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Barocco:strano, deforme,originale…
La parola, che viene dalla storia dell’arte, potrebbe derivare dalla perla barocca , una perla irregolare, non simmetrica, strana. L’arte barocca si propone di generare stupore e la meraviglia .
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Lorenzo Bernini, Estasi di Santa Teresa
Nel 1647 il cardinale Federico Cornaro affida a Lorenzo Bernini , lo scultore e forse l’artista più rappresentativo del Barocco, la realizzazione della cappella funeraria della propria famiglia nel transetto sinistro della chiesa di Santa Maria della Vittoria
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Lorenzo Bernini, Estasi di Santa Teresa
La trasformazione della cappella in teatro diventa letterale con la realizzazione, ai due lati del palcoscenico-altare, di "palchetti" sui quali sono raffigurati – ritratti a mezzobusto – i vari personaggi della famiglia Cornaro, committente dell’opera. I personaggi parlano tra loro, sembrano muoversi.
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Lorenzo Bernini, Estasi di Santa Teresa
"Un giorno mi apparve un angelo bello oltre ogni misura. Vidi nella sua mano una lunga lancia alla cui estremità sembrava esserci una punta di fuoco. Questa parve colpirmi più volte nel cuore, tanto da penetrare dentro di me. II dolore era così reale che gemetti più volte ad alta voce, però era tanto dolce che non potevo desiderare di esserne liberata. Nessuna gioia terrena può dare un simile appagamento. Quando l'angelo estrasse la sua lancia, rimasi con un grande amore per Dio".
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Lorenzo Bernini, Estasi di Santa Teresa: stoffa o marmo?
Il risultato voluto da Bernini è quello di una fusione tra spazio architettonico e gruppo plastico. Il trattamento del marmo stesso che, nel gioco del panneggio delle vesti, crea un effetto ininterrotto di passaggi luce/ombra, puntando al massimo coinvolgimento dello spettatore. La scultura sembra in movimento, la veste mossa dal vento.
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Lorenzo Bernini, Apollo e Dafne.
L’opera fu commissionata al Bernini nel 1622 da Scipione Borghese . Stremata essa alla fine impallidita dalla fatica di quella corsa disperata, rivolta alle acque del fiume Peneo: «Aiutami, padre,— dice. - Se voi fiumi avete qualche potere, dissolvi, trasformandola, questa figura per la quale sono troppo piaciuta! ». Ha appena finito questa preghiera, che un pesante torpore le pervade le membra, il tenero petto si fascia di una fibra sottile, i capelli si allungano in fronde, le braccia in rami; il piede, poco prima cosi veloce, resta inchiodato da pigre radici, il volto svanisce in una cima. Conserva solo la lucentezza. Ovidio, Metamorfosi
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Caravaggio, Vocazione di San Matteo (1599)
L’arte del ‘600 comincia a rappresentare la realtà, anche se, come in questo caso, il tema è sacro. I personaggi, vestiti alla moda dell'epoca del Pittore, hanno il viso di modelli scelti tra la gente comune e sono raffigurati senza alcuna idealizzazione..
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Vermeer, La lattaia Vermeer è uno dei più grandi pittori olandesi del ‘600. Dal quadro è evidente l’interesse per la realtà quotidiana
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Rembrandt Lezione d’anatomia, 1632
Il dottor Tulp è ritratto nel momento in cui espone agli astanti il funzionamento dei tendini del braccio sinistro: per maggiore comprensione, li afferra con delle grosse pinze, e a sua volta, con la mano sinistra, mima il movimento delle dita reso possibile dai tendini stessi. Da sottolineare come il gesto del medico sia molto simile anche a quello di un pittore quando tiene il pennello tra le dita; il dipinto, quindi, vuole sottolineare le similitudini tecniche ed impegnative tra medicina e pittura, e vuol quindi essere un contemporaneo elogio per entrambe.
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Natura Morta Nelle “vanitas” serpeggia inquietante il messaggio “memento mori”, l’allusione alla caducità. Un’allusione a volte esibita, come nella vanitas di Pieter Claesz, dove il teschio è in primo piano; a volte più sottile, come la presenza di silenziosi strumenti musicali, anch’essi simboli di morte.
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Natura morta
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Versailles, giardino barocco
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Scenografia barocca
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