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Il Circolo di Ascolto organizzativo 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo1.

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Presentazione sul tema: "Il Circolo di Ascolto organizzativo 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo1."— Transcript della presentazione:

1 Il Circolo di Ascolto organizzativo 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo1

2 Motivazioni di questa sperimentazione Dai questionari sul benessere organizzativo a suo tempo sottoposti al Personale delle Strutture INFN sono emerse delle situazioni di disagio Si è quindi deciso di procedere all’utilizzo sperimentale in ambito INFN del modello dei Circoli di Ascolto organizzativo, un metodo di lavoro già utilizzato in varie Amministrazioni Pubbliche La sperimentazione ha riguardato solo alcune Strutture pilota, ossia LNGS, CNAF, Torino, Napoli 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo2

3 Cos’è il Circolo di Ascolto organizzativo I Circoli hanno sperimentato un metodo di lavoro innovativo e molto organizzato: Sono formati da almeno 6 persone, dipendenti della Struttura; Il lavoro è impostato su 7 -8 incontri, ognuno della durata di 2 ore; Gli incontri sono focalizzati sulla discussione e sul confronto fra i componenti, offrendo la possibilità di confronto e condivisione di esperienze, analisi, proposte, con l’obiettivo di produrre progetti di sviluppo organizzativo; Le attività del Circolo sono coordinate da uno o più facilitatori, anche loro dipendenti, che hanno ricevuto un minimo di formazione per questa attività. 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo3

4 Metodologia di lavoro del Circolo Il Circolo lavora su un approccio alle problematiche basato sulla discussione aperta al confronto delle idee e dei contributi, finalizzato a: Individuazione di problematiche reali vissute sul posto di lavoro; Definizione di un insieme di valori condivisi sui quali basare la propria esperienza lavorativa e la propria attività; Confronto, discussione e determinazione di specifiche azioni risolutive da intraprendere, in maniera realista e concreta, per la soluzione dei problemi 12/02/2016P. Lo Re M. R. Masullo4

5 Il Circolo di Ascolto di Napoli Il Circolo di Napoli è stato così strutturato: - Facilitatore: Paolo Lo Re, Tecnologo - Componenti del Circolo: –Carla Aramo, Ricercatrice –Maria Arienzo, Amministrativa –Sebastiano Crupano, Tecnico –Riccardo De Asmundis, Ricercatore –Giuseppe Pontoriere, Tecnico –Antonio Vanzanella, Tecnico Partecipazione di Iaia Masullo come componente del gruppo nazionale di pilotaggio dei circoli 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo5

6 Attività del Circolo - 1 Il Circolo ha tenuto 7 incontri con cadenza approssimativamente ogni 2 settimane fra il 2 novembre 2015 e il 3 marzo 2016. In questi incontri i partecipanti hanno affrontato le problematiche presenti sul luogo di lavoro con un metodo basato sul confronto, sull’ascolto e sulla libera discussione. Sono stati prodotti diversi documenti, alcuni dei quali sono riportati nel seguito 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo6

7 Attività del Circolo - 2 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo7

8 Attività del Circolo - 3 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo8

9 26/04/16 P. Lo Re, M. R. Masullo Azioni attuative a livello personale: Disponibilità a mettersi in gioco Azioni attuative a livello organizzativo: Disponibilità a mettere in discussione le proprie scelte Azioni attuative a livello personale: Rispettare le regole anche in caso di dissenso Chiedere eventualmente la ridiscussione delle regole a chi le ha emanate Azioni attuative a livello organizzativo: Motivare chiaramente le regole emanate Azioni attuative a livello personale: Correttezza nella relazioni interpersonali Sincerità Azioni attuative a livello organizzativo: Equità Pari opportunità Trasparenza Azioni attuative a livello personale: Ascolto empatico Disponibilità personale verso l’interlocutore Azioni attuative a livello organizzativo: Valorizzazione dell’interlocutore Disponibilità al dialogo ed al confronto Rispetto degli altri Correttezza Onestà intellettuale Rispetto delle regole Attività del Circolo – 4 Mappa dei valori

10 Attività del Circolo - 5 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo10

11 Attività del Circolo - 6 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo11 2. Introduzione di orari di chiusura al pubblico dei Servizi Finalità: Miglioramento dell’efficienza attraverso l’istituzione di periodi nei quali poter concentrarsi sul lavoro o poter discutere di organizzazione lavorativa senza interruzioni. Azioni da intraprendere per la soluzione del problema: Riorganizzazione operativa all’interno dei Servizi: istituzione di periodi di chiusura al pubblico Presentazione dell’iniziativa alla Direzione ed al Consiglio di Struttura “Educazione” dell’utenza a quella che in definitiva è un’azione di rispetto del lavoro altrui

12 Attività del Circolo - 7 26/04/2016P. Lo Re M. R. Masullo12 3. Individuazione ed attivazione di un luogo di incontro/relax a disposizione del Personale, all’interno della Struttura Finalità: Disporre di un luogo per brevi pause di relax durante il lavoro, per consumare i pasti (data l’assenza nel Dipartimento di una mensa), per intrattenersi e socializzare coi colleghi fuori orario di lavoro. Azioni da intraprendere per la soluzione del problema: Individuazione del locale adatto Presentazione dell’iniziativa alla Direzione ed al Consiglio di Struttura Richiesta di assegnazione del locale (nel quadro della Convenzione fra Dipartimento di Fisica che ci ospita e Sezione INFN) alla Direzione e alla Giunta del Dipartimento Designazione di addetti alla gestione del locale, all’interno delle finalità definite


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