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Procedure concorsuali cenni

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Presentazione sul tema: "Procedure concorsuali cenni"— Transcript della presentazione:

1 Procedure concorsuali cenni
Studio Commerciale Dott. Massimo Zilli Procedure concorsuali cenni Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

2 Punto di partenza: - L’impresa; - l’imprenditore persona fisica; - società; - associazioni – fondazioni – enti pubblici – consorzi – altri enti. Esercizio di attività commerciale (art c.c.) Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

3 Imprenditore: (art c.c.) - Direzione alla produzione o allo scambio di beni e servizi: - esistenza di un’organizzazione di cose e persone; - esercizio dell’attività con professionalità in via esclusiva o prevalente. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

4 Ciclo di vita dell’impresa
Ciclo di vita dell’impresa. - Iniziale; - sviluppo; - maturità; - declino Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

5 Principali cause di crisi d’impresa: - crisi finanziaria; - carenza di programmazione ed innovazione;; - inefficienza; - sovracapacità o rigidità; - decadimento; - squilibrio finanziario/patrimoniale; - incapacità; - passaggio generazionale. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

6 STRUMENTI DI RISANAMENTO DELLA CRISI - accordo in caso di crisi di sovraindebitamento; - piano attestato di risanamento; - accordo di ristrutturazione debiti; - concordato preventivo; - fallimento. INSOLVENZA Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

7 Crisi ed insolvenza (rimedi) Risanamento della crisi:
Studio Commerciale Dott. Massimo Zilli Crisi ed insolvenza (rimedi) Risanamento della crisi: 1) Piano di risanamento interno; 2) Accordo di ristrutturazione dei debiti; 3) Accordo stragiudiziale tra i creditori; Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

8 Piano di risanamento interno
Studio Commerciale Dott. Massimo Zilli Piano di risanamento interno Proponente: Impresa in crisi; Rimedio atipico : non è previsto dalla Legge; Caratteristiche : correttivi gestionali interni; Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

9 Studio Commerciale Dott. Massimo Zilli
Vantaggi: - Non coinvolge i creditori; - formalità minime e costi contenuti; - la conoscenza all’esterno della crisi è limitata; L’impresa normalmente redige un piano di risanamento (detto anche piano economico di riorganizzazione o piano di ristrutturazione) con l’aiuto di professionisti esterni. Il piano non richiede il consenso né l’adesione dei creditori i quali possono anche rimanere all’oscuro delle difficile situazione dell’impresa. I costi di risanamento sono contenuti; le formalità sono minime, non è necessario quindi seguire rigide regole di procedura che invece sono tipiche dei rimedi predisposti dalla Legge fallimentare. Ogni azione di risanamento dovrebbe essere impostata in un’ottica del conseguimento di nuovi equilibri aziendali ed in un’ottica di creazione di nuovi cicli di sviluppo. Diversamente l’impresa continuerebbe un processo parziale così detto di mera sopravvivenza che invece di risolvere i problemi favorirebbe il risorgere delle cause che hanno determinato la crisi. Il tempo di attuazione di un piano di risanamento può variare in funzione di diversi elementi quali ad esempio la gravità della crisi, la dimensione dell’impresa, il tempo di esistenza della stessa, la situazione congiunturale del mercato di riferimento, i mezzi da utilizzare. Ad ogni buon conto il piano di risanamento sia sotto il profilo tecnico-progettuale che sotto il profilo applicativo ha una prospettiva sicuramente di medio e lungo termine quindi difficilmente può essere inferiore a due anni. In caso di successivo fallimento non sono previste regole. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

10 Studio Commerciale Dott. Massimo Zilli
Misure di intervento a) Cambiamento dell’attività sociale; b) Cessione di ramo d’azienda; c) Cambiamento dell’assetto societario; d) Sostituzione dell’organo amministrativo; e) Ricapitalizzazione dell’impresa con mezzi propri; f) Quotazione in borsa. Quando all’attività sociale corrisponde una crisi del settore nel quale l’impresa opera, il risanamento deve tenere conto della necessità di ridisegnare strutturalmente i rapporti con il mercato alla luce delle prospettive di evoluzione di quest’ultimo e delle concrete possibilità di trasformare, in tutto o in parte, l’attuale forma imprenditoriale. Esempio lampante è il passaggio da un’attività agricola a quella di agriturismo in un momento in cui quest’attività incontra il parere del pubblico. Se la società Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

11 ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
L’accordo è disciplinato dall’art. 182 bis L.F.; Vantaggi: Procedimento più rapido del concordato preventivo; Possibilità di concludere una transazione fiscale e previdenziale (prevista per il concordato preventivo e per il seguente accordo); Possibilità di soddisfare i creditori aderenti all’accordo senza rispettare la parità di trattamento; Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

12 per effetto del deposito del piano al registro delle imprese, si sospendono le azioni cautelari ed esecutive sul patrimonio del debitore per 60 gg.; Il Tribunale è chiamato ad omologare l’accordo verificando la serietà del piano, ma non è poi previsto un suo intervento nella fase esecutiva dell’accordo; in caso di successivo fallimento dell’impresa, sono esenti da revocatoria fallimentare gli atti, i pagamenti e le garanzie posti in essere in sua esecuzione (art. 67 c. 3 lett. E L.F.). In caso di successivo fallimento i finanziamenti effettuati a favore dell’impresa compresi nel piano e se viene ammessa la loro concorsualità ai sensi dell’art. 111 c. 2 L.F. sono prededucibili. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

13 SVANTAGGI la necessità di soddisfare in modo completo i creditori dissenzienti o non informati; La cristallizzazione dell’esposizione debitoria per consentire la prosecuzione dell’attività dell’impresa (secondo la dottrina questo potrebbe ritardare la dichiarazione di insolvenza); Problemi connessi al finanziamento dell’impresa in crisi, soprattutto alla c.d. finanza ponte cioè la liquidità occorrente per onorare il piano (accordi con le banche, garanzie da offrire ecc..); In caso di successivo fallimento non sono prededucibili i finanziamenti fatti all’impresa in crisi se viene esclusa la natura concorsuale dell’accordo di ristrutturazione ai sensi dell’art. 111 c. 2 L.F.. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

14 Pubblicità: l’imprenditore persona fisica o il legale rappresentante della società devono richiedere agli uffici competenti delle C.C.I.A.A. la pubblicazione presso il registro delle imprese del decreto che omologa l’accordo o che nega l’omologazione; Reclamo: Gli interessati possono proporre reclamo contro il decreto del tribunale (sia di omologa o di diniego) avanti alla corte di appello entro il termine di 15 gg. (art. 183 L.F.) Avvenuta l’omologazione l’impresa può dare esecuzione al piano. Manca in questa fase un’attività di controllo da parte di un soggetto terzo sulla gestione dell’impresa. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

15 F A L L I M E N T O Scheda Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

16 Studio Commerciale Dott. Massimo Zilli
TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Imprese soggette al fallimento e al concordato preventivo Art.1 Imprenditori (persone fisiche o società) che esercitano un’attività commerciale, esclusi gli enti pubblici; Altri enti. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

17 Art. 1 Non sono seggette al fallimento
Possesso congiunto dei seguenti requisiti (soglie per la fallibilità): Attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore ad € ,00 nei tre esercizi antecedenti la data di deposito dell’istanza di fallimento; Ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad € ,00 nei tre esercizi precedenti la data di cui sopra in qualunque modo risulti; Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

18 Studio Commerciale Dott. Massimo Zilli
c) Avere un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore ad € ,00. - Soglia minima di fallibilità € ,00. I limiti di cui alle lettere a), b) e c) possono essere aggiornati sulla base degli indici ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie ed operai ogni tre anni. Artigiani (limiti o soglie di fallibilità); Impresa agricola. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

19 Liquidazione coatta amministrativa e fallimento
Studio Commerciale Dott. Massimo Zilli Liquidazione coatta amministrativa e fallimento La legge determina le imprese soggette a liquidazione coatta amministrativa, i casi per le quali la liquidazione coatta amministrativa può essere disposta e l’autorità competente a disporla. Le imprese soggette a liquidazione coatta amministrativa non sono soggette al fallimento, salvo che la legge diversamente disponga. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

20 Liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo
Se la legge non dispone diversamente, le imprese soggette a liquidazione coatta amministrativa possono essere ammesse alla procedura di concordato preventivo e di amministrazione controllata, osservate per le imprese escluse dal fallimento le norme del settimo comma dell’art. 195; Secondo comma abrogato dall’art. 2 c. I, D. Lgs. 9 gennaio n. 5 a decorrere dal 16 luglio 2006. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

21 PIANO DI RISANAMENTO Atto unilaterale dell’imprenditore;
Supporto dei propri professionisti; Attestazione di un professionista regolarmente iscritto. Accordo con i creditori (banche, creditori finanziari ecc..; Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

22 CONCORDATO PREVENTIVO
Impresa commerciale in crisi o in stato di insolvenza; Che presenta i requisiti per fallire (art. 1 L.F.); Deve superare almeno una delle soglie di fallibità; Tentativo di risanamento dell’impresa; Evitare il fallimento. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

23 CARATTERISTICHE ESSENZIALI
Trattamento differenziato per i creditori ; Pagamento parziale dei creditori privilegiati nel rispetto della «par condicio»; Pagamento dei creditori chirografari nella misura minima del 20% in caso di non continuità; Il debitore può «prenotare» il concordato per preparare la documentazione necessaria, ottenendo nel frattempo la protezione del patrimonio (concordato con riserva o in bianco); La Legge tutela il patrimonio del debitore (blocco azioni esecutive e cautelari, inefficacia delle prelazioni, regole particolare per gli interessi); Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

24 CARATTERISTICHE ESSENZIALI
Libertà del debitore di decidere le caratteristiche del piano : liquidatorio (cessione dei beni) o di risanamento (concordato con continuità); I creditori possono fare proposte concorrenti ed anche offerte concorrenti in caso di concordato c.d. Chiuso; Il debitore può proporre anche una transazione fiscale e previdenziale; Il piano deve essere approvato dalla maggioranza dei creditori (50+1); Il piano deve essere omologato dal Tribunale; Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

25 CARATTERISTICHE ESSENZIALI
Il piano vincola anche i creditori dissenzienti e quelli estranei (compreso l’amministrazione fiscale); Abolizione del silenzio-assenso dei creditori in fase di approvazione; I crediti sorti in base ad atti di ordinaria amministrazione sono prededucibili anche nello stesso concordato; In caso di successivo fallimento gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse al concordato sono esenti da revocatoria fallimentare; Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

26 CARATTERISTICHE ESSENZIALI
Chi ha finanziato il debitore per accedere al concordato o in esecuzione del piano è tutelato dalla prededucibilità del credito e non può rispondere per bancarotta; La procedura ha un costo elevato (rispetto ai piani o accordi di risanamento) e si deve depositare un acconto delle spese della procedura stessa; L’autorità giudiziaria ha un penetrante controllo sulla procedura sia nella fase di ammissibilità del piano sia nella successiva fase dell’omologazione, così come in caso di revoca. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

27 RINGRAZIAMENTI Ringrazio per aver avuto pazienza nell’ascoltarmi, spero di poter essere stato di aiuto a migliorare la Vs. preparazione, Vi saluto tutti. Vi comunico inoltre che il mio lavoro verrà messo a Vs. disposizione sul mio sito, chi vorrà scaricare le slide con i collegamenti ipertestuali, dovrà collegarsi al mio sito e scaricarle. Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: 25/12/2018

28 Edite dal Dott. Massimo Zilli Commercialista in Teramo - sito: www
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