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Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze della Formazione Primaria

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Presentazione sul tema: "Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze della Formazione Primaria"— Transcript della presentazione:

1 Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze della Formazione Primaria
Università della Calabria Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria La valutazione: uno strumento per la didattica di Sergio De Stefano e Mario Malizia anno accademico LA VALUTAZIONE: UNO STRUMENTO PER LA DIDATTICA

2 La Valutazione scopre ORIENTARE PER La valutazione
IN QUESTO QUESTO LAVORO S’ INTENDE AFFERMARE CHE LA VALUTAZIONE SCOLASTICA NON PERSEGUE LO SCOPO DI SELEZIONARE GLI ALUNNI IN RAPPORTO ALLE LORO PERFORMANCE, MA PUNTA A SCOPRIRE GLI OSTACOLI CHE RENDONO DIFFICOLTOSO IL RAGGIUNGIMENTO DEL LORO SUCCESSO SCOLASTICO PERCHE’ POSSANO ESSERE AIUTATI A RIMUOVERLI E A PARTECIPARE ATTIVAMENTE E CONSAPEVOLMENTE ALLO SVOLGIMENTO DEL PROCESSO FORMATIVO APPOSITAMENTE ALLESTITO PER LORO. scopre

3 LO SCOPO DELLA VALUTAZIONE
Non si valuta per selezionare LO SCOPO DELLA VALUTAZIONE ALLA LUCE DELLE ATTUALI DISPOSIZIONI NORMATIVE SULLA VALUTAZIONE SCOLASTICA E PARTENDO DAL PRESUPPOSTO CHE UN VOTO NUMERICO “NON SEGNALA” LA REALE DIFFICOLTA’ RISCONTRATA NE’ IL PRESUNTO MERITO CONSEGUITO DAL SOGGETTO IN APPRENDIMENTO, SI PUO’ RAGIONEVOLMENTE AFFERMARE CHE UNA VALUTAZIONE DI QUESTO TIPO PUO’ PRODURRE SOLO “DEMOTIVAZIONE” O “ESALTAZIONE” E, CERTAMENTE, NON PUO’ ESSERE CONSIDERATA ORIENTATIVA.

4 COSA VALUTARE E PERCHE’
si valuta COSA VALUTARE E PERCHE’ SI VALUTA PERCHE’ SI POSSANO ATTIVARE TUTTI I PROCESSI RITENUTI FUNZIONALI ALLA REALIZZAZIONE DELLA FINALITA’ ASSEGNATA ALLA SCUOLA E ALLESTIRE LA NECESSARIA ORGANIZZAZIONE. SI VALUTA PERCHE’ SI POSSA INTERVENIRE PER CORREGGERE, ADEGUARE, ARRICCHIRE, OVE E QUANDO NECESSARIO, SIA I PROCESSI ATTIVI, SIA L’ORGANIZZAZIONE. PROCESSI E ORGANIZZAZIONE INTERVENIRE

5 SCOPO DIDATTICO DELLA VALUTAZIONE
si valuta SCOPO DIDATTICO DELLA VALUTAZIONE LA VALUTAZIONE SCOLASTICA PERSEGUE LO SCOPO DI SCOPRIRE COSA E QUANTO “PRODUCE” L’ ATTIVITA’ DIDATTICA IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI PERSEGUITI PERCHE’ POSSANO ESSERE AVVIATE AZIONI DI COMPENSAZIONE, DI ARRICCHIMENTO, DI SOSTITUZIONE DEGLI ELEMENTI CHE LA CONNOTANO E POSSANO ESSERE, COSI’, FAVORITI GLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI. DIDATTICA INTERVENIRE

6 si valuta I U A T O offrire per PERCHE’ SI VALUTA SI VALUTA PER
SELEZIONARE I PUNTI DI FORZA E I PUNTI DI DEBOLEZZA DELL’AZIONE DIDATTICA PROGETTARE SCIENTIFICAMENTE UNA “RELAZIONE DI AIUTO” FUNZIONALE ALLA SOLUZIONE DEI PROBLEMI EMERSI. per offrire O

7 all’ALUNNO perché possa “SCEGLIERE” CONSAPEVOLMENTE LA SUA STRADA
OBIETTIVO FORMATIVO DELLA VALUTAZIONE PROGETTARE E SVOLGERE PERCORSI DIDATTICI “RAZIONALI E PERSONALIZZATI” IN GRADO DI SOSTENERE INTENZIONALMENTE E SCIENTIFICAMENTE LA FINALITA’ PIU’ ALTA CHE LA SCUOLA E’ CHIAMATA AD ASSOLVERE, E CHE COINCIDE CON LA MATURAZIONE DELL’AUTONOMIA PERSONALE DI OGNUNO DEGLI ALUNNI.

8 Progettare la SCUOLA di QUALITA’
bisogni FINALITA’ FORMAZIONE PER LA SCUOLA DI QUALITA’ OCCORRE ANALIZZARE LA SOCIETA’ E INDIVIDUARNE I BISOGNI STABILIRE LE CARATTERISTICHE DELLA FORMAZIONE RICHIESTA AFFIDARE ALLA SCUOLA IL COMPITO DI COORDINAMENTO DELL’AZIONE FORMATIVA EROGARE UN SERVIZIO DI INSEGNAMENTO FUNZIONALE ALL’APPRENDIMENTO DI QUALITA’ società CONTESTO DI APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO

9 Scienza dell’Educazione
L a D I D A T T I C A Lezione Uscita sul territorio Scienza dell’Educazione LA DIDATTICA E’ UNA DELLE SCIENZE DELL’EDUCAZIONE LA DIDATTICA VA EROGATA IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI PERSEGUITI CON MODALITA’ DIFFERENZIATE Aula decentrata Laboratorio Erogazione Didattica

10 L a V E R I F I C A PROVE OGGETTIVE PROVE NON FORMALI
LA VERIFICA E’ LO STRUMENTO DI CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI. ESSA PERSEGUE LO SCOPO DI REGISTRARE LE CONOSCENZE IN POSSESSO DELL’ALUNNO. LE PROVE DI VERIFICA POSSONO ESSERE DI DUE TIPI: NON FORMALIZZATE (colloqui, interrogazioni, compiti, ecc.) OGGETTIVE (prove strutturate, prove semistrutturate) PROVE OGGETTIVE PROVE NON FORMALI

11 L a V A L U T A Z I O N E PERCHE’? COSA? COME?
LA VALUTAZIONE TENDE A DARE SENSO AGLI APPRENDIMENTI REGISTRATI (è tipica del controllo delle competenze e vuole constatare come il soggetto utilizza le conoscenze in suo possesso per la soluzione di situazioni-problema (comportamenti-atteggiamenti) COME?

12 IL DIBATTITO SULLA VALUTAZIONE AUTOVALUTAZIONE d’ ISTITUTO
Cap. ? Dimensione A-VALUTATIVA Dimensione IPER-VALUTATIVA Valutazione INTERNA IL DIBATTITO SULLA VALUTAZIONE IL DIBATTITO SULLA VALUTAZIONE E’ MOLTO AMPIO E LE OPINIONI SONO, CONSEGUENTEMENTE, DIVERSIFICATE E TUTTE SOSTENUTE CON ARGOMENTAZIONI PERTINENTI E RISPETTABILI. C’E’ CHI SOSTIENE LA NECESSITA’ DI INTENSIFICARE L’ATTIVITA’ VALUTATIVA E CHI, INVECE, RITIENE CHE BISOGNA ALLEGGERIRLA; C’E’ CHI PENSA AD UN SISTEMA DI VALUTAZIONE CHE SI AVVALGA DI FIGURE ESTERNE ALLA SCUOLA E CHI, INVECE, SOSTIENE LA NECESSITA’ DI TROVARE ALL’ INTERNO UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA; C’E’ CHI PROPONE UN’ATTENTA AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO PER TENERE SOTTO CONTROLLO COSTANTE I PROCESSI ATTIVI NELLA SCUOLA E LA SUA ORGANIZZAZIONE. Valutazione ESTERNA AUTOVALUTAZIONE d’ ISTITUTO

13 nella prassi didattica quotidiana
La VALUTAZIONE nella prassi didattica quotidiana NELLA PRASSI DIDATTICA QUOTIDIANA LA VALUTAZIONE HA IL COMPITO DI MONITORARE COSTANTEMENTE L’AZIONE DELLA SCUOLA PERCHE’ POSSANO ESSERE INDIVIDUATI IN TEMPO UTILE LE DIFFICOLTA’ DEGLI ALUNNI E RIMOSSI GLI OSTACOLI PRESENTI SUI PERCORSI FORMATIVI. CIO’ PUO’ SOLO SIGNIFICARE CHE LA VALUTAZIONE, STRUMENTO PER LA DIDATTICA, E’ ANCHE, E FORSE SOPRATTUTTO, STRUMENTO INDISPENSABILE PER LA REALIZZAZIONE DELLA “MISSION” AFFIDATA ALLA SCUOLA. Monitorare costantemente l’azione didattica trovare/ritrovare la strada

14 nella prassi didattica quotidiana
La VALUTAZIONE nella prassi didattica quotidiana La dimensione FORMATIVA Le difficoltà di apprendimento VALUTAZIONE FORMATIVA LA DIMENSIONE FORMATIVA DELLA VALUTAZIONE E’ ASSICURATA PROPRIO DAL “CONTROLLO” DEI PERCORSI E SI PROPONE, QUINDI, COME STRUMENTO PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO CHE, OGGI PIU’ DI IERI, SONO TANTE E DI DIVERSO TIPO. TALE DIMENSIONE RICHIAMA UNA STRATEGIA DIDATTICA COME IL MASTERY LEARNING, CHE FA DELLA VALUTAZIONE UN PRINCIPIO INDEROGABILE. LA DIMENSIONE SOMMATIVA/FINALE E’ CONSIDERATA, IN QUESTO LAVORO DI TESI, ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE PERCHE’ “IL PRODOTTO” DELL’AZIONE DELLA SCUOLA COSTITUISCE UN INDICATORE CHIARO E VISIBILE MA, ALLA LUCE DI QUANTO AFFERMATO IN QUESTO CAPITOLO, NON E’ PIU’ CONSIDERATA “TEMIBILE” DAGLI ALUNNI PERCHE’ GLI ESITI DI UN PERCORSO “ASSISTITO DALLA VALUTAZIONE” NON POSSONO CHE RIVELARSI VICINI ALLE ATTESE. Mastery Learning (strategia) La dimensione SOMMATIVA/FINALE


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