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Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs

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Presentazione sul tema: "Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs"— Transcript della presentazione:

1 D. Lgs. 231/2001: da novità normativa a strumento gestionale Torino, 25 marzo 2010 – Torino Incontra
Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 Reati in materia di sicurezza sul lavoro (art.25-septies) Dott. Leonardo Cuttica

2 QUADRO DI RIFERIMENTO Legge 123 del 3 agosto 2007 – art. 9 introduce nel D. Lgs. 231/01 l'art. 25–septies e ne estende l'applicazione ai reati di lesioni colpose gravi e gravissime e omicidio colposo derivanti dalla violazione di norme antinfortunistiche e di tutela di igiene e salute sul luogo di lavoro. Prima: REATI DOLOSI Dopo: ANCHE REATI COLPOSI  COLPA DI ORGANIZZAZIONE Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

3 REATI PRESUPPOSTO Articolo 589 c.p.
 OMICIDIO COLPOSO (2 distinte tipologie) Articolo 590 c.p. terzo comma  LESIONI PERSONALI COLPOSE GRAVI O GRAVISSIME Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

4 SANZIONI PECUNIARIE LE SANZIONI:
Conteggiate in “QUOTE” [NUMERO X VALORE] Le norme prevedono un numero minimo ed uno massimo Numero di quote: è determinato dal giudice (tra il minimo ed il massimo previsti dalla norma) in base: - alla gravità del fatto - al grado di responsabilità dell’ente - all’attività svolta dall’ente per eliminare o attenuare le conse- guenze del fatto e per prevenire ulteriori illeciti Valore della quota: da € 258 a € 1.549 Determinato del giudice in base alle condizioni economiche e patrimoniali dell’ente Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

5 SANZIONI INTERDITTIVE
LE SANZIONI: SANZIONI INTERDITTIVE  interdizione dall’esercizio dell’attività  sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito  divieto di contrattare con la Pubblica Am-ministrazione  esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e eventuale revoca di quelli già concessi  divieto di pubblicizzare beni o servizi. Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

6 REATI PRESUPPOSTO Omicidio colposo (articolo 589 c.p.)
Delitto di cui all'articolo 589 del codice penale commesso con violazione dell'articolo 55, comma 2, del D.Lgs. 81/2008 (attuativo della delega in materia di salute e sicurezza sul lavoro). Si tratta del reato di omicidio colposo commesso: in connessione con specifiche violazioni: (i) mancata valutazione dei rischi (ii) mancata nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (iii) mancata nomina del medico competente; in specifiche tipologie di azienda: (i) di cui all’art 31 comma 6, (ii) che espongono i lavoratori a rischi biologici, da atmosfere esplosive, cancerogeni, mutageni, o amianto, (iii) cantieri temporanei o mobili con oltre 200 uomini-giorno. Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

7 REATI PRESUPPOSTO Omicidio colposo (articolo 589 c.p.) (segue)
Delitto di cui all'articolo 589 del codice penale commesso con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Omicidio colposo “qualificato”  sanzione pecuniaria pari a quote  sanzioni interdittive da tre mesi a un anno Omicidio colposo “semplice” (con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro)  sanzione pecuniaria da 250 quote a 500 quote Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

8 REATI PRESUPPOSTO Lesioni personali (articolo 590 c.p.)
Lesioni personali gravissime (art. 583 secondo comma c.p.) se dal fatto deriva: una malattia certamente o probabilmente insanabile la perdita di un senso la perdita di un arto, o una mutilazione che renda l'arto inservibile, ovvero la perdita dell'uso di un organo o della capacità di procreare, ovvero una permanente e grave difficoltà della favella la deformazione, ovvero lo sfregio permanente del viso.  Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

9 REATI PRESUPPOSTO Lesioni personali (articolo 590 c.p.) (segue)
Lesioni personali gravi (art. 583 primo comma c.p.) se dal fatto deriva una malattia che metta in pericolo la vita della persona offesa, ovvero una malattia o un'incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore a 40 giorni; se il fatto produce l'indebolimento permanente di un senso o di un organo. Lesioni personali colpose gravi o gravissime  sanzione pecuniaria non superiore a 250 quote  sanzioni interdittive non superiore a sei mesi Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

10 AREE A RISCHIO Sono a rischio tutte le aree aziendali
Aree produttive e di stabilimento Laboratori Cantieri Uffici Magazzini Sono inoltre a rischio le aree dedicate alla formazione, informazione, addestramento e gestione del personale. Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

11 AREE (PROCESSI) A RISCHIO (segue)
Sono inoltre da ritenersi sensibili i processi: sorveglianza sanitaria e alla sicurezza fisica gestione delle emergenze gestione dei dispositivi per la protezione individuale segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro movimentazione manuale dei carichi situazioni di interferenza ex art. 26 D.Lgs. 81/2008, allorché cooperino diversi soggetti (subappalto, collaborazione, etc.). Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

12 LAVORATORI (definizione)
Persone che indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolgono un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, arte o professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Sono equiparati: i soci lavoratori di cooperative o di società, anche di fatto, gli associati in partecipazione gli utenti dei servizi di orientamento o di formazione scolastica, universitaria e professionale avviati presso datori di lavoro per agevolare o per perfezionare le loro scelte professionali gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari i partecipanti a corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, macchine, apparecchi ed attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

13 RISCHI SPECIFICI Rischio elettrico Rischio incendio
Movimentazione carichi Utilizzo attrezzature munite di videoterminali Esposizione ad agenti fisici Rischi da rumore Rischi da vibrazioni Rischi da campi elettromagnetici (dal 30/4/2012) Rischi da radiazioni ottiche artificiali (dal 26/4/2010) Esposizione ad agenti chimici Esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni Esposizione all’amianto Esposizione al piombo Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

14 RISCHI SPECIFICI (segue)
Esposizione al radon Esposizione ad agenti biologici Esposizione a sostanze o atmosfere esplosive Stress lavoro-correlato Rischi trasversali Rischio da assunzione alcool Rischio da tossicodipendenza Rischi per lavoro minorile Rischio per lavoratori stranieri Rischi per le lavoratrici madri Rischi per lavori notturno Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019

15 IL D.LGS. 81/2008 FINALITA’ Riassetto e riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, mediante il loro riordino e coordinamento in un unico testo normativo Articolo 30 D.Lgs 81/2008 Identifica le caratteristiche che un Modello di Organizzazione e Controllo deve possedere per avere efficacia esimente ai fini di cui al D. Lgs. 231/01.  per questa specifica categoria di reati-presupposto, la stessa norma che impone gli obblighi, gli adempimenti e le sanzioni fornisce anche le linee guida per la costruzione di un Modello che abbia efficacia esimente. Convegno: “Il D.Lgs. 231/ marzo 2010 – Torino – Relazione del Dott. Leonardo Cuttica 10/01/2019


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