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Luigi mundula luigimundula@unica.it geografia del turismo Corso di Laurea EGST A.A. 2018-2019 Luigi mundula luigimundula@unica.it.

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Presentazione sul tema: "Luigi mundula luigimundula@unica.it geografia del turismo Corso di Laurea EGST A.A. 2018-2019 Luigi mundula luigimundula@unica.it."— Transcript della presentazione:

1 Luigi mundula luigimundula@unica.it
geografia del turismo Corso di Laurea EGST A.A Luigi mundula

2 Geografia del turismo 2018-2019 modulo 04
TURISMO E TURISMI Geografia del turismo modulo 04

3 Prime definizioni Norval, 1937
È un movimento generato da coloro che entrano in un paese straniero, permanendovi almeno 24 ore e trasferendovi denaro altrove introitato Etimologicamente il termine turismo può derivare: dall’inglese “to tour” = andare in giro dal francese “tourner” = girare intorno Hunziker e Krapf, 1942 È un insieme di rapporti e di fenomeni che risultano dal viaggio e dal soggiorno di persone non residenti, purché il loro trasferimento non dia luogo a insediamento e non sia legato ad alcuna attività lucrativa principale

4 Altre definizioni Bertolino, 1961
È uno spostamento dal luogo abituale di residenza in uno o più luoghi di temporaneo soggiorno, al fine di soddisfare determinati bisogni di diporto, con conseguente trasferimento dei redditi a puro scopo di consumo ONU, 1963 Il turista è una persona che viaggia per divertimento, ragioni familiari, salute, riunioni, affari, studio, che soggiorna per un minimo di 24 ore in una nazione o regione diversa da quella in cui risiede normalmente Nice, 1965 Si manifesta come fenomeno di circolazione a scopo di diporto di uomini e di redditi fra luoghi diversi e su distanze più o meno grandi, con carattere spaziale e capacità di imprimersi nello spazio IUOTO (Intern. Union of Official Travel Organ. ora WTO), 1968 il turista è quel visitatore che viaggia in un paese diverso da quello in cui ha abituale residenza, per qualunque ragione diversa da quella del lavoro pagato Jafari, 1977 Il turismo è “lo studio di un individuo al di fuori del suo habitat consueto, dell’industria che soddisfa i suoi bisogni, e dell’impatto che egli e questa stessa industria hanno sull’ambiente socio-culturale, economico e finanziario del paese ospitante” Nano, 1991 il turismo è praticato con lo scopo di arricchire le proprie conoscenze, oppure di migliorare la propria salute o ancora di divertirsi ed evadere dai normali comportamenti della vita quotidiana

5 WTO e UNSTAT, 1994 turismo è insieme di “attività delle persone che viaggiano verso, e si trovano in, luoghi diversi dal proprio ambiente abituale, per un periodo complessivo non superiore a un anno consecutivo a scopo di svago, affari o per motivi diversi dall’esercizio di un’attività remunerata all’interno dell’ambiente visitato”

6 Tre elementi chiave Spostamento dell’individuo dal luogo di residenza
Motivazione il bisogno che spinge il turista a viaggiare Durata non deve dar luogo ad un insediamento

7 spostamento Solo quello che porta l'individuo fuori dai luoghi abitualmente frequentati. Esistono due categorie: passeggeri: si spostano per qualsivoglia motivo all'interno delle aree abitualmente frequentate; viaggiatori: si spostano fuori dagli ambienti abitualmente frequentati. In questa categoria vanno cercati i turisti;

8 Tipologie di turista in funzione dello spostamento
Provenienza dalla nazione Provenienza dall’estero Destinazione nella nazione 1. Turismo Domestico 2. Turismo in entrata (inbound) Destinazione all’estero 3. Turismo in uscita (outbound) 4. Turismo di transito Turismo nazionale la somma dei flussi 1 + 3 Turismo interno la somma dei flussi 1 + 2 Turismo internazionale la somma dei flussi 2 + 3

9 motivazione Deve essere diverso dal trasferimento di residenza e dallo svolgimento di attività retribuita nel luogo in cui si recano. Resta, quindi, l'ampia e generica categoria dei VISITATORI che approssima l'aggregato dei turisti. lavoro: trasfertisti e manager/dipendenti, studenti, uso del tempo di lavoro, spese a carico di terzi (imprese, università, famiglie) e condizionamenti sul luogo, tempo, alloggio...; relax: attività diversa dal quotidiano, tranquillità fisica (spa, terme, etc.) e mentale (religione), uso di tempo libero, spese a carico del visitatore e libera scelta delle modalità di viaggio; scoperta: conoscenza, avventura (sensation seeking) e cultura (tailoring); ritorno alle origini: viaggi di ritorno degli emigrati (prima o successive generazioni)

10 motivazione Mannell e Iso-Ahola (1987)
due tipi di forze che agiscono contemporaneamente: la fuga dall'ambiente e dalla routine quotidiana, che spinge ad evadere e ad allontanarsi dai problemi e dallo stress quotidiano; la ricerca di ricompense psicologiche, che spinge alla ricerca di gratifiche sia a livello individuale che sociale. Dall'Ara (1990) tre distinte aree: quella del se’: portano a viaggi ristoratori che possano ridare energia fisica e mentale all'individuo quella dell'altro da se’: comprendono le vacanze in cui vi e' la ricerca della trasgressione e dell'alterita'. quella del dentro di se’: portano a viaggi che hanno l'obiettivo di riscoprire il senso della vita e l'interiorita', avvengono spesso in luoghi lontani e poco frequentati.

11 motivazione Yannakis e Gibson 1992 dimensioni bipolari
stimolazione vs tranquillità ricerca della normalità vs familiarità ricerca della strutturazione vs indipendenza Ryan e Glendon 1998 Adattamento del leisure motivation scale al turismo motivi intellettuali: desiderio di scoprire, esplorare, immaginare e pensare motivi sociali: ricerca di rapporti di amicizia e interpersonali, essere stimati dagli altri competenza: cambiare, evolvere, competere evitamento: scappare dalla quotidianità frenetica e sovrastante

12 motivazione Rotter 1966 _ Madrigal 1995 Locus of Control - LOC
Locus interno - forme di turismo indipendente Locus esterno - forme di turismo organizzato Gibson e Yannakis 2002 Si collegano alla teoria del ciclo di vita di Levinson - la motivazione al turismo e alcuni ruoli turistici si modificano in razione alle fasi del ciclo di vita in relazione all’età, al genere agli aspetti socio-culturali. 28-33 anni e anni (raggiungimento della stabilità personale e stili di vita più stabili e seri vacanze più impegnate: conoscenza di altre culture e acquisizione di nuove abilità e conoscenze culturali sia per se stessi che per i familiari 40-45 anni e anni (maggiore stabilità in termini economici e desiderio di affermazione di sé e del proprio status) turismo d’alta classe, turismo culturale e turismo indipendente 50-55 anni e oltre i 65 anni (l’anziano supera la paure del proprio declino e vuole ancora mettersi alla prova) decremento dei ruoli turistici più attivi a livello fisico (turismo sportivo, culturale, auto-organizzato) a favore di turismo organizzato e quello di istruzione

13 Dalla motivazione all’aspettativa
Non confondere motivazioni con aspettative. Queste arrivano dopo e riguardano: Location Clima Le opportunità La compagnia Positivamente correlate con il potere d’acquisto

14 durata VISITATORE Escursionista Turista
Colui che visita un paese per meno di 24 ore Colui che visita un paese per più di 24 ore L'elemento durata non è indispensabile dal punto di vista teorico; nel concreto diventa una distinzione importante

15 Evoluzione del turismo
Prototurismo Epoca classica Medioevo Rinascimento Turismo moderno Turismo di massa Turismo globale

16 prototurismo Periodo di riferimento
Dall’antichità alla rivoluzione industriale (seconda metà del XVIII sec.) Tipologia di turisti Aristocratici, classi elitarie, religiosi Caratteristiche dell’offerta Assenza di strutture specializzate (locande, taverne) Forme prevalenti di turismo Turismo in occasione di eventi sportivi (es.: olimpiadi) Turismo termale dell’antica Roma Pellegrinaggi (La Mecca, Santiago de Compostela) Viaggi studio (forme di Grand Tour ante litteram come clerici vagantes e goliardi) Si parla di “prototurismo” perché: I viaggi non hanno la motivazione dello svago e della vacanza in senso stretto I flussi sono molto ridotti I comportamenti turistici sono orientati all’auto-consumo Si ha l’assenza di strutture e di servizi specializzati L’impatto economico è irrilevante o addirittura nullo

17 L’epoca classica Gli spostamenti dei greci in occasione degli eventi sportivi più importanti Gli spostamenti per motivi religiosi (santuario di Apollo a Delfi, nella Focide dove veniva reso l’oracolo della Pizia) La Villeggiatura di epoca romana. I Patrizi nelle ville in campagna La plebe si reca negli stadi e negli anfiteatri. Il concetto di ospitalità viene codificato

18 Medioevo Gli spostamenti più rilevanti erano quelli degli eserciti. L’unico flusso non di natura militare era quello dei pellegrini che, spinti dalla Fede, si incamminavano verso i luoghi sacri. Passaggio dall’alto al basso medioevo – una consistente ripresa economica ed un discreto incremento demografico aumentarono l’entità del flusso dei viaggiatori e si diversificarono le motivazioni stesse del viaggio. Nuova categoria di viaggiatori, gli studenti che confluiscono, in numero crescente, verso l’Università. Prime strutture ricettive di tipo alberghiero: ostelli e locande.

19 rinascimento A causa della Riforma si verificò un’attenuazione dei pellegrinaggi Dai primi anni del ‘600 si sviluppò una nuova tipologia di turismo: il Grand Tour (viaggi di formazione di giovani aristocratici con tutore per 2-4 anni)

20 Il gran tour nel Settecento, ogni giovane di buona estrazione sociale non poteva esimersi dal conoscere i luoghi storici della cultura europea esperienza di viaggio con lo scopo principale di addestrare il giovane nobile alla sua futura vita di relazione viaggio disinteressato, senza scopo di lucro aveva una durata di circa tre anni, comprendeva diverse tappe, Parigi e la Francia, seguita da un lungo soggiorno in Italia (Milano, Firenze, Roma e Venezia, e anche Verona, Padova Ferrara; praticamente del tutto ignorate la Campania, la Calabria e la Sicilia ) e poi la conclusione in Svizzera, Germania e Paesi Bassi.

21 IL TURISMO MODERNO Periodo di riferimento • Dall’inizio della rivoluzione industriale al Tipologia di turisti • Classi elitarie, ma con crescente coinvolgimento dei ceti medi (borghesia) Caratteristiche dell’offerta • Prime strutture turistiche specializzate (Bath, Spa: città termali); • Nascita di nuove professioni legate al movimento turistico Forme prevalenti di turismo • Turismo termale soprattutto in Inghilterra • Turismo balneare presso località marine • Turismo in montagna (anche turismo alpino) • Prime forme di turismo studentesco (es.: Comitato nazionale del turismo scolastico) Altri elementi caratterizzanti Miglioramento dei trasporti soprattutto delle reti ferroviarie e dei trasporti individuali Aumento della numero di turisti e del tempo libero con riconoscimento delle ferie pagate (democratizzazione del turismo) Ricerca costante di nuove località da parte dell’upper class a causa della “contaminazione” da parte dei ceti meno elitari

22 IL TURISMO DI MASSA Periodo di riferimento • Dal secondo dopoguerra ai primi anni dell’epoca neo-industriale (economia della conoscenza) Tipologia di turisti • Tutti i ceti sociali Caratteristiche della domanda e dell’offerta • Concentrazione dei flussi in determinate destinazioni turistiche • Standardizzazione della domanda e dell’offerta • Aumento e diversificazione delle strutture, dei servizi e delle attrazioni turistiche • Miglioramento dell’organizzazione e del management turistico: nasce il Tour Operator Forme prevalenti di turismo • Turismo balneare • Turismo in montagna • Turismo di affari e congressuale • Sviluppo di prime forme di turismo alternative (turismo sportivo, soggiorni per studio) Altri elementi caratterizzanti Boom economico post-bellico Crescita demografica e crescente urbanizzazione Incremento del tempo libero e riconoscimento delle ferie pagate (esplosione fenomeno della “villeggiatura” e della “seconda casa”) “Internazionalizzazione” del turismo

23 Turismo globale Periodo di riferimento • Dai primi anni ’90 in poi Tipologia di turisti • Tutti i ceti sociali Caratteristiche della domanda e dell’offerta • Domanda “strutturata evoluta” e ricerca di maggiore libertà • Valorizzazione delle risorse e delle identità locali • Integrazione e sviluppo congiunto con tutti gli attori della “filiera turistica” • Differenziazione/personalizzazione e specializzazione Forme prevalenti di turismo Tutte le forme di turismo con particolare attenzione a quelle tipologie che prevedono un contatto più autentico con la realtà locale (turismo rurale, ambientale, culturale, religioso, enogastronomico) Altri elementi caratterizzanti Coinvolgimento del mondo intero nei processi di valorizzazione turistica Bisogni dei turisti sempre più complessi e multidimensionali Sviluppo tecnologico Ricerca di un contatto più “autentico” con il luogo visitato «Non sono più le mete a fare la differenza, ma le esperienze che si possono vivere» (Battilani P.)

24 Chi sono i turisti? Le persone che fanno turismo e sono al centro dell’osservazione statistica: Escono dai loro luoghi di origine e partono (formano i flussi turistici) Arrivano nei luoghi di destinazione

25 Domanda di turismo Le persone che partono sono turisti che escono dal loro ambiente abituale, si recano temporaneamente e volontariamente altrove, per scopi diversi da quelli geopolitici o di produzione reddito e per una durata inferiore all’anno. L’analisi statistica si fa sulle persone. Es. Indagine campionaria sui viaggi e le vacanze: interviste ai cittadini sui loro viaggi

26 Ricezione delle persone viaggianti
Le persone che sono partite, sono coloro che sono uscite dal loro ambiente abituale, che si sono recate temporaneamente e volontariamente altrove, per scopi diversi da quelli geopolitici o di produzione reddito e per una durata inferiore all’anno. Hanno rilevanza statistica le persone che arrivano in visita e soggiornano in un determinato luogo. Se la persona soggiorna in vari luoghi quella persona viene contata più volte. Una sola persona-turista è contata in tutti i luoghi che visita. Es. indagine sul movimento alberghiero (arrivi e presenze)

27 Problematiche I turisti in uscita non sono gli stessi in entrata
Es. un turista giapponese che viene in Europa e visita Londra, Parigi, Roma, Firenze e Venezia conta come 1 turista nel Regno Unito, 1 turista in Francia e 3 turisti in Italia. Da uno è diventato cinque! Ciò può generare confusione se analizzo un periodo di tempo e non un istante: n visitatori registrati in un periodo possono essere n persone oppure t persone recatesi n volte oppure una persona recatasi n volte. Paradosso: le statistiche del turismo potranno dare come risultato più turisti di quante sono le persone viventi sulla terra

28 Cosa fanno i turisti? Ovvero cosa studia la statistica del turismo? Motivazioni: di piacere - di lavoro, professionali Consumi: possono essere definiti in molti modi – vanno però tutti a definire la spesa Spesa turistica: l’ammontare totale delle spese di consumo effettuate dai turisti o per conto dei turisti sostenute - Prima, durante il viaggio, durante il soggiorno, dopo il rientro

29 Indicatori di domanda turistica*
Propensione netta al viaggio: % della popolazione che effettua almeno un viaggio turistico in un determinato periodo di tempo, cioè esprime la partecipazione ai viaggi di una determinata popolazione (è un rapporto di composizione) L’esistenza di una parte della popolazione che non viaggia (non domanda) fa si che questo valore non raggiunge mai il 100% Popolazione che fa almeno un viaggio nell’anno t Popolazione di riferimento media all’anno t

30 Indicatori di domanda turistica*
Propensione lorda al viaggio: numero di viaggi rapportato alla popolazione di riferimento. Misura il grado di diffusione dei viaggi e non i viaggiatori. Più aumenta il numero di viaggi per viaggiatore (le seconde e terze vacanze) più il valore aumenta (è un rapporto di derivazione) Può raggiungere il 100% e anche superarlo Numero di viaggi nell’anno t Popolazione di riferimento media al tempo t

31 Indicatori di domanda turistica*
Frequenza di viaggio: rapporto tra la propensione lorda e la propensione netta. Indica il numero medio di viaggi di coloro che partecipano al turismo in un determinato periodo di tempo Equivale a dividere il numero di viaggi per il numero di viaggiatori In Italia nel 2007 la frequenza di viaggio era di 1,66 numero di viaggi Propensione lorda Propensione netta = numero di viaggiatori

32 Indicatori di domanda turistica
Capacità di un paese di generare viaggi: rapporto tra il numero di viaggi generato dal paese (es. dall’Italia) sul numero di viaggi totali nel mondo Indice di generazione potenziale del paese: rapporto tra la capacità di un paese di generare viaggi e la importanza relativa di un paese calcolata rispetto alla sua popolazione (ottenuta con il rapporto della popolazione de paese sulla popolazione mondiale) Viaggi dall’Italia / viaggi mondiali Popolazione Italia / Popolazione mondiale Se vale 1,0 indica una generazione di viaggi in media con la popolazione, valori > 1,0 indicano più viaggi di quanto ci si aspetterebbe da quella popolazione, un valore < 1,0 indica meno viaggi di quanto ci si aspetterebbe

33 Indicatori di domanda turistica*
Dalle indagini solitamente definite come indagini sull’offerta di turismo si desumono alcuni indicatori Statistiche sul volume: numero totale di arrivi in un paese e il numero totale di partenze da un paese: riflettono il numero dei viaggi ma non il numero dei viaggiatori Questi volumi sono in relazione tramite la seguente formula Numero di arrivi = n. di individui * n. medio di viaggi per individuo

34 Indicatori di domanda turistica*
Statistiche sul volume: per ora non si tiene conto della la durata del soggiorno (molto utile invece per alcune finalità) Una statistica di volume migliore è quella che tiene conto delle “notti per turista” più semplicemente chiamate presenze Numero di presenze = n. di arrivi * durata media del soggiorno in notti

35 Permanenza media dei clienti negli esercizi
La permanenza media (Pm) è il rapporto tra le presenze e gli arrivi negli esercizi alberghieri. Indica la durata media del soggiorno in notti Presenze Arrivi

36 Indice di utilizzazione lorda*
L’indicatore si ottiene rapportando le presenze registrate in un periodo P per il numero di posti letto moltiplicati per i giorni del periodo P. Esso permette di avere informazioni sulla probabilità di un posto letto di essere occupato da un turista nel periodo di riferimento. Moltiplicato per 100 spiega quanta parte teoricamente utilizzabile è stata sfruttata Presenze nel periodo P (posti letto*numero gg P)

37 Indice di utilizzazione netta
L’indicatore si ottiene rapportando le presenze registrate in un periodo P per il numero di posti letto moltiplicati per il numero di giorni effettivi di apertura della struttura nel periodo P Esso permette di avere informazioni sulla probabilità di un posto letto di essere occupato da un turista nell’effettivo periodo di riferimento. Moltiplicato per 100 indica quanta parte della effettiva disponibilità della struttura è stata sfruttata Presenze periodo P (posti letto*numero gg apertura)

38 Presenze medie per letto (o posto-letto)*
è il rapporto tra le presenze in un periodo e i posto letto disponibili in quel periodo. Indica il numero medio di giorni di utilizzazione dei letti. È un indicatore di utilizzazione degli esercizi ricettivi Presenze Letti

39 Indice di densità ricettiva*
L’indicatore si calcola dividendo il numero di posti letto del Comune per la superficie amministrativa (in Km2). Esso esprime il grado di potenzialità del turismo nel territorio analizzato, ma anche la pressione che esso esercita sul territorio stesso. Posti letto Km2

40 Indice di ricettività*
L’indicatore si calcola dividendo il numero di posti letto del Comune per il numero di abitanti Esso esprime la capacità potenziale di ospitare turisti rispetto al numero di residenti. Il valore ideale tra posti letto e residenti è pari ad 1, che indica che la destinazione turistica è in grado al massimo di ospitare un turista per ogni abitante al giorno. Posti letto Abitanti

41 Indice di intensità turistica*
L’indicatore si ottiene dividendo il numero di turisti presso gli esercizi ricettivi per la popolazione residente nel territorio. Esso misura l’importanza del turismo nell’area considerata, ed evidenzia la pressione relativa che la disponibilità ricettiva e i flussi turistici esercitano sul territorio. Presenze annuali abitanti

42 Che tipi di turismo conoscete?
345/c dcce

43 Tipologie di turismo in base alla motivazione
Naturalistico Climatico Balneare Lacuale Verde Enogastronomico Sportivo Religioso Etnico Degli emigrati Nunziale Termale Culturale

44 Tipologie di turismo in base alla durata
Turismo di breve durata <=4 pernottamenti Vacanza >=5 pernottamenti Se i pernottamenti avvengono nello stesso luogo – turismo stanziale A seconda del giorno della settimana Week-end/ festivo/ feriale A seconda della stagione estivo/ invernale/ intermedio A seconda del flusso nel periodo altissima/ alta/ media/ bassa stagione

45 Tipologie di turismo in base ai soggetti
Elitario / di massa Auto organizzato / organizzato Giovanile / di famiglia / pensionati / di genere

46 PROJECT work Accessibilità e mobilità
Eventi (sport, congressi, fiere, etc.) e spesa turistica Qualità sociale Servizi (quantità e qualità) Qualità ambientale Analisi struttura (tipologia e motivazione) Struttura produttiva Attrattori (culturali e naturali) Governance Analisi dinamica (flussi per modalità e luogo di provenienza)


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