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REGOLAZIONE PREDITTIVA ED ENERGIE RINNOVABILI

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Presentazione sul tema: "REGOLAZIONE PREDITTIVA ED ENERGIE RINNOVABILI"— Transcript della presentazione:

1 REGOLAZIONE PREDITTIVA ED ENERGIE RINNOVABILI
Lainate (MI), 12 maggio 2016 Disruptive week 2016 ESCo TECH FORUM REGOLAZIONE PREDITTIVA ED ENERGIE RINNOVABILI EFFICIENZA E COMFORT IN SINTONIA ALBERTO SASSI – ESPERTO R&D RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI ESISTENTI CON TECNOLOGIE INNOVATIVE

2 REGOLAZIONE COORDINATA DELLA CENTRALE TERMICA ESISTENTE secondo la richiesta di comfort
Il concetto è di coordinare il funzionamento di una serie di tecnologie già in funzione, per migliorare il comfort e ridurre i consumi: comfort ed efficienza possono andare e vanno d’accordo! Basta saperle utilizzare su un duplice obiettivo: Benessere (Comfort micro-climatico) e efficienza. Le crescenti esigenze di comfort da parte di qualsiasi utente, industriale o residenziale, e la puntuale ripartizione delle spese per la produzione e gestione di qualsiasi calore (estate-inverno), impongono al Tecnico progettista di re-inventare modalità tecnologiche, innovative, rispetto al tradizionale rapporto fra la temperatura ambientale in interno ai luoghi dove si vive e si lavora/produce ed all'esterno del medesimo edificio. In qualsiasi centrale termica esistente, con l'ausilio dell'elettronica, si possono ottenere elevati risparmi di energia mediante l'installazione di centraline di regolazione, dotate di sw dedicato, che rilevano i parametri ambientali e pilotano gli attuatori on-off sulle linee elettriche di alimentazione di bruciatori a gas/gasolio, resistenze elettriche, circolatori a velocità variabile, saracinesche e valvole motorizzate, ventilazione, etc.. Sto ottenendo risultati molto promettenti da test su impianti pilota. PAG.1

3 nZEB (Near Zero Emission Building)
Legge Regione Lombardia X/3868 del E' già in vigore dal 1 gennaio 2016,( secondo i Decreti nazionali, il 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici e il 1° gennaio 2021 per quelli privati). la Deliberazione con cui la Regione Lombardia ha recepito i tre decreti interministeriali del 26 giugno 2015 sull’efficienza energetica destinati a cambiare la faccia dell’edilizia italiana. Cinque anni fa, con la Direttiva Europea 2010/31/UE del 19 maggio 2010, si introduceva il concetto di nZEB, (Near Zero Emission Building), edificio a energia fossile quasi zero intendendo un edificio ad altissima prestazione energetica, cioè con fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo, coperto in massima parte da energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze. Ciò impone un nuovo modo di progettare (piattaforma Building Information Modelling) e di edificare, ma la scommessa più stimolante per gli addetti ai lavori e quella di poter riqualificare TUTTI gli immobili esistenti. PAG.2

4 la nuova frontiera: REGOLAZIONE PREDITTIVA
Nel prossimo futuro della tecnologia elettronica c'è la “ regolazione predittiva “ per ottimizzare il funzionamento degli impianti termo-idraulici, e sarà indipendente dalla tecnologie sottostanti, potrà essere utilizzato con qualsiasi fonte energetica, anche con una caldaia a gasolio e un chiller elettrico tradizionale. E con la regolazione predittiva si produrrà un comfort climatico con risparmio economico. L'introduzione del concetto di misura del calore, prodotto da un qualsiasi generatore, per una corretta ripartizione delle spese permette la vera autonomia dell'Utente rispetto all'istante, temporale, in cui si produce quel calore che si decide di usare per soddisfare il proprio comfort. Inoltre sarà possibile gestire il funzionamento, in qualsiasi edificio, di radiatori, ventil-termoconvettori, etc.., sfruttando al meglio gli “apporti gratuiti” ambientali, sole, vento, pioggia. Gli impianti sperimentali danno già ottimi risultati. PAG.3

5 le NUOVE TECNOLOGIE ENERGETICHE
Pannelli ibridi PVT fotovoltaico/RoolBond termico che producono simultaneamente energia elettrica e termica con efficienza superiore del 30% rispetto ad altre tecnologie ibride. La Pompa di Calore un “sistema energetico” capace di trasferire il calore da una sorgente a temperatura inferiore a un utilizzatore a temperatura superiore, realizzando quindi una trasformazione in senso inverso a quanto avviene in natura ove il flusso termico passa solo dalla temperatura superiore a quella inferiore (ciclo di Carnot). E' energeticamente efficiente ! La differenza : con la tradizionale caldaia, generatore a gas o gasolio, che fornisce calore in funzione della quantità e del potere calorifico del combustibile, che esala gas di combustione inquinanti nell'ambiente ed ha un Coefficiente di Prestazione COP <1. Rispetto alla pompa di calore che non ha limiti di questa natura rispetto all’energia immessa e non inquina. Sfruttando la temperatura di aria e fluidi adatti, la pompa può trasportare quantità di calore indefinitamente grandi a parità di energia elettrica utilizzata. Le pompe di calore, quindi, consentono elevati risparmi di energia primaria con COP > Una pompa di calore che ha un COP=4 significa che produce in calore 4 volte l'energia elettrica prelevata da un accumulatore connesso all'inverter fotovoltaico. Queste tecnologie le ho già messe in funzione, per i test di efficienza, presso il SolarTech Lab diretto dal Prof. Ing. Giampaolo Manzolini Dipartimento di Energia di PoliMi. PAG.4

6 ACCUMULI D’ENERGIA SONO POSSIBILI
SI. Oggi è possibile, oltre a quella termica ampiamente diffusa, anche accumulare l'energia elettrica attraverso l'utilizzo, a valle dell'Inverter fotovoltaico/eolico o dalla stessa rete del Gestore, di uno strumento elettronico il “Riutilizzatore Energetico”, che gestisce un “accumulatore” di energia elettrica di varie potenze ed ha lo scopo di rendere l'utente finale energeticamente autosufficiente, soprattutto utilizzando al 100% l'energia prodotta “sul posto”. Nel campo delle energie rinnovabili è particolarmente utile per conservare l’energia prodotta in eccesso dall'impianto fotovoltaico e renderla disponibile nelle ore in cui non può essere prodotta, rendendo il collegamento con la tradizionale rete del Gestore elettrico solo come “serbatoio di scorta” dal quale attingere quando l’energia solare fotovoltaica già accumulata non fosse sufficiente. Lo scopo del “Riutilizzatore” è gestire l'energia prodotta accumulando nelle batterie la parte prodotta in eccesso rispetto al fabbisogno energetico dell'utenza. Quando il fabbisogno è superiore all'energia istantanea prodotta, il “Riutilizzatore” la preleva dal sistema degli accumulatori o, solo quando non fosse ancora sufficiente, la preleva in automatico direttamente dalla Gestore. In questo modo il “Riutilizzatore” mantiene l’utenza sempre alimentata, anche nei casi in cui la rete non fosse in grado di erogarla, ad esempio, per un black-out improvviso. PAG.5

7 ALBERTO SASSI GRAZIE PER L'ATTENZIONE albertosassi50ge@gmail.com
20133 Milano, via Cesare Saldini, 30


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