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Definizioni di giustizia amministrativa
Prof. Avv. Francesco de Leonardis
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PLURALITÀ DI DEFINIZIONI
Come si può definire la giustizia amm.va? E’ importante definirla in modo preciso anche perché l’art. 117 comma 2 lett. l Cost. ritiene che la “giustizia amm.va” sia una delle materie nelle quali lo Stato ha potestà esclusiva E’ quindi importante capire cosa comprende… Non esiste una definizione di diritto positivo Occorre rivolgersi alla dottrina Ma anche in questa non esiste un’unica definizione di giustizia amministrativa Le varie definizioni mettono in evidenza aspetti diversi
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L’esercizio del pubblico potere
Il potere pubblico o pubblico potere Il suo esercizio Il GA (giudice amministrativo) è il giudice del sindacato dell’esercizio del pubblico potere Il fatto che la PA sia dotata di “potere” ossia di capacità di incidere unilateralmente la sfera soggettiva altrui non significa che tale potere sia ab-solutus ossia che possa essere esercitato senza regole, senza limiti Es. del professore che fa esami (ha un potere ma deve sottostare a alcuni limiti di esercizio del potere che sono stabiliti dalla legge e da altre regole) Se ci sono delle regole o dei limiti ci deve essere qualcuno che stabilisce cosa fare se le regole non sono rispettate
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Definizione di E. Guicciardi
La definizione di Guicciardi: “istituti di qualunque natura diretti ad assicurare l’osservanza da parte dell’amm.ne dei limiti imposti all’esercizio della sua attività” (1953) Ricomprende anche i controlli Evidenzia la prevalenza del momento oggettivo Giurisdizione oggettiva significa che il controllo di conformità dell’atto amministrativo alla legge viene svolto nell’interesse generale Esempio delle regole per gestire la propria libreria che mi dò nel mio interesse
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Le regole che deve rispettare la p.a.
Chi deve porre queste regole che pongono i paletti all’azione della p.a.? Le regole sull’esercizio del potere La p.a. stessa nel proprio interesse? P.a. nell’interesse del cittadino? In questi due primi casi nel quadro delle fonti le regole sarebbero contenute nei regolamenti amministrativi quindi in fonti secondarie (norme di azione) Es. commissione che approva i criteri (autonomia della p.a.) Il legislatore nell’interesse della p.a.? O nell’interesse del cittadino? In questi due casi invece le regole sarebbero contenute in norme primarie (leggi o decreti legislativi) (norme di relazione)
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Importanza della risposta
A seconda della risposta si pone in modo diverso il problema del risarcimento Se le regole sono poste nell’interesse della p.a. e questa le viola non c’è spazio per il risarcimento del cittadino Viceversa nell’ipotesi in cui, invece, le regole sono poste nell’interesse del cittadino
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Non univocità della risposta
La risposta agli interrogativi precedenti non può essere univoca In momenti storici in cui la p.a. è forte e attenta alle esigenze dei cittadini si ha la situazione ideale: il legislatore attribuisce il potere alla p.a., si fida di lei e lei si auto-limita dettando le norme sull’esercizio del proprio potere (avremmo tantissimi regolamenti amministrativi). Si rispetta l’autonomia della p.a.: chi meglio di lei può stabilire le regole? In momenti storici in cui non ci si fida della p.a. scatta il ruolo di supplenza del legislatore: le regole sull’esercizio del potere le detta quest’ultimo
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Evoluzione storica In un primo momento era la p.a a dettarsi le regole di esercizio nel proprio interesse Poi si è passati a un sistema in cui la p.a. si dettava le regole ma nell’interesse del cittadino Ora le regole le stabilisce tendenzialmente il legislatore. Non è un caso che come vedremo il GA verifica l’osservanza dell’attività amministrativa sia rispetto alla legge che ai regolamenti
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Definizione di A.M. Sandulli e Travi
La definizione di A.M. Sandulli: “mezzi concessi dall’ordinamento giuridico ai singoli per difendere le proprie posizioni soggettive nei cfr. dell’amm.ne” (1989) La definizione di Travi: “alcuni istituti, non tutti di carattere giurisdizionale, diretti ad assicurare la tutela dei cittadini nei cfr. dell’amm.ne” (2008) Esse evidenziano la priorità del cittadino o la prevalenza momento soggettivo Giurisdizione soggettiva significa che il controllo di conformità viene svolto per la tutela dell’interesse del singolo
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Definizione di F. Satta Per F. Satta la giust.amm.va consiste nel “complesso di istituti che disciplinano lo svolgimento della funzione giurisdizionale in tutti i rapporti in cui sia interessata l’amm.ne nella sua specifica qualità di portatore di pubblici poteri e in conseguenza del loro esercizio” (F. Satta 1993) Si escludono i ricorsi amm.vi Il manuale a cura di Sandulli del 2013 sembra andare in qs.direzione perché non ha una parte sui ricorsi amm.vi mentre quello di Scoca del 2017 ha una parte sui ricorsi amministrativi
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Definizione di Scoca Sistema delle tutele offerte dall’ordinamento ai cittadini contro gli atti e i comportamenti delle pubbliche amministrazioni e dei soggetti privati che la legge ad essi equipara Tutele non solo processuali ma anche sostanziali (ricorsi amministrativi, soluzione alternativa controversie) e sul piano processuali si dividono tra giudici diversi (ordinari, amministrativi, contabili, acque) Ecco perché non si può definire diritto processuale amministrativo
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Istituti compresi nella definizione
In tutte le definizioni si parla di “mezzi” o di “istituti” al plurale dal momento che la tutela del cittadino nei cfr.della p.a. si può ottenere in vari modi Gli istituti ricompresi nella definizione sono 4: 1) giudizio innanzi al GA 2) giudizio innanzi al GO (lo stesso che il cittadino ha per difendersi o pretendere da altri cittadini): 3) autotutela o ricorsi amm.vi (la p.a. si autogiudica, non c’è un giudice terzo) 4) giudizi innanzi ad altri giudici (contabile, acque)
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La definizione finale Le definizioni migliori sono quella di Travi e di Scoca che vanno intese però in senso ristretto La pluralità degli istituti ricompresi, infatti, non si estende anche al diritto sostanziale ossia non comprende il procedimento (es. USA in cui il procedimento è giustizia amministrativa) e i controlli Tra gius.amm.va e controlli la ratio è identica (assicurare la regolarità e la correttezza dell’azione amm.va) e gli esiti simili (annullamento di un atto) ma l’interesse è diverso (oggettivo e soggettivo) Se s‘intendesse la giustizia amm.va in senso ampio (includendovi il procedimento amm.vo) si potrebbe ritenere che il procedimento deve essere disciplinato da leggi dello Stato (art. 117 Cost.)
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Domande Perché è importante una definizione di giustizia amministrativa? Quali sono gli istituti ricompresi nella nozione di giustizia amministrativa? Che significa giurisdizione oggettiva? Che tipo di definizione essa comporta? Che significa giurisdizione soggettiva? Che tipo di definizione essa comporta?
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