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LA RELAZIONE NELL’AMBITO DELL’ASSISTENZA
Docente: Giovanna Giuffreda
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COMUNICARE: “Mettere in comune” “Rendere manifesto” “Rendere partecipe” “emettere , trasmettere, ricevere un messaggio, una informazione comprendendone il significato”
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Il linguaggio rappresenta uno strumento con cui è possibile stabilire una comunicazione Il linguaggio rappresenta un insieme di segni e simboli il cui significato è comune ad un certo numero di interpreti, i quali sono in grado di produrli e di comprenderli in situazioni diverse, secondo maniere predeterminate (Morris 1994)
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Il linguaggio rappresenta un codice che esprime un sistema di significazione che accoppia entità presenti ad entità assenti ….. è un costrutto semiotico …( U.Eco) Il linguaggio costituisce lo strumento fondamentale attraverso il quale vengono trasmessi i modelli di vita , la cultura, i modi di pensare ed agire, le norme ed i valori di una società. (Ricci Bitti)
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Il linguaggio è la rappresentazione delle manifestazioni dell’agire sociale delle persone … le manifestazioni si identificano come informazioni dotate di valenza comunicativa. La comunicazione rappresenta il mezzo con cui è possibile stabilire e mantenere le relazioni interpersonali. (Watzalawick)
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APPROCCI DISCIPLINARI
Approccio linguistico Approccio sociale Approccio psicologico Approccio psicosociale Approccio fisiologico e fisiopatologico
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ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE: EMITTENTE RICEVENTE MESSAGGIO CODICE CANALE CONTESTO
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Componenti della comunicazione
Codifica Decodifica Azione Risposta Rumore
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TIPOLOGIA DI COMUNICAZIONE
Comunicazione verbale Comunicazione non verbale
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LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
Insieme di segnali , codice analogico,che possono influenzare il comportamento dell’altro indipendentemente dalla parola Funzioni: Sostituire parti del messaggio Completare o chiarire il messaggio verbale Contraddire il messaggio verbale Rinforzare il contenuto
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La comunicazione non verbale: Comportamento spaziale (prossemica) Comportamento motorio/gestuale (cinesica) Comportamento del volto (mimica) Aspetti non verbali della parola Aspetto esteriore
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Prossemica: il comportamento spaziale
Rappresenta la propria posizione nello spazio rispetto a quella degli altri, è espressione più di significati sociali che di esigenze fisiche (K.Danzinger) La distanza interpersonale si distingue in : Intima Personale Sociale Pubblica
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L’Orientazione Rappresenta la posizione che la persona assume nello spazio rispetto all’altro; qualora vi sia possibilità di scelta l’orientamento spaziale assume un valore non verbale (M. Argyle). Può essere: Frontale Di fianco Angolare
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La cinesica Uno degli aspetti più salienti della comunicazione non verbale è costituito dall’espressione dei gesti e dai movimenti corporei compiuti durante l’interazione comunicativa. I gesti si distinguono in Segni convenzionali Gesti illustratori, correlati al linguaggio verbale Movimenti che esprimono emozioni Movimenti che esprimono personalità Gesti rituali
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ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE GLI ESSERI UMANI COMUNICANO SIA CON IL CODICE NUMERICO SIA CON QUELLO ANALOGICO OGNI COMUNICAZIONE HA UN ASPETTO DI CONTENUTO ED UN ASPETTO RELAZIONALE TUTTI GLI SCAMBI SONO SIMMETRICI E COMPLEMENTARI LA NATURA DI UNA RELAZIONE DIPENDE DALLA PUNTEGGIATURA DELLE SEQUENZE DI COMUNICAZIONE (Watzalawick)
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Counselling: Processo relazionale volto ad aiutare una persona che si trovi in una particolare condizione di difficoltà in modo tale da far leva sulle proprie risorse e a prendere autonomamente e consapevolmente delle decisioni (BritishAssociation for Counselling)
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Per counsellor : si intende colui che può indicare le opzioni di cui il cliente dispone e aiutarlo a seguire quella che sceglierà. Qualunque approccio usi il counsellor, lo scopo fondamentale è l’autonomia del cliente : che possa fare le sue scelte, prendere le sue decisioni, porle in essere. (British Association of Counselling)
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Aspetti teorici del couneselling centrato sulla persona
Per C.Rogers l’individuo possiede ”tendenza attualizzante”. Per cui: L’essere umano è positivo e di natura realistico; Possiede le risorse per comprendere se stesso; Modifica i propri atteggiamenti e comportamenti
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Elementi essenziali del counselling centrato sul cliente
Empatia Autenticità e congruenza Considerazione positiva incondizionata Cura del contesto
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ASCOLTO ATTIVO: (…) significa seguire l’utente ,attenti ai significati delle cose che dice e che fa, (…) cercando di comprendere se stessi,l’altro,il contesto e i significati latenti e manifesti presenti (…). Si tratta di comunicare al cliente che si è colta la sua domanda esplicita e la situazione affettiva che la accompagna. (C.Kanekli)
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ASCOLTO ATTIVO: SI ATTUA CON LA RIFLESSIONE DEL CONTENUTO E DELL’ATTEGGIAMENTO ESPRESSO DALL’ALTRO. L’ASCOLTATORE PARAFRASA CIÒ CHE DICE L’INTERLOCUTORE. CON QUESTA MODALITÀ GLI TRASMETTE NON SOLO ATTENZIONE , MA LO FACILITA A CENTRARSI ANCORA DI PIÙ SU DI SÉ PER RIUSCIRE COSÌ AD ESPLORARSI PIÙ A FONDO.
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LE FASI DELL’ ASCOLTO RICEVERE E COMPRENDERE
COMUNICARE CIÒ CHE E’ STATO COMPRESO OTTENERE DALL’ALTRA PERSONA LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE STATI ASCOLTATI E CAPITI
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TECNICHE DI ASCOLTO ATTIVO
LA RIAFFERMAZIONE O RIFORMULAZIONE (PARAFRASI) LA RIFLESSIONE LA CHIARIFICAZIONE LA SINTESI IL SILENZIO DOMANDE
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RIAFFERMAZIONE Ripetizione da parte dell’operatore del concetto principale espresso dall’interlocutore. L’operatore utilizza parole diverse dall’utente. Questo permette all’operatore di verificare se l’interpretazione del messaggio dell’utente è corretta ed aiuta la persona a capire la sua situazione .
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PAZIENTE: “NON SOPPORTO PIÙ LA CHEMIOTERAPIA E’ PEGGIO DEL CANCRO” INFERMIERA: “MI SEMBRA DI CAPIRE CHE LEI HA SUPERATO IL PUNTO DI SOPPORTAZIONE”
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LA RIFLESSIONE: L’OPERATORE RITRASMETTE, ALL’INTERLOCUTORE I SENTIMENTI ED EMOZIONI CHE EGLI HA ESPRESSO. L’OPERATORE UTILIZZA PAROLE CHIAVE CHE LA PERSONA HA DETTO.
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PAZIENTE: “MI SENTO MOLTO FRUSTATO , IL TEMPO DI DEGENZA SI PROLUNGA …
PAZIENTE: “MI SENTO MOLTO FRUSTATO , IL TEMPO DI DEGENZA SI PROLUNGA ….TUTTE QUESTE MEDICINE …” INFERMIERA: “SI SENTE FRUSTRATO PERCHÈ IL TRATTAMENTO SI PROLUNGA ………”
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CHIARIFICAZIONE: INFERMIERE: “NON SONO SICURA DI AVER CAPITO …” “MI FAREBBE UN ESEMPIO …” “PUÒ DIRE CHE COSA E’ SUCCESSO IN SEQUENZA?”
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Potrebbe essere che … …… Mi chiedo se ………
ALCUNE FRASI UTILI QUANDO LA SITUAZIONE NON È CHIARA O LA PERSONA NON E’ RECETTIVA ALL’ASCOLTO Potrebbe essere che … …… Mi chiedo se ……… Non so se ho capito …. o Vediamo se ho capito, lei … Corregga se sbaglio …. E’ possibile che ….. Potrebbe esser che … Mi sembra che sta dicendo … Mi sembra che lei …..
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La maggior parte delle persone ascolta con l’intenzione di rispondere, non con il desiderio di capire Arthur Conan Doyle
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