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DIOCLEZIANO dal principato al dominato
Corso di storia 2 metropolis
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284 - 305 DIOCLEZIANO: dal principato al dominato Linea del tempo
extra Linea del tempo DIOCLEZIANO: dal principato al dominato
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Dal principato al dominato
Domiziano Editti (con valore di legge) POTERE costituito da una somma di magistrature DOMINATO POTERE autocratico e assoluto SENATO Ruolo puramente rappresentativo SENATO ha un ruolo di governo: il principe è un primus inter pares DOMINUS emette EDITTI con valore di legge Detiene il potere giudiziario e militare Nomina governatori delle province e i capi di ogni ufficio IMPERATORE E SUDDITI come un padrone (DOMINUS) con i suoi servi Augusto IMPERATORE E SUDDITI come un padre con i figli
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Il principe sacralizzato
Bisogno di rafforzare il consenso Crisi e anarchia Principe è una figura sovrumana Secessioni di alcune province Acclamazioni da parte delle legioni Tutto ciò che riguarda il principe diventa sacro (dal letto al palazzo, al suo consiglio ristretto); le sue apparizioni in pubblico sono rare e straordinarie; Minuzioso cerimoniale
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Il potere sacro e la sua immagine
AURELIANO DOMINUS ET DEUS Appare raramente in pubblico senato Ostenta i segni della regalità Legittimazione del POTERE Natura divina DIOCLEZIANO DOMINUS «figlio di Giove» Principe è una figura sacra SENATO: ormai è privo di reale autorità ESERCITO: è ormai regionalizzato e non può legittimare un capo per tutto l’impero. *** Apparire raramente = distanza dai comuni mortali Segni della regalità: mantello di porpora, gemme preziose, scettro Palazzo di Spalato esercito Vive in palazzi splendidi e inaccessibili A corte impone cerimoniali orientali (proskynesis)
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La persecuzione dei cristiani
Legittimazione del POTERE Principe è una figura sacra Dal 303 emana 4 editti PERSECUZIONE CONTRO I CRISTIANI OCCIDENTE Breve e moderata ORIENTE Lunga (10 anni) e dura Non sono ammessi oppositori CONTRO I CRISTIANI: poiché non riconoscevano la religione tradizionale né il culto dell’imperatore Si tratta dell’ultima grande persecuzione anticristiana Consegna dei libri sacri Divieto di riunione Arresto dei sacerdoti Requisizione dei beni Unità religiosa (culti tradizionali e culto dell’imperatore
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Successi delle riforme
MASSIMIANO Successi delle riforme I costi delle riforme In Gallia repressa la rivolta dei BAGAUDI ESITI Riforme di DIOCLEZIANO Stabilità e sicurezza interne Estesa e costosa BUROCRAZIA TETRARCHIA Arginata la minaccia di GOTI e ALAMANNI RIORDINO DELL’ESERCITO Aumentano i costi per ESERCITO BAGAUDI <- dal celtico bagat «gente armata» (bande di contadini e pastori ridotti in miseria da tempo in lotta contro i latifondisti e i funzionari imperiali) BUROCRAZIA: era incaricata di far rispettare la volontà dell’Imperatore fino negli angoli più remoti dell’impero. Dilatazione dell’apparato burocratico che invece a Roma era stato sempre alquanto snello Per risolvere il problema, Diocleziano realizza una RIFORMA FISCALE che in parte raggiunse i suoi obiettivi ma gravò pesantemente sulla vita economica dell’Impero. PERSIANI sconfitti RAFFORZAMENTO DELL’AUTORITÀ IMPERIALE Mesopotamia riconquistata Riforma fiscale Riorganizzazione dell’amministrazione
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La riforma fiscale (297 d.C.)
CENSIMENTO della popolazione PROVINCE CATASTO N° di abitanti Inventario: Terre coltivabili Estensione N° contadini che lavorano Tipo di colture… IUGATIO imposte Individuare le attività produttive artigianali e commerciali da tassare CENSIMENTO: inizialmente ogni 5 anni, poi ogni 15 IMPOSTE: calcolate in base all’estensione della proprietà (criterio della iugatio, da iugum – terra che una coppia di buoi al giogo poteva arare in una giornata) IMPOSTE: calcolate in base al n° di persone che vi lavorano (criterio della capitatio, da caput – testa) IMPOSTE province: calcolate in base al n° di abitanti CAPITATIO calcolate/corrisposte in natura o in denaro (a seconda delle circostanze)
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Riforma fiscale Principio della responsabilità collettiva SCOPO
Su ogni singolo villaggio che deve pagare la somma pattuita Riforma fiscale Garantisce introiti più regolari Pressione fiscale sempre più gravosa Intervento economico da parte delle élite locali Ottenere comunque la riscossione i coloni costretti a lavorare anche le terre abbandonate o incolte Le autorità territoriali costringono i coloni a lavorare anche le terre abbandonate o incolte, in modo da raggiungere l’importo complessivo assegnato. PRESSIONE FISCALE GRAVOSA: Benché la ricchezza a disposizione diminuisse a causa della crisi economica, l’importo da versare per i cittadini rimaneva invariato per 15 anni, un tempo molto lungo. ricchezza Evitare che i contadini si sottraggano ai loro obblighi Crisi economica Invariato per 15 anni l’importo da versare
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DIOCLEZIANO, risanare l’economia
Mercanti nascondono i prodotti e li vendono illegalmente MERCATO NERO Prezzi crescono Moneta si svaluta Alcune produzioni vengono abbandonate perché poco redditizie per contrastare il problema Editto dei prezzi È costretto a ritirare l’editto Per i TRASGRESSORI DELL’EDITTO c’è la pena di morte. Valore massimo dei salari Prezzo massimo dei prodotti
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COSTANTINO, risanare l’economia
Mantiene invariata la quantità d’oro Classi ricche Moneta più usata negli scambi commerciali (lusso) COSTANTINO introduce il «solidus» Monete di argento o rame svalutazione Scambi in natura Classi meno abbienti
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Ereditarietà dei mestieri
Abbandonano le attività per sfuggire al fisco Pressione fiscale Peggiorano le condizioni di vita delle classi meno abbienti esercito espedienti elemosina Crisi economica inflazione Mette in crisi la raccolta delle imposte
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L’ereditarietà dei mestieri
RIDURRE le fughe dal fisco Proibisce di cambiare mestiere a chi svolge attività strategiche (padri-figli) CONTRASTARE l’abbandono delle città Contadini, fabbricanti di armi Minatori… MANTENERE ATTIVI agricoltura e artigianato CONTADINI, FABBRICANTI DI ARMI, MINATORI… Chi non accettava queste regole si rifugiava nei latifondi degli aristocratici o dei funzionari imperiali dove neppure i voraci esattori del fisco imperiale osavano penetrare. Tenere sotto controllo GETTITO FISCALE Cristallizzazione dei rapporti sociali Aumenta il divario tra ricchi e poveri
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conseguenze IMPERO TARDO ANTICO Nuova aristocrazia in sintesi
Perdita di autonomia e vitalità (città) SOVRANO-DIO poteri assoluti fisco economia Riduzione della mobilità sociale Controllo totale su società DIOCLEZIANO & COSTANTINO STATO fortemente CENTRALIZZATO Aumento delle diseguaglianze Nasce il colonato Struttura forte permette la sopravvivenza dell’impero per 2 secoli Affermazione del CRISTIANESIMO (Impero cristiano) ESERCITO BUROCRAZIA estesa e ramificata PROPRIETARI TERRIERI (latifondo) Nuova aristocrazia
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scopo causa scopo scopo
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DIOCLEZIANO dal principato al dominato
fine DIOCLEZIANO dal principato al dominato Corso di storia 2 metropolis
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