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Tra Medioevo e Rinascimento

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Presentazione sul tema: "Tra Medioevo e Rinascimento"— Transcript della presentazione:

1 Tra Medioevo e Rinascimento
I bambini nell’arte Tra Medioevo e Rinascimento

2 Dal mondo antico al Medioevo
Nel mondo antico: scarsa considerazione del bambino Nel Medioevo: il bambino come un adulto, (il bambino non veniva considerato una persona) Il bambino (stereotipato): tema della natività Dal mondo antico al Medioevo

3 Miniature alto- medievali: fanciulli come adulti in formato ridotto, (vestiti, musculatura, dimensioni). L’ Alto Medioevo

4 Il Basso Medioevo Le prime due figure infantili nel Duecento sono l’angelo e il Bambino Gesù In principio il bambino era visto solo da un punto di vista religioso,poi anche sociale Stile gotico (XIII secolo d. C.): il bambino viene raffigurato con maggiore attenzione e ripreso in attività più vicine alla realtà

5 Il Basso Medioevo Gotico: si rappresenta la nudità del bambino (animula) Nel Trecento e nel Quattrocento: il bambino rimane accanto a Maria, ma è investigato nel suo realismo anche psicologico (Madonne con il bambino) Nel Quattrocento: altri bambini (a cominciare dall’infanzia di Maria e dei santi).

6 Giotto, La nascita della Madonna, Cappella Scrovegni, Padova

7 L’ espressionismo prevale sul realismo
Dipinto bizantino Idea che Gesù sia disceso dal cielo già formato, con forma intellettuale e divina immutata. L’ espressionismo prevale sul realismo Raffaello 1506

8 IL QUATTROCENTO Dal XV secolo il tema dell’infanzia comincia a coinvolgere anche l’iconografia laica, e i bambini compaiono in scene di vita quotidiana raffigurati insieme agli adulti.

9 L’ INFANZIA A FIRENZE NEL XV E XVI SECOLO
Preoccupazione educativa promossa dagli uomini di chiesa (XVI secolo): cambia la percezione dell’ infanzia Umanesimo fiorentino: esalta le virtù del fanciullo e il suo ruolo nella società Leon Battista Alberti: trattato pedagogico (fasi di sviluppo e tema del processo educativo) Compagnie dei fanciulli (Societas): si apprendeva la dottrina cristiana e la “buona creanza” sotto la guida di un maestro. La "Ruota", la finestrella nella quale venivano abbandonati i bambini.

10 L’ INFANZIA A FIRENZE NEL XV E XVI SECOLO
Pedagogia umanistica: distingue le varie classi di età Azione combinata di: Umanisti + ecclesiasti + autorità civili (le Arti e il Comune) Valenza pubblica e culturale Infanzia: dalla nascita ai 7 anni

11 Uno “Spedale” per i fanciulli
XII secolo: consuetudine ad abbandonare presso gli istituti assistenziali Peste e carestie Quattrocento: grandi riforme nell’ organizzazione assistenziale (“Spedali grandi” polifunzionali)

12 LO SPEDALE DEGLI INNOCENTI
1419 committenza: mercante pratese e Arte della Seta Primo “brefotrofio” d’ Europa: istituto che accoglie e alleva i bambini abbandonati De re Aedificatoria di Leon Battista Alberti: importanza degli “spedali” nella città (funzioni e sistemazioni degli spazi)

13 LO SPEDALE DEGLI INNOCENTI
Spedali toscani: condizioni fisiche e inventario Modalità educative che rispecchiano quelle delle famiglie più abbienti della società fiorentina (precoce inserimento nel mondo del lavoro) Maschi: scuola, apprendistato e poi garzonato in bottega (o carriera del claericato) Femmine: arte domestica presso le famiglie agiate (per crearsi una dote) Allievi più dotati: studio delle arti (canto, musica, pittura, scultura, ecc.)


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