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Fisiologia dell’apparato cardiovascolare:
Introduzione storica (W. Harvey) Definizione Elementi costitutivi Modello semplificato Il sangue Classificazione composizione e funzione dei vasi Caduta di pressione nel sistema Velocità del sangue nel circuito Volume di sangue e sua distribuzione: compliance e capacitanza Pressione circolatoria media La pompa: struttura macroscopica del cuore Valvole cardiache Pareti delle quattro camere Potenziale d’azione cardiaco Variazioni di eccitabilità: periodi refrattari Cellule nodali e potenziale di pacemaker Determinazione della frequenza cardiaca La conduzione nel cuore
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STORIA: La fisiologia è una scienza sperimentale: nulla è dato per scontato! Esempio: la circolazione del sangue Fino al XVII° secolo vigevano le teorie fondate sulla filosofia aristotelica(con Ippocrate e Galeno), secondo cui la natura è formata di 4 elementi (aria, acqua, fuoco, terra). Il corpo umano è una fucina che fabbrica in continuazione umori cattivi, che devono essere eliminati e produce il calore necessario alla vita. Il cuore è una pompa (già allora) che spinge il sangue, continuamente formato dal fegato: la metà destra nelle vene che si distribuiscono alla cute per disperdere gli umori maligni, la metà sinistra nelle arterie per diffondere il calore formato dai polmoni, ritenuti una fornace
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William Harvey
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Per Aristotele, il cuore era l'organo centrale che controllava la circolazione, la sede dell'energia vitale, il punto da cui nasceva il sangue e nel quale il sangue era elaborato e impregnato con il calore animale. Il sangue era contenuto nel cuore e nei vasi sanguigni come in un recipiente, da cui l'uso del termine “vaso”. Dal cuore i vasi sanguigni si estendevano attraverso il corpo come gli schizzi che i pittori tracciano sui muri. Aristotele non faceva alcuna distinzione fra le arterie e le vene; la vena cava era il vaso più grande e l'aorta il più piccolo, ma, entrambi, contenevano il sangue. Non vi era nessun movimento dal cuore ai vasi e il sangue si muoveva incessantemente in tutto il corpo ed era rinnovato dall'assorbimento dei prodotti di digestione. La pulsazione del cuore e delle arterie era considerata da Aristotele come una specie di “ebollizione” durante la quale i liquidi erano inondati dal soffio vitale, il cui calore era mitigato dallo pneuma assorbito attraverso i polmoni e trasportato al cuore attraverso i vasi polmonari.
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IL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO
E' un sistema di trasporto che mette in movimento un tessuto liquido (sangue), specializzato per la distribuzione di: gas respiratori (ossigeno e anidride carbonica), ioni, materiali nutritizi (glucidi, aminoacidi, lipidi), prodotti di scarto del metabolismo cellulare, proteine, messaggeri chimici (ormoni), acqua, calore.
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ELEMENTI COSTITUTIVI: pompa cardiaca (doppia), tubi, elementi filtranti. Due sistemi in serie: circolo sistemico, costituito da numerosi sistemi in parallelo e circolo polmonare.
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MODELLO SEMPLIFICATO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO
Cuore pompa Vene vasi di capacitanza Arterie vasi di trasporto 20 : 1 venule arteriole Capillari vasi di scambio Sangue tessuto liquido Vasi di resistenza
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SISTEMA DI TRASPORTO DI:
IL SANGUE Tessuto liquido che riempie il sistema cardiovascolare e vi circola. SISTEMA DI TRASPORTO DI: Acqua Cellule (globuli rossi, bianchi e piastrine) Molecole disciolte (elettroliti, molecole organiche, proteine)
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SISTEMA DI TRASPORTO DI:
IL SANGUE SISTEMA DI TRASPORTO DI: Gas in soluzione (O2, CO2, N2) Messaggi chimici Calore
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SANGUE INTERO: Elementi cellulari (EMATOCRITO=40-45%).
PLASMA = sangue senza cellule; SIERO = plasma senza fattori di coagulazione (fibrinogeno). Circa 5 l in un individuo normale.
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IL PLASMA è composto per il 93% di acqua e per il 7% di soluti:
Proteine g/l Elettroliti 8 g/l Sostanze Organiche 2 g/l
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PROTEINE PLASMATICHE albumine - pressione colloido-osmotica (oncotica); funzione tampone del plasma globuline (,,) (trasporto, difesa) fibrinogeno (coagulazione)
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LE CELLULE DEL SANGUE ERITROCITI (globuli rossi)
contengono l’emoglobina: 4-5 milioni /mm3 di sangue sono cellule anucleate con una durata media di vita di 100 giorni La produzione (continua) di eritrociti da parte delle cellule staminali del midollo osseo (eritropoiesi) è regolata dall'eritropoietina, ormone prodotto prevalentemente dal rene
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Contenuto: 4-5. 106 /mm3 (ml) di sangue
Contenuto: 4-5 * 106 /mm3 (ml) di sangue. Gli eritrociti giovani conservano tracce di cromatina nucleare e si chiamano RETICOLOCITI
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Emoglobina (15 g/dl), proteina che lega e trasporta l'ossigeno
Emoglobina (15 g/dl), proteina che lega e trasporta l'ossigeno. Capacità del sangue per l’ossigeno: 1,34 ml/g * 15 g = 20,1 ml/dl. Esistono vari tipi di emoglobina, con diversa affinità per l’ossigeno: A adulto; F fetale; altre patologiche.
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L’eritropoiesi richiede fra l’altro vitamina B12 e ferro
L’eritropoiesi richiede fra l’altro vitamina B12 e ferro. Il ferro, assorbito dall’intestino, viene trasportato in associazione con la proteina transferrina ed è depositato in forma legata alla ferritina.
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LEUCOCITI (globuli bianchi): 4-10
LEUCOCITI (globuli bianchi): 4-10 * 103 / dl comprendono: granulociti (65%), linfociti (30%), monociti (5%). GRANULOCITI: neutrofili (95%, eosinofili (4%), basofili (1%): varie funzioni, prevalentemente protettive. I linfociti, attivati, producono e liberano anticorpi. PIASTRINE ( ): prodotte dai megacariociti – quando si aggregano predispongono la formazione del coagulo.
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COAGULAZIONE DEL SANGUE
Il sangue è mantenuto in forma liquida da una serie di fattori anticoagulanti: Endotelio liscio che previene l’aggregazione delle piastrine e produce NO (fattore antiaggregante) e eparan sulfato Eparina: anticoagulante naturale immagazzinato nelle mast cells
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La coagulazione è attivata dalla discontinuità dei vasi o dalla presenza di alterazioni della parete vasale. I fattori della coagulazione noti sono XII (etichettati con numeri romani): sono riassunti nella figura seguente
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GRUPPI SANGUIGNI: antigeni che rendono incompatibili diversi tipi di sangue; i sistemi proncipali sono: AB0, fattore Rh.
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INDICI ERITROCITARI: valori normali
eritrociti (milioni/mm3) 5 emoglobina (g/dl) ematocrito (%) volume corpuscolare medio (MCV) 87 contenuto corpuscolare medio (MCH) 29 concentrazione corpuscolare media (MCHC)
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PROPRIETA' FISICHE DEL SANGUE rilevanti per il funzionamento del sistema:
volume: determina la pressione di riempimento del sistema circolatorio; viscosità: dipende dal contenuto proteico (componente poco variabile) e dall'ematocrito; la viscosità relativa del sangue rispetto all’acqua è di 3,5-4,5; La viscosità stabilisce la pressione che il cuore deve generare per mettere in movimento il sangue.
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MODELLO SEMPLIFICATO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO
Cuore pompa Vene vasi di capacitanza Arterie vasi di trasporto 20 : 1 venule arteriole Capillari vasi di scambio Sangue tessuto liquido Vasi di resistenza
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I VASI. La loro struttura non è omogenea e la differenziazione funzionale dipende dalla struttura. Sono elementi costitutivi comuni della parete dei vasi: l'endotelio, con la sua membrana basale; la media, contenente fibre muscolari liscie, fibre elastiche e fibre collagene in diverse proporzioni; l'avventizia, contenente tessuto connettivo lasso, terminazioni nervose (simpatiche) e vasi (vasa vasorum).
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Gli elementi della media possono essere disposti su più strati e la direzione delle fibre (muscolari ed elastiche) può essere circolare o spirale, fino a diventare quasi longitudinale.
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Componenti della parete
arterie Componenti della parete Avventizia f. connettive f. elastiche f. muscolari lisce membr. basale cell. endoteliali arteriole capillari venule vene
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MODELLO SEMPLIFICATO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO
Cuore pompa Vene vasi di capacitanza Arterie vasi di trasporto 20 : 1 venule arteriole Capillari vasi di scambio Sangue tessuto liquido Vasi di resistenza
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ARTERIE: di grosso calibro; prevale la componente elastica; funzione: mantenimento della pressione in diastole (effetto mantice: windkessel);
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MODELLO SEMPLIFICATO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO
Cuore pompa Vene vasi di capacitanza Arterie vasi di trasporto 20 : 1 venule arteriole Capillari vasi di scambio Sangue tessuto liquido Vasi di resistenza
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ARTERIOLE: meno di 200 micron; distinzione funzionale più che anatomica; prevale la componente muscolare, a disposizione circolare; funzione: determinazione della resistenza d'ingresso al microcircolo e della resistenza periferica totale;
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MODELLO SEMPLIFICATO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO
Cuore pompa Vene vasi di capacitanza Arterie vasi di trasporto 20 : 1 venule arteriole Capillari vasi di scambio Sangue tessuto liquido Vasi di resistenza
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CAPILLARI: meno di 8 micron; parete costituita solo di endotelio e membrana basale; funzione: scambi (non possono avvenire negli altri distretti);
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MODELLO SEMPLIFICATO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO
Cuore pompa Vene vasi di capacitanza Arterie vasi di trasporto 20 : 1 venule arteriole Capillari vasi di scambio Sangue tessuto liquido Vasi di resistenza
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VENULE: parete relativamente muscolare; funzione: regolazione della resistenza postcapillare; deposito volume circolante: facilita ritorno venoso
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MODELLO SEMPLIFICATO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO
Cuore pompa Vene vasi di capacitanza Arterie vasi di trasporto 20 : 1 venule arteriole Capillari vasi di scambio Sangue tessuto liquido Vasi di resistenza
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VENE MEDIE E GRANDI: prevale progressivamente la componente collagene, con elementi muscolari; funzione: regolazione della capacitanza sistemica.
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CIRCOLO POLMONARE: minori differenze fra arterie e vene; scarsa componente muscolare; mancano le arteriole (pressione più bassa).
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PRESSIONE NEL CIRCOLO SISTEMICO: all'uscita dal cuore è pulsatile ( mmHg; media 95); nelle grandi arterie diminuisce poco il valore medio e aumenta la pulsatilità; nelle arteriole c'è grande caduta di pressione (fino a mmHg) e sparisce la pulsatilità; nei capillari, ulteriore caduta, fino a 10 mmHg; fino all'atrio destro ulteriore progressiva caduta fino a 0 mmHg.
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Arterie piccole 120 mmHg 60 Aorta Arterie grandi Arteriole Capillari Venule V. sx Vene Atrio dx
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Le arteriole sono i vasi di resistenza perché a questo livello è massima la caduta di pressione; inoltre, sono i principali regolatori della resistenza perché hanno muscolatura liscia abbondante e a disposizione circolare e sono riccamente innervate.
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VELOCITA' DEL SANGUE NEL CIRCUITO: è inversamente proporzionale alla sezione totale di ogni compartimento: massima nell'aorta, ridotta nelle arteriole, molto bassa nei capillari; nelle vene che tornano al cuore la velocità va aumentando, ma non raggiunge quella dell'aorta perché la sezione delle grandi vene è maggiore.
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capillari piccole arterie arteriole venule piccole vene grandi arterie Grandi vene Vene centrali aorta Dimostrazione schematica (non in scala) delle variazioni della sezione totale del letto vascolare a diversi livelli. Diminuisce il diametro dei singoli vasi, ma aumenta la sezione totale. A pari livello, la sezione delle vene è maggiore di quella delle arterie.
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DISTRIBUZIONE DEL SANGUE: è funzione della capacitanza di ogni distretto: circa 4/5 sono contenuti nelle vene; una parte non trascurabile è contenuta nei capillari. DISTRIBUZIONE DEL VOLUME IN ECCESSO: il sistema circolatorio è disteso e pertanto gli elementi elastici sono in tensione e sviluppano pressione.
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A cuore fermo, il circuito contiene una PRESSIONE CIRCOLATORIA MEDIA (anche detta sistemica media o pressione di riempimento) di 7 mmHg. Il volume di sangue che genera questa pressione si deve considerare come volume in eccesso il rapporto fra la componente venosa e arteriosa del volume in eccesso è di 20:1
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MODELLO SEMPLIFICATO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO
Vene vasi di capacitanza Arterie vasi di trasporto 20 : 1 Pressione circolatoria media = 7 mmHg Volume in eccesso
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L’inverso della compliance è la capacitanza: DP/DV
Il rapporto fra volume in eccesso e pressione sviluppata si chiama complianza (compliance DV/DP): dipende dall'elasticità dei vasi. La compliance venosa è molto maggiore di quella arteriosa. La compliance del circolo polmonare è elevata in tutti gli elementi. L’inverso della compliance è la capacitanza: DP/DV
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MODELLO SEMPLIFICATO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO
Cuore pompa Vene vasi di capacitanza Arterie vasi di trasporto 20 : 1 venule arteriole Capillari vasi di scambio Sangue tessuto liquido Vasi di resistenza
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LA POMPA. La struttura del cuore comprende 4 cavità (atrii e ventricoli), separate da un setto in: metà destra, che riceve sangue venoso dalle vene sistemiche e lo pompa nell'arteria polmonare e metà sinistra che riceve sangue arterioso dalle vene plomonari e lo pompa nell'aorta
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Il cuore è dotato di una coppia di valvole atrio-ventricolari (tricuspide e mitrale) e una coppia di valvole semilunari, che separano i ventricoli dalle rispettive arterie La presenza di valvole conferisce unidirezionalità al movimento del sangue Non esistono valvole fra le vene e gli atrii Il funzionamento delle valvole è passivo: si aprono e si chiudono seguendo gradienti di pressione.
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Lo spessore della parete delle camere cardiache è proporzionale alla pressione che ogni camera sviluppa: sottile negli atri, più spesso nel ventricolo destro, molto più spesso nel ventricolo sinistro. Prima della nascita le pareti ventricolari hanno spessori simili perché a destra la pressione è elevata come a sinistra. Sono possibili variazioni sia patologiche (es. ipertrofia) sia fisiologiche (cuore d’atleta).
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IL POTENZIALE D'AZIONE CARDIACO
Si distinguono diversi tipi di cellule: nodali (nodo seno-atriale e nodo atrio-ventricolare); di conduzione (fascio di His e fibre di Purkinije); comuni o di lavoro. I meccanismi elettrici e di membrana sono simili a quelli delle altre cellule eccitabili: ci soffermeremo soprattutto sulle differenze.
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MIOCARDIO COMUNE: potenziale in 5 fasi
0 - depolarizzazione rapida per apertura di canali per il sodio voltaggio-dipendenti 1 - parziale breve ripolarizzazione per aumento transitorio conduttanza al cloro e al potassio
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2 - plateau: potenziale stabile su valori leggermente positivi per circa 0.2 s; dovuto all'aumento della conduttanza al calcio (apertura di "canali lenti") e riduzione della conduttanza al potassio 3 - ripolarizzazione per progressivo aumento della conduttanza al potassio e chiusura dei canali lenti; 4 - potenziale di riposo, stabile a -90 mV.
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4 - potenziale di riposo, stabile a -90 mV
4 - potenziale di riposo, stabile a -90 mV. Conduttanza al sodio molto scarsa; conduttanza al potassio elevata. La pompa Na+/K+ ristabilisce i gradienti di concentrazione 2 - plateau: potenziale stabile su valori leggermente positivi per circa 0.2 s; dovuto all'aumento della conduttanza al calcio (apertura di "canali lenti") e riduzione della conduttanza al potassio 0 - depolarizzazione rapida per apertura di canali per il sodio voltaggio-dipendenti Arresto per chiusura ritardata canali sodio 3 - ripolarizzazione per progressivo aumento della conduttanza al potassio e chiusura dei canali lenti; 1 - parziale breve ripolarizzazione per aumento transitorio conduttanza al cloro e al potassio .05 .10 .15 .20 .25 .30 .35 .40 .45 s -90 -45 45 mV
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Durante il plateau ha luogo una corrente di calcio, molto importante per l'accoppiamento elettromeccanico e per la regolazione della contrattilità
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Variazioni di eccitabilità durante il potenziale d'azione: periodi refrattari. La risposta meccanica compare durante il potenziale e ha circa la stessa durata: il cuore non può essere tetanizzato
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contrazione Periodo refrattario assoluto Periodo refrattario relativo
-90 -45 45 mV contrazione Periodo refrattario relativo Eccitabilità normale .05 .10 .15 .20 .25 .30 .35 .40 .45 s
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CELLULE NODALI. Il funzionamento del cuore è automatico, perché le cellule nodali sono in grado di auto-eccitarsi ritmicamente: funziona da generatore (pace-maker) primario il nodo senoatriale perché è dotato di ritmicità a frequenza maggiore
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Il potenziale d'azione delle cellule nodali ha le seguenti caratteristiche:
1 - minore negatività alla fine della ripolarizzazione (-60 mV), dovuta a più elevata conduttanza al sodio 2 - lenta depolarizzazione spontanea dopo la ripolarizzazione, fino al raggiungimento di un livello soglia (potenziale di pace-maker), dovuta a progressiva riduzione della conduttanza al potassio
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3 - fase di salita del potenziale più lenta che nelle cellule di lavoro, per apertura solo di canali lenti 4 - assenza di plateau.
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Miocardio di lavoro Cell. nodali prepotenziale
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Salita lenta: canali Ca2+ Arresto ripolarizzazione: corrente Na+
Prepotenziale: diminuzione conduttanza K+ Ripolarizzazione: corrente K+
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Determinazione della frequenza cardiaca: dipende dalla pendenza del potenziale di pace-maker e dal livello di ripolarizzazione (regolazione nervosa).
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CONDUZIONE NEL CUORE: propagazione elettrotonica da cellula a cellula attraverso ponti laterali con giunzioni strette Importanza dell'ampiezza e della velocità della depolarizzazione nel determinare la velocità di conduzione
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Vie di conduzione: fasci atriali funzionali, nodo AV, fascio di His, fibre di Purkinje, miocardio comune Variazioni della velocità di conduzione Determinazione dell'intervallo atrio-ventricolare
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Osservare: sequenza temporale; variazione di morfologia
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