Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA SOCIALE
Facoltà di Scienze politiche, sociologia, comunicazione Alessandra Rimano Anno Accademico 2018/2019
2
RISULTATI DI APPRENDIMENTO
Il corso si propone di fornire le basi teoriche e gli elementi pratici fondamentali per riconoscere e utilizzare in maniera adeguata alcune importanti tecniche di analisi dei dati. La conoscenza delle metodologie della ricerca utilizzate in ambito sociale permetterà agli studenti di comprendere, progettare, realizzare e divulgare lavori a carattere empirico nelle scienze sociali, sviluppando il loro senso critico.
3
PROGRAMMA Affronteremo i seguenti argomenti:
Approcci qualitativi e quantitativi / standard e non-standard alla ricerca Il disegno della ricerca Concettualizzazione Dalle proprietà alle variabili Problemi di validità, affidabilità, inferenza Campionamento Relazioni fra variabili L’intervista nella ricerca sociale Intervista senza /con questionario Analisi dei gruppi e focus group L’analisi del contenuto nella ricerca sociale L’analisi testuale computerizzata
4
Pianificazione della didattica
Modalità d’esame E’ prevista una prova d’esame scritta, consistente in una serie di domande “chiuse” con più alternative di risposta tra le quali individuare l’unica corretta e in due domande aperte alle quali fornire risposte sintetiche ed efficaci. L’orale è previsto esclusivamente su richiesta del docente per dirimere dubbi sulla compilazione dello scritto. TESTI: Marradi A. (2007), Metodologia delle scienze sociali, Bologna, Il Mulino (capp. da IV a IX) Losito G. (2004), L’intervista nella ricerca sociale, Roma-Bari, Editori Laterza Cannavò L. Frudà L. (a cura di), (2007) Ricerca sociale. Tecniche speciali di rilevazione, trattamento e analisi, Roma, Carocci (capp. dal 4 al 6) Laboratorio di Analisi del Contenuto Pagina 4 Pagina 4 4
5
Disegno della ricerca Per una “buona” ricerca empirica occorre anzitutto pianificare e organizzare a livello simbolico l’insieme di attività che bisognerà intraprendere a livello pratico per raggiungere il fine intenzionale che costituisce il fine della ricerca. Pagina 5
6
PROCESSO DI RICERCA Possiamo rappresentare il processo di ricerca nel seguente modo: D disegno della ricerca - mettere a fuoco gli interrogativi che guidano la ricerca e le linee guida per condurla C costruzione della base - definire cosa sarà considerato evidenza empirica empirica e renderlo ispezionabile O organizzazione dei dati - trasformare le informazioni in dati e classificarle A analisi dei dati - insieme di procedure attraverso cui analizzare i dati per stabilire asserti e nessi fra questi E esposizione dei risultati - comunicare i risultati con trasparenza e riferimenti teorici Pagina 6
7
considerazioni La premessa da cui partono le scienze umane è la dignità della persona. Una premessa che colloca l’etica al di sopra di qualsiasi tecnica o metodo. La peculiarità di queste discipline è che il loro oggetto è un soggetto, un altro soggetto. La scienza è tale se ha un metodo. Il vaglio necessario per fare sì che un campo del sapere diventi scienza dipende dalla capacità di applicare metodologie atte allo studio del proprio oggetto.
8
considerazioni Il metodo è lo strumento ideato per veicolare la conoscenza verso il suo oggetto. In quanto strumento, è un insieme logico di regole e principi ideati per agevolare e rendere ineccepibile l’investigazione. Uno studio è considerato scientifico se osserva i presupposti metodologici che guidano in quella disciplina la ricerca.
9
Vi è la tendenza a spingere le scienze sociali a riconoscere che il confine che separa ricercatori e realtà indagata è molto sottile. Perdono progressivamente senso anche altre dicotomie dell’epoca moderna: Natura/cultura Micro/macro Quantitativo/qualitativo Post-positivismo/interpretativismo
10
Criteri distintivi degli approcci di ricerca
PARADIGMI RELAZIONE TEORIA/RICERCA IMPERSONALITA’/EMPATIA STRUMENTI DI RILEVAZIONE GENERALIZZABILITA’ OGGETTO D’ANALSI E OBIETTIVI
11
PARADIGMI - questione ontologica - questione epistemologica
Interpretativismo Orientamento non-standard Mito dell’adeguatezza o della verità Positivismo post-positivismo Orientamento standard Mito dell’oggettività o della certezza - questione ontologica - questione epistemologica - questione metodologica
12
Questione ontologica: la realtà sociale esiste indipendentemente dall’interpretazione che ne danno gli uomini? POSITIVISMO POST-POS. Realtà sociale reale e conoscibile (come una cosa), realismo ingenuo che diventa critico nel post-pos. riconoscendo il carattere imperfetto e probabilistico di una realtà comunque esistente. INTERPRETATIVISMO Non considera l’esistenza di una realtà oggettiva . Il mondo conoscibile è quello del significato attribuito dagli individui (costruzionismo), le interpretazioni della realtà sono molteplici (relativismo)
13
POSITIVISMO POST-POS. INTERPRETATIVISMO
Questione epistemologica: quali sono le possibilità, le condizioni, i vincoli della conoscenza scientifica? POSITIVISMO POST-POS. Lo studioso, immune dall’influenza dei suoi valori, deve scoprire le leggi (in termini di causa-effetto) dei fenomeni sociali mediante procedimento induttivo. Il post-pos. riconosce invece che l’osservazione empirica è theory laden e che lo studioso può influenzare l’oggetto studiato. Le leggi sono probabilistiche e provvisorie, non più generali e assolute. INTERPRETATIVISMO La scienza non può spiegare i fatti sociali ma deve interpretarli al fine di comprenderli. Si rifiuta la possibilità di pervenire ad una conoscenza oggettiva e condivisa, l’indipendenza tra ricercatore e oggetto studiato.
14
RELAZIONE TEORIA-RICERCA
L’osservazione, anche nella ricerca esplorativa, è interpretata. Bisogna riconoscere l’esistenza di “concetti sensibilizzanti” che orientano lo sguardo del ricercatore senza condizionarlo (Blumer, 1969). La ricerca qualitativa è caratterizzata dal Procedimento induttivo Oggi disposizione all’ascolto e all’osservazione Ultima frontiera: Grounded theory Rifuggire sia dal mito induttivista che da quello relazionista (Cipriani 1996)
15
IMPERSONALITA’/EMPATIA
Impersonalità: l’osservazione del ricercatore è scientifica, distaccata, neutrale. Il ricercatore, nel formulare asserti su relazioni fra proprietà, prescinde dalle sue conoscenze personali. Approccio standard dovrebbe garantire la replicabilità e il controllo dell’indagine. Approccio non standard: la propria conoscenza personale e l’empatia con i soggetti indagati favorirebbero la comprensione del fenomeno e l’adeguatezza dei costrutti dello scienziato sociale. Resta il fatto che, sempre, il dato va costruito e, soprattutto, interpretato. Inoltre, secondo alcuni, la presentazione dei risultati è una narrazione attraverso cui ilo ricercatore tenta di costruire in modo convincente e plausibile la sua interpretazione.
16
STRUMENTI DI RILEVAZIONE
standard non standard Strumenti rigidi e uniformi Es. questionario standardizzato nella survey, oppure dati ufficiali nelle ricerche ecologiche o demografiche. Strumenti flessibili e non uniformi. Es: intervista non direttiva, storie di vita, osservazione, autobiografie, studio di testi. MA…
17
GENERALIZZABILITA’ Metodo nomotetico Scienze della natura
Esito: la spiegazione ovvero l’individuazione di relazioni causali generalizzabili a fenomeni dello stesso tipo. Ricorso a tecniche di rilevazioni standardizzate e a campioni statisticamente rappresentativi Metodo idiografico Scienze dello spirito Esito: la comprensione in profondità di un singolo fenomeno quindi i risultati non sono generalizzabili.
18
La ricerca qualitativa si caratterizza per:
il ricorso a procedure di raccolta delle informazioni non standardizzate o a un basso livello di standardizzazione, applicate su un numero limitato di casi assunti come “tipici”; l’assenza della matrice dei dati; il ricorso a procedure informali di analisi delle informazioni raccolte; la non ispezionabilità (non controllabilità da parte di altri) della base empirica della ricerca. OGGETTO DANALISI E OBIETTIVI
19
La ricerca quantitativa si caratterizza per:
il ricorso a tecniche di raccolta dei dati a un livello di standardizzazione tale da garantire una sufficiente omogeneità della rilevazione (possibilità di rilevare su tutti i casi informazioni su tutte le proprietà considerate); il ricorso a definizioni operative per la costruzione di variabili; la presenza della matrice dei dati; il ricorso a procedure statistico-matematiche di analisi dei dati. OGGETTO D’ANALISI E OBIETTIVI
20
Criteri distintivi degli approcci alla ricerca:
Modo di costruire la base empirica: considerare l’oggetto d’indagine nella sua interezza oppure frammentarlo in proprietà da operativizzare. Modo di organizzare i dati: usare o meno la matrice dei dati. Obiettivo dell’analisi: indagare le relazioni tra proprietà degli oggetti della ricerca per far luce sul fenomeno, oppure interpretare il fenomeno nella sua globalità.
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.