Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Colonizzazione e decolonizzazione dell’Africa
Andrea Vento 28 maggio 2018 Scuola Media E. Cozzi Crespina
2
Il concetto di colonialismo
Il colonialismo è definito come l'espansione di un paese su territori e popoli all'esterno dei suoi confini, spesso per facilitare il dominio economico sulle risorse, il lavoro e il commercio di questi ultimi Il processo viene detto colonizzazione Indica anche il dominio coloniale mantenuto da diversi Stati europei su altri territori extraeuropei durante l'età moderna
3
Dall’imperialismo alla decolonizzazione
Per colonialismo si intende anche il corrispettivo periodo storico, cominciato nel XV secolo, contemporaneamente alle esplorazioni geografiche europee Nel XIX secolo assume il termine di imperialismo Formalmente si conclude nella seconda metà del XX secolo con la fase della decolonizzazione a seguito della vittoria dei movimenti anti-coloniali
4
L'imperialismo Si sviluppa come nuovo colonialismo tra il 1870 e il 1914 e consiste nell'azione da parte dei governi ad imporre la propria egemonia su altri paesi per sfruttarli dal punto di vista economico assumendone il pieno controllo monopolistico delle fonti energetiche ed esportazione soprattutto di capitali Secondo Lenin: «L'imperialismo è la fase suprema del capitalismo avanzato, entrato cioè nella sua fase matura»
5
Le due fasi del colonialismo
Prima fase: dalla fine del 1400 fino alla metà del 1700 Dopo i viaggi di esplorazione lungo le coste africane e l’arrivo degli europei in America iniziarono le conquiste da parte dei paesi europei negli altri continenti. Le prime potenze coloniali furono Spagna e Portogallo che conquistarono vasti imperi coloniali in America Nel XVI secolo si afferma l’Olanda come potenza coloniale
6
La seconda fase: dal 1750 al 1950 La causa di questa fase del colonialismo è la Rivoluzione Industriale, che avviene in Inghilterra a partire dal 1750 e poi negli altri paesi europei ed in seguito anche negli USA: il motivo è che alle industrie occorrevano mercati in cui esportare i prodotti delle loro industrie e terre da cui ricavare molte materie prime per l’industria che erano abbondanti nei paesi extraeuropei o l’alimentazione. Francia e Regno Unito emergono come potenze egemoni
7
I sistemi economici precoloniali
Le società di sussistenza africane, strutturate in modo da conservare un equilibrio fra soddisfacimento dei bisogni e conservazione delle risorse, rimasero economicamente e tecnologicamente arretrate rispetto all’Europa, che fu così in grado di imporre il proprio dominio
8
La penetrazione coloniale europea
Iniziano le spedizioni lungo le coste Impadronitesi nel 1415 del porto musulmano di Ceuta in Marocco, i portoghesi si spinsero con le loro navi sempre più a sud lungo le coste africane per aprire nuove rotte commerciali aggirando i territori del nord Africa sotto controllo musulmano nel tentativo di trovare rotte alternative a quelle transahariane
9
Le tappe dell’esplorazione portoghese lungo le coste africane
Da Ceuta (1415) a Capo Bojador (1434) Sostenuta dal principe Enrico “il navigatore” e con l’appoggio del papato. Vengono utilizzati i velieri 1419: João Gonçalves Zarco e Tristão Vaz Teixeira giungono a Madera che sarà prontamente colonizzata 1427: Gonçalo Velho ed altri scoprivano le prime isole Azzorre che disabitate furono presto colonizzate 1431: il genovese Nicoloso da Recco e il fiorentino Angiolino de' Corbizi esplorarono tutto l'arcipelago delle Canarie per conto di Alfonso IV del Portogallo Gil Eanes doppia Capo Bojador (1434).
11
Da Capo Bojador a Capo Verde (1444)
1441: prima caravella. Con lo sviluppo di questo tipo di nave in grado di reggere meglio l’oceano Atlantico burrascoso, le spedizioni conobbero ulteriore impulso : raggiunta la foce del fiume Senegal Realizzazione della fortezza di Arguim (Mauritania): centro di raccolta di schiavi e oro 1444: Dinis Diaz doppia Capo Verde seguono 15 anni di arresto (periodo di sfruttamento) Scoperta della Volta semplice, percorribile in ogni stagione sfruttando gli alisei di nord-est.
13
Da Capo Verde a Capo S. Caterina (1475)
1460: la costa africana era stata esplorata fino all'attuale Sierra Leone 1460 muore Enrico Il Navigatore: nuovo arresto 1470: Soerio da Costa raggiunge il Golfo di Guinea Costruzione della fortezza La Mina in Costa d’oro 1475: Capo Santa Caterina (4° latitudine sud) Volta complessa: 15 anni per comprenderne il meccanismo. Battuta di arresto di 7 anni, segue ripresa esplorazione con la salita al trono di Giovanni II (1481)
15
Da Capo S. Caterina (1482) all’India (1498)
La Mina e Arguim smantellano le rotte Sahariane Diego Cao raggiunge 23°latitudine sud. : perfezionamento della “Doppia Volta”. 1488: Bartolomeo Diaz con 2 caravelle e 1 nave da spola doppia di Capo di Buona Speranza. I portoghesi nell’Oceano indiano (Mozambico ecc) 1498: Vasco da Gama raggiunge Calicut in India La via marittima delle Indie è aperta.
19
La contesa fra le potenze europee
L’arrivo in Africa delle altre potenze europee provocò dal Cinquecento al Settecento acuti conflitti per il controllo delle coste e delle rotte verso le Indie, ai quali presero parte anche gli arabi, che poserò fine al dominio portoghese nell’Oceano Indiano I primi a penetrare in Africa a partire dal furono i mercanti francesi (Senegambia) Seguiti dagli inglesi dal 1550 e dalla fine del ‘500 dagli olandesi che nel 1637 conquistarono il forte El Mina e quello di Axim nel 1642 ponendo fine alla presenza portoghese sulla Costa d’Oro (odierno Ghana)
20
La trasformazione della schiavitù
La schiavitù, già praticata in Africa, assunse nuove caratteristiche e dimensioni quando nel ‘500 i mercanti europei iniziarono la tratta transatlantica degli schiavi africani verso le colonie americane dove venivano impiegati nelle piantagioni e delle miniere Fornendo schiavi alle colonie americane, l’Africa svolse un ruolo centrale nel commercio triangolare che permise fra il ‘500 e il ‘700 di realizzare enormi profitti con la vendita di schiavi e di prodotti del loro lavoro
21
La base della rivoluzione industriale
Il commercio triangolare creò la base socioeconomica della rivoluzione industriale che, iniziata in Inghilterra nella seconda metà del Settecento, determinò in Europa e Nord America il passaggio dal capitalismo mercantile a quello industriale. La Tratta degli schiavi provocò in Africa gravi conseguenze demografiche ed economiche che determinarono processi di disgregazione politica e di sfaldamento sociale nelle società africane
22
Colonie come basi d’appoggio
Si tratta di porti che avevano prevalentemente funzioni commerciali e logistiche o di presidio militare Non c’era in questo caso un insediamento abitativo della popolazione dominatrice. Esempi di colonie di questo tipo sono le basi commerciali di portoghesi e olandesi in Africa e in Asia
23
Colonie di insediamento
Sono quelle terre conquistate in cui avviene un progressivo popolamento da parte della popolazione dominante, spesso avviene mediante l’uso della forza militare e non tiene conto del fatto che quelle terre sono già abitate da una popolazione indigena In questo tipo di colonia ampie parti della popolazione dominante risiedono nei territori colonizzati e si impone la cultura dominante anche alle popolazioni locali E’ il caso delle colonie olandesi in Sud Africa o degli Inglesi in Nord America e con caratteristiche diverse anche di quelle spagnole e portoghesi in America Latina
24
Domini coloniali Sono quelle colonie in cui si verifica un controllo delle terre conquistate senza che avvenga un totale ripopolamento, ovvero, una minoranza bianche che si stabilisce a vivere nelle colonie tiene sottocontrollo la popolazione locale, spesso questo avviene grazie alla creazione di una classe di persone indigene fidate e fedeli agli europei E’ il caso delle colonie inglesi in India
25
Dalla Tratta al commercio “lecito”
La Tratta degli schiavi e la schiavitù furono abolite in Europa e in Nord America nell’Ottocento perché non corrispondevano più agli interessi economici del nascente capitalismo industriale La trasformazione della funzione dell’Africa da fornitrice di schiavi a quella di estrazione di materie prime determinò il passaggio dell’area sub-sahariana a una nuova forma di dipendenza dall’Europa che comportò un aumento della schiavitù e altre gravi conseguenze socioeconomiche
26
Il modello di sfruttamento
Un ruolo chiave nel determinare modalità e tempi di spartizione dell’Africa fu svolto dalla conquista del Congo ( , che re Leopoldo II del Belgio trasformò in suo possedimento personale. Il sistema usato per sfruttare le risorse del Congo, dandolo in concessione a compagnie private e schiavizzandone le popolazioni, divenne un vero e proprio modello di dominio coloniale che, apprezzato dagli azionisti europei, fu applicato in altre parti dell’Africa
27
La spartizione dell’Africa
: la Conferenza di Berlino promossa dal cancelliere Bismarck ebbe lo scopo di tracciare i principi e le linee della spartizione europea dell’Africa Art 34: ogni paese che occupava un territorio sulla costa o vi avesse istituito un Protettorato avrebbe dovuto informare gli altri paesi per ottenerne la ratifica Art 35: il paese che possedeva una zona costiera aveva diritto a possedere tutto l’hinterland. La spartizione coloniale suscitò vari tipi di resistenza sia da parte delle realtà statuali che di singoli gruppi
29
Il dominio coloniale L’occupazione coloniale dell’Africa fu preparata e giustificata nell’Europa dell’Ottocento da varie teorie che incentrate sul concetto della superiorità della “razza bianca” su quella “nera” costituirono il terreno ideologico da cui nacque e il moderno razzismo. Il ruolo dell’Italia Come le altre potenze coloniali l’Italia facendo leva sulla superiorità militare, occupò l’Eritrea (1882) e la Somalia (1898) per poi invadere la Libia nel 1911 e l’Etiopia nel 1935, dopo la disfatta di Adua del 1896.
31
L’imposizione di stati artificiali
Occupata l’Africa, le potenze europee ne ridisegnarono la geografia politica creando stati artificiali nei quali il potere veniva esercitato tramite élites e di truppe africane che svolgevano un ruolo importante nel sottomettere le popolazioni al dominio coloniale La colonizzazione economica: il sistema economico coloniale, che espropriò le popolazioni africane delle loro risorse e le trasformò in fornitrici di forza lavoro a bassissimo costo, incise nel tessuto sociale delle comunità provocando fratture
32
Il processo di decolonizzazione
A partire dal secondo dopoguerra per l’effetto combinato di fattori interni e internazionali anche l’Africa fu investita dal processo di decolonizzazione che in tempi e modi diversi portò i paesi del continente a riacquistare l’indipendenza politica. Le lotte di liberazione In diversi paesi del continente africano l’indipendenza non fu ottenuta solo con l’azione politica ma conquistata con lunghe e sanguinose lotte contro i colonialisti che non intendevano rinunciare al dominio
34
La crisi del periodo postcoloniale
Dopo aver raggiunto l’indipendenza, l’Africa è stata investita da una profonda crisi sociale ed ambientale, alle cui origini sono le scelte economiche delle élites governative e le politiche neocoloniali che hanno creato nuove forme di dipendenza non meno gravi Le cause politiche della crisi: saldatura di interessi fra le élites nazionali, le caste militari e gli interessi delle grandi potenze neocoloniali La questione della democrazia sia all’interno dei paesi che nei rapporti internazionali con i paesi sviluppati
35
Bibliografia Manlio Dinucci, Geostoria dell’Africa, Zanichelli Pierre Chaunu, L’espansione europea dal XIII al XV secolo, Mursia Pierre Chaunu, La conquista e l’esplorazione dei nuovi mondi (XVI secolo)
Presentazioni simili
© 2025 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.