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(Dr. M.Giusti, Dr.ssa M.Nardi)
La gestione dell’insufficienza respiratoria presso lo stabilimento sanitario Pacini (Dr. M.Giusti, Dr.ssa M.Nardi)
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CASO CLINICO Maschio di 58 aa Dispnea e febbre da alcuni giorni
In PS SO2 60% in aa Rx torace: addensamenti multipli bilaterali confluenti, ispessimento scissurale diffuso. Ricovero in medicina Dopo circa 1 ora trasferimento rianimazione PT Trasferimento rianimazione FI Decesso del paziente dopo alcuni giorni
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CASO CLINICO Maschio di 45 aa Febbre e dispnea In PS SO2 85% in aa
RX torace: addensamento alveolare basale dx, diffusa accentuazione della trama, piccolo versamento basale dx Ricovero in medicina. Ecografia torace. Peggioramento delle condizioni cliniche e respiratorie Trasferito in m.infettive il giorno successivo Rianimazione PT UTIP FI Decesso dopo due mesi Rianimazione FI
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INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
Condizione clinica grave che può mettere a repentaglio la vita del paziente. Il polmone non è in grado di procedere ad un’adeguata ossigenazione del sangue arterioso e/o non è in grado di prevenire la ritenzione di CO2.
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INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
Lung failure Tipo I (Ipossico-normo-ipocapnica) →acuta (ARDS,EPA..) →cronica (fibrosi) Pump failure Tipo II (Ipossiemica-ipercapnica) →BPCO riacutizzata
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INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA
ARDS/ALI Esordio acuto PaO2/FiO2<200 mmHg (se <300 mmHg si parla di ALI) Infiltrati alveolari bilaterali alla radiografia Non evidenza di ipertensione atriale sx (o pressione capillare polmonare > 18 mmHg)
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ARDS/ALI Da Harrison’s Principle of Internal Medicine, 17° edit
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ARDS/ALI aspetti US ARDS EPA
Chest sonography: a useful tool to differentiate acute cardiogenic pulmonary edema from acute respiratory distress syndrome Roberto Copetti*1, Gino Soldati2 and Paolo Copetti Cardiovascular Ultrasound 2008, 6:16
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ARDS/ALI aspetti US ARDS EPA
Chest sonography: a useful tool to differentiate acute cardiogenic pulmonary edema from acute respiratory distress syndrome Roberto Copetti*1, Gino Soldati2 and Paolo Copetti Cardiovascular Ultrasound 2008, 6:16
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Triage del paziente dispnoico
SpO2 IMMEDIATA VALUTAZIONE DI ABC Stato coscienza
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PERCORSO EXTRAOSPEDALIERO
ABC compromesso, grave alterazione dello stato di coscienza CENTRALIZZAZIONE DEL PAZIENTE (Ospedale PT oppure struttura II livello)
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PERCORSO EXTRAOSPEDALIERO
b) Paziente dispnoico, ABC non compromesso, no alterazioni gravi dello stato di coscienza O2 terapia terapia farmacologica CPAP
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PERCORSO EXTRAOSPEDALIERO
c) ABC non compromesso, no alterazioni gravi dello stato di coscienza risoluzione del quadro clinico acuto → valutare la possibilità di affidare il paziente alle cure del medico curante. non risoluzione del quadro clinico o impossibilità di gestione da parte del medico curante → trasferire il malato al PS di San Marcello e ricovero
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VALUTARE APPROCCIO AL PAZIENTE PERCORSO INTRAOSPEDALIERO (PS)
ABC – STATO DI COSCIENZA –ANAMNESI- ESAME OBIETTIVO EGA – Es.EMATICI (D-DIMERO + BNP) – RX TORACE- (ECOTORACE) VALUTARE
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PERCORSO INTRAOSPEDALIERO
ABC compromesso, grave alterazione dello stato di coscienza STABILIZZAZIONE DEL PAZIENTE E CENTRALIZZAZIONE DEL PAZIENTE Se trasferimento tempo-dipendente utilizzare medico 118 di turno altrimenti attivare reperibile
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PERCORSO INTRAOSPEDALIERO
APPROCCIO AL PAZIENTE PERCORSO INTRAOSPEDALIERO PS ABC non compromesso, non alterazioni gravi della coscienza pH > 7,35 ricovero in Medicina III per adeguata terapia medica ed ossigenoterapia pH <7,35 ma > 7,30 ricovero Medicina III per adeguata terapia medica e NIV (eventuale consulenza telefonica con rianimatore)
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PERCORSO INTRAOSPEDALIERO
APPROCCIO AL PAZIENTE PERCORSO INTRAOSPEDALIERO reparto ABC non compromesso, non alterazioni gravi della coscienza pH < 7,30 iniziare precocemente NIV e controllare parametri vitali OGNI DUE ORE Se miglioramento continuare ventilazione secondo proposta precedente. pH < 7,20 contattare la terapia intensiva di PT per consulto ed eventuale trasferimento
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PROPOSTA DI PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI PAZIENTI CON IR IN REPARTO
Nelle prime ore: VMNI continua. Staccare il paziente solo per consentire l’alimentazione e l’idratazione. → Eseguire EGA basale con flusso di O2 che mantenga SaO2 90% e misurare i parametri vitali (FR, FC, PA); → Iniziare VMNI → Eseguire EGA e misurazione dei parametri vitali (FR, FC, PA) dopo 1 ora di VMNI; ripetere la valutazione quando necessario e dopo 1 ora dalla variazione dei parametri ventilatori e/o del flusso di O2. → Eseguire monitoraggio continuo dei valori di SaO2 e FC. Controllo diuresi.
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PROPOSTA DI PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI PAZIENTI CON IR IN REPARTO
Dopo le prime ore: eseguire VMNI ad orario ( es 3 ore al mattino, 4 ore al PM e 10 ore la notte) eliminando, progressivamente, una delle sedute (eliminare la notte per ultima). Tutte le mattine, programmare EGA, elettroliti (Na, K, Cl) e osmolalità plasmatica, fino al raggiungimento della stabilità.
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