Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoBernarda Ruggiero Modificato 6 anni fa
1
Presentazione Servizi Educativi a cura di Angela Dini 13 luglio 2012
2
COME NASCE LA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI DEL MUSEO
ruolo sociale che il Museo vuole assumere politiche educative del Museo le linee guida culturali progetti OBIETTIVI attività e forme di comunicazione e relazione con i pubblici contenuti strategie di azione
3
QUALI OBIETTIVI EDUCATIVI?
Documento UNESCO 1999 la scienza e la conoscenza scientifica per il XXI secolo Documento ICOM 2009 ruolo educativo dei Musei Documento UNESCO decennio OBIETTIVI DI CITTADINANZA ATTIVA musei scientifici come parte integrante della crescita e della trasformazione culturale dei cittadini. formazione della persona in senso lato, le conoscenze generali, gli atteggiamenti, le posizioni etiche e le relazioni, lo sviluppo armonico dell’individuo nel contesto socio-ambientale.
4
OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ SOCIALE
aprirsi alla collettività ed alle sue esigenze proporsi come terreno di sperimentazione per nuove forme di cittadinanza culturale promuovere e sostenere coesione sociale e appartenenze territoriali e combattere eventuali forme di esclusione Museo capace di studiare, progettare e realizzare contesti di accoglienza, creatività, scambio e stimolo culturale per diverse comunità territoriali con obiettivi formativi che valorizzino le diversità e che promuovano relazioni/intese sociali. Sperimentazioni e programmi speciali andrebbero promosse per le categorie non ancora raggiunte o lo sono sporadicamente OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE UNESCO decennio 2004/2015 – sviluppo sostenibilità ambientale educazione alla conservazione della natura e della sostenibilità realtà della crisi ambientale e progetti che dovrebbero risolverla. Individuare forme di educazione miranti a costruire pensiero sistemico e complesso, capacità di immaginare un futuro e società migliori, di partecipare alle decisioni pubbliche ed alle scelte ambientali costruendo collaborazioni e partnership.
5
Il MUSEO LUOGO DI CULTURA, DI AGGIORNAMENTO, DI STUDIO
Le attività educative si basano su: natura disciplinare delle collezioni peculiarità espositive i risultati della ricerca che il museo svolge sulle collezioni, sul territorio, sul pubblico
6
LA PRATICA EDUCATIVA progetti idonei percorsi nuovi
Cosa significa per i servizi educativi del Museo? progetti idonei percorsi nuovi con nuove esperienze, nuovi linguaggi e nuovi temi Non più solo per trasferire conoscenze, ma per: favorire il processo creativo, la motivazione ad agire, la curiosità, la stimolazione ad interrogarsi con ricadute sul piano territoriale e sociale, ma anche di sensibilizzazione sulla complessità dei problemi del mondo globale
7
La progettazione educativa è un processo complesso
Dalle idee alle azioni La progettazione educativa è un processo complesso Deve essere: Coerente con le finalità e la missione del museo Condivisa con i vertici del museo e con tutto il personale In stretto rapporto con la ricerca, la conservazione e con tutte le altre attività e servizi del museo Integrata con la vita del Museo Segue fasi precise: Analisi dei bisogni Individuazione degli argomenti e del target Obiettivi generali, obiettivi specifici Contenuti, Metodologie Strumenti Risorse Verifiche e valutazione (compresa analisi costi/benefici) Sperimentazione Riguarda tutte le tipologie di attività educative: Visite guidate Visite guidate a tema (mondo acquatico, evoluzione dell’uomo….etc…) Visita guidata tecnologica Laboratori didattici Attività ludico-didattica Percorsi in classe Incontri con gli insegnanti Progetti educativi complessi Progetti coprogettati con altri enti
8
Per rendere ancora più efficace La nostra proposta educativa
Costituzione di un tavolo scientifico composto da: Docenti e ricercatori universitari Tecnici del museo Docenti delle scuole infanzia, primarie e superiori (problema di individuare le rappresentanze dei docenti) Scopo Valutazione delle proposte didattiche e definizione della programmazione didattica
9
come metodologia di lavoro
CICLO di DEMING come metodologia di lavoro Importanza dell’AUTOVALUTAZIONE (check) in quanto: basata su dati oggettivi e sull’ascolto del personale favorisce la condivisione, lo scambio la compartecipazione utente motore principale del miglioramento dei servizi valorizzare attraverso la comunicazione e la formazione le competenze e le conoscenze importante per le amministrazioni che offrono servizi intangibili come la formazione
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.