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Intelligenza artificiale
Numero 8 | 2018
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DI CHE COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Il punto non è se consideriamo queste macchine dotate di consapevolezza o meno, se le rispettiamo come nuove forme di vita o le riteniamo semplici elettrodomestici intelligenti. Il fatto è che, verosimilmente, esse giocheranno un ruolo sempre più critico e profondo in molti aspetti delle nostre vite. Jerry Kaplan, fellow del Center for legal informatics, professore di storia e filosofia dell’intelligenza artificiale, Dipartimento di computer science, Stanford university
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UN MONDO GOVERNATO DAGLI ALGORITMI
Sempre di più conviene delegare attività e mansioni a sistemi digitali. Ma è importante evitare la cosiddetta deresponsabilizzazione Andrea Prencipe, prorettore vicario Professore di innovation management Università Luiss “Guido Carli”, Roma
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IL POTERE DEGLI ALGORITMI
Il machine learning è pop. Il grafico confronta la popolarità su scala globale del machine learning, dell’artificial intelligence e dei big data negli ultimi sei anni misurata con Google trends. A maggio del 2017 la parola “machine learning” ha superato quella “big data” in termini di numero di ricerche effettuate dagli utenti online nel mondo. Negli Usa il sorpasso è avvenuto sette mesi prima.
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MANDARE IL FUTURO NELLA GIUSTA DIREZIONE
Cosa aspettarci MANDARE IL FUTURO NELLA GIUSTA DIREZIONE Le preoccupazioni devono esserci. Ma devono essere indirizzate verso la cosiddetta “governance” dell’intelligenza artificiale e, in senso più ampio, del digitale. Luciano Floridi, filosofo, professore ordinario di filosofia e etica dell’informazione University of Oxford Fonte: Frey CB, Osborne MA. The future of employment: how susceptible are jobs to computerisation? University of Oxford, 17 settembre 2013.
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NON SARANNO I ROBOT INTELLIGENTI A DECIDERE IL NOSTRO FUTURO
Come cambia il lavoro NON SARANNO I ROBOT INTELLIGENTI A DECIDERE IL NOSTRO FUTURO Fonte: Front & Sullivan. Transforming healthcare through artifi cial intelligence systems, ottobre 2016.
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Dalle promesse alla prudenza
INTELLIGENZA ARTIFICIALE: QUESTIONE DI ETICHETTA? Ogni tecnologia che gli si metta tra le mani e che il medico decide di impiegare non dovrà mai distrarlo dalla sua missione principale: non nuocere a chi cerca il suo aiuto. Federico Cabitza, Università degli studi Milano-Bicocca, Irccs Istituto ortopedico Galeazzi di Milano
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Dalle promesse alla prudenza
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E MACHINE LEARNING: HOPE OR HYPE? L’onda di popolarità 2017 delle tecnologie digitali. L’hype cycle di Gartner visualizza il ciclo di vita delle tecnologie emergenti valutandone e prevedendone il livello e i tempi di diff usione nell’adozione. Il ciclo si sviluppa in cinque fasi: lo scatto tecnologico (technology trigger), il picco delle aspettative esagerate (peak of infl ated expectations), la gola della disillusione (trough of disillusionment), la salita (slope of enlightement), il piano della produttività (plateau of productivity). Nel ciclo del 2017 l’intelligenza artifi ciale è il settore di maggiore tendenza: il machine learning e deep learning occupano il vertice del picco con dei tempi di adozione dai 2 ai 5 anni. Fonte: Gartner 2017.
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