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Le tre grandi personalità dopo Silla
Gneo Pompeo Magno, Giulio Cesare e Marco Licinio Crasso
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Gneo Pompeo Magno Nel 62 a. C. Pompeo torna vittorioso dalla II Guerra Mitridatica. Il Senato ha paura che marci su Roma con l’esercito come fece Silla ed imponga un potere monarchico. Pompeo sbarcato a Brindisi congeda l’esercito e chiede la distribuzione di terre per i suoi veterani.
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Marco Licinio Crasso Aveva sedato la rivolta di Spartaco (71. a. C.)
Era stato console con Pompeo nel 70 a. C. Perseguiva assieme a Cesare una politica di riforme, facendo uso delle sue ricchezze
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Optimates versus populares
Caio Giulio Cesare Marco Licinio Crasso
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Giulio Cesare Di famiglia patrizia (gens Iulia), nipote di Caio Mario, vicino alla fazione dei populares . Cesare era stato: Questore in Spagna (68 a. C.) Pontifex maximus Pretore (62 a. C.) Propretore in Spagna (61. a. C.) ↓ La sua popolarità aumenta notevolmente
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Optimates versus populares
Optimates Marco Tullio Marco Porcio Cicerone Catone
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Lucio Sergio Catilina Appartenente alla nobile gens Sergia.
Sostenitore di Silla. Uomo senza scrupoli accusato di numerosi reati (omicidio, corruzione, concussione), ma mai condannato. Nel 65 a.C. Catilina vorrebbe concorrere per il consolato, ma l’accusa di concussione glielo impedisce. Inizia una politica a favore dei populares contro i senatori corrotti per avere successo.
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Catilina versus Cicerone
Nel 64 a.C. Catilina si candida per il consolato. I senatori appoggiano Cicerone e Ibrida. Cicerone pronuncia violente orazioni contro Catilina, mettendone in luce tutti i misfatti. Cicerone e Ibrida sono eletti consoli per l’anno 63 a.C.
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La congiura di Catilina
Catilina si candida anche per il consolato del 62 a.C. con un programma a favore dei populares: Frequenta attori e gladiatori noti al popolo di Roma. Promuove leggi di redistribuzione delle terre e di assegnazione di appezzamenti coltivabili ai veterani di guerra. Emana un editto per la cancellazione generale dei debiti. Allarma notevolmente i senatori che candidano Murena, sostenuto da Cicerone.
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La congiura di Catilina
Murena vince le elezioni, ma con presunti brogli. Catilina organizza un colpo di stato per prendere il potere che gli era stato negato dai senatori. Cicerone scopre la congiura e la svela ai senatori attraverso la celebre Prima Catilinaria. Cicerone condanna a morte tutti i catilinari senza diritto di appello Anche Catilina muore
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Prima Catilinaria Fino a che punto abuserai, o Catilina, della nostra pazienza? Quanto a lungo questo tuo furore si prenderà gioco di noi? Fino a che punto arriverà la sfrontatezza sfrenata? Non ti turbarono per niente il presidio notturno del Palatino, per niente le sentinelle notturne della città, per niente il timore del popolo, per niente l'affluenza di tutti gli onesti, per niente questo protettissimo luogo per tenere la riunione del senato, per niente la bocca e il volto di questi? Non senti che i tuoi piani sono svelati, non vedi che la tua congiura, conosciuta già da tutti questi, è tenuta sotto controllo? Chi di noi ritieni che ignori che cosa hai fatto la notte scorsa, che cosa in quella precedente, dove sei stato, chi hai convocato, quale decisione hai preso? (2) O tempi, o costumi! Il senato comprende queste cose. Il console le vede; questo tuttavia vive. Vive? Anzi, viene anche in senato, diventa partecipe delle decisioni pubbliche, annota e designa con gli occhi ognuno di noi per la strage. Invece sembra che noi, uomini forti, facciamo abbastanza per lo stato, se evitiamo il furore e le frecce di costui. A morte te, o Catilina; era opportuno che per ordine del console già prima fossi condotto, contro di te era opportuno che fosse portata quella rovina che tu progetti da tempo contro tutti noi. (3) Ma in verità un uomo magnificentissimo, Publio Scipione, pontefice massimo, da privato cittadino uccise Tiberio Gracco, che aveva danneggiato solo leggermente la condizione dello stato; noi consoli sopporteremo Catilina, che desidera devastare il mondo con la strage e gli incendi? Infatti io trascuro quegli eventi troppo antichi, ovvero che Caio Servilio Ahala uccise di sua mano Spurio Melio che desiderava la rivoluzione. Ci fu, ci fu un tempo all'interno di questo Stato una virtù tale che gli uomini forti punivano un cittadino dannoso con pene più dure di un nemico durissimo. Abbiamo un senatoconsulto contro di te, o Catilina, forte e autorevole, non manca allo stato il consiglio e l'autorevolezza di questo ordine. Noi, noi - lo dico apertamente - noi consoli manchiamo.
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senza alcun carattere ufficiale
Il primo triumvirato 60 a. C. Cesare, Pompeo e Crasso stringono un accordo privato “accordo di Lucca” senza alcun carattere ufficiale senza alcun valore legale
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Premesse e aspettative
Il triumvirato è fondato su: popolarità di Cesare veterani di Pompeo soldi di Crasso Progetti: Pompeo avrebbe appoggiato la candidatura di Cesare al consolato del 59 a.C. Cesare avrebbe sostenuto i provvedimenti di Pompeo per farli approvare Crasso avrebbe raccolto proseliti presso la classe finanziaria
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Giulio Cesare Nel 59 a.C. diventa console Rispetta i patti con Pompeo
Attua una politica a favore dei populares Si assicura il comando proconsolare della Gallia Cisalpina e della Gallia Narbonese per conquistare la parte di Gallia ancora libera. Allontana da Roma i nemici (Catone e Cicerone)
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Le conquiste di Cesare nelle Gallie dal 58 al 50 a. C.
Nel 58 a. C. Cesare viene chiamato in aiuto dagli Edui contro le tribù germaniche degli Svevi, Sequani ed Elvezi → vittoria di Cesare a Bibracte Cesare prosegue nella conquista delle Gallia: batte Ariovisto, re dei Germani Batte i Belgi e gli Aquitani, conquistando la Gallia fino al limite settentrionale (fino alla Manica)
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I triumviri stabiliscono che
Incontro di Lucca 56. a. C. a Pompeo spetta la Spagna a Crasso la Siria a Cesare le Gallie per altri 5 anni I triumviri stabiliscono che
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…continua la conquista della Gallia
Nel 54 a. C. Cesare si spinge in Britannia per stipulare accordi con le popolazioni celtiche Nel 53 a. C. Cesare ritorna in Gallia per sedare la rivolta di numerose tribù ↓ guerra contro Vercingetorige 52 a. C. Vittoria ad Alesia → tutta la Gallia provincia romana
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La seconda guerra civile 49 – 45 a. C.
Nel 53 a. C. Crasso muore in Siria contro i Parti → Pompeo consul sine collega Temendo che Cesare volesse conquistare il potere con la forza vengono approvate 2 leggi: per essere eletti consoli i candidati devono essere presenti a Roma nessun console o pretore avrebbe potuto ottenere un governo di provincia prima che fossero scaduti 5 anni dalle rispettive magistrature
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Scontro tra Cesare e Pompeo
Cesare aveva due scelte: presentarsi a Roma come privato cittadino lasciando la Gallia diventare console nel 50 a.C. rinunciando in seguito all’esercito per 5 anni
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49 a.C. passaggio del Rubicone
Cesare decide di marciare su Roma in armi 49 a.C. passaggio del Rubicone «Alea iacta est»
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Cesare sconfigge Pompeo
Cesare marcia verso Roma senza trovare resistenza Pompeo fugge in Macedonia e si organizza contando sull’appoggio dei suoi sostenitori asiatici Cesare libera l’Italia dai sostenitori di Pompeo e si trasferisce in Spagna per sconfiggere le legioni pompeiane 48 a. C. Farsalo Cesare sconfigge Pompeo
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Pompeo fugge in Egitto presso Tolomeo XIII ↓ Tolomeo XIII fa uccidere Pompeo senza ricevere nessun ordine da Cesare Cesare arriva in Egitto e fa uccidere Tolomeo per favorire Cleopatra
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Cesare diviene l’indiscusso padrone di Roma
47 a.C. Cesare sconfigge Farnace, re del Ponto che si era ribellato Veni, vidi, vici 46-45 a.C. Cesare elimina gli ultimi pompeiani a Tapso e a Munda Cesare diviene l’indiscusso padrone di Roma
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Il Governo di Cesare Cesare assume i titoli di imperator e di pater patriae si fa nominare dittatore a vita e si fa conferire la inviolabilità tribunizia inizia una politica riformatrice senza abusare mai del potere
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La politica di Cesare non usa le liste di proscrizione → clementia
concede la cittadinanza romana alla Gallia e a molte altre province emana leggi che favoriscono lo sviluppo economico sistema il Foro, argina il Tevere e prosciuga le Paludi Pontine combatte la disoccupazione e la violenza in città
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Le Idi di Marzo Cesare rifiutò sempre il titolo di rex «Non rex, sed Caesar» Tra i senatori tuttavia c’erano suoi oppositori desiderosi che il Senato ritornasse ad avere il potere perduto
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Cesare viene assassinato
15 Marzo 44 a. C. Cesare viene assassinato Una congiura composta da Cassio e da Bruto, suo figlio adottivo, uccideva in Senato Cesare con 20 pugnalate «Tu quoque, Brute, fili mi!»
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