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Una introduzione allo studio del pianeta

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Presentazione sul tema: "Una introduzione allo studio del pianeta"— Transcript della presentazione:

1 Una introduzione allo studio del pianeta
Marcella Di Stefano – Simona Pederzoli – Andrea Pizzirani Una introduzione allo studio del pianeta

2 Capitolo 7 L’atmosfera e il clima
Lezione 69 Il tempo meteorologico

3 Il tempo meteorologico è dato dalle condizioni meteorologiche che si verificano in un dato luogo e in un preciso momento. Il tempo è bello e stabile quando sono scarse o assenti le nubi, non si hanno precipitazioni e il vento è debole. Il tempo è cattivo e instabile quando sono presenti molte nubi, si hanno precipitazioni e vento. Le condizioni meteorologiche non dipendono dalla temperatura del luogo. Le condizioni meteorologiche dipendono principalmente dalla distribuzione delle aree di alta e bassa pressione.

4 I cicloni vengono anche definiti perturbazioni atmosferiche.
La presenza di un’area di alta pressione (anticiclone) causa condizioni di tempo stabile e assenza di precipitazioni. In una zona interessata da un anticiclone, dove una massa d’aria fredda scende verso il basso, si comprime e si riscalda, non avviene la condensazione del vapore acqueo e non si formano nubi. La presenza di un’area di bassa pressione (ciclone) causa condizioni di tempo instabile e precipitazioni. In una zona interessata da un ciclone, dove una massa d’aria calda e umida sale verso l’alto, si si espande e si raffredda, avviene la condensazione del vapore acqueo e si formano nubi e precipitazioni. I cicloni vengono anche definiti perturbazioni atmosferiche. 4 4

5 In Italia si ha in genere bel tempo durante l’estate a causa della presenza del vicino anticiclone delle Azzorre. 5 5

6 Masse d’aria con temperatura e umidità diverse che entrano in contatto, non si mescolano, ma rimangono separate da un fronte. In un fronte freddo una massa d’aria fredda avanza rapidamente e si incunea sotto l’aria calda spostandola verso l’alto. L’aria calda si solleva velocemente, si raffredda e al suo interno si formano nubi che danno luogo a violente precipitazioni. In un fronte caldo una massa d’aria calda scorre sopra una massa di aria più fredda. L’aria calda risale lentamente, si raffredda e si formano nubi stratiformi, che danno origine a precipitazioni lievi, ma persistenti 6 6

7 I cicloni extra-tropicali sono perturbazioni delle medie latitudini che si formano intorno ai 60° N di latitudine, per effetto dell’incontro di masse d’aria fredda polare e massa d’aria calda tropicale. Si spostano da nord a sud e possono transitare sull’Italia Sono molto estesi, con un diametro che può raggiungere i 3000 km e si esauriscono nel giro di una settimana. Sono molto violenti e si esauriscono nel giro di una settimana. 7 7

8 I cicloni tropicali sono violente perturbazioni che hanno origine nei mari tropicali per effetto di una intensa evaporazione delle acque marine. Si formano specialmente nella stagione più calda. L'aria calda e umida risale rapidamente risucchiando altra aria dalla superficie del mare e creando un vortice con venti a 200 km/h, nubi spesse e precipitazioni intense. Risalendo, l’aria si raffredda, perde umidità e si appesantisce. A questo punto, l’aria ridiscende verso il basso in corrispondenza dell’occhio del ciclone (centro del ciclone) dove si registra assenza di vento e precipitazioni. 8 8

9 I cicloni tropicali si formano in una fascia compresa tra 10° e 30° di latitudine nord e sud, specialmente nel Mar dei Caraibi, nel Golfo del Messico e nell’Oceano Pacifico nord occidentale. Il passaggio dei cicloni tropicali può provocare effetti disastrosi soprattutto lungo le coste, poiché essi si esauriscono non appena giunti sulla terraferma, mancando la forte evaporazione che mantiene attivo il ciclone. 9 9

10 Ragioniamo insieme Osservando la foto è possibile stabilire se il ciclone è nell’emisfero australe o in quello boreale? A causa dell’effetto Coriolis, nell’emisfero boreale le masse d’aria assumono un moto rotatorio in senso orario negli anticicloni e antiorario nei cicloni e viceversa nell’emisfero australe. Il ciclone della foto è nell’emisfero australe perché ruota in senso orario. 10


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