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Il “valore” strategico e organizzativo della Progettazione

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Presentazione sul tema: "Il “valore” strategico e organizzativo della Progettazione"— Transcript della presentazione:

1 Il “valore” strategico e organizzativo della Progettazione
ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

2 Il “valore strategico e organizzativo” della Progettazione
Il PROGETTO è la “tabella di marcia” in termini metodologici, organizzativi e gestionali della futura realizzazione; Il PROGETTO è già “Piano di lavoro” e deve rappresentare il primo “manuale di implementazione”. Il PROGETTARE bene implica la messa in campo di competenze metodologiche strettamente connesse alla capacità di analisi, presidio e sintesi in rapporto a specifiche fasi integrate e complesse ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

3 Il Progetto di Alternanza: “affare” del Consiglio di Classe
Il progetto di Alternanza è un modo unico e singolare per conseguire gli obiettivi curriculari e non è pertanto un “affare” di alcuni docenti o di alcune discipline ma dell’intero Consiglio di Classe ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

4 Il Progetto di Alternanza: “affare” del Consiglio di Classe
L’intero Consiglio di Classe fa sua la progettazione, per mettere in evidenza : gli apprendimenti attesi sia sotto il profilo disciplinare che delle competenze trasversali; Il rapporto integrato tra apprendimenti scolastici e con quanto appreso in impresa; Il supporto e la valutazione in itinere; La valutazione che ha un impatto “disciplinare” e quella verso gli obiettivi educativi trasversali, cognitivi e comportamentali. ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

5 L’assetto del Progetto
Gruppo competente, Motivato e Coordinato Partecipazione attiva dei partner Aziendali SUCCESSO DI UN PROGETTO Efficace pianificazione Integrazione delle Competenze Istruzione/Impresa Adeguato impianto Organizzativo Modalità di lavoro/Responsabilità Rispondenza a problemi reali Conoscenza del target di riferimento ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

6 Gruppo competente, Motivato e Coordinato
Significa: Possedere fini e obiettivi comuni: definire chiaramente il cammino da compiere e produrre risultati misurabili; Saper cooperare e collaborare: il team di progetto deve eseguire compiti complessi e richiede alti livelli d’interdipendenza e collaborazione tra le persone; Avere ruoli specifici: ciascuno conosce il proprio ruolo e il modo in cui si rapporta al compito; Saper agire con Coerenza: operare cioè scelte condivise e costruite coerentemente a quel contesto sociale, a quella specifica situazione, a quel gruppo di persone, a quel pool di imprese. ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

7 Efficace pianificazione
OVVERO SVILUPPARE UNA "PIANIFICAZIONE OPERATIVA" DI MASSIMA PER ARRIVARE AL PIANO DI UTILIZZO DELLE RISORSE ATTRAVERSO L'ESPLOSIONE DELLE DIVERSE FASI DEL PROCESSO CHE SI VUOLE REALIZZARE : TIMING; ANALISI “ESPLOSA” PER FASI DEL PROCESSO PER DEFINIRE LE RISORSE, GLI STRUMENTI IMPIEGATI E LE MODALITA’ ESECUTIVE DA APPRONTARE. ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

8 Adeguato impianto organizzativo
Significa: Fondare il progetto su chiari capisaldi di governo e di controllo del processo; Sviluppare un sistema efficace/efficiente di trasferimento delle informazioni tra i partner – cura aspetto documentale; Attuare una chiara divisione del lavoro ed assegnazione dei compiti. ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

9 Partecipazione attiva dei partner aziendali
L’attivazione di veri e propri “patti di cooperazione” tra Istruzione e Imprese, stabili ed effettivi, ovvero non esclusivamente legati all’opportunità del finanziamento, del bando, ma fondati su obiettivi comuni e strategie “maturate e condivise” dall’impresa e dalla scuola. ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

10 Efficace integrazione delle Competenze Istruzione/Impresa
Significa valorizzare una co-progettazione connotata dal contributo integrato delle competenze dei diversi partner e fondata in modo trasparente su chiari compiti e specifiche responsabilità di ciascuno. Un siffatto stile integrato di lavoro non si costruisce certo attraverso il contatto sporadico con l’impresa esclusivamente collegato a impellenti necessità progettuali e/o a isolate scadenze di bando…. ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

11 Rispondenza a problemi reali
Significa: Conoscere le specificità personali dei ragazzi e del loro contesto di provenienza (progetto “su misura”); Conoscere il contesto aziendale di riferimento; Valorizzare la partecipazione e l’adesione dei ragazzi e delle famiglie; Utilizzare un coinvolgimento attivo dei diversi livelli dell’organizzazione scolastica e dell’azienda verso la scelta di modalità didattico-pedagogiche coerenti con il target di riferimento ed i risultati educativi attesi. ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

12 “CONSAPEVOLEZZA ORGANIZZATIVA”
ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

13 “CONSAPEVOLEZZA ORGANIZZATIVA”
LE PERSONE COINVOLTE A VARIO TITOLO ALL’INTERNO DI UN PROGETTO FORMATIVO, SONO CHIAMATE A CRESCERE IN TERMINI DI “CONSAPEVOLEZZA ORGANIZZATIVA” POSSEDERE “CONSAPEVOLEZZA ORGANIZZATIVA” SIGNIFICA: COMPRENDERE CHE OGNI ATTIVITA’ PROGETTUALE, OGNI AZIONE, OGNI SCELTA METODOLOGICA ADOTTATA E’ SEMPRE REGOLATA DA STILI DECISIONALI, DA MODALITA’ DI LAVORO, DA FLUSSI INFORMATIVI, DA PROCEDURE DI RACCORDO, ecc. QUALE TRADUZIONE “ARMONICA” ED “EFFICACE” DEL PIANO DELLE ATTIVITA’ DA REALIZZARE. ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

14 QUESTO SIGNIFICA AVERE BEN CHIARO
IL QUADRO DELLE “DINAMICHE” CHE TRADUCONO OPERATIVAMENTE L’IMPIANTO PROGETTATO OVVERO IL RAPPORTO ESISTENTE TRA “PROGETTO TEORICO” E “REALE FATTIBILITA’” LA “CONSAPEVOLEZZA ORGANIZZATIVA” PARTE DA QUI : PENSARE E REDIGERE UN PROGETTO EFFETTIVAMENTE RAPPORTATO, DIMENSIONATO, CALIBRATO SULLA EFFETTIVA REALIZZABILITA’ RAPPRESENTATA, IN PRIMA ISTANZA, DAL POTENZIALE MIX DI COMPETENZE ESPRESSE DAGLI OPERATORI COINVOLTI PER TRADURLO IN “AZIONI CONCRETE” REGOLATE DA BEN PRECISE “DINAMICHE ORGANIZZATIVE”. ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

15 ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007
COSA VUOLE DIRE PROGETTAZIONE ESECUTIVA? SIGNIFICA “DARE GAMBE” O, PER USARE UN’ALTRA PAROLA, “IMPLEMENTARE” LA STESURA PROGETTUALE PER PROGETTAZIONE ESECUTIVA SI INTENDE LA DEFINIZIONE DI DETTAGLIO DEL PIANO ORGANIZZATIVO DEL PROGETTO ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

16 ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007
Caratteristiche del piano Organizzativo : Consente la rintracciabilità di azioni, strumenti/prodotti, metodologie, criticità, ecc. in rapporto ad ogni fase del processo; Consente l’esatta definizione degli aspetti Didattici, Metodologici, Strumentali del percorso; Consente l’esatta mappatura delle fasi di Controllo, di Decisione e di Valutazione del Processo; ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

17 ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007
Caratteristiche del piano Organizzativo : Evidenzia le responsabilità delle persone coinvolte (Chi fa che cosa – Quando – Dove – Per quanto tempo [Cronogramma]) e la tempificazione delle fasi. Taratura degli aspetti documentali : dai verbali di riunione e/o dalle schede di valutazione, ecc. alla messa a punto di strumenti didattici, informativi, di metodologie, ecc.. ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007

18 Modalità di realizzazione Risorse Umane coinvolte
IPOTESI DI PLANNING DI LAVORO N. FASE CONTENUTI TIMING Modalità di realizzazione Risorse Umane coinvolte Risorse Logistico Strumentali VERIFICHE In Itinere Raccordo Memoria Reporting 1 Modulo 1 Comunicazione e Linguaggi Vedi Articolazione Percorso Predisposizione 15 – 23/10 Esecuzione Dal 16 al 30/11 Equipe Progettazione Redige Planning Bianchi Rossi Brighenti Anselmi 1.1 Docenza Frontale Società e Media Presentazione dei diversi contesti sociali e loro stili comunicativi 6 ore 18 Novembre Definizione Schede Didattiche; Realizzare Power Point incontro di verifica ex post Bianchi/Rossi Produzione 20 Schede Videoproiettore PC Schermo Lavagna Fogli Mobili Aula C Breve Test Finale Scheda di sintesi al Coordinatore 1 copia Materiale Dossier Didattico 1.2 Lavoro di gruppo I Linguaggi Un concetto, diversi linguaggi Fare comprendere come una notizia, un messaggio possa tradursi in modalità diverse e spesso contrastanti 4 ore 22 Novembre Messa a punto schema di presentazione Taratura indicatori Produzione 20 schede lavoro Verifica d’aula Comportamenti individuali con indicatori ROBERTO BERTACCHINI Aprile 2007


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