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IL RISCHIO ELETTRICO Nell’industria e nei laboratori chimici,

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Presentazione sul tema: "IL RISCHIO ELETTRICO Nell’industria e nei laboratori chimici,"— Transcript della presentazione:

1 IL RISCHIO ELETTRICO Nell’industria e nei laboratori chimici,
per i tecnici, gli operatori, i manutentori non elettrici.

2 L’IMPIANTO ELETTRICO E’ FONTE DI PERICOLO
riscaldamento elettrocuzione proiezione

3 IL RISCHIO CONSEGUENTE E’ LEGATO AI SEGUENTI FATTORI
Ambientali Carenze progettuali Carenze gestionali e di manutenzione Carenze segnaletiche Assenza di dispositivi di protezione individuali

4 FATTORI AMBIENTALI Il numero delle persone che frequentano l’ambiente,
il tipo di lavorazione, i beni ivi custoditi influenzano il livello di rischio

5 CARENZE PROGETTUALI Un’errata progettazione può accelerare
il degrado dell’impianto, determinando guasti. Una variazione della destinazione d’uso dei locali deve richiedere l’intervento di un tecnico elettricista ed eventualmente di un progettista di impianti elettrici Occorre intervenire sul grado di protezione? I cavi sono posati correttamente in relazione all’ambiente? E’ aumentata la corrente di impiego ?

6 CARENZE GESTIONALI E MANUTENTIVE
Eccessivi sovraccarichi, Temperatura ambiente elevata. Accumulo di polvere Schiacciamento di cavi

7 CARENZE SEGNALETICHE Un impianto elettrico sotto tensione
dovrebbe avere una spia rossa di segnalazione Le macchine dovrebbero essere dotate di pulsante di emergenza

8 CARENZE SULLA GESTIONE DEI DPI
Utilizzare tute da lavoro Utilizzare spolverine: non in materiale sintetico, impediscono il veloce propagarsi di un incendio alla persona

9 GLI INCIDENTI TIPICI Contatto indiretto: Es. verso una carcassa
di macchina o strumento che normalmente non è in tensione ma che lo diviene a causa di un guasto Il salvavita protegge se correttamente coordinato con l’impianto di terra!!!

10 GLI INCIDENTI TIPICI Contatto diretto:
Es. verso una parte attiva che affiora da una guaina sbucciata Es. verso parti di macchine che hanno subìto una asportazione di un pannello protettivo Il salvavita non protegge !!! xké1 xké2

11 GLI INCIDENTI TIPICI Incendio
Es. il bulbo non protetto di una lampada alogena viene a contatto con sostanze infiammabili Es. Un morsetto non ben serrato che produce riscaldamento localizzato, interessando sostanze infiammabili

12 QUALI DANNI DAI CONTATTI ?

13 LABORATORIO: QUALI PRECAUZIONI?
Civili attenzione a non sovraccaricarle Le prese Industriali Garantiscono un grado di protezione, La spina non si sfila sotto carico Le lampade attenzione al cristallo protettivo Nessun cavo sia o possa essere schiacciato

14 LABORATORIO: QUALI PRECAUZIONI?
Strumentazione con marchio CE Con strumentazione obsoleta può danneggiarsi l’isolamento con conseguenti tensioni pericolose sulle boccole Pretendere dagli installatori la dichiarazione di conformità dell’imp. El. Non escludere il conduttore di protezione giallo verde

15 LABORATORIO: QUALI PRECAUZIONI?
Fare effettuare verifica su impianto di terra Ogni 2 anni Pretendere adeguate condizioni di illuminamento e pulizia Effettuare mensilmente il test sugli interruttori differenziali

16 INOLTRE, NELL’INDUSTRIA:
Macchine conformi al DPR 459/96 Istruzioni Pulsante di emergenza Presenza di ripari interbloccati Non manomettere la messa a terra e dispositivi di sicurezza

17 IN CASO DI ELETTROCUZIONE
Non toccare l’infortunato Togliere tensione Praticare massaggio cardiaco e Respirazione bocca a bocca


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