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Le civiltà dell’antica Palestina
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La « terra di Canaan » La Terra di Canaan (o Palestina antica) corrisponde all’attuale Libano e Israele, più un pezzo di Siria e Giordania la Palestina fu crocevia di popoli e di mercanti, per questo fu molte volte conquistata dai paesi confinanti cartina della costa intera (Palestina + Fenicia)
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La « terra di Canaan » in Palestina la vita urbana si sviluppa molto presto (Gerico nel a. C. è già città) importante il controllo dei porti (raccordo fra Oriente e Occidente) e delle vie carovaniere (raccordo fra l’Egitto, il Golfo Persico e l’Anatolia) foto di Gerico
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Le origini degli Ebrei è una popolazione semitica che abita fra la valle del fiume Giordano e, la Galilea e le coste il territorio è organizzato in città-stato indipendenti la struttura sociale è il clan (struttura sociale formata da un agglomerato di famiglie che si riconoscevano discendenti di un unico capostipite) Semita: concetto linguistico. I Semiti sono tutti i popoli che parlano, o hanno parlato, lingue collegate al ceppo linguistico semitico (Arabi, Ebrei e Cananeo-Fenici). cartina della Palestina
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La fonte storica: la Bibbia
solo in parte è composta da cronache e passi storiografici il processo compositivo inizia nel X secolo a. C. e dal VI a. C. comincia la redazione scritta in base a confronti archeologici, possiamo dire che è fonte storica a tutti gli effetti: è storia di un popolo immagini di rotoli della Bibbia
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La preistoria del popolo ebraico
1.900 a. C. sotto la guida del «padre» Abramo gli Ebrei si spostano dal deserto arabico verso la terra di «Canaan», in cerca di pascoli e pozzi 1.700 a. C. forse al seguito degli Hyksos (o a causa di carestie) alcuni gruppi di Ebrei penetrano in Egitto, dove sono presto ridotti in schiavitù fino al 1350 l’Egitto domina il territorio palestinese dopo il 1250 divisione in sfere di influenza: Hittiti a nord ed Egiziani a sud
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Il ritorno nella «Terra Promessa»
intorno al 1250 emerge la figura di Mosè, che riconduce il popolo ebraico verso la «Terra Promessa» (data convenzionale dell’ESODO dall’Egitto è 1234, all’epoca di Ramses II) nel corso del XIII secolo gli Ebrei conquistano i territori delle popolazioni confinanti (Moabiti, Ammoniti ed Edomiti) è l’epoca dei GIUDICI, grandi condottieri (Gedeone e Sansone), che organizzarono le 12 tribù anche dal punto di vista militare immagine di Mosè o delle Tavole dell’Alleanza
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Le lotte per la sovranità
intorno al 1200 i ‘popoli del mare’ sconvolgono il Mediterraneo; alcuni di loro (Filistei) si disperdono sulla terraferma ed entrano in conflitto contro gli Ebrei anche per contrastare efficacemente questo pericolo gli Ebrei si dànno una forma monarchica Il re non è incarnazione della divinità, né è un suo rappresentante, ma è sua PROPRIETÀ: ha potere, se obbedisce a Dio; la sua legge ha autorità, se è quella di Dio immagine di qualche suppellettile regale (?)
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I re il profeta Samuele intorno all’anno 1030 consacra SAUL come primo re di Israele dopo Saul, divenne re DAVIDE ( a. C.), vero fondatore dello stato ebraico: caccia i Filistei rafforza i confini conquistando Gerusalemme crea un esercito stabile stabilisce la capitale a Gerusalemme (mura e Arca dell’Alleanza) gli succede SALOMONE ( a. C.), che fa edificare il TEMPIO, casa di Dio, favorisce il commercio, amministra con saggezza il potere immagine di Davide e Golia o Salomone (tempio?)
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La «cattività» assiro-babilonese
dopo Salomone avvenne la scissione del regno in due: 1) a nord regno di Israele (capitale Samaria), 2)a sud regno di Giuda nel 721 a. C. la potenza assira di Sargon II conquista Israele, distruggendo Samaria e deportando gli abitanti nel 586 a. C. la potenza babilonese di Nabucodonosor conquista Gerusalemme (distruzione del Tempio) e deporta gli abitanti immagini di deportazione di Ebrei (?)
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Il ritorno in patria e la stabilità
nel 550 a. C. i Persiani roversiano il regno babilonese e permettono agli Ebrei di tornare in patria nel 538 a. C. il persiano Ciro permette di ricostruire il Tempio politicamente NON esiste più il regno di Israele, poiché è una satrapia persiana e, come tale, passerà nelle mani di Alessandro Magno e dei Diàdochi cilindro di Ciro
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La religione gli Ebrei furono il primo popolo monoteista, cioè fede in un unico dio le altre civiltà avevano un dio principale e divinità secondarie spesso derivate dall’assimilazione di culti locali o dei popoli assoggettati il fatto storico su cui si fonda l’esistenza stessa del popolo ebraico è l’ALLEANZA (berìth) tra Dio e il suo popolo, stipulata sul monte Sìnai con Mosè arca dell’alleanza (?) o Mosè di Michelangelo con le tavole in mano
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Il Dio degli Ebrei è un Dio ‘geloso’, che punisce i suoi fedeli che spesso tendono all’idolatria non rappresenta le forze della natura, ma le domina esprimendosi attraverso di esse si esprime attraverso profeti (=«colui che parla a nome di») soprattutto nei momenti di crisi non può essere raffigurato e definito in qualche modo: Jahvè significa «colui che è» idoli nel deserto
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la concezione della storia
La storia, secondo gli Ebrei, dipende dal progetto di Dio L’uomo ha il compito di realizzare il piano da lui stabilito nel rispetto delle sue leggi Essi quindi consideravano le sconfitte come una conseguenza delle loro azioni anche l’oppressione da parte di altri popoli è visto dagli Ebrei come espressione della volontà divina di punire il popolo eletto (una sorta di PURIFICAZIONE) Per questa loro visione sono riusciti a conservare la propria identità culturale anche nei momenti di sconfitta
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I Fenici a nord della Palestina fiorì la civiltà dei Fenici
superficie coltivabile era poca; unica risorsa le foreste di cedri (legno per l’edilizia e le navi) ne deriva una naturale attività mercantile e artigianale già dal 2500 ci sono città autonome cartina dettagliata della Fenicia
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La storia della Fenicia
le città importanti furono sin dall’età del bronzo Biblo e Berito, Tiro e Sidone fra il 2000 e il 1100 a. C. vennero dominati dall’Egitto, ma sempre rispettati e lasciati parzialmente autonomi per la loro capacità di scambio la supremazia spetta fino al 1500 a Biblo, poi a Sidone e dal 1200 a Tiro immaginio di Beirut (?)
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La struttura politica La civiltà dei Fenici era organizzata in città-stato il potere è affidato ad un re, ma esiste una potente oligarchia mercantile nelle colonie (prima fra tutte Cartagine) il re è presto sostituito da suffèti, magistrati eletti annualmente, controllati da un collegio di nobili immagini di re fenici (?)
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L’economia fenicia il motore fu la lavorazione e il commercio di metalli scambi con luoghi ricchi di fonti primarie, come Cipro, Sardegna, Spagna meridionale artigiani specializzati in stagno, bronzo, piombo, ferro e argento importante la lavorazione del vetro, dell’avorio e la porpora dall’XI al X sec. a. C. si sviluppa un ‘impero coloniale’ anche grazie alla perizia navale manufatti
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Colonie dei fenici
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L’elaborazione dell’alfabeto
forse proprio per necessità contabili nasce l’alfabeto, fissato a Biblo intorno al 1000 Aveva 22 consonanti, mentre le vocali erano assenti e si deducevano dal contesto la scrittura non fu privilegio di pochi influì direttamente su quello greco e poi latino esempi di oggetti iscritti
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La ‘libertà’ delle città fenicie
dopo l’800 a. C. vennero sottomessi prima dagli Assiri, poi dai Babilonesi e infine dai Persiani ma in realtà, proprio per le loro abilità diplomatiche, rimasero relativamente autonomi, pur nella sottomissione formale divennero grandi alleati dei Persiani in funzione antigreca quando i Greci prevalsero sui Persiani la loro civiltà si estinse (332 a. C.) Alex Magno e Tiro?
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