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Presidente Fondazione GIMEMA ONLUS
Il ruolo delle Fondazioni ONLUS nella partnership dei protocolli terapeutici Prof. Franco Mandelli Presidente Fondazione GIMEMA ONLUS Titolo
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La “RICERCA SPONTANEA”
NASCE DALLA ASSOLUTA NECESSITA’ DI ESPLORARE TRATTAMENTI ALTERNATIVI CON L’OBBIETTIVO DI: PROLUNGARE LA SOPRAVVIVENZA MIGLIORARE LA QUALITA’ DI VITA OFFRIRE “SPERANZA” AI PAZIENTI Ricerca di nuove strategia con i farmaci disponibile un dovere del clinico, di fronte alla domanda disperata dei pazienti e dei loro familiari. Nessuno si poneva il problema di usare un farmaco in una “indicazione registrata” o di seguire particolari procedure standard, sarebbe sembrato scorretto.
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La “RICERCA SPONTANEA”
PROMUOVE LA COLLABORAZIONE TRA CENTRI E GRUPPI DI CLINICI, PER: CONDIVIDERE LE DIVERSE ESPERIENZE ED I LORO RISULTATI PROGETTARE INSIEME PROGRAMMI COMUNI ESPLORARE CON METODOLOGIE ADEGUATE LA VALIDITA’ DELLE DIVERSE STRATEGIE TERAPEUTICHE Ma l’esigenza di cercare nuove strade ha rappresentato un impulso enorme per l’organizzazione della ricerca; e, come premessa, è nata la collaborazione, con l’obbiettivo di condividere le risorse e di essere più rapidi nell’imparare – oltre che di estendere ai colleghi meno “fortunati” le esperienze migliori.
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Primo studio GIMEMA Un risultato delle prime ricerche spontanee; nasce il GIMEMA. Da notare i risultati terribili della terapia di quegli anni.
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Roma “Sapienza”, Roma Cattolica
Collaborazione per la Ricerca Il GIMEMA nel 1982 nasce il, come Gruppo Italia Meridionale Ematologia Maligna dell’Adulto “…con lo scopo di migliorare le conoscenze nell'ambito della diagnosi e della terapia delle malattie ematologiche maligne dell'adulto.” I primi Centri erano 9: Bari Napoli “Federico II” Perugia Pescara Reggio Calabria Roma “Sapienza”, Roma Cattolica San Giovanni Rotondo Torino La storia del gimema come gruppo di collaborazione più e prima che di ricerca
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Centri GIMEMA in Italia
3 6 2 1 8 12 4 5 20 Fondato nel 1982 9 Centri italiani 2 1 3 4 7 8 6 9 5 2007: 134 Centri 5-600 nuovi pazienti/anno Consiglio Direttivo 9 membri Comitato Scientifico 15 membri L’estensione fino agli oltre cento centri di oggi Working Parties 6 (per patologia) Centro Dati Trial in corso: 20
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(Chairmen from each WP)
Organization Scientific Committee (Chairmen from each WP) Board AL WP CML WP MM WP Chr Lymph Dis WP Data Center warrant and organize GIMEMA SOPs enforcement in GIMEMA-sponsored trials L’organizzazione attuale, con il ruolo critico di un ufficio centrale per la messa a punto della metodologia e la verifica delle procedure Chr Myel Dis WP Infections WP Thrombocytop & Anemia WP
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Scientific Committee/ Junior Data Manager/Data Entry
Data Center Scientific Committee/ Working Parties Data Center Director Quality Assurance (UNI EN ISO 9001:2000) Executive Director QoL Biostatistics Center PR Senior Data Manager Project Management Complessità dell’ufficio centrale, da 3-4 a 20 professionisti, oltre a legale, tesoriere, ufficio personale… Safety Desk Junior Data Manager/Data Entry IT DataBase Secretary 19 persons Remote Data entry
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Ricerca Nel 2006 l'AIL Nazionale e le Sezioni hanno erogato complessivamente a favore della ricerca scientifica € ,88. Di questi : € ,67 Fondi erogati dall'AIL Nazionale a favore del GIMEMA € ,21 sono stati erogati dalle Sezioni AIL per la Ricerca in tutta Italia € ,70 Fondi per finanziare 52 progetti specifici € ,53 Fondi per beni e servizi € 1.597,551,98 Fondi per professionisti Indispensabile un finanziamento di base per assicurare continuità e sopravvivenza all’organizzazione *fonte annual report 2006
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Impatto delle normative sulla sperimentazione accademica
Norme di Buona Pratica Clinica Istituzione dei CE Normativa Europea Decreto AIFA sulla Sperimentazione “no-profit” Decreto sulle procedure con i C.E. Impatto delle diverse norme, dalle GCP (’97) e istituzione dei CE (’98), alle normativa europea (2004), il DM no profit (2005), il recentissimo DM su standardizzazione procedure dei CE (2007)
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La sperimentazione accademica: esempi pre – normativa europea
1993: AIDA (l. acuta promielocitica) 1999: LAM 99P (l. acuta mieloide) 2001: LAL 0201 (l. acuta linfoide Ph+) 3 esempi illustri: pre-normativa e a cavallo
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Esempi pre-normativa: 1993: protocollo “AIDA”
L’ATRA nella leucemia acuta promielocitica 2000 80% ....significa 500 persone APL. Farmaco addirittura preparato in reparto con le “ostie”. Quanti anni avremmo dovuto aspettare se avessimo rispettato la normativa alla lettera ? Quando c’è una patologia così grave servono “fast-track”, scorciatoie. 30% 1990 5 10 anni
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Esempi pre-normativa: Leucemia mieloide acuta: LAM 99P (1999)
Obiettivo reale: trattare i pazienti con LAM all’esordio con una terapia uniforme in tutti i Centri GIMEMA, secondo una scelta tra quelle considerate “golden standard” mantenere attivo il network clinico nel periodo necessario a finalizzare il nuovo protocollo sperimentale mettere a punto un network di laboratorio per la diagnosi centralizzata citogenetica e molecolare Linee Guida LAM. Era un protocollo “banale”, terapia di fatto standard…
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Esempi pre-normativa: LAM 99P (1999)
Risultato: … ed ha generato una nuova scoperta
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Esempi pre-normativa: LAM 99P (1999)
…che ha portato in 3 anni quasi 100 pubblicazioni
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Esempi pre-normativa: LAM 99P (1999)
1: Brown P, et al. (Blood. 2007): The incidence and clinical significance of nucleophosmin mutations in childhood AML. 2: Hiddemann W, et al. Crit Rev Oncol Hematol. 2005: German AML Cooperative Group. Towards a pathogenesis-oriented therapy of acute myeloid leukemia. 3: Pasqualucci L, et al. Blood. 2006: Mutated nucleophosmin detects clonal multilineage involvement in acute myeloid leukemia: Impact on WHO classification. …che potrebbe portare a modificare la terapia, come ha già modificato la classificazione delle leucemie acute
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STIA IND + CONS CHT Disegno dello studio: aperto, multicentrico di fase II Dimensione del campione: 53 pazienti
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Esempi pre-normativa: Leucemia Linfoide Acuta Ph+: LAL 0201 (2001)
LAL 0201 “yes” (N: 59) Imatinib nelle LAL Ph+ in RC. Esempio dell’impatto della sperimentazione no profit. Centri che hanno partecipato verso quelli che non hanno potuto partecipare per problematiche “burocratiche” (assicurazione, cert. Di notorietà, proprietà dei dati….) LAL 0201 “no” (N: 47)
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Dopo la normativa Supporto per gruppi di ricercatori Vaccino nella LMC
Registro per l’EPN Trombocitemia Essenziale …. Cosa riesce ora a fare il GIMEMA: permette la realizzazione e gestione di protocolli per gruppi di ricercatori
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Dopo la normativa Collaborazione con l’industria
Ruolo delle TK nella LLA Ph+ Farmaci di industrie diverse (Clo/Tor) Deferasirox nelle MDS …. Collabora con le industrie esplorando aspetti che in quel momento non sono la principale linea di interesse per loro
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A phase II Multicenter Study on the Treatment of Adult de novo Philadelphia Chromosome Positive (Ph+) Acute Lymphoblastic Leukemia (ALL) with the Protein Tyrosine Kinase Inhibitor BMS GIMEMA LAL 1205 70mg twice a day
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An open label phase II trial of Clofarabine and Temsirolimus in older patients with relapsed or refractory Acute Myeloid Leukemia (AML) GIMEMA Protocol AML1107
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Studio multicentrico, in aperto per la valutazione di sicurezza/tollerabilità ed efficacia di Deferasirox (ICL670) in pazienti con Sindrome Mielodisplastica e con emosiderosi cronica trasfusionale. Protocollo GIMEMA MDS 0306 Trattamento: I pazienti riceveranno dosi orali giornaliere di Deferasirox comprese tra 10 e 30 mg/kg di peso corporeo La dose giornaliera iniziale raccomandata sarà pari a 20 mg/kg. Una dose iniziale giornaliera di 10 mg/kg potrà essere considerata per i pazienti che ricevono meno di 7 ml/kg/mese di globuli rossi concentrati (circa <2 unità/mese per un adulto).
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Dopo la normativa Coordinamento studi internazionali
ATO nella Leucemia Acuta Promielocitica Progetti con EORTC Leukemia Group …. Permette di realizzare studi anche a livello internazionale
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APL 0406 Intergroup Study AL WP GIMEMA - DSIL
Induzione Consolidamento Settimane: ATO 1-4 9-12 17-20 25-28 Settimane ATRA 1-2 5-6 9-10 13-14 17-18 21-22 25-26 Mantenimento (Durata 2 anni) ATRA: 45 mg/m²/die Fino a CR max 60 giorni IDA: 12 mg/m² giorno 2,4,6,8 IDA: 5 mg/m² giorno 1,2,3,4 ATRA: 45 mg/m² per15 giorni MITOX: 10 mg/m² giorno 1,2,3,4,5 ATRA: 45 mg/m² per 15 giorni IDA: 12 mg/m² giorno 1 ATRA: 45 mg/m² per 15 giorni 6-MP: 50 mg/m²/die MTX: 15 mg/m²/settimana ATRA: 45 mg/m² per 15 giorni ogni 3 mesi
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Dopo la normativa Studi “biologici”
Centralizzazione dei campioni: banca Diagnostica centralizzata Monitoraggio della MMR Studi “collaterali”, sia in corso di protocolli che su campioni conservati nelle banche Messa a punto di standard metodologici Può supportare la realizzazione del network “biologico”, indispensabile oggi come quello clinico per la realizzazione di protocolli validi
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Quesiti della sperimentazione no-profit
Spesso differenti dalla sperimentazione industriale Distinguere l’impatto degli endpoint Sopravvivenza in patologie incurabili Verso Messa a punto di strategie complesse Generazione dell’evidenza su problematiche con impatto relativo sulla sopravvivenza e sulla QoL Quindi la sperimentazione no profit non solo non è una sorella povera della ricerca industriale; in realtà abbraccia argomenti più ampi, non solo lo sviluppo di una indicazione per un farmaco….
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