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“LA PROVA PIÙ CONVINCENTE”
LEZIONE 9 DELLA SCUOLA DEL SABATO “LA PROVA PIÙ CONVINCENTE” SABATO 1 DICEMBRE 2018 4° TRIMESTRE 2018 1 1 1 1 1 1 1 1
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Accettando la salvezza offerta alla croce ci uniamo a Cristo in un patto. L’uomo è riconciliato con Dio e con gli uomini. Le vite sono trasformate. I credenti si uniscono, mettono da parte le loro diversità, per compiere una missione comune. UNITI IN CRISTO. UNITI NELLA RICONCILIAZIONE. UNITI NELLA PRATICA. UNITI NELLE DIVERSITA’. UNITI NELLA MISSIONE.
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UNITI IN CRISTO “per raccogliere nella dispensazione del compimento dei tempi sotto un sol capo, in Cristo, tutte le cose, tanto quelle che sono nei cieli come quelle che sono sulla terra.” (Efesini 1:10) La morte e la resurrezione di Gesù ci danno la salvezza. Ognuno di noi, quando l’accetta si unisce a Cristo. Essendo uniti a un Salvatore comune, si realizza un secondo scopo del piano di salvezza: "riunire in uno i figli di Dio”. (Giovanni 11:52) Quando accettiamo pubblicamente Gesù attraverso il battesimo, creiamo un legame di unione con i nostri fratelli e sorelle. "Un unico Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è soprattutto, per tutti e in tutto". (Efesini 4:5-6)
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UNITI NELLA RICONCILIAZIONE
“Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesù Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione” (2ª Corinzi 5:18) La morte di Gesù ha abbattuto il muro di separazione esistente tra giudei e gentili, riconciliando i due popoli in uno solo (Efesini 2:13-16). Poiché il piano di Dio è quello di unire tutti i figli di Dio, il ministero della riconciliazione ha tre aspetti: Inizialmente eravamo lontani da Dio, fummo riconciliati con Lui attraverso l’opera dello Spirito Santo. Riconciliazione con Dio. La pace e l’armonia tra di noi sono la testimonianza della nostra unione con Cristo. Riconciliazione coi nostri fratelli. Siamo invitati a chiamare gli altri a riconciliarsi con Dio. Riconciliazione universale. Nella misura in cui la chiesa coltiva l'unità e la riconciliazione, l'universo vedrà l'opera dell'eterna saggezza di Dio. (Efesini 3:8-11)
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UNITI NELLA PRATICA “Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch'egli come camminò lui” (1ª Giovanni 2:6) Accettare Gesù non è un assenso puramente intellettuale. Produce cambiamenti pratici nella nostra vita. I nostri sentimenti e atteggiamenti cambiano e l'unità con gli altri è rafforzata. La più potente testimonianza per il mondo è quella di una vita trasformata dal potere dello Spirito Santo. (1ª Pietro 2:11-12) In Efesini 4:25-5:2, Colossesi 3:1-17, Matteo 7:12, Galati 6:2, 1ª Pietro 3:3-4 e 1ª Corinzi 10:31 (e altri), possiamo vedere come la vita del credente è trasformata.
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Le passioni disordinate
UNITI NELLA PRATICA Secondo i passaggi anteriormente citati, cosa deve lasciare il credente? La fornicazione L’impurità Le passioni disordinate I desideri malvagi L’avarizia L’ira La rabbia La malizia La blasfemia Le parole disoneste Le parole corrotte La menzogna Il furto L’amarezza Le urla L’ostentazione
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Secondo i passaggi anteriormente citati, cosa deve fare il credente?
UNITI NELLA PRATICA Secondo i passaggi anteriormente citati, cosa deve fare il credente? Cercare le cose celesti Essere santo Camminare nell’amore Avere misericordia Essere buono Essere umile Essere mansueto Essere paziente Sopportare gli altri Perdonare gli altri Rivestirsi d’amore Cercare la pace Essere grato Studiare la Parola Essere saggio Lodare il Signore Fare tutto alla gloria di Dio Parlare di ciò che edifica Essere gentili Essere misericor-dioso Essere imitatore di Dio Cercare il benessere degli altri Sostenere i pesi degli altri Cercare la spiritualità interiore Avere uno stile di vita sano
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UNITI NELLE DIVERSITA’
“Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; chi non ha alcun riguardo al giorno lo fa per il Signore; chi mangia lo fa per il Signore e rende grazie a Dio; e chi non mangia non mangia per il Signore e rende grazie a Dio.” (Romani 14:6) In Romani 14 e 15, Paolo affronta temi che dividevano profondamente la chiesa di Roma. Queste erano questioni relazionate a pratiche, costumi e problemi di coscenza. Per esempio, l’osservanza delle festività, i giorni di digiuno, l’astinenza da alimenti sacrificati agli idoli, ecc. Non essendo questioni che riguardavano la salvezza, Paolo consigliò la tolleranza da entrambe le parti. Seguire questo saggio consiglio oggi, come allora, determinerà l'unità del popolo di Dio.
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UNITI NELLA MISSIONE “Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo” (Atti 2:1) Fino a pochi giorni prima di Pentecoste, i discepoli cercavano il primato gli uni sugli altri. (Luca 22:24) Ma, per adempiere la missione che Gesù aveva dato loro (Atti 1: 8), dovettero abbandonare questi pensieri e cercare l'unità. Come la ottennero? Avvicinandosi a Dio in preghiera, chiesero perdono gli uni agli altri. Smisero di rinfacciarsi i loro errori. Nessuno accusò Pietro per aver rinnegato Cristo, Giacomo e Giovanni per il loro egoismo, o Tommaso per la sua incredulità. Come possiamo imparare a mettere da parte gli errori degli altri, a beneficio della causa più grande, quella di adempiere la missione che Dio ci ha dato?
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E.G.W. (Consigli per la Chiesa)
“Quando il popolo di Dio crede senza riserve nella preghiera di Cristo e mette in pratica le sue istruzioni nella vita quotidiana, ci sarà unità di azione nelle nostre file. Un fratello si sentirà unito all'altro dalle catene dell'amore di Cristo. Solo lo Spirito di Dio può realizzare questa unità. Colui che ha santificato sé stesso può santificare i suoi discepoli. Uniti a lui, saranno uniti gli uni agli altri nella fede più santa. Quando lottiamo per ottenere questa unità come Dio vuole che lottiamo, ci sarà concessa.”
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