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Rette e segmenti
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Rette complanari Due rette che giacciono sullo stesso piano si dicono complanari.
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Rette complanari Se si incontrano in un punto si dicono incidenti
Se non si incontrano mai si dicono parallele Rette complanari Se formano 4 angoli retti sono perpendicolari Se ogni punto di una è anche punto dell’altra sono coincidenti
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Due rette appartenenti ad un piano a si dicono incidenti se si incontrano in un punto.
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a b ┴ ┴ Questo simbolo si legge perpendicolare
Se due rette incidenti a e b si incontrano formando quattro angoli congruenti nel punto D di dicono perpendicolari. ┴ a b Questo simbolo si legge perpendicolare ┴
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Data una retta r sul piano alfa esistono infinite rette perpendicolari ad essa.
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Dai postulati di Euclide sappiamo che per un punto passano infinite rette. Ma data la retta r, una sola retta passante per P sarà perpendicolare ad r, infatti, solo la retta f taglia r formando 4 angoli congruenti retti. Dunque dal punto P si può tracciare una ed una sola retta perpendicolare ad r.
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Consideriamo una retta r e una sua perpendicolare
Consideriamo una retta r e una sua perpendicolare. Le due rette si incontreranno nel punto P. Tale punto prende il nome di piede della perpendicolare. s P r Si dice piede della perpendicolare il punto in cui la retta e la perpendicolare si incontrano.
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Se due rette r ed s appartengono ad uno stesso piano a e non hanno alcun punto in comune si dicono rette parallele. r s Due rette si dicono parallele se sono complanari e non hanno alcun punto in comune. a
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Data una retta r e un punto P esterno ad essa esiste una ed una sola retta parallela ad r passante per P. P s r
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Due rette sono coincidenti se condividono gli stessi punti del piano.
Consideriamo la retta r appartenente al piano a. Se disegniamo su questa un’altra retta s le due rette toccheranno esattamente gli stessi punti del piano, infatti i punti dell’una saranno anche punti dell’altra. s Due rette sono coincidenti se condividono gli stessi punti del piano.
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P Consideriamo una retta r e un punto P esterno ad essa appartenenti entrambi al piano a. Conduciamo la perpendicolare ad r passante per il punto P. Tale retta incontra la retta R nel punto O. Il punto O è la proiezione di P su r. s r O a La proiezione di un punto su una retta è il punto in cui la sua perpendicolare passante per il punto taglia la retta.
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Proiezione di un segmento su una retta
Consideriamo una retta r e una segmento AB appartenenti entrambi al piano a. Per proiettare un segmento sulla retta basta proiettare i suoi estremi sulla retta r. Troviamo i punti A’ e B’ Il segmento A’B’ sarà la proiezione di AB su r. A B A’ B’ r a Per proiettare un segmento su una retta basta trovare le proiezioni dei suoi due punti estremi e prendere in considerazione il segmento risultante.
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Tale perpendicolare è l’asse del segmento.
Asse di un segmento Consideriamo il segmento AB e sia M il suo punto medio. Tracciamo la perpendicolare ad AB passante per M. Tale perpendicolare è l’asse del segmento. AM = BM
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Rette sghembe s Consideriamo un piano a, una retta complanare ad esso ed una retta s incidente che incontra il piano nel punto P. a r P Le rette che non hanno punti in comune e che non sono parallele si dicono sghembe. Due rette che non hanno punti in comune e che appartengono a piani diversi si dicono sghembe.
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Fascio di rette Esistono due tipi di fasci di rette
Il fascio di rette proprio Il fascio di rette improprio
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Fascio proprio di rette
Consideriamo un punto P in un piano a. Per il punto P del piano passano infinite rette. P a Definiamo fascio proprio di rette l’insieme delle rette passanti per il punto P.
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Fascio improprio di rette
Consideriamo una retta r appartenente al piano a. Esistono infinite rette parallele ad r. Si dice fascio improprio di rette l’insieme delle infinite rette parallele fra loro.
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Distanza tra due punti A B
Dati due punti A e B, possiamo unirli con linee di diversa lunghezza. Tracciamo la linea più corta possibile. A B La distanza fra due punti è la lunghezza del segmento che li unisce, cioè il segmento AB.
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Distanza di un punto da una retta
Consideriamo una retta r e un punto P esterno ad essa nel piano a. Dal punto tracciamo i segmenti che arrivano sulla retta r. Tracciamo la perpendicolare ad r passante per il punto P. Tale retta s incontra la retta r nel punto O. La distanza di P da r è data dalla lunghezza del segmento PO. P s r O a La distanza di un punto da una retta è il segmento perpendicolare che unisce il punto alla retta.
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Distanza fra due rette parallele
Date due rette parallele r ed s appartenenti al piano a tracciamo la perpendicolare alla retta r ed s. Tale retta taglierà le due rette parallele nei punti A e B. Si dice distanza fra le due rette s ed r la lunghezza del segmento AB perché è perpendicolare ad entrambe le rette. t s A r B a La distanza tra due rette parallele è la lunghezza del segmento perpendicolare alle rette avente come estremi due punti appartenenti alle rette stesse. La parte di piano compresa fra le rette si dice STRISCIA.
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Rette parallele tagliate da una trasversale
Consideriamo due rette r ed s tagliate da una trasversale t e appartenenti al piano a. Si formano 8 angoli numerati da 1 a 8. Gli angoli 3, 6, e 4, 5 si dicono alterni interni. Gli angoli 1, 8, e 2, 7 si dicono alterni esterni. Gli angoli 3, 5 e 4, 6 sono coniugati interni. Gli angoli 1, 7 e 2, 8 sono coniugati esterni. Gli angoli 1 e 5 e 2 e 6, 3 e 7 e 4 e 8, sono corrispondenti. t s 1 2 3 4 5 r 6 7 8 a Le coppie di angoli coniugati sono supplementari.
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Le coppie di angoli alterni interni e alterni esterni sono congruenti
Le coppie di angoli alterni interni e alterni esterni sono congruenti. Le coppie coniugate interne ed esterne sono supplementari (180°). Le coppie di angoli corrispondenti sono congruenti. t s 1 2 3 4 5 r 6 7 8 a
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t Se le rette non sono parallele sono congruenti solo le coppie degli angoli opposti. s 1 2 3 4 r 6 5 7 8 a
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Segmenti
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Data una retta r fissiamo su di essa due punti A e B
Data una retta r fissiamo su di essa due punti A e B. Questi individuano un parte di retta detta segmento. Si dice segmento la parte di retta compresa tra due punti detti estremi del segmento.
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Segmenti consecutivi a
Due segmenti AB e C D si dicono consecutivi se hanno un estremo in comune. Segmenti consecutivi A B C D a
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I segmenti AB e C D sono adiacenti.
Segmenti adiacenti I segmenti consecutivi che giacciono sulla stessa retta si dicono adiacenti. r B A D C I segmenti AB e C D sono adiacenti.
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Confronto di segmenti
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Segmento maggiore di un altro
Consideriamo i segmenti AB e C D. Sovrapponiamo i due segmenti facendoli coincidere gli estremi iniziali A e C. A B C D Se l’estremo D del secondo segmento cade all’interno del primo, allora il segmento AB sarà maggiore del segmento C D. AB > C D
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Segmento minore di un altro
Consideriamo i segmenti AB e C D. Sovrapponiamo i due segmenti facendoli coincidere gli estremi iniziali A e C. A B C D Se l’estremo D del secondo segmento cade all’esterno del primo, allora il segmento AB sarà minore del segmento C D. AB > C D
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Segmenti congruenti AB = C D
Consideriamo i segmenti AB e C D. Sovrapponiamo i due segmenti facendoli coincidere gli estremi iniziali A e C. A B C D Se l’estremo D del secondo segmento coincide con l’estremo B del primo segmento, allora il segmento AB sarà congruente col segmento C D. AB = C D
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Somma di segmenti AD = AB + CD
Per sommare due segmenti AB e CD occorre metterli uno dopo l’altro facendo coincidere l’estremo B del primo segmento con l’estremo C del secondo, in modo da avere due segmenti adiacenti. Dati i segmenti AB e C D, facciamo coincidere gli estremi B e C. A B C D Otteniamo il segmento AD. Tale segmento è la somma dei segmenti AB e BC. AD = AB + CD
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Differenza di segmenti
Consideriamo i segmenti AB e CD con AB maggiore di CD. Facciamo coincidere gli estremi A e C. Otteniamo il segmento DB, cioè la differenza. DE = AB – CD A B C D D B Segmento differenza Per sottrarre due segmenti occorre far coincidere l’inizio dei due segmenti, la differenza sarà data da quel segmento che sommato al secondo forma il primo.
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Multiplo di un segmento
Un segmento è multiplo di un altro se lo contiene un numero intero di volte. Consideriamo il segmento AD che contiene 4 volte BC. AD = 4 BC AD è multiplo di BC secondo il numero 4. A D D C
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Sottomultiplo di un segmento
Un segmento é sottomultiplo di un altro se questo lo contiene un numero intero di volte. Il segmento C D è contenuto 4 volte nel segmento BC. C D = AD : 4 A D D C
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AB è il doppio di C D o anche, C D è la metà di AB.
AB=2CD C D = 1 AB 2 AB è il doppio di C D o anche, C D è la metà di AB. AB è multiplo di C D e lo contiene esattamente 2 volte. C D è sottomultiplo di AB e vi è contenuto esattamente 2 volte. A B C D AB=3CD C D = 1 AB 3 AB è il triplo di C D o anche, C D è la terza parte di AB. AB è multiplo di C D e lo contiene esattamente 3 volte. C D è sottomultiplo di AB e vi è contenuto esattamente 3 volte.
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AB è il quadruplo di C D o anche, C D è la quarta parte di AB.
AB=4CD C D = 1 AB 4 AB è il quadruplo di C D o anche, C D è la quarta parte di AB. AB è multiplo di C D e lo contiene esattamente 4 volte. C D è sottomultiplo di AB e vi è contenuto esattamente 4 volte. AB è il quintuplo di C D o anche, C D è la quinta parte di AB. AB è multiplo di C D e lo contiene esattamente 5 volte. C D è sottomultiplo di AB e vi è contenuto esattamente 5 volte. A B C D AB=5CD C D = 1 AB 5
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C D C D = 3 AB A B 4 Se si considera il rapporto tra 2 segmenti ciascuno di questi deve essere immaginato diviso in tante parti tutte uguali. Ciascuna di queste parti rappresenta l’unità frazionaria, uf. Nell’esempio il segmento C D contiene 3 parti, infatti le parti del primo segmento sono indicate dal numeratore. Le parti contenute nel secondo segmento AB, sono indicate dal denominatore e quindi sono 4. C D = 3 uf A B = 4 uf 1uf
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C D C D = 3 AB A B 4 Conoscendo la misura del segmento somma dei 2 segmenti basterebbe dividerla per sette (totale delle uf) per trovare la misura di una sola uf. Se ad esempio la somma fosse di 28 cm basterebbe dividere questa misura per 7 per trovare la misura di uf. C D = 3 uf A B = 4 uf 1uf
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C D + AB = 28 cm Segmento somma = 7 uf
C D = 3 uf A B = 4 uf C D + AB = 28 cm C 1uf D B 1uf A Segmento somma = 7 uf Segmento somma = 28 cm Data la misura del segmento somma di C D e AB, cioè 28 cm, basta dividere questa misura per 7 (totale delle uf) per trovare la misura di una sola uf. Segmento somma = 7 uf 28cm = 7 uf uf = 28 cm : uf = 4 cm C D contiene 3 uf per cui: C D = 4 cm x 3 =12 cm Poiché un segmento è 12 cm e l’altro 16cm si può verificare che la somma sia di 28cm. AB contiene 4 uf per cui: A B = 4 cm x 4 =16 cm 12cm + 16 cm = 28cm
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A B A B = 7 C D AB- C D = 12 cm A B =? C D =? 5 C D AB contiene 7 uf. C D contiene 5 uf. La differenza è 12 cm. E contiene 2uf, infatti: AB – C D = 7 uf - 5 uf = 2 uf A B C D La differenza contiene 2 uf. Per calcolare la misura in cm dell’unità frazionaria basterà dividere la differenza di 12 cm per 2.
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uf uf Differenza =12 cm 1 uf = 12 cm : 2 = 6 cm 6 cm 6 cm AB contiene 7 uf per cui: AB = 6 cm x 7 = 42 cm C D contiene 5 uf per cui: C D = 6 cm x 5 = 30 cm Poiché un segmento è 42 cm e l’altro 30 cm si può verificare che la loro differenza sia di 12cm. 42 cm - 30 cm = 12 cm
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Punto medio di un segmento
Il punto medio di un segmento è il punto equidistante dagli estremi del segmento. A B M Il punto medio di un segmento lo divide in due parti congruenti. AM BM
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