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Occorrente: 2 chili di castagne 1 chilo di zucchero 1 bustina di vanillina
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Le castagne vanno lessate ma, per rendere più agevole la sbucciatura,
le incidiamo con un coltellino, come per farne le caldarroste.
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Le mettiamo in una pentola alta, con acqua abbondante e facciamo bollire a fuoco vivace, fino a completa cottura. I tempi variano da fornello a fornello ma, dopo una ventina di minuti (da quando bolle) verifichiamo con l’assaggio.
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fredda In una bacinella
Consiglio: prepariamoci alla sbucciatura delle castagne; mettiamo un po’ d’acqua fredda In una bacinella
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Quando le castagne saranno perfettamente cotte, spe-gniamo il fuoco, ne preleviamo 4 o 5 per volta e le immergiamo nell’acqua fredda; questo è il modo migliore che ho trovato per sbucciarle a caldo, senza scottarmi!
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Ed eccole qui, private di entrambe le bucce.
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Qualcuna si è rotta ma credo sia inevitabile: ricordiamoci che questa operazione va fatta a caldo e … mica possiamo bruciarci le dita!
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Ora prepariamo lo sciroppo: mettiamo lo zucchero e mezzo litro di acqua in una pentola abbastanza larga da contenere (successivamente) tutte le castagne sbucciate e portiamo a bollore a fuoco medio.
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Mescoliamo continuamente, perché lo zucchero attacca facilmente al fondo;
lasciamo bollire abbassando la fiamma, finché si gonfierà facendo delle grosse bolle in superficie. Ora possiamo spegnere, aggiungiamo la vanillina e mescoliamo.
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Poi lasciamo raffreddare: se lo zucchero si rapprendesse troppo (come vedete qui), lo rimettiamo sul fuoco e facciamo bollire nuovamente, continuando a mescolare.
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Una volta intiepidito deve risultare uno sciroppo liquido come questo;
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quando sarà a una trentina di gradi (poco meno della nostra temperatura corporea), vi immergiamo le castagne sbucciate, copriamo e lasciamo riposare una notte (dodici ore);
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Trascorso il tempo, scoliamo le castagne e facciamo ribollire lo sciroppo; poi lo lasciamo intiepidire (sempre a una trentina di gradi) e vi rituffiamo le castagne lasciando riposare ancora 12 ore. Questa operazione va ripetuta ancora una volta, o di più se le preferite più dolci.
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Dopo due volte che avrete fatto questa operazione, assaggiate; saranno già candite ma, se preferite, ripetete un’altra volta secondo il vostro gusto.
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Si possono consumare subito, ad esempio su uno sbuffo di panna montata, o utilizzarle per dolci particolarmente golosi come gli esempi della prossima diapositiva; possono stare 2 o 3 giorni in frigorifero ma, se prevedete di consumarle in tempi più lunghi, è preferibile congelarle oppure chiuderle in vasetti e farli bollire a bagnomaria - 15 minuti dal bollo -
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Qualche esempio di utilizzo
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Per coinvolgere i bambini
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E ancora: lo sciroppo così insaporito è utilizzabile per ripetere con altri due chili di castagne: vedrete che vi andranno a ruba; fatte in casa, non sono “stucchevoli” ma gradevolmente dolci. (Ricordate, però che, proprio per questo, si conserveranno meno).
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Buone, dolci Feste a tutti!
Lo sciroppo si può utilizzare anche per fare la Marronita (o “marronata”, come si dice a Roma) che è la marmellata di castagne … ma al sapore speciale di marrons glacées, a cui vi rimando per la prossima presentazione. Buone, dolci Feste a tutti! Grafica, realizzazione e testo:
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