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THE MOLECULAR BASIS OF TRAINING ADAPTATION
(Coffey VG & Hawley JA, Sports Med 2007; 37: 737) CONTROL OF THE SIZE OF THE HUMAN MUSCLE (Rennie MJ, Wackerhage H, Spangerburg EE & Booth FW, Annu Rev Physiol 2004; 66: 799) I muscoli che non lavorano perdono massa e forza (ipotrofia, atrofia; sarcopenia) I muscoli sottoposti a tensione (attiva – contrazione, passiva – stiramento) aumentano massa e forza (ipertrofia) I muscoli sottoposti ad attività prolungata di bassa intensità aumentano la resistenza alla fatica e il consumo di ossigeno
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ALLENAMENTO (TRAINING)
Effetti specifici dell’aumento di una funzione specifica: miglioramento della funzione specifica VARIABILI: intensità durata frequenza
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EFFETTI: da carico in eccesso (overload)
Tutte le cellule si modificano (remodeling) Distruzione/ rimozione Distruzione/ rimozione Ricostruzione/sintesi proteica Ricostruzione/sintesi proteica segnali segnali Dimensioni/funzioni
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ALLENAMENTO DELLA FORZA
Effetto della prima contrazione massimale o ripetizioni submax Forte dipendenza da condizioni iniziali: scarsa attività detraining Fattore principale: volume muscolare, sezione trasversa
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ALLENAMENTO DELLA FORZA
Importanza degli elementi non contrattili Importanza della disposizione del muscolo es. pennazione La forza aumenta anche per migliore attivazione delle unità motorie
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ALLENAMENTO DELLA FORZA
La massima forza si esprime con una contrazione eccentrica Per contrazioni isometriche 1/2 forza Nelle contrazioni concentriche la forza è inversamente proporzionale alla velocità Un movimento reale non può essere perfettamente isotonico, perché la rotazione intorno alle articolazioni modifica le leve
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ALLENAMENTO DELLA FORZA
Effetti: Sulla massa muscolare: ipertrofia iperplasia Sul fenotipo (tipi di fibre) Sul controllo motorio
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ALLENAMENTO DELLA FORZA
Ipertrofia Aumento dell’area di sezione: effetto diretto sulla forza sviluppata Aumento di lunghezza, per aggiunta di sarcomeri in serie: spostamento sulla curva tensione/lunghezza
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ALLENAMENTO DELLA FORZA
Iperplasia Aumento del numero di fibre: dimostrato solo in alcuni modelli animali Ruolo delle cellule satellite: vengono sicuramente attivate dallo sforzo Più importanti per l’ipertrofia: si fondono con le fibre mature, fornendo materiale strutturale, in particolare nuclei (e mitocondri?)
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ALLENAMENTO DELLA FORZA
Ruolo del SNC Strategie: Aumento della frequenza di scarica: tetano completo. Treni d’impulsi: frequenza impulsi nel treno durata treno aumento frequenza treni stimolazione tetanica continua Reclutamento di unità motorie
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ALLENAMENTO DELLA FORZA
Biologia molecolare Tournover proteico: 1 g/kg/dì; semivita 7-15 gg Distruzione/ rimozione Ricostruzione/sintesi proteica segnali Forza Resistenza ()
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ALLENAMENTO DI RESISTENZA
MECCANISMI CENTRALI Adattamenti cardiaci > volume plasmatico > concentrazione Hb (emoglobina) *** anemia relativa dell’atleta: spiegazione aumento 2,3 DPG inganno meccanismo eritropoietina Coronarie: densità capillare; flusso (ruolo NO) Migliore distensibilità ventricolare in diastole
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ALLENAMENTO DI RESISTENZA
MECCANISMI periferici > densità capillare (30-40%): migliore diffusione gas; ridotta velocità di transito Mitocondri: > numero > enzimi ossidativi capacità ossidativa > uso FFA: ruolo di LPL endoteliali migliore economia energetica (ossidativa) Accumulo (relativo) di glicogeno
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ALLENAMENTO DI RESISTENZA
MECCANISMI periferici Aumento estrazione ossigeno (Da-v O2) Aumenta flusso muscolare massimo (iperemia metabolica): ruolo NO Aumenta concentrazione mioglobina
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Stato di quiescenza: non si differenziano, non si moltiplicano
Stem cells in postnatal myogenesis: molecular mechanisms of satellite cell quiescence, activation and replenishment J. Dhawan and T.A. Rando TRENDS in cell biology (2005) 15: Cellula satellite: principale cellula staminale nel m. scheletrico. Fra la lamina basale e il sarcolemma Stato di quiescenza: non si differenziano, non si moltiplicano Attivazione fortissima per: esercizio, danno muscolare, malattie degenerative
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Attiva ricostituzione delle cellule satelliti dopo attivazione per poter ripetere processi rigenerativi Lo stato di quiescenza non è una condizione di semplice inattività, ma di controllo dei processi transcrizionali Espressione di proteine tipiche (riconoscimento) – Miostatina: mantiene la condizione di quiescenza Alterazioni della nicchia che contiene le cellule satelliti ne provocano l’attivazione: stadio intermedio altamente proliferativo (cell. Progenitrici)
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Nei soggetti anziani le cellule satelliti sono meno facilmente attivabili, ma quando attivate proliferano normalmente: il rallentamento correlato con l’età è legato a fattori modificabili della nicchia cellulare Il numero di cellule satelliti rimane costante nell’adulto: alla prima moltiplicazione cellulare, solo una delle cellule figlie continua la differenziazione, mentre l’altra rimane allo stadio staminale
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Mechanotransduction and the regulation of protein synthesis in skeletal muscle
T.A. Hornberger and K.A. Esser Proc. Nutr. Soc. (2004) 63: La tensione regola la massa muscolare, anche in vitro: aumenta la sintesi proteica e diminuisce specularmente la degradazione Capacità intrinseca del muscolo scheletrico, a prescindere da fattori di regolazione come: testosterone, glucocorticoidi, fattori di crescita
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Meccanocezione: accoppiamento di informazione meccanica con eventi biochimici intracellulari. Interessa: A) la membrana; B) il complesso matrice extracellulare-integrina-citoscheletro A) la membrana: bistrato lipidico allo stato semiliquido; resiste alla deformazione. Un aumento della superficie del 2-4% rompe la membrana. La membrana è sovrabbondante (100%), formando pieghe, microvilli, caveole. Questa è una riserva che previene la rottura
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Attraverso fessure della membrana avvengono scambi di liquido extra-intra cellulare, che attivano eventi intracellulari: questi sono segnali meccanocettivi B) il complesso matrice extracellulare-integrina-citoscheletro. Punti di adesione focale (FA): accoppiamento fisico della matrice extracellulare con il citoscheletro – esempi: giunzioni muscolo-tendinee; giunzioni neuromuscolari; linee Z (costameri).
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Gli stimoli meccanici hanno effetti differenziati: allungamento allunga le fibre; sovraccarico aumenta la sezione
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Changes in muscle mass and phenotype and the expression of autocrine and systemic growth factors by muscle in response to stretch and overload G. Goldspink J. Anat. (1999; 194: ) Diversi tipi di cellule rispondono a stimoli meccanici. Generalmente definiti “meccanociti”: osteociti, fibroblasti, muscolo schletrico, cardiaco e liscio. L’espressione genica è influenzata da stimoli meccanici. La cellula muscolare rappresenta lo stadio teminale di differenziazione di cellule pluripotenti. Vi sono fattori di crescita e di inibizione (miostatine); la regolazione è positiva e negativa
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I fattori di crescita provvedono alla riparazione locale per tutta la vita.
L’ipertrofia indotta dall’allungamento è regolata da fattori di crescita autocrini L’allungamento stimola la sintesi proteica (regolazione della lunghezza durante l’accrescimento). La combinazione di allungamento e forza (stimolazione) ha effetti additivi. Documentato aumento di volume del 35% in 4 giorni; corrispondente aumento dell’RNA totale del 250%
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Fattori meccanici e fenotipo: la frequenza di stimolazione determina il tipo di fibra (esperimenti di innervazione crociata). Questo effetto è in parte indiretto, legato alla deformazione meccanica. Tutte le fibre muscolari sarebbero veloci finché non sono sottoposte a stiramento e stimolazione. Fra i fattori di crescita: IGF1 (insulin-like growth factor) di tipo muscolare.
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