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I RADICALI Definizione di radicali Semplificazione di radicali

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Presentazione sul tema: "I RADICALI Definizione di radicali Semplificazione di radicali"β€” Transcript della presentazione:

1 I RADICALI Definizione di radicali Semplificazione di radicali
Moltiplicazione dei radicali Trasporto di un fattore dentro e fuori dal segno di radice Potenza e radice di un radicale Addizione e sottrazione di radicali Razionalizzazione e Radicali doppi Radicali in forma di potenza

2 Definizione di radice La radice Γ¨ l’operazione inversa della potenza, si dice radice n-esima aritmetica quel numero(b) che elevato all’indice(n) ci dia a. 𝑛 π‘Ž = b 𝑏 𝑛 = a NOTA: Dalle radici che non hanno come risultato un numero intero, si ottengono numeri Irrazionali cioΓ¨ numeri decimali illimitati non periodici, ovvero non rappresentabili sotto forma di frazione 2 = 1,41421……. O = 1,73205……

3 Segno di un radicale Consideriamo n pari:
Se il radicando Γ¨ positivo= = + 2 perchΓ© 2 4 = 16 Se il radicando Γ¨ negativo non esiste 4 βˆ’16 = βˆ„ Consideriamo n dispari esso ha lo stesso segno del radicando. 3 8 = 2 perchΓ© 2 3 = 8 o 3 βˆ’8 = -2 perchΓ¨ (βˆ’2) 3 = - 8

4 Pillole matematiche Risolvendo le equazioni di secondo grado, si presenta il problema dell' estrazione di radice quadrata di un numero negativo. Nell' insieme dei numeri reali tale operazione non Γ¨ possibile e, di conseguenza, non sarebbe possibile risolvere un problema avente come modello un' equazione di secondo grado con discriminante negativo. Nel XVI secolo un matematico italiano, Raffaele Bombelli ( ) propose di risolvere il problema estendendo il concetto di numero mediante l' introduzione di un nuovo simbolo rappresentato dalla lettera " i "

5 Semplificazione di radicali
Un radicale Γ¨ riducibile se l’indice e l’esponente hanno un divisore in comune che li possa dividere. Un radicale Γ¨ irriducibile quando l’indice e l’esponente non hanno nessun divisore in comune che li possa dividere.

6 ATTENZIONE!!! ATTENZIONE: Se l’indice del radicale Γ¨ pari e non conosciamo il segno del radicando per poter effettuare la semplificazione dobbiamo considerare il valore assoluto perchΓ© radicali con esponente pari e radicando dispari non esistono Γ¨ il valore assoluto lo rende sempre positivo ESEMPIO:

7 Moltiplicazione dei radicali
Se i radicali hanno lo stesso indice: Il prodotto di due radicali con lo stesso indice Γ¨ un radicale con lo stesso indice che ha per radicando il prodotto dei radicandi.

8 Se i radicali hanno indice diverso:
Se i radicali non hanno lo stesso indice prima di eseguire la moltiplicazione bisogna ridurre tutti i radicali allo stesso indice facendo il minimo comune multiplo e poi eseguire la moltiplicazione. ESEMPIO: 3 π‘Ž βˆ™ 4 𝑏 2 = 12 π‘Ž 4 βˆ™ 12 𝑏 6 = 12 π‘Ž 4 𝑏 6 = 6 π‘Ž 2 𝑏 3

9 Trasporto di un fattore dentro e fuori dal segno di radice
TRASPORTO DI UN FATTORE DENTRO AL SEGNO DI RADICE: Per trasportare dentro il segno di radice un fattore esterno, occorre elevare il fattore esterno alla radice alla potenza dell’indice di radice: a 𝑛 𝑏 𝑛 π‘Ž 𝑛 b Esempi: = = 4 16βˆ™3= 4 48

10 TRASPORTO DI UN FATTORE FUORI DAL SEGNO DI RADICE
Se un fattore del radicando ha esponente maggiore o uguale all’indice della radice, puΓ² essere portato fuori dal segno di radice svolgendo questi procedimenti: 1) Divido l’esponente di questo fattore per l’indice della radice; 2) scrivo fuori radice il fattore considerato con esponente uguale al quoziente della divisione; 3) scrivo sotto radice il fattore considerato con esponente uguale al resto della divisione, esempio: π‘Ž 5 𝑏 7 𝑐 2 = π‘Ž 1 𝑏 π‘Ž 2 𝑏 1 𝑐 2 = 4a 𝑏 π‘Ž 2 𝑏 𝑐 2

11 Potenza e radice di un radicale
POTENZA DI UN RADICALE La potenza di un radicale si ottiene attribuendo l’esponente soltanto al radicando. 𝑛 π‘Ž π‘š = 𝑛 π‘Ž π‘š = = 3 25 RADICE DI UN RADICALE La radice di un radicale Γ¨ un radicale con lo stesso radicando che ha per indice il prodotto degli indici. 𝑛 π‘š π‘Ž = π‘›βˆ™π‘š π‘Ž = 3βˆ™4 5 = 12 5 = 18 7

12 Addizione e sottrazione di radicali
Per addizionare o sottrarre i radicali si usa la stessa regola per il calcolo letterale ovvero possiamo addizionare o sottrarre dei radicali solo se sono simili cioè che hanno lo stesso indice, stesso radicando e stesso coefficiente. Esempi: 1) = 6 2 2) = = = 3 2

13 La razionalizzazione Quando si incontrano frazioni che contengono radicali Γ¨ spesso utile trasformarle in frazioni equivalenti in cui nei denominatori non ci siano radicali, giungendo quindi alla razionalizzazione dei denominatori. Esaminiamo i vari casi: CASO 1 : AL DENOMINATORE UNA RADICE CON INDICE 2 Esempio: moltiplichiamo numeratore e denominatore per 3 6βˆ™ βˆ™ 3 = = = 2 3

14 CASO 2: AL DENOMINATORE UNA RADICE CON INDICE >2 Si razionalizza moltiplicando numeratore e denominatore per il termine 𝑛 π‘Ž π‘›βˆ’π‘š ovvero: 𝑏 𝑛 π‘Ž π‘š = π‘βˆ™ 𝑛 π‘Ž π‘›βˆ’π‘š 𝑛 π‘Ž π‘š βˆ™ 𝑛 π‘Ž π‘›βˆ’π‘š = π‘βˆ™ 𝑛 π‘Ž π‘›βˆ’π‘š 𝑛 π‘Ž π‘š βˆ™ π‘Ž π‘›βˆ’π‘š = π‘βˆ™ 𝑛 π‘Ž π‘›βˆ’π‘š 𝑛 π‘Ž 𝑛 = π‘βˆ™ 𝑛 π‘Ž π‘›βˆ’π‘š π‘Ž Esempio: = 1βˆ™ βˆ™ = =

15 CASO 3: AL DENOMINATORE C’E’ UN BINOMIO Si esegue la razionalizzazione moltiplicando numeratore e denominatore per il termine π‘Ž Β± 𝑏 ,in modo da avere a denominatore il prodotto notevole somma per differenza. π‘š π‘Ž βˆ’ βˆšπ‘ = π‘šβˆ™ π‘Ž + βˆšπ‘ π‘Ž βˆ’ βˆšπ‘ βˆ™ π‘Ž + βˆšπ‘ Esempio: 3 2 βˆ’1 = 3βˆ™( 2 +1) 2 βˆ’1 βˆ™ 2 +1 = 3βˆ™ = 3 2+1

16 Radicali doppi Si definisce radicale doppio ogni espressione della forma: π‘ŽΒ± 𝑏 Questi radicali si possono trasformare in una somma di radicali semplici se π‘Ž 2 - b Γ¨ un quadrato perfetto, utilizzando la formula: π‘ŽΒ± 𝑏 = π‘Ž+ π‘Ž 2 βˆ’π‘ 2 Β± π‘Žβˆ’ π‘Ž 2 βˆ’π‘ 2 Esempio: 6Β± 11 = βˆ’ = βˆ’5 2 =

17 Radicali in forma di potenza
Un radicale si puΓ²' indicare con una potenza avente la base uguale al radicando e come esponente una frazione con al numeratore l'esponente del radicando ed al denominatore l'indice della radice. 𝑛 π‘Ž π‘š = π‘Ž π‘š 𝑛 Esempio: = Viceversa se abbiamo una potenza con esponente razionale possiamo applicare la stessa regola inversamente. π‘Ž π‘š 𝑛 = 𝑛 π‘Ž π‘š Esempio: = = 3 4

18 LA LEZIONE E’ FINITA…… …………..ALLA PROSSIMA!!!


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