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dal Quindicesimo al Sedicesimo secolo
Itinerari musicali La musica in Europa dal Quindicesimo al Sedicesimo secolo
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Itinerari musicali LA MUSICA DELLA RIFORMA Martin Lutero
Come accennato in precedenza, nel 1517 si consumò in Europa lo scisma luterano con profondissime conseguenze sia dal puto di vista religioso, sia dal punto di vista geopolitico. La chiesa riformata di Lutero ( ) si strutturerà su nuove radicali basi teologiche ed organizzative. Martin Luther ( ) Al centro della comunità riformata un posto assolutamente centrale assunsero le Sacre Scritture. [Antico Testamento (46 libri per cattolici e ortodossi, 39 per ebrei e protestanti che non accettano come ispirati da Dio i seguenti: Tobia, Giuditta, Sapienza, Baruch, Siracide, I e II Libro dei Maccabei e alcuni passi di Ester e Daniele) e Nuovo Testamento (27 libri). Oggi si preferisce denominarli Primo Testamento e Secondo Testamento] Per tale ragione Lutero (scomunicato da Leone X nel 1521) propugnò un’intensa alfabetizzazione dei fedeli perché le leggessero, in tedesco, e ne traessero alimento spirituale. Bibbia tradotta in tedesco da Lutero su testi originali e sulla Vulgata di S. Girolamo, pubblicata nel 1535
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Itinerari musicali LA MUSICA DELLA RIFORMA Martin Lutero
In campo musicale promosse il canto corale eseguito dai fedeli, attingendo alla tradizione gregoriana cattolica e alla tradizione del canto popolare germanico. Martin Luther ( ) Lo stesso Lutero ne curò i testi e le melodie assieme a musicisti a lui vicini, come Johann Walter ( ). Successivamente sarà Johann Sebastian Bach ( ) a creare suggestive armonizzazioni dei Corali. Nel 1524 saranno pubblicate quattro importanti raccolte, basi di ogni Gesangbuch (libro di canti) successivo. «Lutero con la sposa e i figli» Katharina von Bora, sposata nel 1525, con 5 dei suoi 6 figli Dipinto di Gustav Adolph Spangenberg, 1866
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Itinerari musicali LA MUSICA DELLA RIFORMA La diffusione della riforma
Ben presto l’empito riformista religioso si diffuse in tutta l’Europa centro setten-trionale. In Svizzera, a Ginevra, Giovanni Calvino ( ) realizzò una riforma ancora più radicale di quella di Lutero. L’importanza riservata alla parola del testo sacro, la Bibbia, lo indusse ad escludere la polifonia. Da questo punto di vista, l’altro riformatore svizzero, a Zurigo, Huldrych Zwingli ( ), fu ancora più drastico fino ad escludere il canto durante il culto riformato e a comandare la distruzione di tutti gli organi, cosa che non fu eseguita se non in qualche sporadico caso.
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Itinerari musicali Wenn ich einmal soll scheiden,
J.S. Bach «Mattaeus Passion» Part II Chorale «Wenn ich einmal soll scheiden» Philipp Herreweghe conductor Collegium Vocale Gent - Gand, Belgio 2014 Video su YouTube Wenn ich einmal soll scheiden, so scheide nicht von mir, wenn ich den Tod soll leiden, so tritt du denn herfür! Wenn mir am allerbängsten wird um das Herze sein, so reiß mich aus den Ängsten kraft deiner Angst und Pein! Quando suonerà la nostra ora non ci lasciare! Quando dovrò soffrire, le angustie della morte rimani al mio fianco! Quando il mio cuore è oppresso, liberami dalla mia angustia per il tuo dolore e la tua pena!
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Itinerari musicali LA MUSICA DELLA CONTRORIFORMA
Il Concilio di Trento: Con notevole ritardo rispetto all’avvento della riforma protestante, nel 1542 fu convocato dal papa Paolo III un concilio che di fatto iniziò i suoi lavori a Trento, città imperiale, nel 1545 e li terminò, dopo una sospensione di 10 anni, nel 1563. Il Concilio ribadì integralmente, contro il protestantesimo, la tradizionale dottrina teologica e sacramentale, ma avviò anche una serie di iniziative atte a moralizzare clero e fedeli e ad avviare tutta una serie di riforme liturgiche e canoniche in senso restrittivo e rigidamente gerarchico.
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Cantoria della Cappella sistina
Itinerari musicali LA MUSICA DELLA CONTRORIFORMA Il Concilio di Trento: Quanto al ruolo della musica sacra, si ribadì: Che non doveva essere commista con elementi profa-ni (si ricordi L’homme armé) Che doveva essere emendata da tropi e sequenze, ad eccezione di cinque: Victimae paschali laudes, Veni, Sancte Spiritus, Lauda Sion, Stabat Mater, Dies irae Che i cantori dovessero essere credenti, competenti e formare delle cantorie separate dall’assemblea Che fossero fornite norme per una corretta accenta-zione delle parole latine Cantoria della Cappella sistina
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Itinerari musicali LA MUSICA DELLA CONTRORIFORMA
La scuola romana e le cappelle musicali romane Nel 1578 il papa Gregorio XIII promosse una edizione di canti gregoriani epurata che fu pubblicata nel 1614 col nome di Editio Medicea perché realizzata in una stamperia della famiglia De’ Medici. Lo stesso papa promosse una radicale riforma del calendario giuliano (in vigore dal 46 a.C.), che fu attuata a iniziare dal 5 ottobre, divenuto 15 ottobre, del 1582. Il calendario gregoriano è quello tuttora in uso a livello mondiale.
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Itinerari musicali LA MUSICA DELLA CONTRORIFORMA
La scuola romana e le cappelle musicali romane Quanto al canto liturgico, a Roma in particolare, si volle un rigoroso stile a cappella e una polifonia sobria di cui fu assoluto protagonista Pierluigi da Palestrina. Le Cappelle musicali romane: Basilica di S. Pietro: Cappella Sistina, voluta dal papa Sisto IV alla fine del Quattrocento col compito di solennizzare le celebrazioni papali, e Cappella Giulia, per le altre celebrazioni Basiliche di S. Maria Maggiore, e di S. Giovanni in Laterano. In queste ultime e in quelle minori della Città erano presenti anche pueri cantores istruiti da appositi maestri.
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Itinerari musicali LA MUSICA DELLA CONTRORIFORMA
Giovanni Pierluigi da Palestrina, Princeps musicae, e le sue opere (Palestrina 1525 - Roma 1594) Massimo musicista italiano del Cinquecento ed esponente di punta della scuola polifonica romana rinascimentale, Palestrina visse per tutta la vita a Roma, alla corte dei papi, rivestendo l'incarico di maestro di cappella presso le principali basiliche patriarcali per oltre quarant'anni. La sua opera fu principalmente legata alla produzione di messe (oltre 100) e di musica liturgica (150 mottetti) per le celebrazioni pontificali. Scrisse inoltre più di 100 madrigali, in parte sacri, in parte profani. Le linee vocali presentano forti analogie col canto gregoriano. Nell’armonia si avverte un gusto orientato verso modi corrispondenti alle moderne tonalità caratterizzate da note di preparazione, ritardi, dissonanze e risoluzioni. Da ricordare in particolare la Missa papae Marcelli del 1565 e il mottetto Super flumina Babylonis (Ps. 137) del Alla sua morte lasciò ai posteri un’eredità di più di mille composizioni.
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Itinerari musicali LA MUSICA DELLA CONTRORIFORMA
Giovanni Pierluigi da Palestrina, Princeps musicae, e le sue opere (Palestrina 1525 - Roma 1594). Coordinate biografiche: 1525, nasce a Praeneste, poi Palestrina 1537, documento attestante essere tra i pueri cantores della basilica di S. Maria Magg. In Roma 1544, organista della basilica di S. Agapito in Palestrina 1547, matrimonio con Lucrezia Gori da cui avrà tre figli, Rodolfo, Angelo e Igino 1547, elezione a papa del vescovo di Palestrina Giov. Maria del Monte col nome di Giulio III e nomina di Pierluigi, da parte del papa, a magister cantorum della Cappella Giulia, che era stata riorganizzata dal papa Giulio II nel 1513 1555, gennaio, ammesso per volere di Giulio III tra i cantori della Cappella Sistina, senza il consenso dei cantori stessi. In settembre il nuovo papa Paolo IV costringe alle dimissioni tutti i cantori sposati 1571, ritorno alla Cappella Giulia come maestro 1580, morte della moglie Lucrezia e decisione del P. di prendere gli ordini minori e maggiori. Pochi mesi dopo, però, decide di sposare la ricca vedova romana Virginia Domoli. Da questo momento hanno termine i suoi problemi finanziari e può dedicarsi totalmente alle creazioni musicali 1594, 2 febbraio, morte e sepoltura nella basilica di S. Pietro col titolo sulla lapide di Princeps musicae
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Itinerari musicali LA MUSICA DELLA CONTRORIFORMA
Le opere di Palestrina La produzione palestriniana, per la maggior parte sacra, fu cospicua, anche rispetto a quella di famosi e prolifici compositori dell'epoca, come Orlando di Lasso e Philippe de Monte. È stato il primo compositore del XVI secolo di cui sia stata pubblicata l’opera omnia: la prima volta nell‘800, e un'altra volta nel 900. Tuttavia, una serie di composizioni a lui attribuite rimane di dubbia autenticità. Ecco un elenco delle sue opere: 104 messe oltre 300 mottetti 35 Magnificat 11 litanie 4 o 5 lamentazioni 42 madrigali spirituali 91 madrigali profani 68 offertori almeno 72 Inni
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Itinerari musicali Palestrina: Super flumina Babylonis
Coro da camera del Collegium Musicum – Dirett. Enrico Lombardi Università di Bologna – 2014 Video su YouTube Itinerari musicali Super Flumina Babylonis illic sedimus et flevimus dum recordaremur tui Sion. In salicibus in medio ejus Suspendimus organa nostra. Sui fiumi d Babilonia, Là sedemmo e piangemmo Mentre ricordavamo te, Sion. Ai salici di quella terra Appendemmo le nostre cetre.
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Itinerari musicali Madrigale musicato da
Giovanni Pierluigi da Palestrina Là ver' l'aurora, che sì dolce l'aura al tempo novo suol movere i fiori et li augelletti incominciar lor versi sì dolcemente i pensier' dentro a l'alma mover mi sento a chi li ha tutti in forza che ritornar convenmi a le mie note Dal «Primo libro dei madrigali» Pubblicato a Roma nel 1555 CODEX LERMA - UNIVERSITÀ DI UTRECHT «Là ver' l´aurora» Cappella «Sancta Maria» (Amsterdam) Dicembre 2014 Video su YouTube
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“Palestrina – Principe della musica”
Itinerari musicali Madrigale musicato da Giovanni Pierluigi da Palestrina Là ver' l'aurora, che si dolce l'aura al tempo novo suol movere i fiori et li augelletti incominciar lor versi si dolcemente i pensier' dentro a l'alma mover mi sento a chi li a tutti in forza che ritornar convenmi a le mie note Dal «Primo libro dei madrigali» Pubblicato a Roma nel 1555 Versione strumentale e coreografica di “Là ver' l'aurora” tratta dal film “Palestrina – Principe della musica” Video su YouTube
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Itinerari musicali LA MUSICA NEL RESTO D’EUROPA Fiandre
Durante il XVI sec. proseguì in Europa l’attività dei musicisti fiamminghi tra cui spiccarono Filippo de Monte ( ) e Orlando di Lasso ( Quest’ultimo fu in Italia come maestro di cappella in S. Giov. In Laterano. Compose 74 messe e più di 1200 mottetti, composizioni predilette rispetto alle parti ordinarie della messa. Spagna La Spagna ben presto si adeguò ai dettami del Concilio tridentino, grazie anche alla forte alleanza dell’Impero col papato. Tra i compositori si distinse in particolare Tomas Luis de Victoria ( ), allievo e successore di Palestrina al Collegium Germanicum di Roma. Lo stretto rapporto col testo in de Victoria si traduce in momenti di intensa drammaticità Inghilterra In Inghilterra, dopo lo scisma anglicano, in ambito musicale ci si orientò verso i Corali luterani. In epoca elisabettiana si diffuse l’anthem che venne assumendo un gusto sempre più barocco. Molto apprezzato in ambito cattolico e anglicano fu il musicista William Byrd ( ) che compose messe, mottetti e anthem.
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Itinerari musicali LA MUSICA NELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA
La scuola veneziana Sino agli inizi del 1600 la Cappella Musicale della basilica di San Marco go-dette di continuità operativa sulla linea lasciata dal fiammingo Adrian Willaert ( ). Oltre al Willaert, si succedettero come maestri di Cappella Cipriano de Rore, Gioseffo Zarlino, Donato Baldissera, Giovanni Croce, G.C. Martinengo, Claudio Monteverdi. Tra gli organisti: Jacques Buu, Claudio Merulo, Andrea e Giovanni Gabrieli. Poiché la Cappella di San Marco era sotto il diretto controllo dei Dogi, si mantenne autonoma da Roma, difendendo la propria peculiarità in opposizione all’uniformismo voluto dalla Controriforma.
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Itinerari musicali LA MUSICA NELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA
La peculiare struttura architettonica della basilica consentì ai musicisti diverse sperimentazioni. Ai lati sinistro e destro dell’altare maggiore si innalzano due cantorie opposte sfruttate per porvi organi portativi, cantori e strumenti. In basilica, inoltre, era presente un grande organo fisso. Queste disposizioni consentivano esecuzioni alternative o contemporanee con effetti stereofonici. Altri strumenti, organi portativi e cantori potevano essere disposti in varie logge con effetti spettacolari. La presenza simultanea o l’alternanza tra strumenti e voci creò uno stile definito concertato. La struttura polifonica veneziana è marcatamente più semplice di quella romana: all’intreccio contrappuntistico si preferisce la costruzione di blocchi omofonici e/o omoritmici, più nitidamente udibili nella pratica dell’alternatim tra i gruppi dislocati nello spazio della basilica.
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Itinerari musicali LA MUSICA NELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA
I Gabrieli Andrea e Giovanni Gabrieli, zio e nipote, furono organisti e tra i maggiori compositori della scuola veneziana. Andrea Gabrieli ( ) si formò a diretto contatto con Willaert. Di lui si ricordano le Sacrae cantiones a 5 voci del 1565 e i Psalmi davidici a 6 voci del 1555. Giovanni Gabrieli ( ) fu allievo dello zio Andrea. A Venezia ebbe allievi che giungevano da diverse parti d’Europa. Il suo stile concertato culmina con due raccolte denominate Sacrae Symphoniae (1597) e Symphoniae sacrae (1615). In alcuni casi l’Autore indica l’organico esecutivo. Tra le sue composizioni strumentali si ricorda la Sonata pian & forte (1597) per violino, cornetto e sei tromboni, nella quale, per la prima volta, si trovano segnalate le indicazioni dinamiche: il brano prevede l’alternanza netta di blocchi esecutivi, alcuni in piano, altri in forte.
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Itinerari musicali LA MUSICA NELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA
I Gabrieli Giovanni Gabrieli ( ) Sonata pian & forte (1597), indicata dall’Autore per violino, cornetto e sei tromboni, prevede l’alternanza netta di blocchi esecutivi, alcuni in piano, altri in forte. Le esecuzioni di oggi mantengono i due blocchi ma con estrema varietà di strumenti. Il violino è escluso, sostituito spesso dall’organo fisso o portativo. Vengono, ovviamente, mantenuti i corni e la famiglia delle trombe. L’esecuzione proposta è per organo e orchestra di soli fiati: Giovanni Gabrieli 'Sonata pian & forte' 26 Aprile Concert Series at First Christian Church in Colorado Springs. Kenneth Soper, Director. Carol Wilson, Orga Video su YouTube
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Itinerari musicali LA MUSICA NELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA
I Gabrieli Giovanni Gabrieli ( ) Sonata pian & forte (1597), indicata dall’Autore per violino, cornetto e sei tromboni, prevede l’alternanza netta di blocchi esecutivi, alcuni in piano, altri in forte. Le esecuzioni di oggi mantengono i due blocchi ma con estrema varietà di strumenti. Il violino è escluso, sostituito spesso dall’organo fisso o portativo. Vengono, ovviamente, mantenuti i corni e la famiglia delle trombe. Questa seconda esecuzione proposta è per trombe, corni, tromboni e basso tuba (l’organo portativo, dietro gli esecutori, non viene suonato). Zubin Metha dirige «The Brass Section of the Bayerische Staatsoper» Video su YouTube
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Itinerari musicali LA MUSICA NELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA
I Gabrieli Giovanni Gabrieli ( ) Sonata XIII (1615) per trombe e tromboni. La composizione si caratterizza per la sontuosità dell’insieme sonoro, un fraseggio nitido, un ritmo ben marcato e vitale. L’elemento melodico iniziale viene ripetuto tre volte con piccole varianti, tra cui una significativa variazione dell’armonia. Esegue la composizione la «Stuttgart Radio Brass diretta da Gustavo Dudamel. Vaticano, Aula delle udienze Paolo VI – 2012» Video su YouTube
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Itinerari musicali LA MUSICA NELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA
I Gabrieli Giovanni Gabrieli ( ) Canzon à 12 in Double Echo (1615) per ottoni. Possiamo notare una serie di imitazioni in eco unite a passaggi virtuosistici di alcuni strumenti a solo. Eseguono la composizione The Philadelphia Brass Ensemble, The Cleveland Brass Ensemble, The Chicago Brass Ensemble – 1996 Video su YouTube
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Itinerari musicali LA MUSICA STRUMENTALE
Le funzioni e le prime fonti Fino al 1500 le testimonianze sulla musica strumentale sono esigue poiché la preminenza fu data alle esecuzioni vocali a cappella. L’organo fu il solo strumento consentito a eseguire interludi, versetti, preludi e intonazioni per mottetti. I codici che testimoniano queste prassi sono il Buxheimer Orgelbuch (1470) di un’abbazia bavarese e il Codice di Faenza 117 (1420 ca.) con brani di Ars nova francese e italiana. Teggiano (SA), novembre 2015 Restituito al Complesso della SS. Pietà il prezioso organo del 1500
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Itinerari musicali LA MUSICA STRUMENTALE
Stampa e intavolature Le prime raccolte strumentali a stampa si ebbero dal 1507 in poi con le parti separate. Alcune fonti scritte sono intavolature, cioè grafici con linee rappresentanti le corde di uno strumento e segni indicanti i punti di pressione delle dita sulle corde per le singole note e la loro durata, simil-mente, ma solo in parte, agli attuali metodi per chitarra, destinati ai prin-cipianti, che riportano accordi figurati per l’esecuzione di giri armonici in ogni tonalità. Intavolatura per liuto Ogni rigo rappresenta una corda dello strumento e i numeri quale tasto del manico va premuto. I segni sopra il rigo indicano la durata del suono Metodo moderno figurato per chitarra Accordo di Do maggiore
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Itinerari musicali LA MUSICA STRUMENTALE I trattati
Durante il Rinascimento gli strumentisti al pari dei cantori acquisiscono prestigio. Ciò favorisce il perfezionamento e la produzione di trattati e metodi esecutivi sugli strumenti musicali. Tra i vari trattati si ricordano: Sintagma Musicum, di Michael Praetorius (1619) Harmonie Univeselle, di M. Mersenne, (matematico, filosofo, teologo, musicista, amico di Cartesio) Il Transilvano (1593), di Girolamo Diruta, organista formatosi a Venezia con Zarlino Fronimo (1568 e 1584), di Vincenzo Galilei (padre di Galileo Galilei) Le forme musicali Ad eccezione delle danze, le forme musicali sono prevalentemente trasposizioni strumentali di forme vocali: sonata e canzona, dalla chanson vocale; ricercare, fantasia e dal mottetto. Forme nuove sono: preludio, toccata e intonazione a struttura libera da potersi suonare con qualunque strumento.
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Itinerari musicali LA MUSICA STRUMENTALE Le produzioni in Europa
Oltre alla grande produzione della scuola veneziana, in Europa la musica strumentale sviluppò preferenze di gusto locali. Francia: ricco repertorio di danze in cui è rilevante il gusto estetico ornamentale Paesi tedeschi: repertorio per organo e liuto Spagna: musica per strumenti a tastiera e per vihuela, strumento ad arco discendente dalla viella Italia: ampia produzione per liuto (Spinacino, Capirola, Francesco da Milano) e per organo (Cavazzoni) Inghilterra: variegate produzioni musicali denominate consort (insiemi) sia per strumenti della stessa famiglia, sia di famiglie diverse. Autori famosi furono William Byrd, Orlando Gibbons Th. Tomkins, J. Dowland
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STRUMENTI MUSICALI DEL RINASCIMENTO
(dal 1400 alla fine del 1500) Itinerari musicali Elenco dei principali strumenti rinascimentali: Flauti dolci Flagioletto Flauto traverso Bombarde Fagotto Cromorno Cornetto Trombone Trombe Timpani Clavicordi Clavicembali, spinette e virginali Liuti Viole, antenate della fa-miglia dei violini Rassegna dei principali strumenti del Rinascimento e del loro suono Video su YouTube
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