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STRATEGIE E STRUMENTI PER AUMENTARE L’ADERENZA TERAPEUTICA

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Presentazione sul tema: "STRATEGIE E STRUMENTI PER AUMENTARE L’ADERENZA TERAPEUTICA"— Transcript della presentazione:

1 STRATEGIE E STRUMENTI PER AUMENTARE L’ADERENZA TERAPEUTICA
Vito Albano

2 STRATEGIE E STRUMENTI PER AUMENTARE L’ADERENZA TERAPEUTICA
Perché preoccuparci di aumentare l’aderenza terapeutica Cosa ci dice la letteratura in proposito Quali sono le strategie e gli strumenti da adottare Strategie e strumenti specifici per l’aderenza alla prescrizione di corretti stili di vita

3 “Se c’è una caratteristica della pratica clinica quotidiana che trovo frustrante, questa è il fallimento nel convincere i pazienti a seguire le raccomandazioni cliniche, quando è chiaramente nel loro interesse…” Joseph S. Alpert, Università dell’Arizona Health Science Network, Tucson (The American Journal of Medicine)

4 PERCHE’ PREOCCUPARCI DI MIGLIORARE L’ADERENZA TERAPEUTICA?

5 L’OMS AFFERMA La scarsa aderenza alle terapie croniche compromette gravemente l’efficacia del trattamento Elemento critico per la salute della popolazione, sia dal punto di vista della qualità di vita che dell’economia sanitaria Interventi tesi ad aumentare l’aderenza consentono un significativo ritorno degli investimenti, sia in prevenzione primaria, sia in prevenzione secondaria

6 OMS 2003 Aumentare l’efficacia degli interventi sulla aderenza impatto maggiore di ogni altro miglioramento

7 Maggior aderenza significa infatti
AIFA 26 AGOSTO 2014 Maggior aderenza significa infatti minor rischio di ospedalizzazione minori complicanze associate alla malattia maggiore sicurezza ed efficacia dei trattamenti riduzione dei costi per le terapie.

8 AIFA 28 AGOSTO 2014 Com’è ormai noto, la popolazione anziana è quella più a rischio sotto il profilo dell’aderenza alle terapie, specie in compresenza di più patologie. L’Italia è al secondo posto in Europa per indice di vecchiaia

9 AIFA 28 AGOSTO 2014 L’aderenza alle terapie è pertanto fondamentale per la sostenibilità del SSN

10 COSA CI DICE LA LETTERATURA SUL TEMA?

11 STRATEGIE E STRUMENTI Esistono diverse strategie per migliorare l’uso sicuro ed efficace dei farmaci, e in primis l’aderenza alle prescrizioni la ricerca in questo ambito non fornisce evidenze tali da distinguere in modo convincente quali siano efficaci e quali no

12 STRATEGIE E STRUMENTI I ricercatori del Cochrane Collaboration hanno recentemente proposto una panoramica aggiornata (la prima era stata pubblicata nel 2011) di revisioni sistematiche “Interventions to improve safe and effective medicines use by consumers: an overview of systematic reviews” analizzano gli effetti degli interventi attuati nella pratica clinica per migliorare l’efficacia e la sicurezza delle terapie farmacologiche

13 STRATEGIE E STRUMENTI evidenze di 75 revisioni sistematiche (marzo 2012 su Cochrane Database of Systematic Reviews e sul Database of Abstracts of Review of Effect) riguardano malattie acute e croniche in popolazioni e contesti differenti una vasta gamma di strategie per migliorare l’uso dei farmaci il sostegno per il cambiamento dei comportamenti la riduzione dei rischi l'acquisizione di competenze

14 GLI AUTORI CONCLUDONO permane l’incertezza sugli effetti di molti interventi le evidenze su ciò che funziona sono particolarmente scarse, soprattutto per specifiche popolazioni (bambini, giovani e persone con multimorbilità)

15 IMPORTANZA DI comunicazione efficace tra medico e paziente
incontri/controlli periodici per verificare sia la comprensione del trattamento, sia l’aderenza ausilio di familiari e/o volontari (oltre che di medici, infermieri e altro personale sanitario) programmi di auto-monitoraggio e auto-gestione dei medicinali

16 STRATEGIE E STRUMENTI

17 The European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing
AIFA Commitment (v 3.0; May 22nd 2013) Coordinator: Sergio Pecorelli – President, The Italian Medicines Agency (AIFA)  Rapporteurs: Massimo Fini, Niccolò Marchionni, Graziano Onder, Stefano Bonassi, Alessandra Marengoni, Angelo Scuteri, Walter Marrocco, Elisa Gregorini, Alfredo Cesario and Alessandro Monaco on behalf of the AIFA Steering Group Geriatrics

18 GRUPPO DI AZIONE A1 (2012) AIFA
Scozia (Terzo Settore Organizzazione NHS) Spagna (LST Madrid)

19 CONSORZIO COORDINATO DA AIFA
EGA, Associazione Europea del Farmaco Generico, Bruxelles, Belgio CIRFF, Centro di Farmacoeconomia e utilizzo di sostanze stupefacenti, Università degli Studi di Napoli University Medical Center di Groningen, Paesi Bassi Università di Bologna Università degli Studi di Firenze Pfizer Italia IRCCS San Raffaele Pisana, Roma Azienda Sanitaria Locale Brescia Merck Serono-Roma Philips, Eindhoven, Paesi Bassi GIRP, l'Associazione Europea Grossisti Farmaceutici Full-line, Bruxelles Centro Medicina dell'Invecchiamento (CEMI), Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico A. Gemelli, Roma GESI, Gestione Sistemi per l'Informatica srl, Roma, Italia EPF, Forum Europeo dei Pazienti Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (NCSR) "Democrito" Grecia

20 5 GRANDI DOMINI L'adesione a piani di assistenza
Empowerment del paziente Miglioramento dei servizi di assistenza sanitaria Ricerca e metodologia Comunicazione

21 PER RAGGIUNGERE I 5 OBIETTIVI LE AZIONI SONO
1. Migliorare l'aderenza dei pazienti ai farmaci e alle prescrizioni mediche in generale, comprese le raccomandazioni su abitudini di salute. Monitoraggio dei dispositivi ICT. 2. Empowerment dei pazienti e dei loro assistenti per migliorare l'indipendenza personale. Migliorare l'alfabetizzazione sanitaria. Formazione.

22 PER RAGGIUNGERE I 5 OBIETTIVI LE AZIONI SONO
3. Contribuire alla ricerca sull’invecchiamento. La ricerca di base. Nuovi approcci per l'invecchiamento. Modellazione. Protocolli. 4. Implementare i cambiamenti nei sistemi di assistenza sanitaria. Contribuire alla sostenibilità dell'assistenza sanitaria, personale e costi sociali. Comunicazione tra i diversi partner/attori (medici, pazienti, aziende farmaceutiche, farmacisti, infermieri, progettisti sanitari, etc) nel processo di guarigione e cura per migliorare l'aderenza.

23 5 GRANDI DOMINI L'adesione a piani di assistenza
Empowerment del paziente Miglioramento dei servizi di assistenza sanitaria Ricerca e metodologia Comunicazione

24 PER RAGGIUNGERE I 5 OBIETTIVI LE AZIONI SONO
1. Migliorare l'aderenza dei pazienti ai farmaci e le prescrizioni mediche in generale, comprese le raccomandazioni su abitudini di salute. Monitoraggio dei dispositivi ICT 2. Empowerment dei pazienti e dei loro assistenti per migliorare l'indipendenza personale. Migliorare l'alfabetizzazione sanitaria. Formazione

25 Dare maggiori informazioni e verificare la comprensione
Counseling Condivisione pdt EMPOWERMENT Autocontrollo (n° passi, PA, glicemia, peso, TAO, ecc.) Impostazione e titolazione della terapia personalizzata Valutazione degli esiti (es. RCV con Progetto cuore)

26 Dare maggiori informazioni e verificare la comprensione
Counseling Condivisione pdt EMPOWERMENT Autocontrollo (n° passi, PA, glicemia, peso, TAO, ecc.) Impostazione e titolazione della terapia personalizzata Valutazione degli esiti (es. RCV con Progetto cuore)

27 DARE MAGGIORI INFORMAZIONI
Counseling Condivisione del PDT e di ogni attività/azione Impostazione e titolazione della terapia personalizzata per ogni paziente

28 REVISIONE DELLA TERAPIA
Semplificare le terapia Deprescrivere Facilitare l’assunzione Interazione fra farmaci

29 Kaufman DW, Kelly JP, Rosenberg L, Anderson TE, Mitchell AA - 2002
oltre il 90% dei pazienti anziani riceve prescrizioni di farmaci oltre il 50% dei soggetti più anziani ricevono ≥5 farmaci il 10% ne riceve ≥10 Kaufman DW, Kelly JP, Rosenberg L, Anderson TE, Mitchell AA

30 POLITERAPIA AUMENTA IL RISCHIO DI:
reazioni avverse scarsi risultati di salute(cadute, ospedalizzazione e morte) Onder G, Petrovic M, Tangiisuran B, Meinardi MC, Markito-Notenboom WP, Somers A, Rajkumar C, Bernabei R, van der Cammen TJ Jyrkkä J, Enlund H, Korhonen MJ, Sulkava R, Hartikainen S. 2009

31 La prescrizione di farmaci non ottimali è molto comune nei soggetti più anziani (dal 12% al 40%, a seconda degli indicatori utilizzati) Nel loro insieme, tutti questi fattori influenzano negativamente l'adesione a prescrizione medica Spinewine A, Schmader KE, Barber N, Hughes C, Lapane KL, Swine C, Hanlon JT. 2007 Fialová D, Topinková E, Gambassi G, Finne-Soveri H, Jónsson PV, Carpenter I, Schroll M, Onder G, Sørbye LW, Wagner C, Reissigová J, Bernabei R;

32 SEMPLIFICARE LA TERAPIA
Dezii CM. Manag Care. 2000;9 (suppl):S2-S6.

33 ELIMINARE I FARMACI Imparare a deprescrivere
Oggetto prossimo Congresso Nazionale FIMMG Questionari sulla qualità di vita (SIMPeSV)

34 DEPRESCRIZIONE Scott IA, Martin LH,Gray LA et al.Minimising inappropriate medication use in older populations: a 10 steps conceptual framework – Am J Med 2012

35 DEPRESCRIZIONE Scott IA, Martin LH,Gray LA et al.Minimising inappropriate medication use in older populations: a 10 steps conceptual framework – Am J Med 2012

36 DEPRESCRIZIONE Scott IA, Martin LH,Gray LA et al.Minimising inappropriate medication use in older populations: a 10 steps conceptual framework – Am J Med 2012

37 DEPRESCRIZIONE Scott IA, Martin LH,Gray LA et al.Minimising inappropriate medication use in older populations: a 10 steps conceptual framework – Am J Med 2012

38 DEPRESCRIZIONE Scott IA, Martin LH,Gray LA et al.Minimising inappropriate medication use in older populations: a 10 steps conceptual framework – Am J Med 2012

39 DEPRESCRIZIONE 10% ricoveri anziani per ADR
Di questi il 30-35% potrebbe essere evitato Un terzo dei pazienti con >=5 farmaci ha ogni anno una ADR Al 44% dei pazienti dimessi viene prescritto almeno un farmaco non necessario Kongkaew C, Noyce PR,Ashcroft DM Oucet J, Jego A, Noel D – 2002 Hchan M, Niklason F, Vial JH

40 FACILITARE L’ASSUNZIONE: problematica generici
3000 possibili matrici di presenze pillola per uno stesso farmaco. può causare confusione e provocare aderenza ridotta o errore prescrizione/consumo più probabile in pazienti con regimi di farmaci complessi e/o limitata alfabetizzazione sanitaria AIFA Commitment (v 3.0; May 22nd 2013)

41 AZIONI Confezioni simili Uguali colori e forme per pillole equivalenti
Non CAMBIABILITA’ per pazienti anziani o fragili

42 INTERAZIONI FRA FARMACI O CON ALIMENTI
Dati di letteratura Utilizzo di apposite Applicazioni (per tablet o cellulari) Attivare tutti gli alert nei software di gestione

43 Richiamare i pazienti per controllo terapia nel tempo
FARMACOVIGILANZA Richiamare i pazienti per controllo terapia nel tempo

44 VALUTAZIONE DEGLI ESITI
RCV con progetto cuore Autocontrollo (PA, glicemia, TAO, peso, n° di passi)

45 PER RAGGIUNGERE I 5 OBIETTIVI LE AZIONI SONO
1. Migliorare l'aderenza dei pazienti ai farmaci e le prescrizioni mediche in generale, comprese le raccomandazioni su abitudini di salute. Monitoraggio dei dispositivi ICT. 2. Empowerment dei pazienti e dei loro assistenti per migliorare l'indipendenza personale. Migliorare l'alfabetizzazione sanitaria. Formazione.

46 Dare maggiori informazioni e verificare la comprensione
Counseling Condivisione pdt EMPOWERMENT Autocontrollo (n° passi, PA, glicemia, peso, TAO, ecc.) Impostazione e titolazione della terapia personalizzata Valutazione degli esiti (es. RCV con Progetto cuore)

47 CHRONIC CARE MODEL Modello di assistenza sanitaria
di pazienti affetti da malattie croniche Sviluppato dal prof. Wagner e Coll. (McColl Institute for Healthcare Innovation – California)

48 IL CCM PREVEDE Integrazione fra i vari operatori sanitari infermieri compresi Rapporto “proattivo” fra personale sanitario e pazienti Pazienti parte integrante del processo assistenziale

49 ESEMPIO: PROGETTO LEONARDO
Progetto pilota di CCM in area cardiovascolare elaborato nella Regione Puglia

50 PROTAGONISTI DEL PROGETTO
Il Paziente: responsabilizzato, educato e con piano di cura personalizzato Il Care Manager: infermiere specializzato, educa, motiva e accompagna il paziente in tutte le fasi del percorso di cura Il Medico: supervisiona l’attività del C.M., gestisce l’intero percorso del paziente, coordina l’attività di tutto il team

51 Il paziente è addestrato e sensibilizzato ad autogestire:
COMPITI DEL PAZIENTE Il paziente è addestrato e sensibilizzato ad autogestire: la terapia lo stile di vita il controllo periodico (PA, peso, circonferenza vita, glicemia, ecc.) Ad ogni appuntamento viene rafforzato il messaggio e chiariti eventuali dubbi

52 LE 8 PRIORITA’ Sapere come e quando consultare il medico
Conoscere la malattia e fissare gli obiettivi Assumere correttamente i farmaci Effettuare gli esami ed i controlli raccomandati Saper mantenere la malattia sotto controllo Modificare gli stili di vita per ridurre i rischi Usare i punti di forza per superare gli ostacoli Effettuare le visite specialistiche e i follow-up

53 SUPPORTO AL PAZIENTE ANZIANO
Manuale del Caregiver Manuale della Badante

54

55 MANUALE DELLE BADANTI

56 SUPPORTO AL PAZIENTE ANZIANO
Manuale del Caregiver Manuale della Badante Recupero del concetto/ valore di vicinato

57 PER RAGGIUNGERE I 5 OBIETTIVI LE AZIONI SONO
3. Contribuire alla ricerca e la metodologia di invecchiamento. La ricerca di base. Nuovi approcci per l'invecchiamento. Modellazione. Protocolli. 4. Implementare i cambiamenti nei sistemi di assistenza sanitaria. Contribuire alla sostenibilità dell'assistenza sanitaria, personale e costi sociali. Comunicazione tra i diversi partner/attori (medici, pazienti, aziende farmaceutiche, farmacisti, infermieri, progettisti sanitari, etc) nel processo di guarigione e cura per migliorare l'aderenza.

58 STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA COMPLESSITA’
Avere strumenti (algoritmi) che permettano al MMG di valutare la complessità del paziente ed evidenziare il rischio dello scivolamento verso la fragilità (studio SIMPeSV)

59 STUDIO SIMPeSV SU POLITERAPIA E POLIPATOLOGIA
Reclutare 10 pazienti per MMG; valutarli in base a Indice di Comorbilità di Charlson Riduzione del peso corporeo Get up and Go Test GPCog (General Practice Cognitive Test) Percezione della qualità di vita Valutazione del supporto familiare e/o sociale

60 FIMMG: Scuola di Ricerca per formare MMG come ricercatori

61 PER RAGGIUNGERE I 5 OBIETTIVI LE AZIONI SONO
3. Contribuire alla ricerca e la metodologia di invecchiamento. La ricerca di base. Nuovi approcci per l'invecchiamento. Modellazione. Protocolli. 4. Implementare i cambiamenti nei sistemi di assistenza sanitaria. Contribuire alla sostenibilità dell'assistenza sanitaria, personale e costi sociali. Comunicazione tra i diversi partner/attori (medici, pazienti, aziende farmaceutiche, farmacisti, infermieri, progettisti sanitari, etc) nel processo di guarigione e cura per migliorare l'aderenza.

62 INTERVENTO SERVIZI SOCIALI INTEGRAZIONE CON I COMUNI
Caregiver di comunità (o facilitatori sociali) Collaborazione con i Comuni (Roma Capitale; adozione “buone pratiche”)

63 SOLUZIONI: SISTEMI ICT
Tele-medicina modelli di supporto clinico Internet-linked tecnologie standardizzate wireless, reti di sensori, ecc

64 ICT possono fornire utilità di autogestione per i pazienti e gli operatori sanitari moduli formativi per i pazienti e per gli operatori sanitari integrazione delle informazioni per la gestione del paziente da parte dei medici

65 L'impegno del Consorzio AIFA: identificazione delle lacune ed esigenze
1° passo: ridurre le lacune della conoscenza nella quantificazione della scarsa adesione nei paesi europei Commerciale: standardizzazione delle confezioni Farmaceutico: interazione farmaco-farmaco, influenza di fattori dell'ospite, stile di vita

66 L'impegno del Consorzio AIFA: identificazione delle lacune ed esigenze
2° passo: selezione, standardizzazione e validazione degli strumenti esistenti e innovativi progettati per questo scopo strumenti dedicati elettronici smartphone e tablet sistemi di allarme per il paziente sistemi di allarme per la prescrizione medica

67 L'impegno del Consorzio AIFA: identificazione delle lacune ed esigenze
3° passo: mancanza di istruzione dei pazienti frammentazione delle cure (per mancanza di comunicazione fra i vari attori coinvolti)

68 L'impegno del Consorzio AIFA: identificazione delle lacune ed esigenze
4° passo: fase finale valutazione a livello di popolazione se questi approcci sono efficaci nel ridurre la prevalenza della scarsa adesione (in studi longitudinali)

69 PROPOSTA DI SOLUZIONE Questa mancanza deve essere superata con interventi a livello individuale e organizzativo conoscenza della salute l'alfabetizzazione informatica piani di intervento per i pazienti di età avanzata o fragili operatori sanitari: piattaforme informatiche per la gestione delle relazioni

70 IDENTIFICARE IL PAZIENTE
IL PRIMO PASSO DEL MMG? IDENTIFICARE IL PAZIENTE

71 IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE
VALUTAZIONE 1 Indice di Comorbilità di Charlson modificato per MMG 2 Riduzione del peso corporeo involontaria 3 Get up and Go Test 4 General Practice Cognitive Test (GPCog) 5 Percezione della propria qualità di vita 6 Valutazione della rete di supporto Socio-Famigliare 9 Minuti E’ UN PAZIENTE COMPLESSO?  Nell’ambito della Medicina Generale i requisiti essenziali di un test che valuti i vari aspetti di un Paziente sono sia l’affidabilità ma anche l’applicabilità, che è direttamente correlata al tempo e alla difficoltà di esecuzione. AZIONI DA INTRAPRENDERE  Studio SIMPeSV, 2014

72 IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE AZIONI DA INTRAPENDERE
VALUTAZIONE 1 Indice di Comorbilità di Charlson modificato per MMG 2 Riduzione del peso corporeo involontaria 3 Get up and Go Test 4 General Practice Cognitive Test (GPCog) 5 Percezione della propria qualità di vita 6 Valutazione della rete di supporto Socio-Famigliare 9 Minuti AZIONI DA INTRAPENDERE  Azione Effetto Nell’ambito della Medicina Generale i requisiti essenziali di un test che valuti i vari aspetti di un Paziente sono sia l’affidabilità ma anche l’applicabilità, che è direttamente correlata al tempo e alla difficoltà di esecuzione. 1 Modificare la terapia semplificandola - Farmaci / - Somministrazioni 2.000UI/die – UI/mese UI/3-4 mesi 2 Prescrivere Vitamina D 3 Esercizi fisici aerobici ed ausili per la persona Visita al Domicilio del Paziente 4 Modifica della dieta e dell’ambiente domestico Visita al Domicilio del Paziente Domanda per UVG – Legge 104 Invalidità Civile – ADP 5 Miglioramento della rete di supporto familiare/sociale 6 Approccio palliativo con più assistenza e meno scienza Negoziazione / Personalizzazione

73 CERCHIAMO DI C.A.P.I.R.E. Casa Autosufficienza Politrattamento Istruzione Risorse Economia

74 Aderenza alla terapia: un problema da C. A. P. I. R. E
Aderenza alla terapia: un problema da C.A.P.I.R.E (Antonio Pio D’Ingianna) ACRONIMO SIGNIFICATO PROBLEMA CHE RIDUCE ADERENZA PROPOSTA C Casa Se non ha una casa, difficilmente si cura; se vive da solo può avere bisogno di supporti per ricordare la terapia A Autosufficiente/autonomia Deficit cognitivi; fragilità 1 P Politrattamenti Personalità (depresso, altro) Reazioni avverse più frequenti; sceglierà, da solo, quale farmaco assumere quel giorno e quale no I Istruzione (analfabetismo): diversi milioni di persone sono ancora analfabete oppure in una situazione di pre/alfabetismo Cambiare il colore della pillola o della scatola; sostituire continuamente il farmaco generico R Risorse Mancano studi Real-life che diano indicazioni specifiche E Economia: 9 milioni di poveri in Italia 2 milioni di anziani rinunciano a cure e tagliano farmaci per crisi (POVERTA’)

75 Aderenza alla terapia: un problema da C. A. P. I. R. E
Aderenza alla terapia: un problema da C.A.P.I.R.E (Antonio Pio D’Ingianna) ACRONIMO SIGNIFICATO PROBLEMA CHE RIDUCE ADERENZA PROPOSTA C Casa Se non ha una casa, difficilmente si cura Se vive da solo può avere bisogno di supporti per ricordare la terapia Intervento >Servizi Sociali/integrazione con i Comuni (alleanza strategica) Supporto cartaceo; alert elettronici; App al telefonino; A Autosufficiente/autonomia Deficit cognitivi; fragilità 1 Formare il familiare/caregiver

76 SE VIVE SOLO PUÒ AVER BISOGNO DI SUPPORTI
Cartaceo Alert elettronici App al cellulare App alla TV Sito web dedicato (es. attività fisica)

77 Aderenza alla terapia: un problema da C. A. P. I. R. E
Aderenza alla terapia: un problema da C.A.P.I.R.E (Antonio Pio D’Ingianna) P Politrattamenti Personalità (depresso, altro) Reazioni avverse più frequenti; sceglierà, da solo, quale farmaco assumere quel giorno e quale no 1 Dare maggiori informazioni al paziente sulle terapie e verificare che abbia capito le cose più importanti Revisione attenta della terapia (specie se prescritta da più specialisti) Semplificazione della terapia (associazioni di farmaci) Deprescrivere (mantenendo una sufficiente qualità di vita) Richiamo e controllo ambulatoriale della terapia nel tempo (FARMACOVIGILANZA) Avere strumenti (algoritmi) che permettano al MMG di valutare la complessità del paziente ed evidenziare il rischio dello scivolamento verso la fragilità (studio SIMPeSV)

78 Aderenza alla terapia: un problema da C. A. P. I. R. E
Aderenza alla terapia: un problema da C.A.P.I.R.E (Antonio Pio D’Ingianna) I Istruzione (analfabetismo): diversi milioni di persone sono ancora analfabete oppure in una situazione di pre/alfabetismo Cambiare il colore della pillola o della scatola; sostituire continuamente il farmaco generico 1 Pretendere la non sostituibilità del farmaco per gli analfabeti chiedendo all’AIFA di aggiungere ai motivi clinici (MC) anche questa motivazione FARMACISTI CAREGIVER R Risorse Mancano studi Real-life che diano indicazioni specifiche Aumentare i finanziamenti per la ricerca real-life e per la prevenzione (appropriati stili di vita) E Economia: 9 milioni di poveri in Italia 2 milioni di anziani rinunciano a cure e tagliano farmaci per crisi (POVERTA’) Ridistribuire la ricchezza secondo la carità

79 STRATEGIE PER L’ADERENZA TERAPEUTICA NELLA PRESCRIZIONE DEGLI STILI DI VITA

80 FASI DELLA MOTIVAZIONE
Precontemplazione Contemplazione Determinazione Attuazione Raggiungimento dell’obbiettivo - mantenimento Uscita definitiva Ricaduta

81 DUE TIPOLOGIE DI PAZIENTE
Convinto Non convinto

82 VALUTAZIONE MOTIVAZIONI DEL PAZIENTE
Il paziente è pronto e motivato? Tabella vantaggi e svantaggi  Porre al paziente 4 semplici domande: Da 0 a 10, quanto si sente motivato? Da 0 a 10, quanto è pronto a perdere e mantenere il peso perso? Da 0 a 10, quanto è disposto ad impegnarsi? Qual è il suo peso desiderato, cioè il peso che pensa di dover e poter probabilmente raggiungere con il trattamento?

83 PROGETTO S.A.F.E. Misurare altezza e peso per stima dell'IMC (Indice Massa Corporea) Misurare la circonferenza della vita Evidenziare eventuali alterazioni croniche delle condizioni di salute associate Valutare se il paziente debba perdere peso

84 PRESCRIVERE Adeguato stile alimentare Adeguato esercizio fisico

85 PROGETTO S.A.F.E. Scegliere con il paziente la strategia terapeutica più appropriata: (dietologica, esercizio fisico, terapia comportamentale, farmacologica, chirurgica) Valutare l'eventualità di un invio in un Centro di 2° livello per la gestione di sovrappeso e obesità

86 MOTIVARE E/O RIVALUTARE IL PAZIENTE
Se non è motivato non abbandonarlo a se stesso

87 FASI DELLA MOTIVAZIONE
Precontemplazione Contemplazione Determinazione Attuazione Raggiungimento dell’obbiettivo - mantenimento Uscita definitiva Ricaduta

88 MOTIVARE E/O RIVALUTARE IL PAZIENTE
Se non è motivato non abbandonarlo a se stesso Ricontattarlo e monitorare IMC e CV Vantaggi perdita di peso intenzionale Strategie per cercare di mantenere il peso

89 VANTAGGI DELLA PERDITA DI PESO INTENZIONALE
riduzione dei rischi per la salute migliore controllo pressorio, dell'assetto lipidico e glicidico miglioramento dello stato di forma fisica effetti positivi sull’umore, sull’autostima e sulla vita sociale

90 STRATEGIE PER MANTENERE IL PESO
controllare e annotare il peso una volta alla settimana adottare uno stile di vita attivo seguire una dieta povera di grassi diario alimentare

91 DIARIO ALIMENTARE E DELL’ATTIVITÀ MOTORIA
OSTACOLI “non ho tempo” “aumenta la mia preoccupazione per il cibo” “mi vergogno degli altri” “l'ho già fatto in passato e non ha funzionato”

92 VANTAGGI DELLA COMPILAZIONE DEL DIARIO
maggiore perdita di peso rispetto ai pazienti che non compilano il diario maggiore consapevolezza dei comportamenti disfunzionali e, quindi: maggiore disponibilità a cambiarli maggiore e migliore controllo dell’alimentazione

93 Anamnesi dell’attività motoria
ATTIVITA’ FISICA Anamnesi dell’attività motoria Livello di attività fisica Attività motoria strutturata Tipo di attività Intensità dell’attività Tempo giornaliero Frequenza settimanale

94 ASPETTI FONDAMENTALI Esercizio fisico compatibile con le abitudini di vita e con il gradimento personale Praticità di accesso al luogo dove l'esercizio fisico viene svolto Aspetto economico dell'attività prescelta Varietà degli esercizi Condizioni fisiche del paziente

95

96 CONTROLLI MENSILI CONCORDATI COL PAZIENTE
Rinforzare le motivazioni Accentuare i risultati positivi Evidenziare eventuali ostacoli Trovare soluzioni concordate

97 MANUALE “PERDERE PESO CON IL TUO MEDICO”

98 Programma concordato medico paziente “Auto-aiuto guidato”
Perdere peso con il tuo medico Il programma consta di quattro sezioni: Monitoraggio dell'alimentazione e dell'attività fisica e misurazione del peso Modifica dell'alimentazione e dell'attività fisica Analisi e superamento degli ostacoli alla perdita di peso Analisi e superamento degli ostacoli per il mantenimento del peso perduto

99 calorie di 100 g dell’alimento x grammi dell'alimento 100
Monitoraggio dell'alimentazione e dell'attività fisica e misurazione del peso Tenere un diario Calcolare le calorie assunte col cibo calorie di 100 g dell’alimento x grammi dell'alimento 100 Quale cibo ho mangiato di più? Perché ho mangiato di più?

100 Modifica dell'alimentazione e dell'attività fisica
Pianificare l’alimentazione (5 pasti) Quando mangiare Quanto mangiare Cosa Mangiare Dove Mangiare

101 Analisi e superamento degli ostacoli alla perdita di peso
identificare gli ostacoli alla perdita di peso strategie per affrontare gli ostacoli alla perdita di peso

102 strategie per mantenere il peso perduto: 4 comportamenti principali
Analisi e superamento degli ostacoli per il mantenimento del peso perduto strategie per mantenere il peso perduto: 4 comportamenti principali Controllare il peso una volta la settimana Fare almeno passi al giorno Consumare una dieta povera di grassi Seduta di verifica settimanale

103 ATTIVITA’ FISICA Sedentario: nessuna attività motoria e/o < passi/die Poco attivo: lavoro seduto senza possibilità di movimento, con poca o nessuna attività motoria pesante e/o tra e passi/die Attivo: lavoro in piedi o seduto con necessità di movimento, ridotta attività motoria pesante e tra e passi/die Molto attivo: lavoro pesante, molta attività motoria d’intensità elevata e > passi/die

104 AUTOVALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
Attività lieve: riesci a cantare Attività moderata: riesci a parlare ma non a cantare Attività intensa: fai fatica a parlare

105 METS multipli del consumo energetico a riposo
multipli del consumo energetico a riposo (METS) (METS x peso in Kg x minuti di esercizio)/60 = calorie consumate Elenco di esercizi e relativo valore METS

106 CONCLUDENDO Concordare sempre le strategie con il paziente
Responsabilizzarlo e guidarlo all’autogestione (counseling, strumenti empirici o elettronici) Verificare sempre gli esiti Collaborare attivamente con lui nella rimozione degli ostacoli incontrati

107 INTERVENTO SERVIZI SOCIALI INTEGRAZIONE CON I COMUNI
Caregiver di comunità (o facilitatori sociali) Collaborazione con i Comuni (Roma Capitale; adozione “buone pratiche”)

108 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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