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Redazione di un Piano industriale
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione Perugia e Orvieto Redazione di un Piano industriale Scuola di Formazione alla professione di Dottore Commercialista 24 Aprile 2012 Dott. Marco Malizia Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Dati ed ipotesi di Input Modelli di calcolo Elaborati di Output
DIAGRAMMA DI FLUSSO La figura mostra il processo di impostazione ed elaborazione di un modello che si sviluppa secondo il diagramma di flusso indicato in questa figura, alla quale deve essere applicata una logica iterativa per tener conto di miglioramenti ed aggiustamenti successiva Dati ed ipotesi di Input Modelli di calcolo Elaborati di Output Conto Economico Ipotesi tecnico operative Analisi Investimenti Stato Patrimoniale Ipotesi Fiscali Ricavi/Costi operativi Flussi di Cassa di Progetto Ipotesi Finanziarie Prospetto Fonti Impieghi Tassazione Ipotesi macroeconomiche Debito Indici di Redditività Indici di Bancabilità Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia 2
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PRIMA PARTE: Ipotesi endogene
Successivamente allo sviluppo del modello si può procedere alla elaborazione dell’analisi finanziaria secondo un processo che, idealmente, può essere costituito da più fasi. FASE 1 I dati e le ipotesi endogene ed esogene di Input Obiettivo della fase uno è la Predisposizione del PEF preliminare di base. PRIMA PARTE: Ipotesi endogene Dati ed ipotesi di Input Modelli di calcolo Elaborati di Output Ipotesi tecnico operative Conto Economico Analisi Investimenti Stato Patrimoniale Ipotesi Fiscali Flussi di Cassa di Progetto Ricavi/Costi operativi Ipotesi Finanziarie Prospetto Fonti Impieghi Tassazione Ipotesi macroeconomiche Indici di Redditività Debito Indici di Bancabilità Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia 3
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Obiettivo della fase uno è la Predisposizione del PEF preliminare di base.
Nella prima parte sarà elaborato il un primo PEF di base, grazie all’individuazione dei principali parametri economici e finanziari tipici del progetto/struttura/organizzazione, quali: Ricavi operativi Costi operativi Lo scopo è quello di individuare la capacità di reddito e di produzione dei flussi di cassa. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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KEY VALUE DRIVERS - + - Free cash flow Vendite da prodotti consolidati
Quote di mercato su segmenti/clienti chiave Produttività della forza di vendita Soddisfazione del cliente Livello di servizio Nuovi prodotti sviluppati Time to maker Utilizzo della capacità produttiva Qualità interna Efficienza delle strutture indirette Make or buy Attività di sviluppo (R&S, Formazione ecc.) Qualità e turnover del personale Giorni di credito concesso ai clienti Caratteristiche impianti (per materie prime e semilavorati) Livello di servizio logistico Giorni di credito ottenuti dai fornitori Interventi di sostituzione e di mantenimento Azioni per l’espansione e lo sviluppo Sostituzioni di attività esistenti Cessioni e uscita da mercati serviti Vendite da prodotti consolidati Vendite Risultato operativo + Ammortamenti Vendite da nuovi prodotti Costi di produzione Costi operativi + - Altri costi Free cash flow - Crediti da clienti Capitale Circolante Variazione del capitale circolante netto Scorte Debito verso fornitori Nuovi investimenti Investimenti fissi netti Disinvestimenti Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia 5
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Ipotesi tecnico operative
1. Costi di investimento (Ipotesi tecniche) Nell’elaborazione del modello questi devono essere chiaramente suddivisi per categoria e ben specificati relativamente alla tempistica di realizzazione. (Se necessari per l’avvio del progetto, non debbono essere inflazionati). 2. Ricavi operativi Occorre identificare il prezzo medio/tariffa praticata ed il volume di attività. In linea generale, si precisa che, nell’elaborazione del modello, il volume di ricavi attesi dovrà essere: (a) rappresentato al maggior livello di disaggregazione possibile, ovvero articolato per le differenti tipologie di ricavo ipotizzate per ogni scenario, indicando se possibile, per ogni tipologia l’arco temporale massimo del previsto incasso nell’ambito dell’intero periodo di gestione ipotizzato; (b) Indicizzati 3. Costi operativi La determinazione dei costi operativi è strettamente correlata al livello di servizio/prodotto che si intende fornire. Dovrà quindi essere chiaramente definito in via preliminare il suddetto livello di servizio/prodotto che dovrà risultare pienamente congruente con i costi operativi determinati. In linea generale, si precisa che nell’elaborazione del modello, anche i costi operativi dovranno essere rappresentati al maggior livello di disaggregazione possibile, indicando per ogni tipologia, il periodo in cui tale costo si genera; indicizzati Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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L’ANALISI DEI COSTI LE PRINCIPALI CONFIGURAZIONI DI COSTO NELLA CONTABILITÀ INDUSTRIALE OBIETTIVO CONFIGURAZIONE MISURARE CON PRECISIONE LE RISORSE ASSORBITE/ CONSUMATE DA DETERMINATI PRODOTTI O DETERMINATE AREE AZIENDALI COSTI DIRETTI COSTI INDIRETTI MISURARE IL COMPORTAMENTO DEI COSTI RISPETTO ALLA VARIAZIONE DEI VOLUMI DI ATTIVITÀ DELL’AZIENDA COSTI VARIBILI ALTRI COSTI (misti e a gradini) COSTI FISSI RILEVARE COSTI SOSTENUTI IN AZIENDA STRUTTURARE IL BUDGET AZIENDALE IN BASE A DEFINITI OBIETTIVI AZIENDALI COSTI CONSUNTIVO COSTO STANDARD PRENDERE DECISIONI TATTICHE E/O STRATEGICHE VALUTANDO L’IMPATTO SUI COSTI DELLE SCELTE OPERATIVE CHE L’AZIENDA DEVE COMPIERE COSTO PARZIALE COSTO PIENO Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia 7
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L’ANALISI DEI COSTI….segue
STRUTTURA DEI COSTI DI UN PRODOTTO MATERIALI + M.D.O. DIRETTA AMMORTAMENTI SPECIFICI + SPESE GENERALI INDUSTRIALI CENTRI AUSILIARI AFFITTI AMM.TI GEN.LI SPESE AMM.VE, COMM.LI, ETC. COSTO VARIABILE DIRETTO INDUSTRIALE PIENO Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia 8
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La differenza fra ore pagate ed ore prodotte
L’ANALISI DEI COSTI….segue La differenza fra ore pagate ed ore prodotte ORE NON PRODOTTE ORE DIRETTE ORE LAVORATE ORE PRODOTTE ORE INDIRETTE ORE PAGATE ORE NON LAVORATE Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia 9
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SECONDA PARTE: Ipotesi esogene
Le variabili esogene sono costituite essenzialmente dalle ipotesi fiscali e dalle ipotesi macroeconomiche. Elaborati di Output Dati ed ipotesi di Input Modelli di calcolo Conto Economico Ipotesi tecnico operative Analisi Investimenti Stato Patrimoniale Flussi di Cassa di Progetto Ipotesi Fiscali Ricavi/Costi operativi Ipotesi Finanziarie Prospetto Fonti Impieghi Tassazione Ipotesi macroeconomiche Indici di Redditività Debito Indici di Bancabilità Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia 10
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Ipotesi Fiscali Imposizione fiscale:
Dovrà essere considerato l’impatto che l’imposizione diretta ed indiretta ha sul livello di redditività del Piano e sulla sua capacità di far fronte al rimborso dei finanziamenti accesi. In linea generale, per lo sviluppo del modello dovranno essere considerate ed esplicitate: 1) le tipologie e le modalità di calcolo e di versamento delle imposte dirette considerate; in questo caso occorrerà individuare oltre all’IRES – controllando la corretta scelta delle aliquote da applicare - le ulteriori imposte sul reddito d’impresa che dovranno essere applicate quali ad esempio l’IRAP o le riduzioni d’imposta eventualmente applicabili come ad esempio l’ACE; 2) le tipologie e le modalità di calcolo e di versamento delle imposte indirette che deve essere considerata in virtù delle operazioni poste in essere nel corso della gestione operativa e nel corso delle operazioni poste in essere (ad es. le opzioni per la gestione dell’IVA sugli investimenti/ricavi/costi); 3) Metodi e Aliquote di ammortamento; dovranno essere analizzate le alternative di ammortamento degli investimenti, anche al fine di verificarne gli effetti da un punto di vista economico-finanziario e di ottimizzazione fiscale. I metodi di ammortamento da applicare alle singole tipologie d’investimento che si andranno ad effettuare (opere civili, impianti, attrezzature, macchinari ecc.) influiscono infatti sulla dinamica reddituale dell’intervento (TUIR per (ammortamento fiscale o finanziario). Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Ipotesi macroeconomiche
Ipotesi macro-econonomiche (a) Parametro inflattivo L’analisi economico-finanziaria dovrà essere realizzata “a prezzi correnti” ovvero i costi ed i ricavi operativi dovranno essere adeguati, su base annua, all’andamento dell’inflazione previsto per l’intero periodo di gestione ipotizzato per il Progetto. L’adeguamento all’inflazione verrà effettuato indicizzando i valori di costi e ricavi operativi facendo riferimento a indici specifici che incorporino le aspettative inflazionistiche di medio-lungo periodo. (b) Tassi d’interesse Per lo sviluppo dell’analisi finanziaria dovrà essere identificata la struttura dei tassi d’interesse idonea a rappresentare il costo-base (i.e. tasso-base) dei finanziamenti cui dovrà essere aggiunto il “margine” richiesto dai finanziatori in funzione del livello di rischio associato al Piano (i.e. spread). In linea generale, per l’individuazione del tasso-base, si potrà fare riferimento ai tassi EURIBOR (tasso a breve fino alla durata massima di un anno) se al credito concesso viene applicato un tasso variabile, e all’Interest Rate Swap (tasso per scadenze uguali o superiori ad un anno) se il tasso applicato è fisso. Entrambi i tassi esprimono una media dei tassi registrati dal mercato finanziario in funzione delle negoziazioni avvenute nel corso della singola giornata. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Ricavi monetari caratteristici (revenues)
(+) (-) Ricavi monetari caratteristici (revenues) Costi per acquisti input (raw materials) Costi per manutenzioni e riparazioni (operation & maintenance) Costi per assicurazioni (insurance) Imposte (IRES e IRAP) (taxes) (=) (+/-) (-/+) Flusso netto di circolante della gestione corrente (working capital flow) Variazione delle poste di circolante (change in working capital items) Investimenti/Disinvestimenti in immobilizzazioni Flusso di cassa operativo netto d’imposta (operative cash flow) Flusso di cassa operativo (netto di imposte) (-) Interessi passivi Rimborso del capitale (=) (+/-) Flusso netto di cassa disponibile Accantonamento/prelievo a/da reserve account) Dividendi agli sponsor Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Dati ed ipotesi di Input Modelli di calcolo Elaborati di Output
FASE 2 La Struttura Finanziaria compatibile con la struttura dell’investimento. DIAGRAMMA DI FLUSSO Dati ed ipotesi di Input Modelli di calcolo Elaborati di Output Conto Economico Ipotesi tecnico operative Analisi Investimenti Stato Patrimoniale Ipotesi Fiscali Flussi di Cassa di Progetto Ricavi/Costi operativi Ipotesi Finanziarie Prospetto Fonti Impieghi Tassazione Ipotesi macroeconomiche Indici di Redditività Debito Indici di Bancabilità Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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L’obiettivo è quello pertanto di:
L’obiettivo della Fase 2, ATTRAVERSO L’INDIVIDUAZIONE DI ULTERIORI VARIABILI ED IPOTESI FINANZIARIE SPECIFICHE DEL PIANO IN ESAME (STRUTTURA FINANZIARIA, ANALISI DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO ECC.) consiste nella definizione di un Piano Economico-Finanziario Definitivo per ogni scenario, individuato a valle della Fase 1, con la finalità di: a) apprezzare il livello di sostenibilità finanziaria del Progetto con particolare riferimento al grado di bancabilità dello stesso; b) identificare ed analizzare i rischi principali che caratterizzano il Progetto, in modo da individuarne e definirne le modalità di mitigazione; c) verificare la capacità del Progetto di garantire i livelli di convenienza economica e sostenibilità finanziaria individuati, anche al verificarsi di eventi che possono influire sulla sua capacità di reddito. L’obiettivo è quello pertanto di: A)Analizzare la capacità del Piano di generare flussi di cassa sufficienti a garantire la restituzione dei finanziamenti, tenuto conto delle relative caratteristiche e dei livelli di capacità mediamente ritenuti accettabili dai potenziali finanziatori; B) Analizzare la capacità del Progetto di garantire i livelli di convenienza economica e sostenibilità finanziaria anche in condizioni differenti da quelle ipotizzate sia per la fase di realizzazione sia per quella di gestione. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Ipotesi Finanziarie individuati per gli stessi.
(a) Analisi delle fonti di finanziamento Dovrà essere verificato se le ipotesi macro-economiche effettuate – struttura dei tassi d’interesse - siano plausibili per le fonti di finanziamento reperibili sul mercato finanziario. In linea generale, dovranno essere individuate ed analizzate le principali fonti di finanziamento disponibili di cui il Piano/Progetto potrebbe beneficiare evidenziando le fonti reperibili sui mercati finanziari (in particolare il sistema bancario) ed i finanziamenti pubblici a vario titolo attivabili. Relativamente ai finanziamenti pubblici attivabili dovranno essere analizzate ed esplicitate anche la tipologia (ad es. contributo in conto capitale o in conto gestione) e le relative modalità di concessione ed erogazione da parte dell’Amministrazione competente. (b) Ipotesi finanziarie Dovranno essere esplicitate le ipotesi relative alla struttura finanziaria del Piano, intese come rapporto tra capitale di rischio e capitale di debito ovvero il mix di risorse finanziarie più idonee al finanziamento della realizzazione e gestione dell’attività descritta dal Piano,tenuto conto delle risorse finanziarie più idonee al finanziamento dello stesso Piano. La struttura finanziaria dovrà tenere conto degli standard di finanziamento adottati dagli istituti bancari e finanziari per iniziative economiche, anche collocate nel contesto degli “start-up”. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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In particolare quanto esposto prevede:
L’analisi delle risorse finanziarie reperibili e la definizione della struttura finanziaria “obiettivo” che si intende implementare. Andranno indicati a tal fine: 1) le diverse modalità di finanziamento prescelte, distinguendole fra debito, capitale di rischio e altri mezzi propri; 2) il peso relativo (espresso in percentuale sul totale) assunto da ciascuna fonte di copertura rispetto al fabbisogno finanziario complessivo; 3) la definizione degli elementi qualificanti di ogni tipologia di indebitamento selezionata, fra cui: - l’importo complessivo del finanziamento; - la tempistica concordata per la sua erogazione, definita rispetto - alla dinamica del fabbisogno finanziario del progetto - il tasso base prescelto e lo spread richiesto dagli enti finanziatori; il piano di rimborso del prestito e la durata complessiva del finanziamento (b) La determinazione della politica dei dividendi da attuare, rappresentata nell’ipotesi di distribuzione dei flussi di cassa disponibili. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Ricavi monetari caratteristici (revenues)
(+) (-) Ricavi monetari caratteristici (revenues) Costi per acquisti input (raw materials) Costi per manutenzioni e riparazioni (operation & Maintenance) Costi per assicurazioni (insurance) Imposte (IRPEG e IRAP) (taxes) (=) (+/-) (-/+) Flusso netto di circolante della gestione corrente (working capital flow) Variazione delle poste di circolante (change in working capital items) Investimenti/Disinvestimenti in immobilizzazioni Flusso di cassa operativo netto d’imposta (operative cash flow) Flusso di cassa operativo (netto di imposte) (-) Interessi passivi Rimborso del capitale (=) (+/-) Flusso netto di cassa disponibile Accantonamento/prelievo a/da reserve account) Dividendi agli sponsor Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Dati ed ipotesi di Input Modelli di calcolo Elaborati di Output
Identificazione degli Scenari che presentano le migliori caratteristiche di redditività finanziaria e valutazione redditività FASE 3 DIAGRAMMA DI FLUSSO Dati ed ipotesi di Input Modelli di calcolo Elaborati di Output Conto Economico Ipotesi tecnico operative Analisi Investimenti Stato Patrimoniale Ipotesi Fiscali Flussi di Cassa di Progetto Ricavi/Costi operativi Ipotesi Finanziarie Prospetto Fonti Impieghi Tassazione Ipotesi macroeconomiche Indici di Redditività Debito Indici di Bancabilità Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Analisi della convenienza economica
La costruzione del modello economico-finanziario permette di sviluppare, passando attraverso la determinazione dei flussi di cassa generati dal progetto/piano, un sistema di indicatori atto a valutare la convenienza economica dell’iniziativa e la sua sostenibilità finanziaria. Analisi della convenienza economica L’analisi della convenienza economica legata ad un piano può essere impostata facendo riferimento a diverse metodologie di valutazione. Fra queste le più comunemente utilizzate sono quelle basate sul calcolo di specifici indicatori idonei a fornire un giudizio sintetico sulla capacità dell’investimento di creare valore e generare un’adeguata redditività. Quando un piano si definisce BANCABILE? Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Il Piano Economico-Finanziario: Struttura del PEF
INPUT INVESTIMENTI MARGINE OPERATIVO COPERTURA FABBISOGNI AMMORTAMENTI PIANI RIMBORSO FINANZIAMENTI CONTO ECONOMICO IMPOSTE INDICATORI REDDITIVITA’ RENDICONTO FINANZIARIO INFLAZIONE ADEG. MONETARIO RATIOS FINANZIARI STATI PATRIMONIALI Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia 21
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NUMEROSISSIME FORME DEL PEF
COME DOVREBBE ESSERE COME NON DEVE ESSERE Una parte descrittiva delle condizioni assunte base della elaborazione e collegamento con la bozza di convenzione; Occorre sviluppare tutte le tabelle di Conto Economico e Stato Patrimoniale oltre al flusso di cassa; Indicatori di redditività del Piano/progetto (VAN,TIR ecc ecc…..) Solo numeri; Solo flussi di cassa; Assenza di indicatori. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia 22
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STRUTTURA TIPICA DI UN PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO
PARTE DESCRITTIVA PARTE NUMERICA Premessa Metodologica Il progetto in sintesi Le ipotesi assunte I ricavi I costi La Copertura dei Fabbisogni Finanziari I risultati delle elaborazioni Flusso di Cassa Conto Economico Stato patrimoniale Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia 23
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LA FASE PIU’ CRITICA: LA FASE INIZIALE
Altro aspetto saliente è non solo quanto “produce” il progetto in termini di cassa, ma quando Costruzione Termine del progetto Fase operativa k (pay –back) n tempo j Particolare attenzione va posta non solo agli aspetti materiali, ma anche a quelli immateriali o di supporto: Spese di presentazione del progetto, spese di costituzione e gestione della società veicolo, (se costituita), spese per la sottoscrizione dei contratti di finanziamento. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Non solo l’ammontare dell’investimento iniziale, ma anche il tempo di realizzazione sono variabili critiche per lo sviluppo del progetto Termine del progetto Costruzione Fase operativa k (pay –back) n1 tempo j j1 n k (pay –back) Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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IL RUOLO DELLA FINANZA NEI PROGETTI/INVESTIMENTI CARATTERIZZATI DA UN SIGNIFICATIVO INVESTIMENTO INIZIALE, L’ASPETTO FINANZIARIO È CRUCIALE. Occorre ricercare contemporaneamente le fonti finanziarie adeguate per assicurare la copertura finanziaria necessaria : Allo sviluppo ed al concepimento del progetto; Alla realizzazione dell’investimento; Del circolante Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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LA STRUTTURA FINANZIARIA
IL RUOLO DEL CAPITALE PROPRIO Sebbene la struttura finanziaria deve essere costruita considerando la tipologia e le caratteristiche dell’investimento/progetto che si intende realizzare, in coerenza anche con il grado di rischio che i promotori del progetto intendono assumersi, va sottolineato il ruolo del capitale proprio. Il capitale proprio, infatti, consente di garantire nelle fasi iniziali dell’iniziativa un elevato grado di elasticità finanziaria, utile nei casi di sviluppo di nuove iniziative nelle quali non si ha una particolare confidenza con la generazione di flussi di cassa, ed è capace di assorbire prevedibili perdite economiche iniziali. LA STRUTTURA FINANZIARIA: DUE ASPETTI Bancabilità Redditività del progetto/investimento Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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GLI ELEMENTI DI CONVENIENZA E FATTIBILITA’ PER IL FINANZIATORE……
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Annual Debt Service Cover Ratio (ADSCR)
LA BANCABILITA’ DI UN PROGETTO: ALCUNI INDICATORI Annual Debt Service Cover Ratio (ADSCR) Indice istantaneo di servizio del debito; E’ pari al rapporto tra il flusso di cassa operativo dell’anno ed il servizio del debito annuale (Rata capitale + interessi); Indica la capacità del Progetto di effettuare, periodo per periodo, i pagamenti connessi al servizio del debito (capitale ed interessi). Loan Life cover ratio Indice dinamico in quanto tiene conto dell’andamento dei flussi di cassa operativi disponibili per il servizio del debito per tutta la durata del debito; E’ dato dal rapporto tra la somma attualizzata al tasso di interesse del debito dei flussi di cassa operativi ed il debito residuo; Indica la capacità del progetto di rimborsare il debito residuo con i flussi di cassa generati entro il termine di scadenza del finanziamento. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Rapporto D/E tendenziale;
LA BANCABILITA’ DI UN PROGETTO: ALTRI INDICATORI Rapporto D/E tendenziale; Rapporto EBITDA/DEBITO. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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ANNUAL DEBT SERVICE COVER RATIO (ADSCR)
Per ogni anno di durata del finanziamento: EBITDA - IMPOSTE ADSCR = SERVIZIO DEL DEBITO (Rata + Interessi) CONSIDERAZIONI: Per una buona bancabilità un occorre un valore del DSCR almeno pari ad 1,20 Un Piano economico e Finanziario che mostra valori inferiori ad 1,10 non è considerato bancabile. Particolare importanza assumono i valori del DSCR per i primi 5 anni di durata del Debito Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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LOAN LIFE COVER RATIO Per ogni anno di durata del finanziamento:
VAN ( EBITDA- TASSE) + DISPONIBILITA’ LLCR = DEBITO RESIDUO E’ espresso in valore percentuale; Per una buona bancabilità un occorre un valore del LLCR almeno pari ad 120 %; Un Piano economico e Finanziario che mostra valori inferiori al 110 % non è considerato bancabile. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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UN ESEMPIO NUMERICO N N+1 N+2 N+3 N+4
EBITDA- IMPOSTE RATA ADSCR 1,21 1,13 1,11 DEBITO RESIDUO CASH FLOW ALTRE DISPONIBILITA’ LLRC 113 % 116% 118% 121% 125% Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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IL FOCUS DEL FINANZIATORE
CAPACITA’ DEL PROGETTO DI GENERARE FLUSSI DI CASSA DISPONIBILI PER IL SERVIZIO DEL DEBITO E PER I PROMOTORI DELL’INIZIATIVA Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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IL SISTEMA DELLE GARANZIE
GARANZIE DI PROGETTO DA GARANZIE REALI O DI FIRMA CANALIZZAZIONE INCASSI D.S.R.A. (Disponibilità, pari almeno alla metà della prossima rata da rimborsare, presente in un conto corrente del finanziatore, per tutta la durata del finanziamento). Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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La bancabilità: le garanzie dei Soci
NON RECOURSE E’ esclusa la rivalsa dei finanziatori sugli azionisti; o le banche operano secondo logiche non tradizionali accollandosi rischi imprenditoriali, oppure esistono soggetti terzi che forniscono singolarmente o in modo combinato appropriate garanzie LIMITED RECOURSE La rivalsa verso gli azionisti è limitata: nel tempo nell’ammontare nella qualità FULL RECOURSE Rivalsa totale: gli azionisti si assumono l’intero rischio ma cadono i presupposti del project finance Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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GLI ELEMENTI DI CONVENIENZA PER L’IMPRENDITORE……
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RISCHIO RENDIMENTO In generale, non esiste una formula aurea per determinare il corretto equilibrio tra livello dei rischi e Rendimento, ma occorre avere presente questa relazione: VALORE ECONOMICO = ∑ Flussi di Cassa Attualizzati, per tener conto del trascorrere del tempo e del rischio insito nella realizzabilità dei flussi stessi. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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INDICATORI DI REDDITIVITA’
FINANZIARI ECONOMICI V.A.N. I.R.R. PAY-BACK R.O.I. dell’Investimento/Progetto R.O.E. dell’Investimento/Progetto E.V.A. GLI INDICATORI FINANZIARI SI BASANO SULL’ATTUALIZZAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA DELL’ INVESTIMENTO/PROGETTO AD UN TASSO DI INTERESSE CHE TENGA CONTO DEL RISCHIO SOSTENUTO DAL PROMOTORE DELL’INIZIATIVA. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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LA SCELTA DEL TASSO DA ATTUALIZZARE
LA MISURA DEL RISCHIO E’ LEGATA AL VALORE DEL TASSO AL QUALE SCEGLIAMO DI ATTUALIZZARE I FLUSSI DI CASSA FUTURI GENERATI DAL PROGETTO COSTO DEL CAPITALE PROPRIO = Rf + ß(RM – Rf) + e Rf = RENDIMENTO TITOLI SENZA RISCHIO Posto pari al 5,00% BTP con durata simile al riferimento temporale di piano RM – RF = RENDIMENTO GENERICO DEL MERCATO Posto pari al 5,50%, come ricavabile da serie storiche sul lungo periodo ß= CORRETTIVO PER TENERE CONTO DELLO SPECIFICO SETTORE e = CORRETTIVO PER TENERE CONTO DEL RISCHIO CONNESSO ALLO SPECIFICO INVESTIMENTO Tiene conto del fatto che l’investimento, in genere, non beneficia di rilevanti economie di scala e l’impresa non è quotata. Fino ad un massimo del 3,5%. Sono accettabili valori oscillanti tra il % Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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I RISCHI Altro aspetto centrale nella fattibilità delle operazioni è costituita dall’analisi e copertura delle singole tipologie di rischio che possono influenzare anche sensibilmente la dinamica dei flussi finanziari dei progetti: RISCHI OPERATIVI : Tempi di realizzazione investimento, diminuzione ricavi previsti, aumento costi previsti RISCHI MACROECONOMICI: Dinamiche inflazionistiche non previste (Minore o Maggiore inflazione), variazioni sul regime fiscale ipotizzato RISCHI DI TASSO : Oscillazione tassi d’interesse RISCHI DI CAMBIO : Oscillazione costi di materie prime o dei prezzi di vendita Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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APPROFONDIMENTO : RISCHIO DI TASSO
IL RISCHIO DI TASSO HA UNA DIRETTA INCIDENZA SULLA BANCABILITA’ DEL PROGETTTO: UN AUMENTO DEL TASSO INTERESSE, AUMENTA LA RATA E, PERTANTO, RIDUCE LA BANCABILITA’ DEL PROGETTO. NON SONO DA ESCLUDERSI OPERAZIONI DI COPERTURA DEL RISCHIO DI TASSO ATTRAVERSO STRUMENTI DERIVATI. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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METODI MATEMATICO-FINANZIARI: IL VAN
Tempo T0 T € T4 600 € € € + 268 € + 319 € + 356 € + 381 € 324 € è il Valore attuale netto del progetto (valore aggiunto) + 324 € Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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ANALISI DI SENSITIVITA’
IL PRINCIPALE RISCHIO DI FRONTE AD UNA INIZIATIVA. LA VARIABILITA’ NEL TEMPO DELLE IPOTESI DI INPUT OCCORRE PROCEDERE AD UNA ANALISI DI SENSIVITA’ UNA VOLTA PREDISPOSTO IL PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO E’ NECESSARIO VERIFICARNE L’ATTENDIBILITA’ ATTRAVERSO LA MISURAZIONE DELLE CONSEGUENZE DERIVANTI DALLA VOLATILITA DELLE VARIABILI RITENUTE FONDAMENTALI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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PER EFFETTUARE CONFRONTI SI EFFETTUANO SCENARI PESSIMISTICI ED OTTIMISTICI, CON CALCOLO DEGLI INDICI FINANZIARI PER LE DIVERSE ALTERNATIVE TARIFFA/PREZZI VOLUMI DI INVESTIMENTO INFLAZIONE TASSI DI INTERESSE VALORE CREATO ( CMPC 10%) REDDITI NETTI CUMULATI IRR % DSCR MEDIO Ipotesi ottimistica 200 1,50% 5,00% 68% 2,7 Ipotesi intermedia 150 2,00% 5,50% 58,% 2,37 Ipotesi pessimistica 100 2,50% 6,00% 12,% 1,28 Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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Fase di pre-completamento
RISULTA PERTANTO FONDAMENTALE L’ IDENTIFICAZIONE E RIPARTIZIONE DEI RISCHI Fase di gestione Fase di pre-completamento Fase di pre-costruzione -Fattibilità -Autorizzazioni amministrative -Altro Costruzione -Completamento -Tempistica -Eccedenza dei costi -Forniture -Tecnologia -Adempienza dei subappalti -Gestione/management -Rischi logistici -Rischi di mercato Rischi presenti per tutta la durata del progetto Rischi Finanziari (cambio valuta, tassi) Rischi politici e legali Force majeure Ambiente Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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OBIETTIVO L’obiettivo principe dell’attività di pianificazione finanziaria delle operazioni è quello di bilanciare l’interesse dei vari soggetti coinvolti con le dinamiche interne dell’investimento in termini di quantità e tempi della generazione di cassa. Redditività Azionisti Redditività Finanziatori Debt Service Cover Ratio Loan Life Cover Ratio Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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ESPERIENZE A CONFRONTO:
IL BUSINESS PLAN : UN INTERVENTO IMMOBILIARE OPERA: RISTRUTTURAZIONE DI UN EDIFICIO CON DESTINAZIONE COMMERCIALE DIREZIONALE. L’OGGETTO DEL CONTRATTO E’ LA REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE E L’APPORTO DEI MEZZI FINANZIARI NECESSARI . TALI SPAZI, DOPO LA REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO, SARANNO LOCATI A TERZI PER 30 ANNI DAL PROPRIETARIO. Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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PROGETTO PROPRIETARIO Apporta mezzi finanziari propri
Fornisce la disponibilità delle superfici Fornisce la Finanza necessaria TERZI LOCATARI ISTITUTI DI CREDITO NEWCO Corrisponde un canone annuale Paga una rata annuale Paga un prezzo iniziale Realizza l’opera APPALTATORE Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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L’INVESTIMENTO DI RISTRUTTURAZIONE
OPERE IMPREVISTI ADEGUAMENTO PREZZI SPESE TECNICHE SPESE GENERALI ONERI URBANIZZAZIONE 10.000 ALTRE SPESE DI PROGETTAZIONE TOTALE INVESTIMENTO Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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REDAZIONE DELLO STUDIO 30
IL TIMING DI PROGETTO FASI GIORNI REDAZIONE DELLO STUDIO 30 OTTENIMENTO DELLE AUTORIZZAZIONI 90 REDAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA 120 LAVORI 760 COLLAUDO 1015 TOTALE FASE DI REALIZZAZIONE 725 GESTIONE 10.950 Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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LE IPOTESI ECONOMICHE IN CAMPO
AFFITTI MANUTENZIONE ORDINARIA 71.000 PERSONALE 15.000 ASSICURAZIONI 21.000 SPESE GENERALI 25.000 TASSO D’ INTERESSE (Comprensivo di Spead) 6,40% INFLAZIONE COSTI-RICAVI 2,00% IMPOSTE 33%+4,25% Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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CALCOLO DELLE NECESSITA FINANZIARIE
INVESTIMENTO TOTALE MEZZI PROPRI OPERA DA FINANZIARE ONERI PER LA SOCIETÀ INTERESSI DI PREAMMORTAMENTO RISERVA PER IL DEBITO TOTALE DA FINANZIARE FINANZIAMENTO DISPONIBILITÀ IL CALCOLO DEL FABBISOGNO FINANZIARIO Prospetto fonti-impieghi dopo la realizzazione dell’opera( all’avvio della gestione) INVESTIMENTO FISSO 92% SPESE DI START UP CAPITALIZZATE 8% TOTALE FABBISOGNO MEZZI PROPRI 31,2% FINANZIAMENTO A M/L 74,7% DSRA ( ) -3,0% DISPONIBILITÀ A BREVE ( ) TOTALE FONTI Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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CONTO ECONOMICO N3 N4 N5 N6 RICAVI OPERATIVI 640.800 653.616
CAPITALIZZAZIONI TOTALE RICAVI PERSONALE 15.300 15.606 15.918 16.236 COSTI INDUSTRIALI 25.495 26.005 SPESE GENERALI 25.500 26.010 49.840 50.837 EBITDA 91.567 AMMORTAMENTI EBIT ONERI FINANZIARI IMPOSTE 14.743 15.224 REDDITO NETTO (40.797) (41.615) 8.964 28.417 Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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I FLUSSI DI CASSA GENERATI DAL PROGETTO
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I FLUSSI REDDITUALI GENERATI DAL PROGETTO
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GLI INDICI DI BANCABILITA’ DEL PROGETTO
EBITDA- IMPOSTE RATA DSCR 1,23 1,16 1,11 1,13 DEBITO RESIDUO DISPONIBILITA DSRA LLRC 113 % 116% 119% 122% 125% Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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I VALORI MEDI DI DSCR E LLCR GENERATI DAL PROGETTO DSCR LLCR Anni 1-5
1,15 119% Anni 6-10 1,11 135% Anni 11-15 1,19 163% Anni 16-20 1,25 227% Anni 21-25 11,11 8276% Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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IL RIMBORSO DELLA DEBITORIA
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GLI INDICI DI REDDITIVITA’
…. .... N+30 CASH FLOW 23.609 16.934 98.577 CAPITALE SOCIALE 68.000 VALORE ATTUALE CASH FLOW VALORE ATTUALE CAPITALE NETTO TASSO DI ATTULIZZAZIONE 7,5% V.A.N. T.I.R. 11,62% Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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L’ANALISI DI SENSITIVITA’
RIDUZIONE RISPETTO AL PROGETTO INVESTIMENTO EDILIZIO AFFITTO T.I.R. % V.A.N. (€) al tasso 10% 23,06 18,48 - 14,64 11,80 9,63 RIDUZIONE RISPETTO AL PROGETTO INVESTIMENTO EDILIZIO AFFITTO T.I.R. V.A.N. al tasso 10% 31,19 25,50 - 21,12 16,59 13,16 Redazione di un Piano Industriale a cura del Dott. Marco Malizia
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