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PubblicatoVittoria Berardino Modificato 6 anni fa
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Il Welfare aziendale Aspetti fiscali e previdenziali
FORLì,
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Il Welfare aziendale Aspetti fiscali e previdenziali
Le erogazioni e le spese sostenute dall’azienda nell’ambito di una gestione Welfare hanno un impatto su diversi aspetti fiscali e previdenziali: Per L’azienda: Ires Irap Inps Per il dipendente Irpef
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO BENI E SERVIZI IL CUI VALORE NON SUPERI COMPLESSIVAMENTE NEL PERIODO D'IMPOSTA 258,23 EURO Esempi: buoni acquisto buoni benzina ricariche telefoniche abbonamenti trasporto beni o servizi dell'impresa Art. 51, c.3 TUIR Esenzione totale da tassazione e contribuzione Se la franchigia dei 258,23 euro viene superata l'intero valore concorre alla formazione del reddito Imponibili in caso di rimborso spese Erogabili ad personam Sia erogazione volontaria che in base a contratto
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO CONTRIBUTI PER ASSISTENZA SANITARIA: contributi versati dal datore o dal lavoratore (anche congiuntamente) ad Enti e Casse aventi esclusivamente fine assistenziale in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale (es. Fasi dirigenti) Art. 51, c.2, lett. a) TUIR Esenti da tassazione e contribuzione fino a 3.615,20 euro. I contributi versati per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in parte, degli emolumenti di natura incentivante assoggettabili all'imposta sostitutiva del 10%, non sono assoggettati a tassazione né a contribuzione anche se eccedenti il limite predetto Devono essere erogati alla generalità dei dipendenti o a intere categorie Le erogazioni devono essere effettuate in conformità a contratti collettivi, accordi o regolamenti aziendali Ai fini del computo degli 3.615,20 euro concorrono anche i contributi versati al di fuori del rapporto di lavoro (art. 10, c.1, lett. e- ter, TUIR) Gli Enti e le Casse devono operare negli ambiti di intervento stabiliti con Decreto del Ministero della salute
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIV A BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO VITTO, MENSE, PRESTAZIONI ED INDENNITÀ SOSTITUTIVE DELLA MENSA: somministrazioni pasti in mense organizzate dal datore o gestite da terzi o in ristoranti convenzionati prestazioni sostitutive (ticket r restaurant, alimenti e bevande somministrati da pubblici servizi) fino a 5,29 euro, complessivi giornalieri (al netto di contributi previdenziali e assistenziali e di somme a carico dei lavoratori). Il limite giornaliero sale a 7,00 euro se le prestazioni sostitutive sono rese in forma elettronica indennità monetarie sostitutive fino a 5,29 euro complessive giornaliere corrisposte (al netto di contributi previdenziali e assistenziali) agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture produttive a carattere temporaneo o ad unità produttive ubicate in zone ove manchino strutture o servizi di ristorazione somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro (es. cestini preconfezionati) Art. 51, c.2, lett. c) TUIR Esenti da tassazione e contribuzione. Nel caso delle prestazioni/ indennità sostitutive, l'eccedenza rispetto ai 5,29/7,00 euro complessivi giornalieri (al netto di contributi previdenziali e assistenziali e di somme a carico dei lavoratori) è tassata e non concorre al calcolo della franchigia esente (258,23 euro) che riguarda esclusivamente i compensi in natura Devono essere erogati alla generalità dei dipendenti o a intere categorie Ai fini dell'esclusione dal reddito delle indennità sostitutive fino a 5,29 euro occorre inoltre la contemporaneità delle seguenti condizioni (Ris. Dip. En. n.41/2000): un orario di lavoro con prevista pausa per il vitto essere assegnati a una sede di lavoro ubicata in un luogo che, in relazione al tempo concesso per la pausa, non consenta di recarsi, senza mezzi di trasporto, al più vicino luogo di ristorazione, per l'utilizzo di buoni pasto La somministrazione di alimenti e bevande tramite card elettroniche (con verifica in tempo reale dell'utilizzo del servizio) è considerata mensa aziendale diffusa, quindi esclusa integralmente dalla base imponibile IRPEF (Ris. AdE n. 63/2005) Sia erogazione volontaria che in base a contratto
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO SERVIZI DI TRASPORTO COLLETTIVO PER LO SPOSTAMENTO DEI LAVORATORI DALL'ABITAZIONE AL LAVORO con o senza esborso da parte dei lavoratori stessi Esempi: navette pullman Il servizio può essere organizzato dal datore o affidato a terzi (compresi esercenti di pubblici servizi) Art. 51, c.2, lett. d) TUIR Esenzione totale da tassazione e contribuzione Devono essere erogati alla generalità dei dipendenti o a intere categorie Il rapporto contrattuale deve instaurarsi direttamente tra datore e impresa di trasporto Non perdono le agevolazioni se oggetto di contrattazione Sono invece tassate: le indennità sostitutiva del servizio di trasporto concessa forfettariamente dal datore i rimborsi di biglietti o tessere di abbonamento ai mezzi pubblici (Ris. Min. n. 54/E del 1999) la messa a disposizione dei dipendenti di un ticket trasporto che riduca l'importo pagato per l'acquisto dell'abbonamento ordinario alla rete del trasporto pubblico (Ris. AdE n. 126/E del 2007) i rimborsi km anche se, in base al CCNL, Costituiscono mera restituzione di somme anticipate dal lavoratore per conto del datore (Ris. Min. n. 191/E del 2000) superata da legge stabilità 2018
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO Acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei familiari di cui art. 12 c.2 Art. 51, c.2, lett. D-bis) TUIR introdotto dalla L. n. 205/2017 di stabilità 2018) Esenzione totale da tassazione e contribuzione Devono essere erogati alla generalità dei dipendenti o a intere categorie Anche direttamente sostenute Sia volontariamente sia per accordi contrattuali
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO UTILIZZO DI OPERE/SERVIZI A FINALITÀ DI EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, RICREAZIONE, ASSISTENZA SOCIALE E SANITARIA O CULTO DA PARTE DEI DIPENDENTI E LORO FAMILIARI Esempi: ricreazione: palestre, teatro, viaggi, attività culturali, attività ludico formative per bambini, stage sportivi assistenza sociale/sanitaria: servizi per anziani, badanti, check up medici istruzione/educazione: centri estivi, corsi di lingue, corsi di formazione Art. 51, c.2, lett. f) TUIR (modificata dalla L. n. 208/2015 di stabilità 2016) e Art.100, c.1, TUIR Esenzione totale da tassazione e contribuzione Devono essere erogati alla generalità dei dipendenti o a intere categorie Sia erogazione volontaria che in base a contratto, accordo o regolamento aziendale ovvero a contratto collettivo nazionale di lavoro, ad accordo interconfederale o contratto collettivo nazionale Imponibili in caso di rimborso spese
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO SOMME/SERVIZI/PRESTAZIONI EROGATI DAL DATORE PER LA FRUIZIONE, DA PARTE DEI FAMILIARI DEI DIPENDENTI, DEI SERVIZI DI EDUCAZIONE E ISTRUZIONE ANCHE IN ETÀ PRESCOLARE, COMPRESI I SERVIZI INTEGRATIVI E DI MENSA AD ESSI CONNESSI, NONCHÉ PER LA FREQUENZA DI LUDOTECHE E DI CENTRI ESTIVI E INVERNALI E PER BORSE DI STUDIO A FAVORE DEI MEDESIMI FAMILIARI Art. 51, c.2, lett. f-bis) TUIR (modificata dalla L. n. 208/2015 di stabilità 2016) Esenzione totale da tassazione e contribuzione Devono essere erogati alla generalità dei dipendenti o a intere categorie Sia erogazione volontaria che in base a contratto Non imponibili in caso di rimborso spese Possono essere oggetto di rimborso per scuole di qualsiasi ordine e grado anche le spese per libri di testo e le tasse scolastiche
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO SOMME/PRESTAZIONI EROGATE DAL DATORE DI LAVORO ALLA GENERALITÀ DEI DIPENDENTI O A CATEGORIE DI DIPENDENTI PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA AI FAMILIARI ANZIANI O NON AUTOSUFFICIENTI Art. 51, c.2, lett. f-ter) TUIR (introdotta dalla L. n. 208/2015 di stabilità 2016) Esenzione totale da tassazione e contribuzione Devono essere erogati alla generalità dei dipendenti o a intere categorie Sia erogazione volontaria che in base a contratto Non imponibili in caso di rimborso spese Lo stato di non autosufficienza deve risultare da certificazione medica Non compete per la fruizione dei servizi di assistenza ai bambini salvo i casi in cui la non autosufficienza si ricolleghi all'esistenza di patologie Per anziani si devono intendere i soggetti che abbiano compiuto i 75 anni
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO CONTRIBUTI E PREMI VERSATI DAL DATORE DI LAVORO PER PRESTAZIONI, ANCHE IN FORMA ASSICURATIVA, AVENTI PER OGGETTO IL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA NEL COMPIMENTO DEGLI ATTI DELLA VITA QUOTIDIANA, O AVENTI PER OGGETTO IL RISCHIO DI GRAVI PATOLOGIE Art. 51, c.2, lett. f-quater) TUIR (introdotta dalla L. n. 232/2016 di bilancio 2017) Esenzione totale da tassazione e contribuzione Devono essere versati a favore della generalità dei dipendenti o a intere categorie Sia erogazione volontaria che in base a contratto
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO AZIONI OFFERTE ALLA GENERALITÀ O CATEGORIE DI DIPENDENTI (STOCK OPTION) Art. 51, c.2, lett. g) TUIR Esenti da tassazione e contribuzione fino ad 2.065,83 euro a condizione che non siano riacquistate dalla società emittente o dal datore di lavoro o comunque cedute prima di tre anni dalla percezione. Il valore delle azioni ricevute per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in parte, degli emolumenti di natura incentivante assoggettabili all'imposta sostitutiva del 10%, non sono assoggettati a tassazione né a contribuzione anche se eccedenti il limite predetto Sia erogazione volontaria che in base a contratto
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO CONTRIBUTI VERSATI DAL DATORE A UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Art. 51, c.2, lett. h) TUIR e Art. 10, c.1, lett. e-bis) TUIR Assoggettati a tassazione e contribuzione. Fiscalmente sono deducibili dal reddito del dipendente per un importo non > a 5.164,57 euro da calcolare considerando anche la quota a carico del dipendente. I contributi versati per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in parte, degli emolumenti di natura incentivante assoggettabili all’imposta sostitutiva del 10%, sono fiscalmente deducibili dal reddito del dipendente anche se eccedenti il limite predetto Devono essere versati a favore del dipendente su base volontaria e non in forza di una disposizione di legge Sia erogazione volontaria che in base a contratto Esistono interpretazioni discordanti se assoggettare a contributo di solidarietà Inps 10% le erogazioni per previdenza complementare o servizi assistenziali nel caso di conversione del premio di produttività in Welfare.
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TIPOLOGIA FONTE NORMATIVA BENEFICIO PER IL LAVORATORE CONDIZIONI PER FRUIRE DEL BENEFICIO SPESE SANITARIE PER ASSISTENZA PORTATORI HANDICAP: erogazioni del datore (in base a contratti collettivi, accordi o regolamenti aziendali) per spese mediche di assistenza specifica per portatori di handicap ai sensi della L. n. 104/92 Art. 51, c.2, lett. h) TUIR Esenzione totale da tassazione e contribuzione Devono essere erogati alla generalità dei dipendenti o a intere categorie Le erogazioni devono essere attestate dal datore di lavoro Le erogazioni del datore per spese sanitarie diverse quelle in oggetto sostenute dal dipendente (anche per coniuge o familiari a carico) sono reddito salvo, in sede di conguaglio (di fine anno o di fine rapporto), il riconoscimento da parte del datore della detrazione del 19% sulla parte eccedente 129,11 euro Non costituiscono reddito i rimborsi al dipendente di spese sanitarie so stenute per malattia contratta a causa del servizio: trattasi di risarcimento danni (Circ. Min. n.101/2000)
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Non Viene preso in considerazione il TFr in quanto si applica in ogni caso salvo pattuizione sindacale
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scarso beneficio azienda perché non vincolato a produttività - recepito come premio sul passato.
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Parziale beneficio azienda in quanto per il 50% legato ad aumento produttività. posso convertire il premio in welfare il premio in welfare legato alla produttività porta un beneficio maggiore al dipendente e quindi aumenta il beneficio per l'azienda - inoltre l'azienda sostiene un minor costo .
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nonostante la convenienza economica sia per il dipendente che per l'azienda questa opzione potrebbe portare meno benefici all'azienda in quanto non legato alla produttività e , essendo tutto welfare , potrebbe non essere apprezzato dal dipendente . Possibili aspetti negativi per il lavoratore: Nel caso di conversione del premio produttività in Welfare il lavoratore perde la parte di contributi Inps che l’azienda avrebbe versato in caso di premio in denaro.
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Premi di risultato e Welfare aziendali circolare n . 5/E del 29/03/2018 La circolare illustra in misura molto dettagliata tutta una serie di aspetti e di situazioni rilevanti ai fini dell’ applicazione delle norme sui premi di risultato e sul Welfare fornendo anche dettagliati esempi illustrativi. Nelle pagine seguenti ne vediamo alcuni di maggiore rilevanza.
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Conversione del premio di risultato con beni e servizi di cui all’art . 51 comma 4 , del Tuir In ragione della disposizione introdotta dalla legge di Bilancio 2017, l’uso dell’auto aziendale, la concessione di prestiti da parte del datore di lavoro, la messa a disposizione del dipendente dell’alloggio e la concessione gratuita di viaggi ai dipendenti del settore ferroviario, erogati a richiesta del dipendente in sostituzione e nei limiti di valore del premio agevolabile, sono invece assoggettati a tassazione ordinaria assumendo come base imponibile il valore determinato sulla base dei criteri dettati dal comma 4 dell’art. 51 del TUIR. La parte del premio eccedente il valore del benefit di cui al comma 4 resta assoggettata ad imposta sostitutiva o a tassazione ordinaria a scelta del lavoratore, ovvero potrà essere sostituita con gli altri benefit di cui all’art. 51 del TUIR. Vediamo di seguito alcuni esempi
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Sostituzione del premio aziendale di risultato con la concessione di veicoli aziendali Esempio: Premio di risultato agevolabile € 3.000 Valore imponibile dell’auto concessa in uso promiscuo, in base alle tabelle ACI € 1.885,50 (€ 0,4190 x km *30%) Base imponibile dell’auto, anche a seguito della conversione del premio di risultato, € 1.885,50, da assoggettare a tassazione ordinaria Base imponibile da assoggettare ad imposta sostitutiva o, a scelta del lavoratore, a tassazione ordinaria ovvero sostituita con gli altri benefit, € 1.114,50 (€ € 1.885,50). Se al lavoratore dipendente è trattenuta una somma per l’uso del veicolo aziendale (quota di reddito già assoggettata a tassazione), la base imponibile del benefit è ridotta di pari importo. Fattispecie non facilmente applicabile in quanto, oltre alla difficoltà di assegnare un valore al veicolo, occorre poi anche regolare tutti i rapporti conseguenti, quali manutenzione, bollo e assicurazione, kasko, utilizza per spostamenti aziendali .. ecc.
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Sostituzione del premio di risultato con la concessione di prestiti nell’ipotesi di sostituzione del premio di risultato con il pagamento di interessi di mutuo da parte del datore di lavoro, concorrerà alla formazione del reddito di lavoro dipendente il 50 per cento della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di sconto vigente al termine dell’anno e l’importo degli interessi rimasto a carico del lavoratore, al netto del contributo erogato dall’azienda in sostituzione del premio sostituito. Esempio: Premio di risultato agevolabile € 3.000 Interessi dovuti dal dipendente in base al contratto di mutuo € 4.000 Interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto € 2.000 Interessi rimasti a carico del dipendente dopo la conversione del premio € (€ € 3.000) Base imponibile del benefit € 500 (€ € = € * 50%) Base imponibile da assoggettare ad imposta sostitutiva o, a scelta del lavoratore, a tassazione ordinaria ovvero sostituita con gli altri benefit, € (€ € 500). Se al lavoratore dipendente è trattenuta una somma per la concessione del prestito (quota di reddito già assoggettata a tassazione), la base imponibile del benefit è ridotta di pari importo.
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Sostituzione del premio di risultato con la concessione in locazione, uso o comodato di fabbricati Esempio: Premio di risultato agevolabile € 3.000 Valore della rendita catastale al netto di quanto corrisposto dal dipendente € 2.000 Base imponibile del benefit, anche a seguito della conversione del premio di risultato, € 2.000 Base imponibile da assoggettare ad imposta sostitutiva o, a scelta del lavoratore, a tassazione ordinaria ovvero sostituita con gli altri benefit, € (€ € 2.000) Se al lavoratore dipendente è trattenuta una somma per la concessione in locazione, uso o comodato del fabbricato (quota di reddito già assoggettata a tassazione), la base imponibile del benefit è ridotta di pari importo.
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Sostituzione del premio di risultato con la concessione gratuita di viaggi ai dipendenti del settore ferroviario Esempio: Premio di risultato agevolabile € 1.000 Valore del servizio di trasporto ferroviario determinato forfetariamente € 187,20 (€ 0,072* km ) Base imponibile del benefit, anche a seguito della conversione del premio di risultato, € 187,20 Base imponibile da assoggettare ad imposta sostitutiva o, a scelta del lavoratore, a tassazione ordinaria ovvero sostituita con gli altri benefit, € 812, 80 (€ € 187,20). Se al lavoratore dipendente è trattenuta una somma per la concessione gratuita di viaggi (quota di reddito già assoggettata a tassazione), la base imponibile del benefit è ridotta di pari importo.
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Conversione del premio di risultato con contributi alle forme pensionistiche complementari Con la disposizione in commento, il legislatore del 2017 ha espressamente menzionato la sostituzione del premio di risultato con i contributi alle forme pensionistiche complementari ed ha disposto che il premio di risultato erogato sotto forma di contribuzione non è assoggettato a tassazione anche se detti contributi superano il limite di deducibilità dal reddito di euro 5.164,57 previsto dall’articolo 8, commi 4 e 6, del decreto legislativo n. 252 del 205 (limite incrementato, limitatamente ai primi cinque anni di contribuzione, di un importo non superiore ad euro 2.582,29 per i lavoratori di prima occupazione). I contributi alla previdenza complementare se versati in sostituzione del premio di risultato possono, pertanto, essere esclusi dalla formazione del reddito complessivo del lavoratore per un importo di euro 8.164,57 potendo aggiungersi al limite di deducibilità di euro 5.164,57 (incrementato come sopra detto per i lavoratori di prima occupazione). Quale ulteriore misura di favore, è previsto che l’esclusione dal reddito dei contributi versati alla previdenza complementare in sostituzione dei premi di risultato non ha effetti sulla tassazione della prestazione pensionistica. La legge di Bilancio 2017, disponendo una deroga all’art. 11, comma 6, del d. lgs. n. 252 del 2005, che prevede l’imponibilità di tali prestazioni per il loro ammontare complessivo al netto dei contributi non dedotti, prevede, infatti, che i contributi in esame siano comunque dedotti dalla base imponibile.
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Conversione del premio di risultato con contributi di assistenza sanitaria versati ad enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale Dal periodo d’imposta 2017, pertanto, i contributi versati ad enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale in sostituzione di premi di risultato non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente anche se aggiuntivi a contributi già versati dal datore di lavoro o dal lavoratore per un importo di euro 3.615,20. A tale importo potrà infatti aggiungersi l’ulteriore importo di contributi esclusi dal reddito nel limite massimo di euro (elevato ad euro in caso di premi erogati da aziende che abbiano adottato forme di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nella organizzazione del lavoro sulla base di contratti stipulati entro il 24 aprile 2017). Diversamente da quanto disposto per i contributi alla previdenza complementare, tuttavia, la legge di Bilancio 2017 non ha dettato disposizioni per disciplinare gli effetti della detassazione dei contributi in esame sulla prestazione sanitaria resa dalla cassa sanitaria ed in particolare sulla deducibilità o detraibilità delle spese sanitarie rimborsate dalla cassa. In assenza di specifiche disposizioni tornano quindi applicabili i principi generali in base ai quali la deduzione o detrazione degli oneri è possibile nella misura in cui la relativa spesa sia rimasta a carico del contribuente, condizione che non sussiste qualora la spesa sia sostenuta o rimborsata a seguito di contributi dedotti dal reddito o che non hanno concorso alla formazione del reddito, come nel caso di contributi versati in sostituzione di premi di risultato agevolabili.
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Conversione del premio di risultato con azioni Ne consegue che non si genererà reddito imponibile nei confronti del lavoratore che sostituisca, in tutto o in parte, il premio di risultato con azioni della società/datore di lavoro o del gruppo: sia nel caso in cui l’offerta sia rivolta, anziché alla generalità, a categorie di lavoratori, purché in conformità alle previsioni contrattuali (aziendali e/o territoriali); sia nel caso in cui il valore delle azioni “convertite” superi il limite di euro 2.065,83 previsto per ciascun periodo d’imposta potendo, pertanto, essere assegnate azioni per un importo complessivo pari a euro 5.065,83 (2.065, di premio convertito); sia qualora le medesime azioni siano riacquistate dalla società emittente o dal datore di lavoro; sia, infine, qualora siano cedute prima che siano trascorsi tre anni dalla conversione del premio di risultato assoggettabile ad imposta sostitutiva. Resta fermo che la cessione delle azioni da parte del dipendente potrà generare “reddito diverso”, ai sensi dell’articolo 67, del TUIR.
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Importante precisazione della circolare Agenzia Entrate al punto 3.2 Benefit erogati in base a contratto nazionale - art. 51, co. 2, lett. f), del TUIR – L’Agenzia precisa che le spese di cui alla lettera f, f-bis, f-ter, f-quater, se sostenute in base a contrattazione collettiva di primo o secondo livello, l’art. 95 del TUIR sono integralmente deducibili, mentre se sostenuti volontariamente ovvero con regolamento aziendale che configuri l’adempimento di un obbligo negoziale, sono soggetta ai limiti di cui all’art 100 Tuir , e cioè deducibili per un ammontare complessivo non superiore al 5 per mille dell’ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi
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Il Welfare aziendale Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato Decreto 25 Marzo 2016 – Ministero lavoro e Ministero economia e finanze
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Il Welfare aziendale Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato Lo stesso decreto individua una serie di indicatori che possano misurare il raggiungimento degli obbiettivi
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Il Welfare aziendale Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato Alcuni di questi indicatori sono «verificabili in modo obbiettivo» così come prevede il decreto, altri invece non sono di così facile gestione e quantificazione, altri a mio parere non sono facilmente individuabili come indicatori. L’indice di soddisfazione del cliente è un parametro soggetto a molte variabili, non sempre obbiettivamente individuabili. Le modifiche organizzazione del lavoro, il lavoro agile, le modifiche ai regimi di orario non sono indicatori ma interventi organizzativi sulle modalità di svolgimento del lavoro. Al di la di quelli che sono gli indicatori individuati dal ministero del lavoro, esistono indicatori , o KPI, che sicuramente ci permettono di monitorare i risultati delle politiche di welfare e del sistema premiante intrapreso dall’azienda. Vediamo quali possono essere e le modalità di gestione. Caratteristica necessaria di un sistema di KPI è la misurazione periodica e costante dei KPI e l’individuazione dei valori di Budget o Target.
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Principali indicatori
Il Welfare aziendale Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato Principali indicatori qta prodotte / giorni lavorati qta prodotte /FTE Produttività (se esistono strumenti appositi) Produttività servizi Fatturato/FTE Ebit / FTE Production output per FTE Turnover Assenteismo N. infortuni Scarti di produzione On time delivery shipment Cost of poor quality Inventory turnover Overtime Analisi clima Claim clienti Quality Ore fermo macchina Customer satisfaction Backlog
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Il Welfare aziendale La produttività
Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato La produttività La produttività è uno dei parametri più importanti nella gestione di una impresa ma non facile da definire e gestire. Può essere espressa in tante diverse modalità e difficilmente esistono parametri univoci per diverse imprese o reparti della stessa impresa. Se può essere relativamente facile misurare la produttività dei reparti produttivi, diventa un po’ più difficile misurare quella dei reparti di servizio o aziende di servizio. Altro aspetto importante è che i piani premianti per produttività necessitano di accordo sindacale e i sindacati fissano una serie di condizioni vincolanti, quali non possibilità di misurazione della produttività individuale, parametri certi e non soggette a valutazioni soggettive, scarsa accettazione di indicatori che derivano dal bilancio aziendale in quanto ritenuto spesso non soggetto a valutazioni oggettive.
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Il Welfare aziendale La produttività
Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato La produttività Produttività reparti produttivi Production output Unità prodotte Production output Scarti di produzione FTE rep. prod FTE Rep. Prod. ore Produzione del periodo Production output Unità prodotte Costo pers. Diretto Backlog Working days Working days Ore Ordini da evadere Costo pers. Diretto Production output Unità prodotte Ore Fermi produttivi Unità prodotte Costo pers. Dir. Ore Ore produttive Unità prodotte Unità standard
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Il Welfare aziendale La produttività
Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato La produttività Production output Production output Production output FTE rep. produttivi Working days Costo pers. Dir. + Fatturato + - Variazioni magazzino Prodotto Finito + - Variazioni prodotti in corso lavorazione Acquisti prodotti finito = Production Output Questo è un valido indicatore dell’andamento della produttività; è opportuno rilevarlo mensilmente e questo comporta avere una efficiente contabilità di magazzino. I tre indicatori possono dare risultati leggermente diversi a seconda dei casi e delle diverse situazioni. Per Es. il parametro FTE non tiene conto di ore di straordinario, malattia e sostituzioni per personale in ferie. il parametro Costo Personale diretto è valido in presenza di continuità e stabilita degli addetti alla produzione. Occorre selezionare l’indicatore più adeguato all’organizzazione produttiva.
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Esistono tre tipologie di ore
Il Welfare aziendale Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato La produttività Unità prodotte Costo pers. Diretto Production output Ore Ore ore Sono ottimi indicatori ma occorre porre attenzione al calcolo delle ore. Esistono tre tipologie di ore Ore pagate Ore lavorate Ore produttive Sono le ore contenute normalmente nel cedolino paga, le ore pagate a contratto Sono le ore pagate meno le ore di ferie, malattia, permessi retribuiti ecc.. Sono le ore lavorate meno le ore di pausa contrattuale , i fermi macchina, i cambi di prodotto….
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Il Welfare aziendale La produttività
Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato La produttività Produttività reparti Amministrazione / Vendite Altri indicatori performance Analisi Clima FTE Reparto N. Doc. Gestiti N. infortuni Prodotti Resi periodo straordinario Fatturato periodo -1 Tasso conflittualità interna Customer satisfaction Overdue medio Fatturato periodo Ebit / FTE
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Il Welfare aziendale La produttività
Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato La produttività Unità prodotte Unità standard E’ un parametro molto importante ma di non facile rilevazione. Risulta facilmente rilevabile nel caso in cui siano installati software specialistici per la rilevazione della produzione e dei tempi relativi per unita di prodotto. Comporta in ogni caso una analisi preliminare per calcolare i tempi standard, con la tecnica dei Tempi e Metodi , analisi poco sviluppata in tempi recenti . Presenta caratteristiche peculiari differenti per tipologie di produzione: produzione in serie , su commessa, gestione servizi , per cui non esistono procedure standard ma adottabili di volta in volta a seconda della tipologia d produzione.
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Il Welfare aziendale Il Turnover
Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato Il Turnover Entrati + usciti nel periodo Tasso di turnover complessivo = X 100 Organico medio del periodo usciti nel periodo Tasso di turnover negativo = X 100 Organico inizio periodo Entrati nel periodo X 100 Tasso di turnover positivo = Organico inizio periodo Entrati nel periodo Tasso di compensazione del turnover = X 100 Se il valore di questa formula è >100, si è in presenza di un ampliamento delle risorse a disposizione dell’azienda; se < 100, viceversa, c’è una contrazione dell’organico. Organico inizio periodo
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Il Welfare aziendale Il Turnover
Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato Il Turnover Esempio Organico inizio periodo 50 Organico fine periodo 47 Organico medio periodo 48,5 entrati 2 usciti 5 Tasso di turnover complessivo 14,43% Tasso di turnover negativo 10,00% Tasso di turnover positivo 4,00% Tasso di compensazione del turnover 40%
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Il Welfare aziendale Il Turnover
Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato Il Turnover Nuovi assunti usciti nel periodo Tasso di turnover nuovi assunti = X 100 Nuovi assunti nel periodo Tasso di sopravvivenza dei nuovi assunti riferiti a un certo periodo = Nuovi assunti rimasti X 100 Nuovi assunti entrati Persone con anzianità aziendale >x X 100 Tasso generale di stabilità nell’anno n = Organico all’anno (n-x)
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Il Welfare aziendale Il Turnover
Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato Il Turnover Un tasso di turnover elevato tra i nuovi assunti, può indicare: errori nel processo di ricerca e selezione; errore nell’inserimento in azienda. Somma costi reclutamento e selezione Costo per assunto = assunti nel periodo Costo diretto turnover = Costo per assunto X assunti per turnover
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Il Welfare aziendale L’assenteismo
Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato L’assenteismo
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Il Welfare aziendale Kpi per la misurazione delle interventi di welfare e premi di risultato Una volta individuati gli indicatori dobbiamo poi essere in grado : Di avere un andamento storico significativo di questi indicatori Di tenerli sotto controllo e monitorarli periodicamente. Esistono strumenti di controllo, La KPI’s analisi, che permettono di: monitorare gli indicatori aziendali, di confrontarli periodicamente con i target o Budget, di capire le cause e motivazioni che hanno influenzato le variazioni di mettere in atto le azioni correttivi Di condividere gli indicatori con i principali responsabili aziendali
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Il Welfare aziendale Aspetti fiscali e previdenziali
A cura di: Dr Gabriele Canducci Consulente Forunit Via Andrea Costa , 35 Forlì Tel: Mail:
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