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Dott.ssa Melina Calderaro

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Presentazione sul tema: "Dott.ssa Melina Calderaro"— Transcript della presentazione:

1 Dott.ssa Melina Calderaro
LA COMUNICAZIONE Dott.ssa Melina Calderaro

2 Che cos’è la comunicazione.
Comunicazione: dal latino cum(insieme) e munis(obbligazione, debito, dono), condivisione. Comunicazione come atto sociale e reciproco di partecipazione; atto mediato dall’uso di simboli significativi tra individui e gruppi diversi. I due livelli della comunicazione: Comunicazione come trasmissione, passaggio di informazioni. Comunicazione come relazione, mettere in comune, comprensione.

3 Elementi universali della comunicazione
Gli elementi fondamentali di ogni processo comunicativo sono:

4 1.L’emittente: è il soggetto che comunica il messaggio.
2.Il ricevente: è il soggetto che riceve il messaggio. 3.Il messaggio: è il contenuto di ciò che si comunica. Può essere una informazione, un dato, una notizia o, più semplicemente una sensazione. 4.Il codice: è il sistema di segni che si usa quando si comunica e senza il quale non avviene la trasmissione del messaggio. Può essere sia una lingua che un gesto, un grafico, un disegno. 5.Il canale: può essere inteso sia come mezzo tecnico esterno al soggetto, attraverso cui il messaggio arriva (telefono, fax, posta ecc.), sia come il mezzo sensoriale coinvolto nella comunicazione(apparato fonatorio, vista, udito).

5 6.La codifica: è l’attività che svolge l’emittente per trasformare idee, concetti e immagini mentali in un messaggio comunicabile attraverso il codice. 7.La decodifica: è il percorso contrario svolto dal ricevente che trasforma il messaggio da codice in idee, concetti, immagini mentali. 8.Il feedback: è l’interscambio che avviene tra ricevente ed emittente quando l’informazione di ritorno permette all’emittente di percepire se il messaggio è stato ricevuto, compreso ecc. 9.Il contesto o ambiente: è il “luogo” fisico o sociale dove avviene lo scambio comunicativo. Può incentivare o, al contrario disincentivare la comunicazione.

6 CODICE Il codice si dice ARBITRARIO quando il rapporto tra i segni e le cose o qualità da essi rappresentate è di tipo convenzionale. Il codice si dice ANALOGICO quando i segni presentano analogie o somiglianze con il concetto, oggetto, qualità o azione denotata. Questi segni possono essere espressi attraverso la mimica, le immagini oppure i suoni.

7 Modalità Comunicative
La comunicazione può utilizzare: La comunicazione verbale: utilizza le parole. Tre dimensioni di studio: sintassi, semantica, pragmatica. La comunicazione non verbale: utilizza le espressioni del volto, i gesti, il tono della voce ecc. La comunicazione simbolica: il nostro modo di vestire, gli oggetti di cui ci circondiamo, ecc. costituiscono una parte molto significativa della nostra comunicazione.

8 Linguaggio verbale. Il linguaggio verbale è il prodotto di una attività cognitiva complessa che accompagna buona parte delle nostre interazioni quotidiane. I simboli di una lingua sono detti morfemi; un morfema è l’unità minima dotata di significato compiuto. Sintassi: lo studio dei singoli elementi di un codice. Semantica: lo studio delle relazioni tra il codice e gli oggetti che indica. Pragmatica: lo studio delle relazioni tra il codice, coloro che lo usano ed il loro comportamento conseguente a questo uso.

9 L.A.D. Language Acquisition Device
Noam Chomsky sostiene che il linguaggio umano si sviluppa come un sistema autonomo, grazie a un dispositivo innato, chiamato LAD. Il LAD comprenderebbe tutti i fondamenti innati della grammatica universale, più il complesso dei meccanismi che guidano i bambini nell’apprendimento delle regole della propria lingua.

10 La Comunicazione non Verbale
Le componenti: -Il sistema paralinguistico: tono e frequenza della voce, ritmo, pause. -Il sistema cinesico: movimenti degli occhi, del volto, del corpo; gesti. -La prossemica: 4 zone principali in cui suddividiamo lo spazio che ci circonda. -L’aptica: le diverse forme di contatto fisico.

11 Gli assiomi della Comunicazione
1.E’ impossibile non comunicare. 2.Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione, tale che il secondo classifica il primo ed è, quindi, metacomunicazione. 3.La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione. 4.Gli esseri umani comunicano con modulo numerico o con modulo analogico. 5.Tutti gli scambi sono simmetrici o complementari.

12 1.E’ impossibile non Comunicare.
Qualsiasi comportamento, in una situazione di interazione, è comunicazione, anche nei casi in cui ci si sforza di non comunicare. Nelle situazioni in cui non si può evitare la presenza dell’altro, dal momento che non si può non comunicare, si hanno 4 alternative: Il rifiuto della comunicazione. L’accettazione della comunicazione. La squalifica della comunicazione. Il sintomo come comunicazione.

13 2.Aspetto di Contenuto e di Relazione
Ogni comunicazione implica un impegno e quindi definisce il modo in cui l’ emittente considera la sua relazione con il ricevente. Ossia una comunicazione non solo trasmette informazione ma, al tempo stesso impone un comportamento. CONTENUTO-notizia: trasmissione di informazione. RELAZIONE-comando: modo in cui si deve assumere l’informazione. METACOMUNICAZIONE- comunicazione sulla comunicazione.

14 3.Punteggiatura della Sequenza di Eventi.
La punteggiatura riguarda l’interpretazione che gli interlocutori danno alla loro comunicazione. La punteggiatura organizza gli eventi comportamentali. “Realtà” diverse, dovute ai modi diversi di punteggiare la sequenza degli eventi, si trovano alla radice di innumerevoli conflitti di relazione.

15 4. Modulo Numerico e Analogico.
La comunicazione numerica rimanda ad un sistema simbolico codificato e formalizzato di segni. I segnali analogici contengono una qualche immagine o rappresentazione del significato a cui si riferiscono. Comunicazione numerica -> linguaggio verbale. Comunicazione analogica -> ling. non verbale. Modulo numerico-> aspetto di contenuto. Modulo analogico-> aspetto di relazione.

16 5. Interazioni Simmetriche e Complementari
Interazione simmetrica, basata sull’uguaglianza dei comunicanti. La simmetria, se corre troppo oltre i suoi presupposti, può degenerare in una dinamica di competizione: escalation simmetrica. Interazione complementare, basata sulla differenza degli interlocutori. Il legame complementare, quando diventa patologico, allarga la forbice della differenza fino agli estremi e, chi domina, lo fa in forma sempre più assoluta: complementarietà rigida.

17 Le Barriere della Comunicazione
Dare ordini, comandare, dirigere; Minacciare, ammonire, mettere in guardia; Moralizzare, far prediche; Offrire soluzioni, consigli, avvertimenti; Argomentare, persuadere con la logica; Giudicare, criticare, biasimare; Fare apprezzamenti, manifestare compiacimento; Ridicolizzare, etichettare, usare frasi fatte; Interpretare, analizzare, diagnosticare; Rassicurare, consolare; Indagare, investigare; Cambiare argomento, minimizzare, ironizzare.

18 I Messaggi in Prima Persona
Un messaggio in prima persona o messaggio-io è uno strumento di confronto efficace in quanto: -descrive in modo non giudicante il comportamento non accettabile ( ciò che l’altro ha detto o ha fatto). -descrive i sentimenti di ciascuno in merito al comportamento o ai suoi effetti. -descrive gli effetti tangibili e concreti che quel comportamento non accettabile ha su di voi.

19 Ascolto Empatico Sentire = recepire i suoni, far funzionare gli organi di senso. “Ascoltare attivamente”= interpretare i significati degli stimoli percepiti ed inviare feed-back positivi, verbali e non verbali, che testimoniano la nostra attenzione all’interlocutore.

20 Comporta un’apertura verso l’altro e un’attenzione non strutturata centrata sui messaggi dell’emittente. Per comprendere veramente l’altro, è necessario avere presente la struttura e la dinamica della sua personalità. Occorre cercare di capire la posizione mentale di chi parla, oltre che i contenuti, i significati,le intenzioni e i sentimenti impliciti nel messaggio. Il termine “ascoltare” viene usato non soltanto con il significato di “sentire”, ma, più in generale,con il significato di “essere disponibili a recepire la realtà dell’altro” o, almeno ciò che l’altro ci comunica in qualsiasi codice,più o meno apertamente. Per far questo utilizziamo tutti i sensi uniti alla razionalità e alla sensibilità.

21 Tecniche di incoraggiamento
1- La Riformulazione: Consiste nel ridire e ridare all’emittente, con le sue o con altre parole, la sua comunicazione; la riformulazione permette all’ascoltatore di avere la garanzia di una corretta ricezione del messaggio ricevuto. 2- Il Confronto: Consiste nel mettere l’interlocutore a confronto con alcuni elementi contraddittori del suo messaggio. Solo se c’è un clima di reciproca fiducia ed accettazione. 3- Il Silenzio Dosato: Si tratta di una pausa significativa, in cui si vuol far comprendere all’altro quanto gli siamo vicini, quanto lo comprendiamo al di là delle parole.

22 IL FILOSOFO GRECO ZENONE DICEVA CHE L’UOMO HA DUE ORECCHIE E UNA BOCCA SOLA, PER ASCOLTARE DI PIU’ E PARLARE DI MENO!!!


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