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MODULO 5.7 PARTITORE DI TENSIONE CLIC
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Per ottenere questo, occorre realizzare un partitore di tensione,
Supponiamo di dover alimentare una lampada avente una resistenza RL ad una tensione UL = 6V, ma di avere a disposizione un generatore che fornisce una tensione U = 24V. Per ottenere questo, occorre realizzare un partitore di tensione, costituito da due resistenze in serie percorse dalla corrente “I” erogata dal generatore e prelevare la tensione necessaria tra i morsetti di una delle due resistenze come in figura CLIC GUIDO MONACO
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E di conseguenza, essendo UCD uguale alla c.d.t. esistente su R2:
Quando il partitore è a vuoto, cioè con i morsetti C e D non collegati da alcun carico, si ha: E di conseguenza, essendo UCD uguale alla c.d.t. esistente su R2: Si nota che UCD è una frazione di U e, nel caso in esame, se si pone R1=3R2 CLIC CLIC CLIC GUIDO MONACO
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La tensione UCD diminuisce rispetto al caso di partitore a vuoto,
Inserendo la resistenza RL tra i marsetti C e D, il circuito si modifica come in figura La tensione UCD diminuisce rispetto al caso di partitore a vuoto, ma si può ritenere praticamente invariata se RL ha un valore pittosto elevato rispetto a R2 CLIC GUIDO MONACO
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Si può anche avere a disposizione una tensione variabile in modo continuo tra il valore zero e un valore massimo, realizzando un potenziometro, cioè un partitore di tensione costituito da una resistenza sulla quale scorre un contatto mobile. La tensione UCD sarà massima quando il contatto mobile “M” è spostato verso A (UCD=U) e nulla se spostato verso B. Nelle altre posizioni UCD assumerà valori intermedi tra zero e U CLIC GUIDO MONACO
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