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Consultorio Giovani ULSS 7 - Pieve di Soligo.

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Presentazione sul tema: "Consultorio Giovani ULSS 7 - Pieve di Soligo."— Transcript della presentazione:

1 Consultorio Giovani ULSS 7 - Pieve di Soligo

2 Quando nasce il C.G. Il Consultorio Giovani prende avvio, in forma sperimentale, presso il distretto di Conegliano, nel marzo Attualmente è presente all’interno dei Consultori Familiari dei due Distretti (Nord e Sud) Questo Servizio rientra nell’ambito delle progettualità previste dal piano triennale area minori e sostenuto con finanziamenti assegnati dalla legge n° 285/1997 Questa legge ha avuto e ha la funzione di chiamare i servizi ad accompagnare le famiglie nella loro funzione genitoriale per favorire le potenzialità di una sana evoluzione dei figli.

3 Perché nasce il consultorio giovani
Il consultorio giovani nasce dalla constatazione che in genere la fascia d’età che va dai 15 ai 18 anni difficilmente accede direttamente ai Servizi Socio-Sanitari, o se vi accede non è disposta a “subire” i tempi di attesa o l’iter burocratico proprio dei Servizi.

4 Obiettivi del Consultorio Giovani
dare alla popolazione giovanile una corsia privilegiata di accesso ai Servizi, senza tempi di attesa e percorsi burocratici; sostegno alla crisi evolutiva dell’adolescenza in funzione della prevenzione del disagio; consolidare con azioni concrete il lavoro di rete già iniziato nel territorio creando alcuni tasselli importanti per l’effettiva operatività tra istituzioni; creare un percorso di operatività che partendo dai vari centri di ascolto del territorio possa rispondere ai bisogni dell’adolescente senza i vari passaggi propri delle istituzioni. 

5 La letteratura quantità e qualità degli ostacoli tra Servizi Sanitari e adolescenti
quelli inerenti all'organizza- zione dello spazio il sistema degli appuntamenti il pagamento di ticket o delle prestazioni il Servizio come un luogo troppo impersonale e che può apparire triste e vuoto ( cioè che si presta troppo a proiezioni - depressive tipiche dell'età)  quelli inerenti all'utenza giovanile la non conoscenza del Servizio e delle sue risorse l'ansia dell'incontro con il Servizio il timore della visita medica e ginecologica la paura del controllo dei genitori le difficoltà a riconoscere i propri bisogni (tipica dell'adolescenza) messaggi contrari o ambivalenti dell'ambiente sull'utilizzo del Servizio

6 L’adolescenza rappresenta una fase di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta, caratterizzata da importanti cambiamenti: la maturazione sessuale, la definitiva acquisizione del pensiero astratto, l’uscita dalla famiglia, l’ingresso nel mondo sociale, una complessa rielaborazione del proprio essere sociale, sul piano di una più precisa definizione della identità del Sé.

7 Tale processualità si può accompagnare all’emergere di difficoltà sul piano adattativo che trovano espressione in molteplici contesti: nei rapporti con i familiari, che in questa fase vanno ridefinendosi; nell’ambito scolastico, principale campo di impegno per l’adolescente; in quello relazionale, allo sbocciare delle prime amicizie e dei primi amori.

8 Cos’ è il Consultorio Giovani
Il C.G. è un Servizio della U.L.S.S.7 integrato nei 3 Consultori Familiari dei Distretti Nord e Sud spazio di consultazione specifico per gli adolescenti e le loro famiglie, con modalità di accesso semplificate e tempi di attesa ridotti organizzato come servizio a bassa soglia, offre un primo contatto per una vasta gamma di situazioni disfunzionali e di disagio la fascia di età cui è dedicato è quella compresa tra i 14 ed i 25 anni

9 Il compito dello psicologo che è chiamato a dare risposta alla richiesta di aiuto formulata dall’adolescente o dalla sua rete sociale (famiglia, scuola, gruppi dei pari) è quindi duplice: deve potere identificare la domanda che si esprime nel disagio, ma deve anche sapere differenziare quelle condizioni sintomatiche di una crisi di sviluppo da quelle altre che sono invece sintomo di un più grave sottostante processo patologico.

10 gli operatori del consultorio giovani si trovano quindi ad agire un intervento sulla crisi, che può trovare conclusione nella risoluzione di un problema, nell’invio ad altro servizio, o infine in una presa in carico breve finalizzata alla chiarificazione di quegli elementi che rappresentano, nella crisi in atto, segnale possibile di opportunità che vanno colte.

11 nella sua attività il Consultorio Giovani si confronta con:
accoglimento della richiesta di aiuto; valutazione del caso con eventuale formulazione di una ipotesi diagnostica; invio ad altro servizio, oppure restituzione delle problematiche affrontate e ritorno alla comunità di appartenenza; presa in carico breve.

12 a che livelli opera PREVENTIVO: interventi di promozione della salute presso le Scuole Medie Superiori e gruppi di adolescenti. CLINICO: valutazione psico-diagnostica, interventi di consulenza psicologica o presa in carico breve. DI RETE: l’adolescente viene indirizzato al servizio specialistico competente sulla base dei protocolli d’intesa stilati con gli altri Servizi del territorio (Ambulatorio per i disturbi alimentari, Centro di Salute Mentale, Servizio per l’età evolutiva, Servizio per le tossicodipendenze, Servizio per l’handicap adulto, Consultorio Familiare). Il Consultorio Giovani inoltre collabora con i Servizi Sociali del Comune, gli operatori di strada e lo spazio giovani.

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16 problematiche relative alla condizione giovanile
acquisizione della propria identità il rapporto con le figure genitoriali il rapporto tra i pari e le relazioni affettive il modo di gestire la sessualità e le scelte contraccettive momenti di crisi esistenziali

17 utenti suddivisi per età

18 utenti suddivisi per modalità di invio

19 utenti suddivisi per problematica


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