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PubblicatoAntonia Medina Revuelta Modificato 6 anni fa
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UGUALMENTE DIVERSI Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana. (Albert Einstein) Alternanza scuola – classe VB classico Liceo P.P. Parzanese, Ariano Irpino
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Negli anni tra le due guerre mondiali proseguì la piena integrazione degli ebrei nella vita italiana, sia in campo politico che in quello sociale. Per esempio, nel 1928, il Podestà della città di Ferrara era Renzo Ravenna, ebreo, scelto direttamente da Mussolini. In molti erano persuasi che l’Italia fosse uno stato immune dal moderno antisemitismo, ma nel 1930 il governo fascista avviò una politica di riduzione della presenza di ebrei in campo politico.
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Il concetto di razza nell’era fascista
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Il concetto di razza nell’era fascista
Tavole genealogiche per la definizione razziale di “appartenente alla razza ebraica” o quella “ariana” (settembre 1938). Nella figura A si dimostra che la discendenza da due genitori di razza ebraica produce generazioni di razza totalmente ebraica. Risalta attraverso un banale scarabocchio il divieto assoluto di un’ipotetica unione tra ebreo e ariano. Nella figura B si dimostra che in caso di unione tra ebrei e ariani la futura generazione sarà esclusivamente di ebrei puri.
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Il concetto di razza nel XXI secolo
“La Repubblica”, 14 ottobre 2017: ”Razza: via dalla Costituzione, per la scienza non esiste.” Non esistono le razze umane, siamo tutti uguali per il 99,9% del DNA. Gli scienziati italiani chiedono di togliere la parola razza dalla Costituzione. Tra di noi ci sono differenze evidenti, ma che non hanno significato dal punto di vista biologico. Oggi la scienza indica con chiarezza che la parola razza non ha senso e chi lo fa ha il solo scopo di discriminare i più deboli.
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La propaganda antiebraica
Nel 1937 iniziò una campagna che mise in circolazione accuse e stereotipi antisemiti. La diffusione di questi temi avvenne nelle scuole e nelle università. Si affermava che gli ebrei non appartenessero alla razza italiana.
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Il Manifesto della razza, 15 luglio 1938
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Le leggi antiebraiche (1938-39)
Un punto essenziale della legislazione fu la definizione di ebreo. In settembre i primi decreti allontanarono studenti e insegnanti ebrei, in novembre furono vietati i matrimoni misti, il possedimento di aziende, terreni o fabbricati, di avere domestici non ebrei, di non essere impiegati pubblici.
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Le persecuzioni degli ebrei in Italia (1938-45)
In Italia gli ebrei italiani e stranieri perseguitati furono circa
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Ugualmente diversi il video in: https://www. youtube. com/watch
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Il razzismo è un’assurda invenzione dell’uomo.
Che lingua parla il vento? Di che nazionalità è una tempesta? Da quale paese viene la pioggia? Di che colore è un fulmine? Liceo Classico Pietro Paolo Parzanese Classe VB
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