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PubblicatoMariana Micheli Modificato 5 anni fa
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Educare alla sostenibilità per uno sviluppo che guardi al futuro.
L’esperienza del Concorso “Lo Sviluppo locale che vorrei”. Ravenna 26 ottobre 2016
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Educare alla sostenibilità per uno sviluppo che guardi al futuro.
PERCHE’?
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L’8 agosto é stato quest’anno il giorno del sovrasfruttamento della Terra
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«..una nuova era climatica…»
IL 24 ottobre l’Omm - Organizzazione meteorologica mondiale «..una nuova era climatica…» «Se non si affrontano le emissioni di CO2 non saremo in grado di affrontare i cambiamenti climatici e di mantenere l'aumento della temperatura al di sotto dei 2 grandi centigradi rispetto al livello dell'era pre-industriale.»(Petteri Taalas segretario generale dell'Omm)
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E’ SOSTENIBILE? E’ EQUO?
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UNA RISPOSTA GLOBALE
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COME FARE Ripensare le politiche ed i sistemi di produzione e di consumo per “passare da un mondo fondato sulla quantità ad un mondo che assuma come valore la qualità: della vita, dei rapporti tra gli uomini, dei rapporti tra l'uomo ed il pianeta”»
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MISURARE LA QUANTITA’ MISURARE LA QUALITA’
PIL BES (Misure del benessere)* *nato da un’iniziativa congiunta del Cnel e dell’Istat, si inquadra nel dibattito internazionale sul “superamento del Pil”
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GESTIRE LA TRANSIZIONE
LEGANDO SVILUPPO, TERRITORI, EQUITA’ E SOSTENIBILITA’ Le politiche per gestire la transizione, né facile né breve, esigono un impegno che veda insieme alle istituzioni, un agire concreto di forze sociali radicate nelle comunità locali, nazionali e sovranazionali. La portata epocale delle trasformazioni ha una grande esigenza di mediatori sociali per assicurare alle scelte di politica economica e sociale il più alto grado di consenso proprio di una democrazia partecipativa e matura.
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e le iniziative di coordinamento quale…..
I MEDIATORI SOCIALI Le rappresentanze delle imprese, del lavoro, del terzo settore che hanno nel loro DNA una visione di modernità che non disdegna le proprie radici e le iniziative di coordinamento quale…..
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«…ogni cambiamento ha bisogno di motivazioni e di un cammino educativo…»
La partenza è «puntare su un altro stile di vita», che apre anche la possibilità di «esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale” (Enciclica «Laudato sì»)
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L’esperienza del Concorso “Lo Sviluppo locale che vorrei”
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UNA PROPOSTA PER: UN DIVERSO MODO DI PENSARE, UNA DIVERSA CULTURA,
UNA DIVERSA EDUCAZIONE
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QUALCHE DATO 5 edizioni 6 Webinar 18 classi premiate 17 menzioni speciali
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3 PREMIAZIONI E 3 MENZIONI QUEST’ANNO
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CONFERME E NOVITA’ PER IL CONCORSO 2017
- promosso da Articolo Novantanove in partnership con ANP ed in sintonia con le iniziative dell’ ISTAT per la promozione statistica e l’utilizzo degli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (i BES) - patrocinato da Ministero dell’Ambiente, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ANCI, Unioncamere, Fondazione CON IL SUD, Tavolo di Coordinamento del Forum MyBES - previsto l’utilizzo per la ideazione e progettazione di impresa anche dei saperi e dei vissuti acquisiti nel percorso di alternanza scuola-lavoro
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«Il lavoro che vorrei ci fosse»
L’alternanza «Il lavoro che c’è» Il Concorso «Il lavoro che vorrei ci fosse»
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“Non vado a scuola per un pezzo di carta, ma per un pezzo di futuro”.
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“Il futuro non sono in grado di prevederlo. So solo che voglio farlo”
(Cesare Cacitti, maker, liceale e blogger. Classe 1999)
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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