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CROCE VERDE P.A Ponte a Moriano Sez. A.I.S

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Presentazione sul tema: "CROCE VERDE P.A Ponte a Moriano Sez. A.I.S"— Transcript della presentazione:

1 CROCE VERDE P.A Ponte a Moriano Sez. A.I.S
SICUREZZA PERSONALE a cura del dr. Pier Giorgio Melis U.O. Anestesia e Rianimazione Osp. Lucca

2 RISCHIO INFORTUNI TRAUMATICI
RISCHIO INFETTIVO

3 RISCHI INFORTUNI TRAUMATICI
Assicurarsi sempre della sicurezza della scena (compito del team leader e dell’autista) Limitata visibilità (segnalare l’incidente, posizione ambulanza) Rischio inalazione gas Rischio esplosioni Rischi esterni di altro tipo UN SOCCORRITORE FERITO E’ UN SOCCORRITORE IN MENO ED UN FERITO IN PIU’

4 RISCHIO INFETTIVO OGNI PAZIENTE E’ UNA POTENZIALE FONTE DI CONTAGIO
Trasmissione germi per contatto con sangue liquidi organici inalazione Vie d’ingresso nell’organismo: mucose ferite punture LA CUTE INTEGRA E’ UNA VALIDA BARRIERA CONTRO I GERMI

5 Protezioni Personali Occhiali Guanti Mascherina
Camice o indumenti con maniche lunghe Negli interventi di emergenza indossare le protezioni individuali prima dell’arrivo sul luogo dell’incidente

6 Punture da Aghi o Materiali Taglienti
Gli aghi ed i materiali monouso acuminati e taglienti (es. bisturi), vanno eliminati gettandoli subito negli appositi contenitori di plastica rigida NON reincappucciare mai le siringhe, ma gettarle con l’ago infilato o togliendolo negli appositi orifici dei contenitori. Lavorare con calma

7 Disinfezione Strumenti
Per la pulizia di attrezzi (es. steccobend, Ked, etc) togliere il sangue con acqua ossigenata, poi lavare con acqua e sapone. Se possibile fare sterilizzare o passare un disinfettante liquido. NON USARE soluzioni alcoliche per togliere il sangue INDOSSARE STRUMENTI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI MENTRE SI EFFETTUANO QUESTE MANOVRE

8 Disinfezione Ambulanze
Pulire gli interni di sangue, vomito, etc. appena possibile, usando acqua ossigenata per togliere il sangue e poi acqua e sapone. Passare poi un disinfettante liquido Se vi è un alto rischio infettivo (pz, settici, con malattie contagiose) segnalare ai responsabili, per una sterilizzazione approfondita (gassosa con formaldeide)

9 Agenti chimici ad azione disinfettante
Luca Ricci - medico igienista

10 Patologie altamente Contagiose (S.A.R.S.)
Protocollo di comportamento in caso di trasporto in ambulanza di paziente con patologia altamente contagiosa. Es. S.A.R.S.

11 Sospetto In genere è il medico del 118 o il medico che ha chiesto il ricovero del paziente in ospedale che comunica all’equipaggio dell’ambulanza che potrebbe essere un caso di SARS. Se il sospetto è comunque forte agire come segue anche in assenza del medico.

12 Equipaggiamento Tute di protezione impermeabili (colore giallo)
Maschere ad alta protezione Occhiali Guanti

13 Comportamento Se a conoscenza della Centrale 118 seguire scrupolosamente le disposizioni impartite, TUTTO L’EQUIPAGGIO deve indossare i presidi indicati dalla Centrale prima di partire.

14 Se non avvisati, indossare prima di prendere in consegna il paziente gli occhiali, maschere ad alta protezione (se disponibili), guanti ed avvisare la Centrale 118.

15 Trasporto Se possibile far indossare anche al malato una maschera di protezione. Fare manovre invasive sul malato solo se strettamente necessarie

16 I dispositivi di protezione individuale vanno mantenuti anche per il rientro in sede, da parte di tutto l’equipaggio.

17 Arrivo in sede Arrivati in sede, sempre con i dispositivi di protezione indossati, effettuare una prima pulizia dell’ambulanza e degli attrezzi usati, con disinfettanti liquidi ed acqua.

18 Chiudere l’ambulanza dopo la pulizia e togliersi i dispositivi di protezione che vanno messi nei sacchi per rifiuti speciali. Se le tute non erano state indossate, togliersi prima possibile la divisa e lavarla.

19 Ambulanza L’ambulanza va considerata fuori servizio.
Avvisare il personale dipendente in modo da far disinfettare l’ambulanza. Solo dopo la disinfezione l’ambulanza può ritornare in servizio.

20 Prevenzione anti-infortunistica
Luca Ricci - medico igienista

21 valutazione del rischio biologico
viene eseguita dal datore di lavoro secondo la normativa di riferimento: D. Lgs. 626/94 (titolo VIII) i Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) vanno indossati secondo precise indicazioni di rischio la maggior parte dei casi di malattia infettiva tra gli Operatori Sanitari (O.S.) si è verificata perché non erano state istituite le idonee misure per il controllo della infezione oppure perché erano state istituite ma non applicate Luca Ricci - medico igienista

22 dispositivi individuali di protezione (D.P.I.) 1
Protezione delle mani: guanti - dispositivo medicale non invasivo di Classe I ai sensi Direttiva CEE 93/42 (Allegato VII) conforme a norme UNI EN e 3: Penetrazione e Permeazione ad agenti chimici e microorganismi) Luca Ricci - medico igienista

23 dispositivi individuali di protezione (D.P.I.) 2
Protezione del corpo: divisa (pantaloni – corsetto – giubbotto – copricapo) impermeabile, sufficientemente resistente alle sollecitazioni meccaniche e agli agenti chimico-fisici calzature anti-infortunistica Protezione delle vie respiratorie: mascherina facciale monouso Luca Ricci - medico igienista

24 Luca Ricci - medico igienista
mascherina facciale Luca Ricci - medico igienista

25 dispositivi individuali di protezione (D.P.I.) 3
in condizioni speciali (es. SARS, ANTRACE): tuta integrale monouso, classificata quale D.P.I. di terza categoria per la protezione da microrganismi (oppure sovrascarpe, indumenti impermeabili, cuffia) rispondenti alle specifiche UNI EN 368 e 369, da indossare sopra la divisa occhiali di protezione UNI EN 166 (campo 5) Luca Ricci - medico igienista

26 tuta integrale monouso
Luca Ricci - medico igienista

27 occhiali di protezione
Luca Ricci - medico igienista

28 dispositivi individuali di protezione (D.P.I.) 4
facciale filtrante monouso, conforme ai requisiti della norma tecnica EN 194 classificato quale D.P.I. di terza categoria: - FFP2 privo di valvola di espirazione, garantisce il requisito di protezione OMS - FFP3 munito di valvola di espirazione, garantisce una più alta protezione Luca Ricci - medico igienista

29 filtrante facciale FFP2
Luca Ricci - medico igienista

30 filtrante facciale FFP3
Luca Ricci - medico igienista

31 maschera facciale FFP3 (fronte)
Luca Ricci - medico igienista

32 maschera facciale FFP3 (lato)
Luca Ricci - medico igienista

33 maschera facciale FFP3 (filtro)
Luca Ricci - medico igienista

34 dispositivi individuali di protezione (D.P.I.) 5
dopo il contatto, togliere i D.P.I. nell’ordine: 1. primo paio di guanti 2. indumenti monouso 3. facciale filtrante e occhiali di protezione 4. secondo paio di guanti 5. riporli nel sacchetto (da smaltire come rifiuto sanitario a rischio infettivo D. Lgs. 22/97) 6. lavare accuratamente le mani Luca Ricci - medico igienista

35 rifiuti sanitari a rischio infettivo
tutto il materiale che viene in contatto con i liquidi biologici del paziente deve essere raccolto in un sacchetto di plastica che, chiuso ermeticamente, deve essere smaltito come rifiuto sanitario a rischio infettivo (D. Lgs. 22/97) Luca Ricci - medico igienista

36 Luca Ricci - medico igienista
contenitore specifico per rifiuti sanitari acuminati e taglienti a rischio infettivo Luca Ricci - medico igienista

37 contenitore generale per rifiuti sanitari a rischio infettivo
Luca Ricci - medico igienista

38 Luca Ricci - medico igienista
Grazie! FINE Luca Ricci - medico igienista


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