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PubblicatoDionisia Nardi Modificato 6 anni fa
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I CIRCOLI DI STUDIO COME MODALITA' DI ATTIVAZIONE DELLA COMUNITA'
EDUCAZIONE LUNGO TUTTO L’ARCO DELLA VITA, EDUCAZIONE PERMANENTE UNIONE EUROPEA Strategia di Lisbona 2000, obiettivo: creazione della Società della Conoscenza SENZA CONOSCENZA, NON C'E' BENESSERE Le società contemporanee devono investire nell’educazione e nella formazione continua. Quindi ad esempio aumentare il tasso di scolarizzazione, di formazione professionale, di partecipazione ai corsi di qualsiasi tipo etc E' SEMPRE IL MOMENTO DI IMPARARE Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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UE ha individuato le competenze chiave: conoscenza, abilità e attitudini essenziali per ogni individuo in una società basata sulla conoscenza. Tali competenze costituiscono un valore aggiunto per il mercato del lavoro, la coesione sociale e la cittadinanza attiva, poiché offrono flessibilità e capacità di adattamento, soddisfazione e motivazione. Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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COMPETENZE CHIAVE 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali (per star bene con gli altri) e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale (creatività). RECEPIMENTO DELLA REGIONE TOSCANA NEL SUO DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE PIGI Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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EDUCAZIONE FORMALE: avviene nelle istituzioni formalmente dedicate all’istruzione e alla formazione (es. LE SCUOLE) e si conclude con l’acquisizione di un diploma o di una qualifica riconosciuta. EDUCAZIONE NON-FORMALE: s’intende ogni attività educativa organizzata al di fuori del sistema formale e realizzata, ad esempio, nel luogo di lavoro o nell’ambito di organizzazioni o gruppi della società civile, nelle associazioni ecc. EDUCAZIONE INFORMALE: è un processo per il quale ogni individuo acquisisce – anche in modo inconsapevole o non intenzionale - attitudini, valori, abilità e conoscenze dall’esperienza quotidiana e dalle influenze e risorse educative nel suo ambiente: dalla famiglia e dal vicinato, dal lavoro e dal gioco, dal mercato, dalla biblioteca, dal mondo dell’arte e dello spettacolo, dai mass-media... Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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EDUCAZIONE NON FORMALE al suo interno: EDUCAZIONE DEGLI ADULTI al suo interno: CIRCOLI DI STUDIO ATTIVITA’ FORMATIVA DI BREVE DURATA, CON UN NUMERO LIMITATO DI PARTECIPANTI, SU ARGOMENTI PROPOSTI DAI PARTECIPANTI, CON UN OBIETTIVO EDUCATIVO PRECISO Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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Dal punto di vista soggettivo, il circolo di studio è un piccolo gruppo di cittadini che spontaneamente si riuniscono intorno ad interessi comuni al fine di gestire autonomamente, ma in maniera riflessiva, un proprio percorso di apprendimento. Sono i cittadini che ne determinano: gli argomenti i tempi di attivazione la durata la sede di svolgimento Il CdS può avvalersi di esperti e di tutor, ma non necessariamente Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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PERCHE’ CIRCOLO? Perché non vi è una trasmissione dall’alto verso il basso (come a scuola o nei corsi), ma circolazione delle informazioni tra esperti e partecipanti e tra i partecipanti stessi. I circoli sono CENTRATI SUI PARTECIPANTI, flessibili Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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“La formazione, la creatività, l'approccio interdisciplinare alla soluzione dei problemi, la valorizzazione del patrimonio conoscitivo collettivo e dei singoli si presentano come un enorme potenziale di sviluppo” Liberazione del potenziale conoscitivo e sociale dell'individuo (Orefice) Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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I CdS normalmente nascono in autonomia, da gruppi di cittadini che esprimono il loro bisogno formativo; la loro domanda viene raccolta da enti, associazioni, etc che finanziano il progetto del gruppo. Il gruppo di cittadini si organizza in sessioni di autoformazione per almeno il 50% del tempo progettato per il circolo, mentre nell’altro 50% del tempo la formazione è condotta da un esperto. I momenti di autoformazione sono momenti di riflessione ed elaborazione del gruppo su quanto appreso dall’esperto. Durante tutto il periodo del circolo di studio è assicurata la presenza di un tutor. Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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Il finanziamento non è strettamente necessario in alcuni casi; si può pensare a circoli che si mantengono sullo sforzo volontario di esperti e tutor. Ad esempio, costituisco un gruppo interessato ad un argomento e chiedo ad un amico esperto di intervenire. Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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Non esistono limiti agli argomenti trattati nei CdS: dalla medicina, alle lingue, all'informatica, alla cucina, agli stili di vita, alla genitorialità, ai giochi, alle arti, alla formazione civica e quant'altro. Non esiste più un alto e un basso. Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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Nel CdS non ci sono studenti o allievi, ma partecipanti o circolanti; non insegnanti ma stimolatori, facilitatori; non lezioni ma discussioni; non classi ma gruppi. ATTIVITA' e NON PASSIVITA' Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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Si impara a stare con gli altri, aumentano le nostre competenze cosiddette dialogiche ovvero: - rispettare i confini della discussione - esporre le proprie idee, ma senza prevaricare - attribuire valore alla propria esperienza, per metterla a disposizione degli altri - saper ascoltare, con attenzione - rispettare le opinioni altrui - saper accettare il disaccordo e non viverlo come attacco personale Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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CIRCOLI COME LUOGHI DI DEMOCRAZIA “Noi siamo la democrazia dei circoli di studio”: Olof Palme Bisogni individuali e collettivi – Diritti di cittadinanza attiva Luoghi di discussione e di crescita democratica per un’intera comunità Es. PANNELLI DI CITTADINI, democrazia partecipativa, su argomenti locali, anche di quartiere, sviluppata nei paesi anglosassoni e nord europa Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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I circoli nascono negli STATI UNITI a fine ‘800 per opera di un vescovo metodista, John Vincent, che predicava il valore dell’educazione e dell’auto-miglioramento continuo – i partecipanti lettori della Bibbia si costituivano spazialmente in un circolo In Europa, in Svezia, nel 1902 grazie a Oscar Olsson, quello che ha coniato la parola e le modalità organizzative. Ogni anno in Svezia organizzano circoli, 3 milioni di persone (su 8 milioni di abitanti)! Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità – Grosseto, 22 novembre 2012
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