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Interventi rivolti ai giovani conducenti

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Presentazione sul tema: "Interventi rivolti ai giovani conducenti"— Transcript della presentazione:

1 Interventi rivolti ai giovani conducenti

2 Il problema dei conducenti giovani e il loro alto numero di incidenti.
I conducenti che hanno ottenuto da poco tempo la patente di guida sono coinvolti in modo più che proporzionale negli incidenti stradali. Inoltre, l’80% dei neopatentati sono conducenti di età inferiore a 24 anni.

3 Conducenti neopatentati e giovani: alto rischio di incidenti
Nei Paesi della Comunità Europea gli incidenti stradali costituiscono la prima causa di morte delle persone giovani.

4 Conducenti neopatentati e giovani: alto rischio di incidenti
Anno dopo anno circa il 35-45% delle morti delle persone giovani è dovuto alla circolazione stradale e non a malattie, suicidi o incidenti sul lavoro.

5 Conducenti neopatentati e giovani: alto rischio di incidenti
Le circostanze in cui avvengono gli incidenti sono ormai identificate: si tratta principalmente di 1) incidenti in cui non sono coinvolti altri veicoli, 2) avvengono di notte e 3) nel tempo libero.

6 Conducenti neopatentati e giovani: alto rischio di incidenti
Per tali motivi risultano molto importanti il miglioramento dell’educazione stradale ed altre misure dopo il rilascio della patente di guida.

7 Interventi preventivi e riabilitativi per giovani conducenti
Cosa sono le misure preventive e/o riabilitative successive al rilascio della patente di guida?

8 Cosa sono gli interventi preventivi e riabilitativi per giovani conducenti?
Sono misure per migliorare la sicurezza stradale nel periodo iniziale dopo rilascio della patente di guida. Hanno lo scopo di influenzare il comportamento in modo tale da ridurre gli incidenti e la violazioni delle norme della circolazione stradale. Sono misure successive al rilascio della patente di guida.

9 „Cosa rende un conducente un „buon conducente“? Il modello gerarchico.
L’idea che sta alla base del modello gerarchico è che adeguate funzioni psicomotorie e fisiologiche non sono sufficienti per una guida sicura e adeguata. Sono da prendere in considerazione anche la motivazione e gli atteggiamenti (il conducente ha la volontà di guidare in modo corretto ed adeguato).

10 „Cosa rende un conducente un „buon conducente“? Il modello gerarchico.
L’idea alla base di un approccio gerarchico è che problemi o il successo ad un livello superiore hanno effetti sul livello inferiore. Se abbiamo un problema al livello motivazionale, per es., (il livello più elevato) non esiste un livello inferiore tale da compensare questo deficit e produrre un livello di sufficienza adeguato.

11 Interventi Gli interventi utilizzate nei Paesi dell’Unione Europea per i conducenti neopatentati possono essere suddivisi in 4 gruppi.

12 1. Interventi Acquisizione della patente di guida in due fasi (misura preventiva per tutti i conducenti che hanno ottenuto la patente di guida da poco tempo - Lussemburgo, Finlandia e Austria)

13 2. Interventi Corsi di „Driver Improvement“ in connessione con la patente di guida in prova (corsi di terapeutico/riabilitativi )

14 3. Interventi Misure restrittive come una velocità massima inferiore, valore alcolemico più basso, limitazione nei kW ecc.

15 4. Interventi Training volontario con o senza incentivi (per es. programmi „Pass Plus“ in Inghilterra, corsi di guida sicura ... )

16 Interventi dopo il rilascio della patente di guida. Raccomandazioni
Un prolungato periodo obbligatorio di apprendimento per neopatentati, indipendentemente dalla loro età. L’altissimo rischio di causare incidenti da parte dei neo conducenti indica che l’attuale sistema di insegnamento può (e deve) essere migliorato.

17 Un periodo prolungato di apprendimento
La formazione dei conducenti e le successive fasi devono essere armonizzate tra di loro e formare un continuum.

18 Un periodo prolungato di apprendimento
Queste misure non devono riguardare singoli aspetti, ma dovrebbero costituire un insieme di elementi che favoriscono la sicurezza fin dall’inizio della loro carriera di guidatori.

19 Differenziazione degli interventi
Le misure previste nel periodo di apprendimento devono essere sufficientemente differenziate. I problemi cui possono andare incontro i neo conducenti sono infatti differenti.

20 Sono richiesti due approcci differenti:
Prevenzione generale per tutti i neo conducenti Riabilitazione individuale per conducenti che hanno commesso infrazioni

21 Prevenzione generale per tutti i neo conducenti
Un’educazione preventiva generale suddivisa in più fasi che tenga conto delle fasi intermedie, includendo una formazione specifica rispetto alla guida ed elementi psicologici relativi agli atteggiamenti.

22 Riabilitazione individuale in caso di infrazioni
Corsi di Driver Improvement sotto forma di riabilitazione relativa alle caratteristiche personali e agli atteggiamenti tenuti da psicologi o, in certi casi, da insegnanti di scuola guida.

23 Riabilitazione individuale in caso di infrazioni
Il corso deve essere tenuto sempre da psicologi se la violazione è il sintomo di una problematica sociale.

24 Riabilitazione individuale in caso di infrazioni
Deve trattarsi sempre di uno psicologo, per lo meno nei casi di guida in stato di ebbrezza, sotto l’influsso di droghe e nel caso in altre gravi o frequenti (!) infrazioni. La guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di droghe non riguarda tutti i neo conducenti e quindi non può essere risolta con misure della prevenzione generale.

25 La patente per un periodo di prova
3. Dovrebbe essere previsto un periodo di prova, un sistema di patente a punti, un feedback per un periodo di 2-5 anni e un registro centrale delle infrazioni.

26 La patente per un periodo di prova
Queste sono le condizioni per supportare un’esecuzione ottimale del periodo di apprendimento e per fornire un data base per la valutazione del sistema. Inoltre, si può ritenere che questo periodo di osservazione abbia di per sé stesso un effetto di prevenzione generale.

27 4. Corsi di guida sicura e sovrastima delle proprie abilità di guida
Deve essere evitato che, in seguito alla partecipazione a corsi di guida sicura, i conducenti sovrastimino le proprie abilità o che interpretino erroneamente la guida di veicoli solo come un compito consistente nel manovrare un veicolo o nel gestirlo in situazioni di emergenza.

28 Corsi di guida sicura e sovrastima delle proprie abilità di guida
Deve essere posta particolare attenzione alle situazioni a rischio e non solo insegnare agli allievi come comportarsi in quelle situazioni. Il gestire situazioni pericolose (ed esporsi ad esse) esercita un fascino particolare sui giovani conducenti (specialmente maschi).

29 Corsi di guida sicura e sovrastima delle proprie abilità di guida
Lo scopo dei corsi dovrebbe essere finalizzato a sviluppare atteggiamenti favorevoli alla sicurezza. La strategia dovrebbe consistere, innanzitutto, nell’imparare ad evitare le situazioni pericolose piuttosto che l’imparare a gestirle.

30 5. Feedback sulle proprie abilità e il proprio stile di guida
Un feedback individuale rispetto alle proprie abilità e al proprio stile di guida è un elemento essenziale di ogni misura successiva all’acquisizione della patente di guida.

31 Feedback sulle proprie abilità e il proprio stile di guida
Il feedback può essere dato in sedute di gruppo cui partecipa un numero massimo di 10 allievi. Ulteriori lezioni di guida nel traffico reale per valutare le abilità e lo stile di guida sono un metodo raccomandabile per realizzare un approccio individuale.

32 Tasso alcolemico: 0,00 g/l 6. Dovrebbe essere introdotto un tasso alcolemico dello 0,0 o/oo per i neopatentati.

33 Limiti di velocità ecc.? 7. Non dovrebbero essere previsti specifici limiti di velocità o divieti di guidare in certe situazioni.

34 Limiti di velocità ecc.? I limiti di velocità per neopatentati comportano rischi aggiuntivi. Specifici divieti di guidare durante certe ore notturne o il fine settimana dovrebbero essere solo consigliati.

35 Limiti di velocità ecc.? Allo stesso tempo dovrebbero essere promosse ed organizzate particolari forme di trasporto alternative (per es. i cosiddetti „Disco Bus“).

36 Verifica della qualità degli interventi
8. Dovrebbero essere implementati sistemi di verifica della qualità delle varie misure proposte.

37 Verifica della qualità degli interventi
Un sistema standardizzato per la verifica della qualità assicura uno svolgimento regolare delle varie misure previste e una adeguata trasparenza per i ‘clienti’, i quali non sono in grado di valutare se una data misura sia appropriata o meno.

38 Verifica della qualità degli interventi
Inoltre, costituisce la base per futuri miglioramenti. Un sistema di valutazione della qualità deve comprendere un’educazione periodica e una supervisione dello staff.

39 La patente in prova. Valutazione dell’efficacia.
Da uno studio di Bartl et al. (2000) risulta che l’introduzione della patente guida in prova ha ridotto in modo significativo il numero degli incidenti in cui sono coinvolti i neopatentati.

40 Le principali caratteristiche della patente di guida in prova
La validità della patente di guida è limitata a due anni; Questo limite, che non viene segnato nella patente di guida, si estingue automaticamente se in questi due anni non vengono commesse „gravi infrazioni“.

41 Le principali caratteristiche della patente di guida in prova
Nel caso di una „grave (o frequente) infrazione“ il periodo di prova viene prolungato di un anno e l’autorità competente deve ordinare un corso di Driver Improvement.

42 Quali sono le infrazioni gravi?
Le infrazioni gravi sono definite in modo esplicito e preciso dalla legge. Si tratta per es. della guida di un veicolo con un’alcolemia superiore allo 0,1 o/oo, superare la velocità massima consentita all’interno degli abitati di 20 km/h e fuori degli abitati di 40 km/h, non fermarsi in caso di incidente stradale, violazione del divieto di sorpasso.

43 Le cause dell’alto numero degli incidenti
La causa principale dell’alto numero degli incidenti, in cui sono coinvolti i conducenti che hanno conseguito da breve tempo la patente di guida, è da ricercare nella loro ridotta esperienza di guida.

44 Le cause dell’alto numero degli incidenti
D’altra parte troviamo in queste categoria un alto numero di persone molto giovani. Infatti, l’82% delle persone cui viene rilasciata la patenti di guida per la prima volta è di età compresa tra 16 e 24 anni.

45 Le cause dell’alto numero degli incidenti
In questo caso abbiamo anche, accanto alla scarsa esperienza di guida, la particolare tendenza al rischio, tipica dei giovani maschi.

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47 Alcol e incidenti Risultati analoghi sono stati trovati anche nel caso degli incidenti, in cui il conducente guidava in stato di ebbrezza Dopo l’introduzione della patente in prova si osserva una continua diminuzione degli incidenti. La riduzione degli incidenti in stato di ebbrezza è da ricondurre quasi esclusivamente alla modificazione del comportamento dei maschi.

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49 Effetti su maschi e femmine
Si può vedere che la riduzione degli incidenti era dovuta, nel caso dei maschi, principalmente all’introduzione della patente in prova e, nel caso delle donne, principalmente alla riduzione del numero delle nuove patenti di guida rilasciate.

50 Numero degli incidenti terminato il periodo di prova.
Sulla base dei risultati esposti si può affermare che la patente di guida in prova è risultata una misura idonea a ridurre l’elevato rischio di incidenti dei neopatentati.

51 Motivi che hanno portato ad una riduzione degli incidenti:
La patente in prova ha portato ad una riduzione delle patenti rilasciate. La patente in prova ha portato ad una modificazione favorevole del comportamento di guida dei neopatentati.

52 Motivi che hanno portato ad una riduzione degli incidenti
Rispetto agli incidenti in cui il conducente era in stato di ebbrezza è da ricordare l’abbassamento del tasso alcolemico consentito dallo 0,8 allo 0,1 o/oo e che evidentemente ha portato ad una riduzione degli incidenti in cui era accertabile una guida in stato di ebbrezza con alcolemia superiore allo 0,8 o/oo.

53 Motivi che hanno portato ad una riduzione degli incidenti:
L’effetto potrebbe essere anche riconducibile alla patente di guida in prova. Questo significherebbe che il numero degli incidenti sarebbe comunque diminuito indipendentemente dall’abbassamento del tasso alcolemico consentito.

54 Motivi che hanno portato ad una riduzione degli incidenti:
E’ più probabile che sia dovuto all’abbassamento ad un valore più basso. Pare improbabile che si possa influenzare la guida in stato di ebbrezza con misure relative alle più frequenti cause di incidenti con danno alle persone, cioè la velocità.

55 La formazione alla guida in più fasi.
I conducenti che hanno appena acquisito la patente di guida hanno un altissimo rischio di essere coinvolti in incidenti stradali, cioè sono coinvolti in modo più che proporzionale in incidenti stradali. La maggior parte di loro, cioè circa l’80%, appartiene alla categoria dei „giovani guidatori“.

56 La formazione alla guida in più fasi.
Le cause di ciò sono ormai ben identificate a livello internazionale: scarsa esperienza di guida ed aspetti legati alla personalità dei giovani (tendenza al rischio, ecc.) D’altra parte, non ogni neopatentato è uguale. Le soluzioni devono perciò essere adattate ai vari casi, poiché i giovani conducenti ed i loro problemi sono diversi.

57 Obiettivi della formazione in più fasi
Con la formazione in più fasi si intende ridurre in modo significativo e stabile l’alto rischio di incorrere in incidenti dei neopatentati. Un modello finlandese, al quale si ispira il sistema austriaco, ha già portato al risultato desiderato.

58 Obiettivi della formazione in più fasi
Il numero degli incidenti dei neopatentati è diminuito nel secondo anno dopo l’introduzione nuovo sistema, tenendo conto del numero delle nuove patenti di guida rilasciate e della riduzione nel numero di chilometri percorsi, pari a circa il 25%.

59 Risultati 25% nel caso di neo conducenti maschi di età tra 18-20 anni
50% nel caso di neo conducenti maschi di età superiore a 21 anni 16% nel caso di neo conducenti femmina di età tra anni 0% nel caso di neo conducenti femmina di età superiore a 21 anni

60 La formazione in più fasi è costituita da quattro moduli:
1. formazione nella scuola guida 2. esame di guida 3. feedback rispetto al comportamento di guida nel traffico 4. Corsi di guida sicura e discussione con uno psicologo del traffico

61 1. Formazione nella scuola guida
Già nella formazione di base devono essere trattati maggiormente i temi della sicurezza stradale. Si tratta qui di elementi quali il frenare in modo adeguato (per es. in condizioni di emergenza) e anche come evitare le situazioni pericolose (perlomeno di riconoscere le situazioni pericolose per i principianti: gli incidenti notturni, il rispetto della distanza di sicurezza ...).

62 1. Formazione nella scuola guida
L’obiettivo principale deve consistere nello sviluppare una adeguata consapevolezza delle situazioni pericolose per portare i giovani conducenti ad evitare i comportamenti a rischio e gestire tali situazioni.

63 2. Esame di guida Il compito della formazione non dovrebbe consistere solo nel portare l’allievo all’esame di guida ma anche prepararlo ad una guida sicura.

64 2. Esame di guida E’ importante, perciò, che la formazione e l’esame di guida si raccordino in modo ottimale. Dovrebbero perciò far parte dell’esame di guida anche gli elementi relativi alla sicurezza dato che si studia (solo) ciò che successivamente verrà esaminato.

65 3. Feedback nel traffico reale
In un arco di tempo di 12 mesi il neo conducente guida 2 volte (patente della categoria B), accompagnato da un istruttore di una scuola guida. In un colloquio successivo l’istruttore darà un feedback sistematico.

66 3. Feedback nel traffico reale
La guida, e specialmente i colloqui successivi, dovrebbero essere effettuati possibilmente in gruppi di due o tre persone, per favorire anche un feedback tra i partecipanti. In questo modo divine più realistico e il feedback viene più facilmente internalizzato.

67 4. Corso di guida sicura e discussione con lo psicologo del traffico
Questo dovrebbe essere effettuato entro 3-9 mesi dal rilascio della patente di guida. L’idea principale è che debbono essere insegnante le strategie per „reagire“ in condizioni di emergenza assieme a strategie per „evitare“ le situazioni pericolose (questo principalmente tramite il colloquio con lo psicologo del traffico).

68 4. Corso di guida sicura e discussione con lo psicologo del traffico
Per raggiungere questo obiettivo è necessario un approccio individuale, dato che i corsi di sicurezza stradale vengono vissuti in modo diverso dai diversi conducenti.

69 4. Corso di guida sicura e discussione con lo psicologo del traffico
Esiste in particolare il pericolo che i giovani conducenti di sesso maschile, con una forte propensione al rischio e che sopravvalutano le proprie competenze, tendano a sopravvalutarsi ulteriormente.

70 4. Corso di guida sicura e discussione con lo psicologo del traffico
L’obiettivo principale di un corso di guida sicura è che esso porti ad una percezione adeguata del proprio livello di competenza di guida, allo scopo di evitare sia una sovrastima sia una sottostima delle proprie competenze.

71 4. Corso di guida sicura e discussione con lo psicologo del traffico
Per tale motivo i corsi di guida sicura sono stati abbinati alla discussione con uno psicologo del traffico.

72 Patente in prova e formazione in più fasi
I moduli previsti nella formazione in più fasi si integra agevolmente in un sistema di patente in prova. La formazione si completa in 12 mesi. Permangono altri dodici mesi di osservazione.


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