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I tre pilastri della democrazia: ordine, potere e identità

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Presentazione sul tema: "I tre pilastri della democrazia: ordine, potere e identità"— Transcript della presentazione:

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2 I tre pilastri della democrazia: ordine, potere e identità

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4 La tipologia storica dei partiti

5 La matrice per l’analisi dei partiti: Prospettive X temi

6 I 4 problemi organizzativi dei partiti: dalla definizione degli obiettivi deriva la soluzione agli altri tre problemi

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8 Una tipologia diversa: che guarda agli obiettivi

9 Scelte elettorali e sistemi partitici
Alla ricerca dei voti Scelte elettorali e sistemi partitici

10 Rappresentano interessi diversi generati da fratture (cleavages) che attraversano la società
frattura tra società urbana e società rurale frattura confessionale frattura tra laici e clericali frattura di classe frattura tra valori materialisti e post-materialisti fratture etniche e linguistiche

11 Oltre i conflitti sociali
1 Partiti potenziali 2 Partiti effettivamente creati e conosciuti 3 Partiti che ottengono seggi

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16 Lo “sviluppo” dei partiti
Vincoli all’ingresso Vincoli all’istituzionalizzazione Alta identificazione degli elettori Esperienze traumatiche Legami organizzativi partiti-gruppi Sistema elettorale Progetti di integrazione troppo ampi o ristretti Assenza di dirigenti e leadership Debole organizzazione Conflitti interni

17 I sistemi di partito: dimensioni rilevanti
Penetrazione (radicamento) partitica della società Legittimazione del sistema (partiti antisistema) Nazionalizzazione dei partiti (centro-periferia) Morfologia dei sistemi partitici (la tipologia di Sartori) Come cambiano i sistemi ….

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19 Partiti prosistema Partiti accomodanti Partiti polarizzanti Partiti antisistema

20 Dimensioni del sistema partitico

21 CLASSIFICAZIONI DEL SISTEMA PARTITICO

22 Sistemi di partito e modelli di competizione

23 Il cambiamento nel sistema partitico
Approcci quantitativi: frammentazione, volatilità, polarizzazione, astensionismo … Approcci qualitativi (o configurativi) 1) Logica della competizione: da multipolari e centrifughe a bipolari e centripete (Wolinetz 2004) 2) Intensità e ambito del cambiamento (Smith 1989) 3) Modelli di alternanza (Mair 2006)

24 Cambiamenti del sistema partitico
Il peso del sistema elettorale Lo schema di Sartori Indicatori quantitativi (Lane e Ersson) Intensità e oggetto del cambiamento (Smith) La logica della competizione (Wolinetz) Modelli di alternanza (Mair)

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26 Il cambiamento partitico per Smith 1989
Fluttuazioni temporanee Cambiamenti ristretti Cambiamenti generalizzati Trasformazione

27 Modelli di alternanza di Mair 2066
Numero di alternanze al governo Portata dell’alternanza: totale – parziale Eterogeneità/novità delle coalizioni Innovazione nei partiti – crisi dei partiti antisistema

28 Una sintesi Sistema elettorale Riforme continue Offerta
Destrutturazione Domanda De-allineamento

29 Disequilibrio strutturale
Sistemi unipolari; bipolarismi asimmetrici; sistemi multipolari stabili Equilibrio statico Equilibrio dinamico Disequilibrio strutturale Democrazie bipolari; Multipolari in fasi di cambiamento Sistemi fluidi o in via di de- strutturazione; sistemi multipolari instabili

30 Alla ricerca delle cariche
Governo di partito

31 Partiti e sistemi di governo
Formazione e dissoluzione dei governi Operatività e rapporti con il Parlamento Rapporti tra capo dell’esecutivo e governo Ruolo dei veto players  DEMOCRAZIE BIPOLARI, a somma zero o dell’alternanza  DEMOCRAZIE MULTIPOLARI, a somma positiva, senza alternanza Collegamento con la competizione elettorale

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33 La democrazia consociativa
livello sociale: la segmentazione (o integrazione verticale) della popolazione in specifiche comunità religiose, linguistiche, etniche, razziali o ideologiche – in Olanda si parla di “pilastri” (zuilen); in Belgio di “famiglie politiche”, in Austria di “campi armati” (lager); livello politico: élite rappresentative in grado di controllare la coesione interna ad ogni sub-cultura e inclini allo “spirito di accomodamento“; 3) livello istituzionale: pratiche di condivisione del potere (power-sharing) quali il ricorso al principio di proporzionalità, la pratiche delle grandi coalizioni, poteri di veto a garanzia dei diritti delle minoranze sia costituzionalizzati (institutional veto players) che informali (partisan veto players).

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35 Partiti e Politiche Pubbliche
Alla ricerca delle politiche Partiti e Politiche Pubbliche

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37 Partiti e Politiche Pubbliche
I partiti contano effettivamente ? Determinismo vs contingenza I partiti agiscono da soli? Monismo vs pluralismo (complessità strategica) I partiti sono autonomi ? Autonomia vs eteronomia

38 Problemi/criticità Perdita di rilevanza delle ideologie identità vs competizione (indistinzione) Statalizzazione incongruente: potere di nomina senza capacità di influenza delle policy Americanizzazione delle politiche: influenza delle politiche distributive e costitutive

39 Due letture dei vincoli di policy
Sovranità limitata: Strategia di sopravvivenza: deflazione delle aspettative e devoluzione della responsabilità Farsi legare: costringere i partiti ad essere responsabili (decisioni non-maggioritarie)


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