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STORIA DELLA TELEFONIA
Leonardo © De Agostini Scuola
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Leonardo © De Agostini Scuola
L’invenzione Nel 1876 Bell ottenne il primo brevetto per il telefono elettrico Leonardo © De Agostini Scuola Negli anni ‘50 dell’800 l’italiano Manzetti realizzò un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza utilizzando il principio di induzione magnetica, senza però riuscire a diffondere l’invenzione. Nel frattempo Meucci portò avanti i suoi studi e nel 1871 presentò un brevetto provvisorio del suo telefono elettrico, che per mancanza di denaro riuscì a rinnovare solo fino al Così fu lo scozzese Bell a ottenere nel 1876 il brevetto per il telefono elettrico, in grado di trasmettere il suono sotto forma di onde elettromagnetiche a radiofrequenza e di ricevere il suono così trasmesso. I primi a usare intensamente il telefono furono banchieri, agenti di cambio e ferrovie. credits photo: commons.wikimedia.org/INFROGMATION (telefono candeliere); commons.wikimedia.org/ZUBRO (telefono Bell); commons.wikimedia.org/HOLGER ELLGARD (telefono fine ’800) Un telefono candeliere di inizio ’900 Un telefono di fine ’800
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Anni ’20 - ’30 Dopo la Prima Guerra Mondiale, anche in Italia si cominciò a usare il telefono in modo più diffuso e non solo per chiamate di lavoro. Nel 1923 cinque concessionarie private (Stipel, Telve, Timo, Set, Teti) si spartirono il territorio italiano. Il telefono perse la manovella di chiamata e la pila, mentre il microfono e il ricevitore si fusero in un corpo unico, la cornetta (o microtelefono). Il nuovo apparecchio, spesso in bakelite, era così più leggero, compatto e facile da usare. credits photo: commons.wikimedia.org/JMAK Il telefono divenne più compatto, leggero, grazie alla nascita della cornetta e in Italia la sua diffusione crebbe Leonardo © De Agostini Scuola
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Anni ’50 - ’60 Il nuovo uso sociale del telefono comportò miglioramenti estetici A partire dagli anni ’50 in Italia ci fu un vero e proprio incremento nelle richieste di nuovi allacciamenti telefonici, grazie al boom economico. I designer cominciarono così a reinventare l’apparecchio dal punto di vista estetico, facendo ampio uso di plastiche, colore e forme più adatte al nuovo uso sociale, soprattutto tra i più giovani. Un esempio è l’Ericofon, un telefono colorato, pratico e di design futuristico, che accorpava in un blocco unico ricevitore, trasmettitore e selettore di numeri. Nel 1963 fu creato il primo telefono che aveva dei tasti al posto del selettore di numeri. credits photo: commons.wikimedia.org/HOLGER ELLGARD (Ericofon); commons.wikimedia.org/RAMA (telefono con tasti) Il primo telefono con i tasti è del 1963 Leonardo © De Agostini Scuola
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Anni ’70 Nel 1973 nasce il primo cellulare, commercializzato solo nel 1983 Prima della diffusione del cellulare quando si era fuori casa si usava il telefono pubblico Nel 1973 l’ingegnere americano Cooper, che lavorava per la Motorola, effettuò la prima chiamata da cellulare utilizzando il prototipo Dyna-Tac 8000X, un dispositivo molto pesante, senza display e senza ulteriori funzioni, se non quelle di parlare, ascoltare e comporre il numero. La batteria di questo prototipo aveva appena 35 minuti di autonomia e per ricaricarsi impiegava ben 10 ore. Questo cellulare fu messo in vendita solo nel 1983 (in Europa nel 1989) e fu soprannominato “il mattone”. Finché il cellulare non cominciò a diffondersi tra la popolazione, l’unico mezzo di comunicazione a disposizione se si era fuori casa restò il telefono pubblico (Posto di Telefonia Pubblica PTP). credits photo: commons.wikimedia.org/ANASALIALMALLA (cellulare); ROBERTO FERRARI (insegna) Leonardo © De Agostini Scuola
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Evoluzione del cellulare
Anni ’80 - ’90 Evoluzione del cellulare Negli anni ’80 e ’90 si diffuse l’uso del cordless, composto da una base che si attacca alla spina del telefono e delle parti mobili che comunicano con essa via radio, fino a un centinaio di metri di distanza. I cellulari approdarono in Italia a cavallo tra anni ’70 e ’80 ed erano apparecchi di peso e prezzo elevato, caratteristiche che ne limitarono l’iniziale diffusione. Il primo sms fu spedito nel Nel 1994 l’IBM produsse Simon, il primo smartphone: un cellulare con funzioni di computer palmare dotato di schermo touch screen utilizzabile con un pennino. credits photo: commons.wikimedia.org/BCOS47 (smartphone); commons.wikimedia.org/PBROKS13 (cordless); commons.wikimedia.org/ANDERS (evoluzione cellulare) Cordless Smartphone Simon (1994) Leonardo © De Agostini Scuola
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Cellulare con fotocamera
Anni ’00 Cellulare con fotocamera (2000) Blackberry Leonardo © De Agostini Scuola La tecnologia dei cellulari si sviluppò al punto che fu prodotto il primo cellulare con fotocamera nel Negli anni successivi vennero lanciati altri smartphone, come i BlackBerry, che però erano considerati uno strumento di lavoro e non raggiunsero il grande pubblico. Il grande balzo in avanti si è avuto nel 2007, quando la Apple ha lanciato il primo iPhone, dotato di fotocamera, GPS e lettore multimediale. L’iPhone, che permette di connettersi a internet e ha uno schermo touch screen, con il suo successo tra il pubblico ha stimolato i concorrenti di Apple a produrre prodotti analoghi. credits photo: commons.wikimedia.org/EVAN AMOS (Blackberry) iPhone (2007)
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