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PubblicatoMaria do Mar Dias Coelho Modificato 6 anni fa
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Lezione 13 e 14 TMRS V. Cuzzocrea 07 e 08 maggio 2016
L’approccio degli ‘Studi Culturali’ alle culture giovanili
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Domande guida (1) Cos’è (la) cultura? Cosa costituisce una cultura?
Cos’è una sub-cultura giovanile?
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Riferimenti di letteratura per CCCS (Centre for contemporary cultural studies)
Cap. introduttivo di Bennett e Kahn-Harris in ‘After Subculture’, 2004; P. Magaudda ‘Ridiscutere le sottoculture. Resistenza simbolica, postmodernismo e diseguaglianze sociali’, nella rivista ‘Studi Culturali’ 2/2009, pag , biblioteca di Ex- Scienze Politiche. Il testo ‘storico’ fondamentale di riferimento è invece ‘Resistance through rituals’, una collana di saggi a cura di S. Hall e T. Jefferson del (Si trova facilmente come e-book). Si considera un testo fondamentale per la sistematizzazione dei lavori intorno al Centre for Contemporary Cultural Studies (CCCS) o Scuola di Birmingham
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Quali i gruppi di interesse di ‘Resistance through rituals’?
Teddy Boys, Mods, Skinheads, Hippies, Bikers Studi svolti durante gli anni ‘60 e ‘70 in Inghilterra
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Teoria sottoculturale classica dei CCCS
Vestiti, musica, rituali, slang: sono forme di espressione culturale che permettono di resistere all’egemonia del potere Riappropriazione simbolica di simboli e merci In questi studi, il concetto di classe è un riferimento fondamentale Le culture giovanili sono risposte collettive ai problemi sollevati dalle condizioni materiali dei nuovi giovani proletari degli anni '60 e '70 (in Inghilterra). Le sottoculture sono insiemi di atti di creatività simbolica
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Quale la tesi principale di questa raccolta di saggi?
Parte dalla constatazione della distanza culturale tra i giovani di classe operaia e la generazione precedente. Questi gruppi sono portatori di forme collettive e simboliche di resistenza nei confronti della subordinazione materiale e sociale a cui sono sottoposti (vedi egemonia, Gramsci) Queste forme espressive, nell’orizzonte di riferimento marxiano in cui questo Centro si muove, sono possibile strumento per l’affrancamento dalla egemonia culturale della cultura dominante.
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Elementi in comune con la Scuola di Chicago
Focus su marginalità, giovani ai margini, problemi urbani Sensibilità etnografica (arricchita però da attenzione alle simbologie e da questioni ideologiche centrate sull’idea del conflitto) Si può dire che parta dalla tradizione di Chicago ma la superi (inglobando anche alcuni tratti della Scuola di Francoforte)
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Che cosa non fa il CCCS? Non considera le differenze di genere. O, meglio, non considera il genere femminile (vedi McRobbie e Garber in 'Girls and Subculture', 1976). Non è una vera e propria ‘scuola’, ma un centro che si pone esso stesso ai margini della comunità accademica Non considera o non spiega il grado di contrasto tra le sottoculture e la cultura dominante
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Svolta postmoderna Anni ‘90: viene a cadere la fiducia che possa esistere una forma di dimensione collettiva dell’esperienza sottoculturale. L’accento è posto sulla capacità creativa individuale di resistere, sulle possibilità di fluidità nelle relazioni sociali, molteplicità di appartenenze e identità, primato del consumo come sfera identitaria.
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L’approccio degli Studi Culturali e il consumo: il circuito della cultura e le culture giovanili
Quale l’importanza e il significato dei consumi (culturali o meno) per il CCCS? e in particolare, il ‘consumo’ di musica?
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Domande guida (2): Qual è il legame tra culture giovanili e stili musicali? Come è possibile studiare queste (e altre) culture giovanili? Cosa ci dicono della società in cui sono inserite e che contestano/ o da cui prendono le distanze?
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Stuart Hall, in ‘Representation’(1997) a proposito di cultura distingue tra:
Cultura tradizionale: La somma delle grandi idee, come rappresentate nei lavori classici della letteratura, pittura, musica, poesia. Cioè la cultura ‘alta’. Cultura popolare: musica popolare, arte, design, letteratura, attività di svago che permettono alla gente ‘ordinaria’ di divertirsi, distrarsi. (vedi articolo P. Magaudda ‘I Festival di Musica elettronica e le culture giovanili’, Polis, aprile 2013, pag 55-80, trovate la rivista in biblioteca). Corrisponde alla cultura di massa o cultura popolare, caratteristica di un certo contesto. Tutto ciò che sia distintivo di un modo di vita di un gruppo di persone, di una comunità, nazione o gruppo sociale In generale, la cultura è un processo, un insieme di pratiche, ha a che fare con la produzione e lo scambio di significati. Torna l'importanza della interazione anche se in un senso diverso che per gli studiosi della Scuola di Chicago. Importanza di affettività ed emozioni: i valori e i significati devono essere interpretati dal gruppo, devono essere condivisi (ma qual è il confine? Per esempio, gli Emo dicono di non essere capiti)
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Da quali presupposti muove il lavoro del CCCS?
Processo di decentramento: guarda alla realtà globale & al fenomeno delle migrazioni (e infatti da qui partirà il filone degli studi post coloniali), studi interdisciplinari; non possiamo non riconoscere la cultura nella cultura popolare; 'circuito della cultura'. Adotta alcuni assunti della teoria di Marx: importanza della struttura sociale e della sua contingenza storica; importanza delle eguaglianze di tipo etnico, di genere, di generazione, di classe ect. La cultura è un mezzo per i gruppi subordinati per resistere all’imposizione di significati dei gruppi dominanti (richiamo al concetto di ideologia Gramsciana)
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Domande guida (2): Come e perché il consumo interessa gli studiosi di questo approccio? Perchè il consumo è legato agli stili di vita (giovanili)?
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Testo fondamentale: 'Doing Cultural Studies‘ (1997).
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Pensa alle trasformazioni del Sony Walkman dal suo lancio nel mercato nel 1979:
Da oggetto che per la prima volta permetteva di ascoltare musica in movimento e 'privatamente', a Discman, poi lettore mp3, poi ipod.....sempre più piccolo, sempre più potente. Pensa a come queste trasformazioni hanno cambiato il modo di ascoltare e condividere musica, e quindi al modo di rappresentarsi e stare insieme, di ‘consumare’ il tempo libero.
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‘Doing Cultural Studies
‘Doing Cultural Studies. The story of the Sony walkman’ (Paul du Gay et al. 1997). Nello studio di qualunque testo o artefatto culturale, ci deve interessare capire ognuno di questi momenti, e la loro interrelazione: Rappresentazione Regolazione Identità Produzione Consumo Quindi, il consumo non può essere visto in modo slegato dall'industria che produce quei beni, né dalle identità che crea e alimenta ect ect (in circolo)
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Il 'circuito della cultura'
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Cosa si intende per ognuno dei termini del ‘circuito della cultura’?
Rappresentazione: aspetto visuale della cultura (Vespa) Identità: gusto condiviso, aspetto simbolico. Come i significati sono internalizzati. ‘Corporate identity’. Produzione: come un bene è prodotto. Rappresentazione di sé agli altri. (Per esempio, green goods) Consumo: come le persone si relazionano con un bene (lo usano, le riciclano, lo sprecano) Regolazione: le norme guida, i regolamenti, e come essi siano controllati nella produzione di un bene
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Discuti: Quali altri testi o ‘artefatti culturali’ ci parlano in modo così significativo di una cultura? Possiamo parlare di una generazione di ‘nativi digitali’? …….
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Giovani e media digitali
Vedi in particolare il saggio di Giovanna Mascheroni qui:
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