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PubblicatoLaura Fidalgo Belmonte Modificato 6 anni fa
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Materialismo ed empirismo nella filosofia inglese
La filosofia politica: Hobbes e Locke ELVIRA VALLERI
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Possiamo conoscere davvero solo ciò che siamo in grado di fare
Materialismo: valore dell’esperienza in Hobbes che tuttavia non fornisce un sapere certo Nel linguaggio questa teoria porta Hobbes al nominalismo: nel linguaggio le parole sono solo convenzioni Possiamo conoscere solo per via deduttiva, dobbiamo allora partire da determinati principi Possiamo conoscere davvero solo ciò che siamo in grado di fare Le scienze per eccellenza sono dunque quelle prodotte dall’uomo: la MORALE e la POLITICA La conoscenza della natura non potrà mai essere dimostrativa, anche se all’interno di essa domina sempre un MECCANICISMO DETERMINISTICO E NECESSARIO Hobbes ELVIRA VALLERI
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L’empirismo di j.Locke Empirismo unica via della conoscenza
Bacone e Locke La conoscenza deriva dall’esperienza (empeirìa) e si contrappone al razionalismo e all’empirismo Locke: dalle idee semplici alle idee complesse (costruzioni della nostra mente, dunque senza corrispondenza oggettiva) L’empirismo di j.Locke ELVIRA VALLERI
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HOBBES: l’etica e la politica
Viene condotta in maniera deduttiva ed è preliminare alla filosofia politica L’analisi delle passioni e del comportamento è tra gli aspetti più importanti di Hobbes HOBBES: l’etica e la politica ELVIRA VALLERI
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La spiegazioni delle passioni muove da un principio elementare
Il MOVIMENTO VITALE che ogni essere tende a conservare o ad espandere Tutto ciò che favorisce la conservazione e l’incremento del movimento vitale Genera una reazione di piacere. Tutto ciò che lo ostacola genera dolore Amore e Odio: DERIVANO DAL PIACERE E DAL DOLORE L’antropologia ELVIRA VALLERI
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Buono e cattivo non sono proprietà delle cose ma REAZIONI, nozioni soggettive delle singole persone
Nello STATO di NATURA queste nozioni non ci sono Sarà il potere e l’istituzione della società a determinare, mediante la determinazione di leggi positive, ciò che è bene e ciò che è male NON ESISTE UNA MORALE ORIGINARIA, FONDATA SULLA NATURA RAZIONALE DELL’UOMO Il carattere dell’uomo è dunque studiabile scientificamente, non può essere modificato dalla volontà individuale L’uomo è determinato, nel proprio agire, da una catena di cause L’antropologia ELVIRA VALLERI
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DA QUESTA CONSTATAZIONE HOBBES GIUNGE ALLA SUA TEORIA DELL’ASSOLUTISMO
L’uomo, come tutti gli altri animali, è mosso ad agire dal DESIDERIO o dall’AVVERSIONE La tendenza dell’uomo a soddisfare i suoi desideri lo pone in competizione con gli altri uomini DA QUESTA CONSTATAZIONE HOBBES GIUNGE ALLA SUA TEORIA DELL’ASSOLUTISMO Natura e ragione ELVIRA VALLERI
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L’UOMO NELLO STATO DI NATURA è “LUPO PER L’ALTRO UOMO”
Nello stato di guerra (tutti contro tutti) la vita non è in alcun modo garantita. La proprietà e la civiltà non possono essere tutelate Nello stato di natura l’uomo ha il diritto di fare tutto ciò che rientra nelle sue possibilità per preservare la propria vita Homo homini lupus ELVIRA VALLERI
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Ne deriva una situazione di insicurezza per la quale bisogna cercare la pace
Nello stato di natura vi è un unico diritto: il diritto di ognuno su tutto Nello stato di natura non esistono diritti (anche il diritto di proprietà non è garantito) Homo homini lupus ELVIRA VALLERI
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La prima legge naturale suggerisce di evitare il conflitto permanente
Cercare la pace: questa è la fondamentale legge di natura, dettata dalla ragione Hobbes parla di leggi di natura che devono essere distinte dal diritto naturale La prima legge naturale suggerisce di evitare il conflitto permanente La seconda è detta della reciprocità: “che un uomo sia disposto, quando anche gli altri lo sono, a deporre questo diritto a tutte le cose e che si accontenti di avere tanta libertà contro gli altri uomini, quanta egli ne concederebbe ad altri contro di lui” La terza è direttamente derivata da quanto affermato: l’uomo, seguendo la ragione, rinuncia al proprio diritto su ogni cosa per cercare la pace. Questa terza legge si definisce come MANTENIMENTO DEI PATTI CERCARE LA PACE ELVIRA VALLERI
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Ragione facoltà finita di previsione e di scelte opportune per Hobbes
Le leggi fondamentali delle norme naturali sono dunque dirette a sottrarre l’uomo al gioco autodistruttivo degli istinti Si tratta di una disciplina da intendersi come tecnica di autoconservazione Ragione facoltà finita di previsione e di scelte opportune per Hobbes ELVIRA VALLERI
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La ragione calcolatrice e la legge naturale
Minaccia potenziale implicita nello stato di guerra, che rende impossibili le varie attività umane, ponendo l’uomo a livello dell’animale solitario, abbrutito dal timore e incapace di disporre del suo tempo Se l’uomo fosse privo di ragione la condizione di guerra sarebbe insormontabile Ma la ragione umana è la capacità di prevedere e provvedere, mediante un calcolo accorto, ai bisogni e alle esigenze dell’uomo E’ la ragione che suggerisce all’uomo la NORMA o il principio generale dal quale discendono le leggi naturali del vivere civile, proibendo a ciascun individuo ciò che provoca la distruzione della vita e di omettere ciò che serve a conservarla QUESTO PRINCIPIO E’ IL FONDAMENTO DELLA LEGGE NATURALE Per Hobbes come per il giusnaturalismo LA LEGGE NATURALE E’ UN PRODOTTO DELLA RAGIONE UMANA. La “naturalità” del diritto significa per Hobbes la “razionalità” di esso La ragione calcolatrice e la legge naturale ELVIRA VALLERI
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GIUSNATURALISMO PRECISAZIONI ELVIRA VALLERI
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GIUSNATURALISMO HOBBES
I diritti naturali sono INALIENABILI Ad eccezione della conservazione della vita La rinuncia che fonda il patto sociale riguarda tutti i diritti GIUSNATURALISMO HOBBES ELVIRA VALLERI
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Del diritto positivo e del diritto naturale si può fare scienza
Il tedesco Samuel Puffendorf ( ) sviluppa un’analisi interessante del pensiero di Th. HOBBES 1661 ricopre la prima cattedra di DIRITTO NATURALE in Europa a Heidelberg 1672 pubblica la sua opera principale: De iure natura et gentium (Il diritto della natura e delle genti) opera in 8 libri Analogie con il pensiero di Hobbes: anche Puffendorf sostiene il carattere scientifico del diritto Puffendorf distingue il diritto naturale dal diritto positivo e da quello divino Del diritto positivo e del diritto naturale si può fare scienza Il sistema del diritto ELVIRA VALLERI
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Il sistema del diritto: S.Puffendorf
Il diritto naturale prevede un metodo deduttivo: il diritto naturale è ricavabile dalla ragione umana Il diritto positivo prevede un metodo empirico perché le leggi dei singoli stati possono essere conosciute solo attraverso l’osservazione Gli enti morali (traducibile come VALORI) sono oggetti di diritto Il sistema del diritto: S.Puffendorf ELVIRA VALLERI
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S.Puffendorf Reinterpretazione del contrattualismo Doppio patto
Pactum unionis nasce la società civile Pactum subjectionis nasce lo stato in quanto autorità S.Puffendorf ELVIRA VALLERI
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LO STATO E L’ASSOLUTISMO
L’atto fondamentale che segna il passaggio dallo stato di natura allo stato civile è quello compiuto in conformità con la legge naturale(II) La stipulazione di un contratto con il quale gli uomini rinunciano al diritto illimitato dello stato di natura e lo trasferiscono ad altri Solo se ciascun individuo sottomette la propria volontà a un unico uomo o ad una sola Assemblea e si obbliga a rispettarla si ha una stabile difesa della pace e dei patti di reciprocità in cui essa consiste LO STATO E L’ASSOLUTISMO ELVIRA VALLERI
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Quando questo trasferimento sia effettuato
Si ha la costituzione dello STATO o SOCIETA’ CIVILE, detto anche “persona civile” Colui che rappresenta questa persona è il Sovrano o Leviatano e ha potere assoluto su tutti gli altri sudditi ELVIRA VALLERI
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Lo Stato è “…l’unica persona la cui volontà, in virtù dei patti contratti reciprocamente da molti individui, si deve ritenere la volontà di tutti questi individui…” Colui che rappresenta questa persona (Assemblea o individuo) è il Sovrano o LEVIATANO e ha potere assoluto ; tutti gli altri sono sudditi DEFINIZIONE ELVIRA VALLERI
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Caratteri dell’assolutismo politico di Hobbes
Irreversibilità e unilateralità del patto, una volta che questo si è costituito Il diritto dello Stato nasce dai patti dei sudditi fra loro, non da un patto fra SOVRANO e SUDDITI Il potere sovrano è INDIVISIBILE e non può essere distribuito tra poter diversi che si limitano a vicenda Il giudizio sul bene e il male appartiene allo Stato non ai sudditi, perché la legge che distingue il giusto dall’ingiusto non può essere affidata all’arbitrio dei singoli, Se questa situazione di arbitrarietà si verificasse lo Stato si dissolverebbe Fa parte della sovranità anche l’obbedienza anche per ordini ritenuti ingiusti o peccaminosi Tuttavia la sovranità esclude la liceità del TIRANNICIDIO Caratteri dell’assolutismo politico di Hobbes ELVIRA VALLERI
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Caratteri dell’assolutismo politico di Hobbes
Il tratto più caratteristico E’ la negazione che lo Stato o il Sovrano sia comunque soggetto alle leggi dello stato Lo stato è l’anima della comunità Come anima della comunità congloba in sé anche l’autorità religiosa e non riconosce un’autorità religiosa indipendente: Chiesa e Stato coincidono Caratteri dell’assolutismo politico di Hobbes ELVIRA VALLERI
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Una visione paternalistica del potere politico
J.FILMER ELVIRA VALLERI
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John Locke e la confutazione delle posizioni di Filmer
L’opera di Locke Due trattati sul governo viene pubblicata nel 1790 Quest’opera finisce per assumere il carattere di “giustificazione teorica” della Gloriosa rivoluzione In quest’opera Locke si impegna in una critica serrata delle posizioni di Filmer Osserva, prima di tutto, che non vi può essere nessuna affinità tra il potere reale e quello del pater familias Ma come nasce la specificità del potere politico? John Locke e la confutazione delle posizioni di Filmer ELVIRA VALLERI
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I due trattati e la legge di natura
Esiste una legge di natura che è la ragione stessa in quanto ha per oggetto i rapporti fra gli uomini e prescrive la perfetta reciprocità di questi rapporti Locke come Hobbes connette questa regola di reciprocità con quella dell’eguaglianza originaria degli uomini A DIFFERENZA DI HOBBES, Locke ritiene che questa regola limiti il diritto naturale di ciascuno con il pari diritto degli altri I due trattati e la legge di natura ELVIRA VALLERI
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Due trattati sul governo
“Lo stato di natura è governato dalla legge di natura, che collega tutti; e la ragione, la quale è questa legge, insegna a tutti gli uomini, purché vogliano consultarla, che, essendo tutti uguali e indipendenti, nessuno deve danneggiare l’altro nella vita, nella salute, nella libertà e nella proprietà” Due trattati sul governo ELVIRA VALLERI
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DUE TRATTATI SUL GOVERNO
NELLO STATO DI NATURA, cioè anteriormente alla costituzione di un potere politico La legge di natura è la sola legge valida. In questo stato la libertà non consiste ne vivere come meglio aggrada Il diritto naturale dell’uomo è limitato alla propria persona, ed è diritto alla vita, alla proprietà, perché proprietà prodotta da proprio lavoro Questo significa che chi offende questi diritti può essere punito, ma solo nella misura in cui si risponde all’offesa, mai in modo arbitrario DUE TRATTATI SUL GOVERNO ELVIRA VALLERI
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Lo Stato nasce per evitare la guerra
Diventa uno stato di guerra quando qualcuno ricorre alla forza per ottenere ciò che la LEGGE NATURALE VIETEREBBE di ottenere: il controllo sulla libertà, sulla vita e sulla proprietà Tuttavia lo stato di natura NON necessariamente porta alla guerra (HOBBES) Lo Stato nasce per evitare la guerra Stato e libertà ELVIRA VALLERI
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Gli uomini si pongono in società
Per otteneresoccorso Gli uomini si pongono in società Proprio per evitare questo stato di guerra ELVIRA VALLERI
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La dimensione del potere in Locke
La costituzione di un potere civile NON toglie agli uomini i diritti dei quali godevano nello stato di natura La giustificazione del potere civile consiste nella sua efficacia a garantire agli uomini, pacificamente, questi diritti Il consenso dei cittadini da cui si origina il potere civile fa di questo potere una SCELTA operata dagli stessi cittadini e dunque un atto e una garanzia di libertà dei cittadini medesimi NE DISCENDE L’ESCLUSIONE DI QUALSIAI POTERE ASSOLUTO O ILLIMITATO Soltanto il consenso di coloro che partecipano ad una comunità stabilisce il diritto di questa comunità sui suoi membri Questo consenso, atto di scelta libera, è diretto a mantenere e garantire questa libertà, escludendo qualsiasi forma di incerta e arbitraria volontà di un uomo su altri uomini. La dimensione del potere in Locke ELVIRA VALLERI
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