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PubblicatoFrancesco Ferrario Modificato 5 anni fa
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Karl Marx e Friedrich Engels: la scoperta della lotta fra le classi
Corso di Storia e metodo delle Scienze sociali Karl Marx e Friedrich Engels: la scoperta della lotta fra le classi 1
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1. Cenni biografici (Marx 1818-1883) (Engels 1820-1895),
opere e tematiche principali 2. La scoperta della lotta fra le classi 3. Il metodo in Marx: teoria della conoscenza e materialismo storico 4. Spunti di riflessione a partire da Marx: a) dalla coscienza di classe al capitale economico, sociale e culturale (P. Bourdieu) b) teorie conflittualiste sugli effetti del sistema formativo c) la teoria critica negli Stati Uniti e in Europa (Scuola di Francoforte) 2 copia DEMOCRAZIA: DEFINIZIONI, CONDIZIONI, CRISI 16 febbraio 2013 2
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Marx e il capitalismo Karl Marx ( ), filosofo, economista, sociologo ante litteram, era anche un attivista politico, interessato al movimento operaio europeo e alle idee socialiste. Nel capitalismo sono presenti due classi contrapposte: la borghesia, proprietaria dei mezzi di produzione (denaro, macchine, industrie) e il proletariato, ossia la classe operaia industriale, che non possiede null’altro che la propria forza lavoro. Che cos’è la sociologia > La società moderna e la nascita della sociologia
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Il rapporto tra queste due classi è di reciproca dipendenza, ma fondamentalmente asimmetrico, poiché è fondato sullo sfruttamento. Gli operai, infatti, non controllano né il prodotto né le condizioni del proprio lavoro, mentre i capitalisti ricavano un profitto appropriandosi della parte che supera il salario necessario alla sopravvivenza dei primi (chiamato «plusvalore»). Ne consegue che gli interessi delle due classi sono antagonisti e generano inevitabilmente il «conflitto di classe». Che cos’è la sociologia > La società moderna e la nascita della sociologia
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1. Opere e tematiche principali
Manoscritti economico-filosofici del 1844 (1844) L'ideologia tedesca ( ) Il Manifesto del partito comunista (1848), Rizzoli, Milano, 2001 Per la critica dell'economia politica (1859), Editori Riuniti, Roma, 1974 Il capitale ( ), 3 voll., Editori Riuniti, Roma, 1980 - Interesse per processi e forze che scandiscono il corso della storia e per analisi della società capitalistica - Interpretazione della storia come lotta tra due classi, l'una dominante (economicamente e politicamente) a causa della proprietà privata dei mezzi di produzione, l'altra subordinata - Interpretazione conflittualista della stratificazione sociale tramite il concetto dinamico di “classe”, che rimanda a oppozione di interessi tra le classi stesse e potenzialità di conflitto e mutamento (diversamente dal concetto statico di “strato”, più utilizzato da autori integrazionisti) 5 copia DEMOCRAZIA: DEFINIZIONI, CONDIZIONI, CRISI 16 febbraio 2013 5
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2. La scoperta della lotta fra le classi:
Borghesi e proletari Storia di ogni società esistita sinora è storia di lotte di classi Semplificazione della struttura di classe in due campi contrapporti nella società borghese Trasformazioni della società moderna: scoperte geografiche, nascita della grande industria, sostituzione dei maestri di bottega con ceto medio industriale, nascita del mercato mondiale, sviluppo del commercio e delle infrastrutture, cosmopolitismo di produzione e consumo, urbanizzazione, centralizzazione politica Espansione del potere economico e politico della borghesia Ruolo storico rivoluzionario della borghesia nello smantellamento dei rapporti di produzione feudali: contraddizione tra assetto dei rapporti di produzione ed espansione delle forze di produzione Rivoluzione incessante da parte della borghesia di strumenti e rapporti di produzione e di rapporti sociali, a differenza delle classi dominanti precedenti Spersonalizzazione del lavoro operaio, pauperizzazione, precipitazione nel proletariato di altre classi (ceti medi tradizionali, piccoli industriali, negozianti, artigiani, contadini) 6 copia DEMOCRAZIA: DEFINIZIONI, CONDIZIONI, CRISI 16 febbraio 2013 6
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- La classe borghese, che ha smantellato i rapporti feudali di produzione, non può esistere senza rivoluzionare continuamente strumenti di produzione, rapporti di produzione e rapporti sociali Emergere di due contraddizioni fondamentali: a) tra le differenti velocità di movimento tra rapporti di produzione e forze di produzione b) tra incessante produzione di ricchezza e cresente impoverimento e proletarizzazione della società - Il salario è il prezzo a cui è venduta la forza lavoro (come altre merci), corrispondente al valore delle merci necessarie perché l'operaio possa riproporre la propria forza lavoro; ma ammontare del salario è minore dell'effettiva produzione di valore sotto forma di merci; del valore aggiuntivo (plusvalore) si appropria il capitalista sotto forma di profitto - In Marx alienazione del proletario nasce da estraniazione rispetto al risultato del proprio lavoro (dovendo egli vendere ad altri la propria attività e, di conseguenza, la propria umanità), per cui né il lavoro in sé né i suoi rsultati appartengono a chi lo svolge - Critica a crescente mercificazione dei rapporti umani (scadimento dei rapporti tra uomini in rapporti tra cose, riducibilità di qualsiasi attività umana a quantità misurabili e intercambiabili) 7 copia DEMOCRAZIA: DEFINIZIONI, CONDIZIONI, CRISI 16 febbraio 2013 7
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Borghesia non controlla più il processo che ha innescato, “fornendo agli operai le armi contro se stessa”: associazionismo operaio nella grande fabbrica, potenziato dai mezzi di comunicazione; borghesia non assicura più al proletario (di cui ha bisogno per esercitare il suo dominio) i mezzi di sussistenza “Lo sviluppo della grande industria toglie quindi di sotto i piedi della borghesia il terreno sul quale essa produce e si appropria dei prodotti […]. Il suo tramonto e la vittoria del proletariato sono egualmente inevitabili”.
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teoria della conoscenza e materialismo storico
3. Il metodo in Marx: teoria della conoscenza e materialismo storico - Concezione materialistica della storia come disvelamento di “idee false” che gli uomini hanno di se stessi e di ciò che devono essere; la struttura della società (rapporti di produzione e forze di produzione) determina la relativa sovrastruttura (produzioni immateriali, coscienza di classe, cultura, linguaggio, politica, diritto, ecc.) -Tutte le manifestazioni della cultura vanno intese come condizionate dai rapporti di produzione e dalle forze di produzione; si ha “ideologia” quando si nega questo rapporto di condizionamento; “Le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti” (L'ideologia tedesca, , trad. it. 1975, p. 35); le ideologie celano interessi di determinate classi, che li rappresentano come interessi generali, collettivi - “I filosofi hanno soltanto diversamente interpretato il mondo, ma si tratta di trasformarlo” (XI e ultima delle Tesi su Feuerbach, esponente della sinistra hegeliana) - Critica all'economia politica, che considera come fisse, immutabili e astoriche le leggi proprie dell'economia borghese 9 Copia 9
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- Superamento del sistema di produzione capitalistico tramite:
a) contraddizioni crescenti: contraddizioni tra forze di produzione e rapporti di produzione, crisi commerciali ricorrenti, crescente concorrenza tra borghesi, incapacità da parte del capitalista di assicurare le condizioni di sopravvivenza del proletario, grande industria come luogo favorevole all'associazionismo operaio (dimensione determinista) b) ruolo della classe operaia, che, acquisendo consapevolezza della propria condizione di alienazione (coscienza di classe), avvierà la rivoluzione verso la società socialista e poi comunista, eliminando la proprietà privata e, di conseguenza, la ragion d'essere della divisione della società in classi e l'istituzione dello Stato moderno, ovvero del “comitato che amministra gli affari comuni della classe borghese” (dimensione volontarista) 10 copia DEMOCRAZIA: DEFINIZIONI, CONDIZIONI, CRISI 16 febbraio 2013 10
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Marx e la teoria del mutamento sociale
La teoria marxiana del mutamento sociale va sotto il nome di «concezione materialistica della storia», in quanto sono i fattori economici e non le idee le cause del mutamento sociale. In particolare è il conflitto di classe, basato su fattori economici, il motore del cambiamento. L’accento è posto sulle «contraddizioni» tra le «forze produttive» (lavoro, tecnologia) e «i rapporti di produzione» (rapporti tra gli uomini associati nella produzione di beni materiali). Quando le forze produttive si espandono con la crescita economica entrano in contraddizione con i rapporti di produzione, che invece hanno la tendenza a cristallizzarsi. Questa contraddizione è risolvibile solo con una rivoluzione che cambi qualitativamente il regime dei rapporti di produzione (come la Rivoluzione francese). Che cos’è la sociologia > La società moderna e la nascita della sociologia
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Critiche alla concezione materialistica della storia
- Contro il determinismo economico: la storia non è riconducibile a un unico schema esplicativo - Contraddizioni presenti nella società borghese non necessariamente implicano il superamento di quel sistema nel senso indicato - Discutibilità del presupposto secondo cui solo il proprio metodo di analisi sarebbe valido dal punto di vista scientifico (mentre gli altri sarebbero interpretabili come visioni ideologiche) - Discutibilità del presupposto per cui una sola classe (proletariato) sarebbe portatrice di una verità scientifica - Errata profezia: anche se si conferma il crescente divario economico tra capitale e lavoro, non si sono verificate la pauperizzazione del proletariato industriale, né la maggiore acquisizione di coscienza da parte di quest'ultimo nelle proprie possibilità rivoluzionarie; le rivoluzioni si sono sviluppate, inoltre, in zone meno economicamente sviluppate (non in quelle maggiormente sviluppate) 12 Copia 12
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13 - Mancata considerazione dell'importanza delle classi medie
(mancato abbassamento del loro tenore di vita al livello di quello del proletariato) - Carattere utopico della società senza classi - Conferme storiche di una critica da parte di Proudhon: attuazione delle idee di Marx possono comportare centralizzazione del potere e conseguente mancanza di libertà individuale - Incertezza sul soggetto che dovrebbe acquisire coscienza di classe (operai o intellettuali che li rappresentano?) - Retaggio positivistico nella convinzione della possibilità di conoscere la società “con la precisione delle scienze naturali” 13 Copia 13
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4. Spunti di riflessione a partire da Marx:
a) dalla coscienza di classe al capitale economico, sociale e culturale (P. Bourdieu) 14 copia DEMOCRAZIA: DEFINIZIONI, CONDIZIONI, CRISI 16 febbraio 2013 14
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La coscienza di classe in Karl Marx
Marx parla di coscienza di classe e distingue tra: - 'classe in sé', ovvero l’insieme delle condizioni oggettive che definiscono una data classe (posizione rispetto alla proprietà privata dei mezzi di produzione); - 'classe per sé', ovvero la coscienza soggettiva che questa classe possiede, in seguito alla presa di coscienza dello stato di alienazione che essa subisce nel sistema di produzione capitalista Cultura e società > La cultura
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Le tre forme di capitale in Pierre Bourdieu
Bourdieu apporta alcune innovazioni all’analisi marxiana delle classi tramite: - una definizione più articolata della posizione dell'individuo nella stratificazione sociale, in termini di: capitale economico (risorse materiali), capitale sociale (reti di relazioni) e capitale culturale (educazione in famiglia, ovvero capitale ereditato + istruzione a scuola o capitale scolastico); - introduzione della nozione di gusto, inteso come pratica culturale e segno di distinzione di classe. Cultura e società > La cultura
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4. Spunti di riflessione a partire da Marx:
b) teorie conflittualiste sugli effetti del sistema formativo 17 copia DEMOCRAZIA: DEFINIZIONI, CONDIZIONI, CRISI 16 febbraio 2013 17
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Due spiegazioni della nascita dei sistemi scolastici nazionali
Teorie funzionaliste: i sistemi moderni di istruzione rispondono al più elevato livello di competenze tecniche e di qualificazione richieste dallo sviluppo economico. Teorie conflittualiste: i sistemi moderni di istruzione derivano dall’interesse delle classi al potere a riprodurre le disuguaglianze sociali e le ideologie dominanti. Cultura e società > Scuola ed educazione 18
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Cause dell’espansione dell’istruzione superiore
Al livello macrosociale, il progresso economico e tecnologico richiede un aumento della forza lavoro qualificata. Al livello microsociale, la decisione se continuare o meno gli studi dipende dal calcolo del rapporto costi-benefici stimato dagli studenti e dalle loro famiglie. Cultura e società > Scuola ed educazione 19
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Istruzione e disuguaglianze sociali
È al livello superiore di istruzione che permangono divari nella probabilità di accedere e completare la scuola. Vengono distinti due effetti: - l’effetto della classe sociale, che rimanda ai costi della scuola; - l’effetto del titolo di studio dei genitori, che rimanda all’'eredità familiare', ossia alla trasmissione di competenze culturali e cognitive legate a un ambiente più ricco di risorse educative. Cultura e società > Scuola ed educazione
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4. Spunti di riflessione a partire da Marx:
b) la teoria critica negli Stati Uniti e in Europa 21 copia DEMOCRAZIA: DEFINIZIONI, CONDIZIONI, CRISI 16 febbraio 2013 21
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La sociologia critica Con sociologia critica si intende una prospettiva che al centro dei compiti della disciplina mette quello di contribuire al miglioramento della società. L’obiettività della conoscenza è messa da parte a vantaggio di un atteggiamento di contestazione a un tempo dell’ordine politico e sociale costituito e della sociologia dominante, considerata espressione acritica di questo stesso ordine. Che cos’è la sociologia > I programmi della sociologia contemporanea
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La teoria critica negli Stati Uniti
Charles Wright Mills ( ) denuncia: - la concentrazione di potere nella società americana nelle mani di tre tipi di élite (politica, economica e militare), i cui membri sono reclutati per cooptazione e spesso migrano dall'una all'altra dimensione della struttura (The power élite, 1956) (situazione storicamente determinata e superabile, a differenza delle visioni più pessimiste dell'elitismo italiano); la condizione della nuova classe media americana in ascesa, che risulta 'alienata' e 'priva di difese morali' di fronte alle manipolazioni del potere (White Collars, 1951). Che cos’è la sociologia > I programmi della sociologia contemporanea
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Sul piano metodologico Wright Mills intende, inoltre, con l’espressione “immaginazione sociologica” la capacità di “vedere e valutare il grande contesto dei fatti storici nei suoi riflessi sulla vita interiore e sul comportamento esteriore di tutta una serie di categorie umane”, distinguendo tra le difficoltà personali (troubles), “che si verificano nell’ambito del carattere dell’individuo e dei suoi rapporti immediati con il prossimo”, e i problemi (issues), che “obbligano a considerare le istituzioni economiche e politiche della società”. Essa “riconduce in tal modo il disagio personale dei singoli a turbamenti oggettivi della società e trasforma la pubblica indifferenza in interesse per i problemi pubblici” (The Sociological Imagination, 1959, trad. it. 1995: 15, 18-19). Inoltre, occorre evitare sia la “grande teorizzazione” (es. Parsons), sia l’”empirismo astratto”, che rappresentano “una rinuncia ai compiti delle scienze sociali” (ivi, trad. it.: 60). Qui la posizione di Wright Mills è simile a quella di Merton sulle “teorie a medio raggio”. Che cos’è la sociologia > I programmi della sociologia contemporanea
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La teoria critica in Europa: la Scuola di Francoforte
Max Horkheimer ( ), Theodor W. Adorno ( ) e altri, elaborano una 'teoria critica della società', che rivolge una severa critica all’'Industria culturale', dominata dalla comunicazione di massa, che manipola e svuota lo stesso concetto di cultura, riducendola a nient’altro che una merce tra le altre. Che cos’è la sociologia > I programmi della sociologia contemporanea
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Tematiche principali:
Gruppo non omogeneo di intellettuali (tra cui Walter Benjamin, Herbert Marcuse, Erich Fromm), i “francofortesi” condividono il riferimento a un marxismo critico, meno dogmatico e determinista, più in linea con le caratteristiche della società moderna, integrando ricerca sociale, filosofia e psicoanalisi di Freud. Tematiche principali: critica alla società di massa e ai fenomeni consumistici (“industria culturale”), al principio di autorità e alle forme di dominio, ai processi di mercificazione della cultura; tradimento del progetto illuminista di liberazione dell’uomo tramite la ragione (degenerazione della ragione stessa in razionalità strumentale); indebolimento della capacità critica degli individui di mettere in discussione lo status quo e produrre mutamento sociale; esistenza di un potenziale di deriva autoritaria o totalitaria anche nelle società democratiche capitalistiche; appello alle agenzie di socializzazione affinché accrescano autocoscienza dei singoli e capacità di elaborare il passato (contro ritorno dell’antisemitismo e fenomeni simili). Che cos’è la sociologia > I programmi della sociologia contemporanea
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Riferimenti bibliografici
M. Ambrosini, L. Sciolla, Sociologia, Mondadori Education, Milano, 2015 F. Crespi, Il pensiero sociologico, il Mulino, Bologna, 2002 A. Izzo, Storia del pensiero sociologico, il Mulino, Bologna, 1994 P. Jedlowski, Pagine di sociologia. Antologia di testi dai classici alle riflessioni contemporanee, Carocci, Roma, 2002 P. Jedlowski, Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico, Carocci, Roma, 2009 27 copia DEMOCRAZIA: DEFINIZIONI, CONDIZIONI, CRISI 16 febbraio 2013 27
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