europea

2 Teorie sull’integrazione europea nel contesto delle relazioni internazionali
1° dopoguerra: il Realismo

3 Teorie sull’integrazione europea nel contesto delle relazioni internazionali
Secondo dopoguerra Attori: gli Stati e le realtà sovranazionali Da un ordine anarchico ad un ordine gerarchico: Waltz, Teoria della politica internazionale, (1979)

4 Teoria Periodo Realismo 1° dopoguerra Critiche al Realismo: il Transnazionalismo Funzionalismo Neofunzionalismo Mondialismo Interdipendenza complessa Imperialismo Dichiarazione Schuman (9 maggio 1950) Nascita della CECA (1952) e Trattati di Roma (1957); The Uniting of Europe, Ernst Haas, (1968)  Anni ‘60/’70 Neorealismo Teoria della politica internazionale di Kenneth Waltz, 1975

5 Teorie sull’integrazione europea
Neofunzionalismo Intergovernamentalismo (liberale) Neo istituzionalismo Teorie della governance Network Approach Costruttivismo

6 Teoria neofunzionalista (Haas, Schmitter)
Assunti di base: Ambisce ad essere una General Theory Concepisce l’integrazione come un processo Concepisce la presenza di più attori (e non del solo Stato) La Comunità europea è una «creatura delle élites» Presuppone una crescita economica ininterrotta

7 Teoria neofunzionalista (Haas, Schmitter)
Integrazione funzionale Ipotesi: Spill over: descrive la logica espansiva di settore del processo di integrazione per la quale l’integrazione di un settore produce pressioni che spingono gli Stati a integrare altri settori Functional spill over Political spill over

8 Teoria neofunzionalista: Critiche
Determinismo dello spill over (Haas, The Uniting of Europe, 1958). Mancano sufficienti spiegazioni su come lo spill over dovrebbe mettersi in moto È sottostimato il ruolo dei nazionalismi e del principio di sovranità quali barriere al processo di integrazione Presupposto della crescita economica Scarsa considerazione del contesto internazionale

9 Intergovernamentalismo liberale (Moravcsik)
Si fonda su due assunti di base: Gli attori del processo di integrazione sono gli Stati Gli Stati agiscono razionalmente per massimizzare i loro interessi Moravcsik, The choice for Europe, 1998

10 Intergovernamentalismo liberale (Moravcsik)
Può essere analizzato a partire da tre fasi distinte: La formazione delle preferenze nazionali La contrattazione (bargaining) La creazione di istituzioni sovranazionali alle quali trasferire parte dei propri poteri (v. rapporto con il neoistituzionalismo)

11 Intergovernamentalismo liberale: critiche
Secondo alcuni critici, non riesce a spiegare i processi decisionali quotidiani Secondo altri, ci riesce perché molte decisioni nell’UE sono prese con un consenso de facto o all’unanimità.

12 Intergovernamentalismo liberale: analisi di casi
Politica agricola comune Allargamento

13 Neo Istituzionalismo Non nasce come teoria dell’integrazione europea, ma riflette il tentativo di reintrodurre il ruolo delle istituzioni all’interno di un vasto corpo di teorie Tre approcci: Rational institutionalism: si richiama agli studi sul funzionamento del Congresso degli Stati Uniti Sociological institutionalism: definisce il concetto di istituzione in un senso più ampio, includendovi norme informali, pratiche, ecc… Historical institutionalism: si focalizza sugli effetti delle istituzioni nel tempo – Modello della path-dependence

14 Neo Istituzionalismo: analisi di casi
È stato applicato all’analisi del funzionamento delle istituzioni Consiglio dei Ministri Commissione: Teoria del principal-agent Corte europea di giustizia

15 Teoria del principal-agent
Una persona o entità (agent) prende decisioni per conto di o che producono effetti su un’altra (principal). Governi degli Stati membri (principal) Commissione (agent) Cosa succede se l’agent si comporta ina maniera avversa agli interessi del principal? Selezione avversa Azzardo morale Asimmetria informativa La deviazione rispetto agli interessi del principal è detta «agency cost»

16 Teoria del principal-agent
Selezione avversa: L'agente fornirà al principale informazioni erronee o incomplete sulle proprie capacità e competenze per farsi assumere (opportunismo ex ante) Azzardo morale: comportamento scorretto che l'agente mette in atto in presenza di asimmetrie informative (opportunismo ex post) Asimmetria informativa: l’agent è a conoscenza di un maggior numero di informazioni rispetto al principal e può sfruttare queste asimmetrie informative tenendo comportamenti opportunistici

17 Teorie della governance
Rosenau Czempiel, Governance without Government, (1992) La governance europea. Un libro bianco (2001) In senso generale, indica il coinvolgimento di attori non istituzionali nei processi decisionali La partecipazione della società civile ai processi decisionali europei

18 Policy Network I policy networks sono un insieme di legami formali, informali, istituzionali tra gli attori governativi e altri attori strutturati attorno a interessi condivisi in un processo decisionale Network Society (Manuel Castells) Tecnocrazia e il potere degli «esperti» Rapporti che le teorie della governance

19 Costruttivismo Berger e Luckman, La realtà come costruzione sociale (1966) Gli esseri umani non esistono indipendentemente dal loro ambiente sociale e dal suo sistema di significati (la cultura in senso lato) condiviso. Assunto di base: le strutture sociali e i soggetti agenti si costituiscono a vicenda. L’ambiente sociale definisce (constitutes) chi siamo, le nostre identità come essere sociali. La costruzione dell’Europa La questione dell’identità europea

20 Riviste Journal of Common Market Studies
Journal of European Integration Perspectives on European Politics and Society West European Politics European Union Politics


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