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Analisi Statistica Multivariata

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Presentazione sul tema: "Analisi Statistica Multivariata"— Transcript della presentazione:

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2 Analisi Statistica Multivariata
NMR IRMS HRMS Analisi Statistica Multivariata

3 i

4 Tipicità dei prodotti Per identificare i prodotti tipici, è necessario trovare marchi dell'autenticità, che possano essere assunti per caratterizzare alcune componenti che correlano il prodotto finale col quello iniziale. In questo senso la comunità scientifica è fortemente interessata a ricercare tecniche innovative capaci di analizzare molte classi di campioni in un tempo relativamente breve.

5 Tracciabilità Rintracciabilità
processo che permette di identificare il prodotto dall’inizio alla fine della filiera ricostruendo le informazioni principali legate ad ogni fase del processo di produzione – trasformazione – distribuzione Rintracciabilità processo che permette di ricostruire il percorso di un alimento "dalla tavola al campo" attraverso un sistema che utilizza le informazioni acquisite con il sistema di tracciabilità. La rintracciabilità dei prodotti alimentari e delle materie prime utilizzate per la produzione di un alimento è diventata obbligatoria dal 1 gennaio 2005 con il Regolamento europeo 178/2002. Molte aziende hanno adottato il sistema di rintracciabilità volontario regolato dalla norma UNI EN ISO 22005:2008 “Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari - Principi generali e requisiti di base per progettazione di sistemi e attuazione”

6 Fattori ambientali e tecnologici
Profilo metabolico Genoma

7 APPROCCIO INNOVATIVO DI FINGERPRINTING
cambio radicale di prospettiva sull’approccio all’analisi dei prodotti agroalimentari: la complessità delle matrici diviene fonte di informazione ALIMENTI risposte veloci e sicure sulle caratteristiche dei campioni fingerprinting del prodotto: caratterizzazione del suo profilo metabolico completo, influenzato da fattori quali luogo di produzione, suolo, clima, additivi, eventuali sofisticazioni, etc. realizzazione di database per ciascun prodotto che permettano, attraverso l’applicazione di opportune analisi statistiche, di verificarne l’origine geografica o eventuali sofisticazioni. necessità di mezzi, strumentazioni innovative e personale specializzato TECNICHE DI FINGERPRINTING SEGNALI IN USCITA ANALISI DEI DATI CONFERMA O SMENTITA DI: -ORIGINE GEOGRAFICA -AUTENTICITA’

8 Tecniche analitiche

9 Secondary metabolites
Primary metabolites (sugars and amino acids, biogenic amines, polysaccharides, alcohols, organic acids) Sensibilità Riproducibilità Secondary metabolites (phenolics, simple phenolics and phenylpropanoids, flavonoids, stilbenoids)

10 PRODOTTI CARATTERISTICI
VINO OLIO D’OLIVA FARINA, PANE E PASTA LATTE E PRODOTTI CASEARI CARNE

11 L’”impronta digitale” metabolica di un alimento è:
Strumento per la tracciabilità Strumento di marketing Strumento di gestione Strumento di valorizzazione

12 Spettrometria di Massa

13 Cos’è uno spettrometro di massa
Lo spettrometro di massa è uno strumento che produce ioni e li separa in fase gassosa in base al loro rapporto massa/carica (m/z)

14 Principali scopi della spettrometria di massa
Determinazione del peso molecolare Delucidazione della struttura molecolare Identificazione di componenti di una miscela Indagini quantitative

15 Aree di interesse Proteomica Genetica e medicina
Biologia molecolare e cellulare Scienze ambientali Chimica degli alimenti Chimica dei polimeri Scienze forensi Farmacologia Antidoping Archeologia Astronomia Analisi inorganiche …e ancora tante altre

16 Caratteristiche della spettrometria di massa
Intervallo di PM fino a centinaia di kDa Sensibilità dell’ordine delle picomoli o inferiore Acquisizione veloce dei dati Interfacce con metodi separativi (cromatografia) Alta risoluzione

17 X A Z C 12 6 H 1 O 16 8

18 La massa di un atomo corrisponde alla massa del suo nucleo

19 Le molecole sono aggregati discreti di atomi tenuti insieme da legami chimici

20 Spettro di massa

21 Spettro di massa

22 Mass spectrum: presents information
Come funziona uno spettrometro di massa? Sample Ion source: makes ions Mass analyzer: separates ions Mass spectrum: presents information

23 Uno spettrometro di massa

24 Mass Spectrometer Block Diagram
High Vacuum System Ion source Mass Analyzer Data System Inlet Detector

25 Mass Spectrometer Block Diagram
High Vacuum System Ion source Mass Analyzer Data System Inlet Detector

26 Sample Introduction High Vacuum System Ion Source Mass Analyzer Data
Inlet Detector GC HPLC Flow injection Sample plate

27 Ion Source High Vacuum System Ion Source Mass Analyzer Data System
Inlet Detector EI CI MALDI ESI FAB APCI

28 Modalità di ionizzazione
Hard Ionization: Ionizzazione elettronica Electron Ionization (EI) Soft Ionization: Ionizzazione chimica Chemical Ionization (CI) Bombardamento con atomi veloci Fast Atom Bombardment (FAB) Ionizzazione elettrospray Electrospray Ionization (ESI) Ionizzazione chimica a pressione atmosferica Atmospheric Pressure Chemical Ionization (APCI) Desorbimento laser assistito da matrice Matrix Assisted Laser Desorption Ionization (MALDI)

29 Sorgente a ionizzazione elettronica (EI)

30 Ionizzazione elettrospray
Tecnica di ionizzazione in fase liquida a pressione atmosferica: gli ioni vengono prodotti spruzzando (nebulizzazione o atomizzazione) una soluzione dell’analita in un campo elettrico Ionizzazione “delicata” (soft) Molecole di polarità medio-alta Composti con basso ed alto PM fino a Da Spesso si formano ioni con carica multipla La fase mobile deve essere polare

31 Paragone tra tecniche di ionizzazione MS
200,000 ESI 15,000 1,000 APCI PM EI/CI 10 NON POLARE MOLTO POLARE

32 Matrix Assisted Laser Desorption Ionization MALDI
Il desorbimento mediante laser permette di ottenere ioni in fase gassosa. Le pulsazioni provenienti da un laser a W/cm2 sono focalizzate sulla superficie del campione solido. Le pulsazioni estraggono materiale dalla superficie e creano un microplasma di ioni e di molecole neutre che possono reagire tra di loro in fase vapore. Le pulsazioni laser sono in grado sia di vaporizzare sia di ionizzare il campione.

33 Matrix Assisted Laser Desorption Ionization MALDI
Principi operativi I passaggio: il campione è mescolato ad una matrice che assorbe intensamente la lunghezza d’onda del laser. La miscela è asciugata e qualunque solvente rimosso. Ne risulta una soluzione solida costituita da analita e cristalli di matrice.

34 Matrix Assisted Laser Desorption Ionization MALDI
II passaggio: le pulsazioni estraggono la soluzione solida ed inducono il riscaldamento della soluzione e la sublimazione della matrice. La matrice è ionizzata e può trasferire parte della carica all’analita. Il MALDI permette il desorbimento e la ionizzazione di analiti ad altissimo PM (> Da). E’ usato nell’analisi di proteine ad alto PM, polimeri e biopolimeri.

35 MALDI PROCESS Irradiation H+ Proton transfer Desolvation MH+ Desorption Sample Molecules are ionized by proton transfer from the matrix Matrix Sample

36 Mass Analyzer High Vacuum System Ion source Mass Analyzer Data System
Inlet Detector Magnetic Sector Quadrupole Time of flight (TOF) Ion Trap FT-ICR

37 Mass analyzers separate ions based on their mass-to-charge ratio (m/z)
Operate under high vacuum Actually measure mass-to-charge ratio of ions (m/z) Several kinds exist: for bioanalysis, quadrupole, time-of-flight and ion traps are most used.

38 Quadrupole Mass Analyzer
Uses a combination of RF and DC voltages to operate as a mass filter. Has four parallel metal rods. Lets one mass pass through at a time. Can scan through all masses or sit at one fixed mass.

39 Trappola ionica

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41 Detector High Vacuum System Ion source Mass Analyzer Data System Inlet
Microchannel Plate Electron Multiplier Hybrid with photomultiplier

42 Data System High Vacuum System Ion source Mass Analyzer Data System
Inlet Detector PC Sun SPARK Station DEC Station

43 Summary: acquiring a mass spectrum
Ionization Mass Sorting (filtering) Detection Ion Source Ion Detector Mass Analyzer Form ions (charged molecules) Sort Ions by Mass (m/z) Detect ions 100 75 Inlet • Solid • Liquid • Vapor 50 25 1330 1340 1350 Mass Spectrum

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45 Porzione dello spettro di massa di latte vaccino (2% di materia grassa) determinato mediante MALDI/TOF

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51 Isotope Ratio Mass Spectrometry
IR-MS Isotope Ratio Mass Spectrometry

52 Isotopi Atomi di uno stesso elemento con lo stesso numero atomico (Z) ma differente numero di massa (A) possono esistere e si chiamano isotopi. Una stessa specie atomica ha, di norma, diversi isotopi: si parla di miscela isotopica naturale. 146C  147N + - t1/2= 5730 anni

53 Isotopi

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56 Frazionamento (abbondanza) isotopico
La variazione naturale di abbondanza isotopica nelle molecole è conseguenza delle diverse proprietà chimico-fisiche degli isotopi di uno stesso elemento. Numerosi processi chimico-fisici naturali possono portare al frazionamento isotopico: Evaporazione/condensazione Solidificazione/fusione Assorbimento/desorbimento

57 La composizione elementare (elementi traccia), così come i rapporti isotopici, di un prodotto alimentare dipende dall’animale (carne, latte, burro, formaggio, uova, etc.) o dalla pianta (vino, olio, farina, pane, pasta,etc.) da cui deriva. A sua volta, la composizione di animali e vegetali dipende rispettivamente dalle piante di cui si nutrono e dal suolo su cui crescono . Inoltre, le pratiche agronomiche influenzano la composizione dei suoli e l’acqua ingerita dagli animali o assorbita dalle piante incide sui rapporti 18O/16O e 2H/1H.

58 Un discorso analogo vale per l’ 18O
Acqua La composizione isotopica dell’acqua (di falda) è una caratteristica geografica Evaporazione dell’acqua dagli oceani: diminuzione degli H isotopi pesanti (acqua “più leggera”) Regioni a clima più freddo: diminuzione degli H isotopi pesanti nelle precipitazioni Più ci si muove verso le regioni interne, più diminuisce la quantità di deuterio Un discorso analogo vale per l’ 18O Esiste una forte correlazione fra il contenuto di 2H e 18O nell’acqua e il contenuto degli stessi nei tessuti animali e in composti organici di prodotti di origine animale come latte, burro e formaggio.

59 13C/12C E’ influenzato dalla dieta animale
Le piante C3 (ciclo di Calvin) discriminano il 13C, quindi sono caratterizzate da un 13C/12C più basso delle C4 (ciclo di Hatch-Slack) Le piante C3 sono più presenti a latitudini maggiori, mentre le C4 in climi più caldi: 13C/12C diminuisce nei materiali vegetali andando dall’equatore ai poli 13C/12C può essere usato come indicatore di origine geografica

60 Espressione dell’abbondanza isotopica
R è il rapporto tra l’isotopo meno abbondante rispetto a quello più abbondante

61 13C/12C C3 C4 CAM

62 PARAMETRI CHE INFLUENZANO IL RAPPORTO 15N/14N NEI COMPOSTI VEGETALI
Fissazione N2 atmosferico (0‰) -3/+1‰ (N2,NOx) Denitrificazione Residui organici (+10/+30 ‰) Precipitazioni Consumo da parte della pianta Materiale organico (R-NH2) -0,5‰ Ammonio (NH4+) Nitrati (NO3-) -12/-29‰ Minerali Nitrificazione ±1‰ Liscivamento

63 15N/14N N2-fissatrici Non N2-fissatrici

64 Rapporti isotopici normalmente indagati negli alimenti D/H, 13C/12C, 15N/14N, 18O/16O

65 COME FUNZIONA L’IRMS? (13C/12C)
d13C‰ VS VPDB combustione Gas CO2 Magnete m/z 46 (12C18O16O, 13C17O16O, 12C17O2) m/z 45 (13C16O2, 12C17O16O, 13C16O2) Sorgente ionica m/z 44 (12C16O2) Rivelatore

66 COME FUNZIONA L’IRMS? (15N/14N)
combustione d15N‰ VS aria Gas N2 Magnete m/z 30 (16N-14N, 15N-15N) m/z 29 (15N-14N) Sorgente ionica m/z 28 (14N-14N) Rivelatore

67 FATTORI CHE INFLUENZANO I RAPPORTI ISOTOPICI DEI PRODOTTI ANIMALI
I rapporti isotopici dei prodotti animali dipendono dal tipo di alimentazione e dall’origine dell’acqua L’ape assume gli zuccheri presenti nel nettare e li elabora senza alternarne i rapporti isotopici.

68 CHE INFORMAZIONI DANNO I RAPPORTI ISOTOPICI ?
tipo di isotopo è influenzato da…. e può perciò determinare… Metabolismo (C3, C4, CAM) Aggiunta illecita di zucchero di canna e/o barbabietola (ad esempio a vino e succhi di frutta) Tenore di mais nella dieta animale 13C/12C, D/H 18O/16O, D/H Origine dell’acqua Annacquamento (ad es. nel vino) Aggiunta di sostanze di sintesi 13C/12C , D/H Sintesi chimica 18O/16O, D/H, 15N14N, 13C/12C Caratterizzazione di prodotti ad origine protetta e controllata Origine geografica

69 Analisi dei rapporti tra isotopi stabili di bioelementi (D/H, 13C/12C, 15N/14N, 18O/16O, 34S/32S)

70 APPLICAZIONI DELL’IRMS (1)
Agro-alimentare Caratterizzazione dei prodotti alimentari: origine geografica; tracciabilità e riconoscimento delle possibili frodi (addizione di acqua o zucchero ai succhi di frutta o al vino, addizione di zucchero al miele, addizione di oli più economici all’olio di oliva). Archeologia Indagini paleo-nutrizionali per ottenere informazioni sulla dieta preistorica e sullo stile di vita dai residui organici conservati in manufatti archeologici. Valutazione dello stato di conservazione dei reperti. Chimica ambientale Monitoraggio ambientale. Determinazione delle forme di contaminazione. Identificazione e quantificazione dei processi di biodegradazione e di frazionamenti isotopico di tipo ambientale.

71 APPLICAZIONI DELL’IRMS (2)
Farmacologia Autenticazione e controllo qualità dei farmaci. Analisi del rapporto 13C/12C in campioni di respiro, dopo somministrazione di substrati opportuni, per la diagnosi di diverse patologie come l’infezione da Helicobacter pilori. Esplosivi, droghe ed altri materiali Indicazioni sull’origine di campioni che contengono la cellulosa (soldi falsificati). Differenziazione dei campioni di trinitrotoluene (TNT). Distinzione degli esplosivi aromatici da quelli non aromatici. Autenticazione, tracciabilità e controllo di qualità delle droghe. Identificazione dell’uso di steroidi (doping) da parte di atleti distinguendo tra i metaboliti steroidi esogeni ed endogeni. Petrolchimica Distinzione di tipi differenti di petrolio. Identificazione della fonte di prodotti idrocarburici (cherosene, diesel, nafta). Geochimica Studio sulla composizione isotopica delle acque sotterranea. Altro Differenziazione di terreno mediante il rapporto isotopico dell’azoto e del carbonio.

72 APPLICAZIONE NELL’AUTENTICAZIONE DI ALIMENTI
Prodotto Adulterazione Analisi Succhi di frutta Annacquamento (D/H) e 18O Edulcorazione 13C Miele Aggiunta di zucchero di canna Vino Aggiunta di zucchero Olio di oliva Aggiunta di oli più economici 18O Prodotti caseari Aggiunta di latte non dichiarato 13C e 15N Vanillina Differenziazione tra naturale e sintetica

73 Possibili applicazioni delle analisi isotopiche agli oli d’oliva
Identificazioni di sofisticazioni con oli di altre specie vegetali o con oli di sintesi Identificazioni di sofisticazioni con oli di provenienza geografica diversa rispetto a quella dichiarata (oli DOP)

74 Metodi analitici di accertamento dell’origine geografica su oli d’oliva
Panel Test, analisi di composti responsabili dell’aroma (Aparicio et al., 1996, J.Agric. Food Chem) Metodi chemiometrici applicati a diversi componenti dell’olio d’oliva (acidi grassi, steroli, alcoli alifatici e triterpenici, sostanza fenoliche, tocoferoli, trigliceridi e aromi). Forina e Tiscornia, Tsimidou et al., Alessandri et al., Webster et al., 2000 spettroscopia 13C-NMR e 1H-NMR ad alto campo (600 MHz) eseguita sull’olio tal quale (Sacchi et al., 1998; Mannina et al., 2000; Mannina et al., 2001) analisi dei rapporti tra isotopi stabili

75 Risonanza Magnetica Nucleare - NMR

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77 Prodotti ortofrutticoli
PREPARAZIONE DEL CAMPIONE Riduzione del frutto in poltiglia Centrifugazione della poltiglia ottenuta al fine di ottenere un succo chiaro Filtrazione e introduzione in tubicini per le analisi

78 Zona ad alto campo (schermatura intensa)
Spettri di lamponi, fragole e prugne Zona ad alto campo (schermatura intensa) Acidi organici Alcoli Amminoacidi prugna Acido chinico(1,8-2,1 ppm) Amminoacidi maggiori nel lampone che nelle fragole

79 Fragole e Lamponi Acido citrico (2,5 - 3 ppm) Acido malico Prugne Saccarosio, glucosio e fruttosio (2,5-5 ppm) fragole e prugne Glucosio e fruttosio lamponi

80 Zona a basso campo (schermatura debole)
6-9 ppm Protoni aromatici e olefinici Prugne Lamponi Specie polifenoliche 7,6 e 6,9 ppm 6,9-7,2 ppm tirosina Lamponi

81 Campioni dello stesso frutto possono mostrare variazioni composizionali in dipendenza:
Varietà Origine geografica Annata di produzione Tempo di conservazione ESEMPIO Tre varietà di mele

82 Saccarosio, fruttosio, glucosio, acido malico 2,5-5,0 ppm
Dipendenza del chemical shift dell’acido malico in funzione del pH Differenze di concentrazione di di ac. malico e di alcuni zuccheri tra le varie cultivars

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84 Nei nuclei che posseggono una massa dispari (numero di massa A) o una carica dispari (numero atomico Z), la carica gira (spin) attorno all’asse nucleare. N I nuclei degli atomi NMR-attivi si comportano come se fossero piccoli magneti S

85 In assenza di campo magnetico esterno i nuclei sono distribuiti in modo casuale

86 In presenza di un campo magnetico B0 esterno la distribuzione cambia ...
... ogni nucleo ha un moto di precessione attorno a B0 ... e e B0

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88 α β

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90 Chemical shift

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93 ν. ν

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95 La Spettroscopia NMR Vantaggi
Attraverso un singolo esperimento NMR si ottiene l’informazione strutturale e quantitativa su un numero molto elevato di specie chimiche Tempi di acquisizione brevi Metodo non invasivo

96 OLIO DI OLIVA: CARATTERIZZAZIONE ATTRAVERSO L’NMR AD ALTA RISOLUZIONE ( 1H e 13C)

97 REGOLAMENTO (CEE) n. 2568/91 Analisi Chimiche: acidità libera (% di acido oleico) numero di perossidi (meq/O2 Kg) Analisi Spettrofotometriche (UV): K232 , K270 , ΔK Analisi Cromatografiche: Acidi Grassi Ac. Palmitico Ac. Palmitoleico Ac. Eptadecanoico Ac. Eptadecenoico Ac. Stearico Ac. Oleico Steroli Colesterolo Brassicasterolo Campesterolo Stigmasterolo b-Sitosterolo Δ7-Stigmasterolo Ac. Linoleico Ac. Linolenico Ac. Arachidico Ac. Eicosenoico Ac. Behenico Ac. Lignocerico Panel Test

98 VANTAGGI DELLA TECNICA NMR
-metodo non convenzionale- L’errore sperimentale per tutti i composti analizzati è lo stesso. Possiamo ottenere informazioni quantitative riguardo a numerose specie chimiche con un singolo esperimento. Il campione è analizzato direttamente senza estrazioni o altre derivazioni.

99 SPETTRO PROTONICO DI UN OLIO DI OLIVA: COMPONENTI PRINCIPALI
MHz in CDCl3 e DMSO-d6 T = K

100 SPETTRO PROTONICO DI UN OLIO DI OLIVA: COMPONENTI MINORI

101 DIGLICERIDI OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE OLIO DI OLIVA LAMPANTE

102 ANALISI DEGLI STEROLI Gli steroli si misurano convenzionalmente con le tecniche cromatografiche. Lo spettro NMR 1H mostra nella regione compresa fra 0.60 e 0.70 ppm le risonanze dei CH3-18 degli steroli che possono così essere direttamente analizzati. Colesterolo

103 REGIONE DEI METILI (1H) OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE OLIO DI OLIVA
ACIDO LINOLENICO REGIONE DEI METILI (1H) b SITOSTEROLO OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE OLIO DI OLIVA OLIO DI GIRASOLE OLIO DI MAIS OLIO DI SOIA OLIO DI ARACHIDI

104 REGIONE DEI METILI (1H) OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE OLIO DI OLIVA
A.L.Segre, L.Mannina, Recent Research Developments in Oil Chemistry, (1997), 1, ACIDO LINOLEICO OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE OLIO DI OLIVA OLIO DI GIRASOLE OLIO DI MAIS OLIO DI SOIA OLIO DI ARACHIDI

105 REGIONE DELLE ALDEIDI (1H)
ESANALE ESENALE OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE OLIO DI OLIVA OLIO DI GIRASOLE OLIO DI MAIS OLIO DI SOIA OLIO DI ARACHIDI

106 NMR + METODI STATISTICI
Analisi della Varianza (ANOVA) Su tutte le variabili NMR  per selezionare quelle con maggior potere discriminante. Analisi ad albero (TCA) Sulle variabili selezionate tramite l’ANOVA per ottenere una separazione fra i gruppi senza alcuna ipotesi iniziale. Analisi delle Componenti Principali (PCA) Sulle variabili selezionate tramite l’ANOVA per ottenere delle combinazioni lineari di tali variabili che massimizzano la separazione fra gli oggetti (campioni). Analisi discriminante lineare (LDA) Sulle variabili selezionate tramite l’ANOVA per ottenere delle combinazioni lineari di tali variabili che massimizzano la separazione fra i gruppi ipotizzati. Affidabilità del sistema statistico Per provare l’affidabilità del sistema, alcuni campioni di olio, selezionati casualmente, sono stati esclusi dalle analisi e considerati incogniti; se gli oli incogniti sono classificati correttamente nelle analisi successive il sistema statistico può essere considerato stabile e usato per i casi reali.

107 CARATTERIZZAZIONE GEOGRAFICA (1H)
Olio Siciliano Olio Umbro

108 CARATTERIZZAZIONE GEOGRAFICA (1H): OLI TOSCANI
TCA LDA Seggiano Lucca Arezzo

109 CARATTERIZZAZIONE GEOGRAFICA (1H): OLI DEL CENTRO-NORD
LDA L.Mannina, M.Patumi, N.Proietti, D.Bassi, A.L.Segre, Journal of Agriculture and Food Chemistry, (2001), 49,

110 CARATTERIZZAZIONE GEOGRAFICA (1H): EFFETTO DELL’ANNO
LDA ANNO: 1996; OLI PUGLIESI, LIGURI E SICILIANI

111 CARATTERIZZAZIONE GEOGRAFICA (1H): EFFETTO DELL’ANNO
LDA ANNO: 1997; OLI PUGLIESI, LIGURI E SICILIANI

112 CARATTERIZZAZIONE GEOGRAFICA (1H): EFFETTO DELL’ANNO
LDA ANNO: ; OLI PUGLIESI, LIGURI E SICILIANI

113 ADULTERAZIONE DELL’OLIO DI OLIVA: ADDIZIONE DI OLIO DI NOCCIOLA
Dalle nocciole fresche si ottiene un olio la cui composizione è molto simile a quella dell’olio di oliva; si tratta di un olio di elevato pregio ed alto valore commerciale ed in tali condizioni risulta non conveniente addizionare l’olio di nocciola ad un olio di oliva di qualità. Tuttavia il surplus di nocciole vecchie ed ammuffite viene usato per produrre un olio scadente che contiene micotossine cancerogene; quest’olio, opportunamente deodorizzato, viene aggiunto ad oli di oliva scadenti (Turchia , Tunisia) e messo in commercio. Questa è una FRODE di difficile individuazione.

114 ADULTERAZIONE DELL’OLIO DI OLIVA: ADDIZIONE DI OLIO DI NOCCIOLA
AC. LINOLENICO OLIO DI NOCCIOLA OLIO DI OLIVA AC. GRASSI SATURI OLIO DI NOCCIOLA OLIO DI OLIVA

115 13C NMR + ANALISI STATISTICA
  CARATTERIZZAZIONE GEOGRAFICA (EFFETTO PEDOCLIMATICO) CARATTERIZZAZIONE GENETICA (EFFETTO DELLA CULTIVAR)

116 EFFETTO PEDOCLIMATICO SULLA COMPOSIZIONE DEGLI OLI DI OLIVA ARGENTINI ED ITALIANI: UN PROBLEMA AGRONOMICO La Catamarca è una regione semidesertica dell’Argentina caratterizzata da un clima con forti escursioni termiche e da una vegetazione con prevalenza di erbacee e arbusti. Scopo del lavoro era quello di riqualificare tale zona con l’impianto di olivi (Olea europea L.) e più precisamente con cultivar in grado di dare oli con caratteristiche simili a quelle richieste dalla Comunità Europea. Sono state quindi realizzate due piantagioni sperimentali, una in Argentina ed una in Italia, nelle quali sono state impiantate delle cultivar tipiche del bacino mediterraneo.

117 EFFETTO PEDOCLIMATICO (13C)
CULTIVAR TCA Argentina (Catamarca) Biancolilla (Sicilia) Cerasuola (Sicilia) Coratina (Puglia) Kalamata (Puglia) Peranzana (Puglia) Leccino (Lazio) I-77 (Umbria) Frantoio (Lazio) Arbequina

118 EFFETTO PEDOCLIMATICO (13C)


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