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CAPITOLO 3 DAGLI INIZI BIOLOGICI ALLA NASCITA

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Presentazione sul tema: "CAPITOLO 3 DAGLI INIZI BIOLOGICI ALLA NASCITA"— Transcript della presentazione:

1 CAPITOLO 3 DAGLI INIZI BIOLOGICI ALLA NASCITA
Santrock, Psicologia dello Sviluppo CAPITOLO 3 DAGLI INIZI BIOLOGICI ALLA NASCITA La prospettiva evoluzionistica Interazione tra fattori ereditari e ambiente: il dibattito nature-nurture Lo sviluppo prenatale La nascita 1

2 La prospettiva evoluzionista
Santrock, Psicologia dello Sviluppo La prospettiva evoluzionista La selezione naturale e i comportamenti adattivi La selezione naturale è il processo evolutivo che favorisce quegli individui della specie che sono più adatti a sopravvivere e a riprodursi. Un comportamento adattivo è un comportamento che promuove la sopravvivenza di un organismo nel suo habitat naturale. Darwin ha esposto la sua teoria nel 1859, ma la psicologia evoluzionistica rappresenta ancora un approccio attuale in cui si enfatizza l’importanza di adattamento, riproduzione e “sopravvivenza del più forte” in quanto determinanti del comportamento. 2

3 La prospettiva evoluzionista
Santrock, Psicologia dello Sviluppo La prospettiva evoluzionista La psicologia evoluzionistica (segue) La psicologia evoluzionistica dello sviluppo Le idee principali proposte dagli psicologi evoluzionisti dello sviluppo (Bjorklund e Pellegrini, 2002) sono: Un periodo di infanzia prolungata si è evoluto in conseguenza della necessità per gli esseri umani di sviluppare un cervello di grandi dimensioni e di apprendere i complessi meccanismi delle società umane. Molti aspetti dell’infanzia sono una preparazione all’età adulta e sono stati selezionati nel corso dell’evoluzione. 3

4 La prospettiva evoluzionista
Santrock, Psicologia dello Sviluppo La prospettiva evoluzionista La psicologia evoluzionistica (segue) Alcune caratteristiche dell’infanzia sono state selezionate perché utili ad adattarsi in specifici periodi dello sviluppo, e non perché preparassero i bambini all’età adulta. Molti meccanismi psicologici evolutivi sono specifici di un particolare dominio (dominio- specifici). I meccanismi evolutivi non sempre favoriscono l’adattamento nella società contemporanea. 4

5 La prospettiva evoluzionista
Santrock, Psicologia dello Sviluppo La prospettiva evoluzionista La psicologia evoluzionista (segue) Valutazioni sulla psicologia evoluzionista Bandura assume lo sviluppo come bi-direzionale: ambiente e caratteristiche biologiche si influenzano a vicenda. L’evoluzione ha definito strutture fisiche e potenzialità biologiche, ma non “obblighi” comportamentali. Nella maggior parte dei domini del funzionamento umano, la biologia consente un ampio raggio di possibilità culturali. (Gould, 1998). 5

6 Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Interazione tra fattori ereditari e ambiente: il dibattito nature-nurtrure Genetica comportamentale E’ quella disciplina che intende determinare l’influenza dei fattori ereditari e dell’ambiente sulle differenze individuali nelle caratteristiche umane e nello sviluppo. Per studiare il legame tra eredità e comportamento gli studiosi della genetica comportamentale si servono di gemelli o di persone adottate. 6

7 Interazione eredità-ambiente
Santrock, Psicologia dello Sviluppo Interazione eredità-ambiente Genetica comportamentale (segue) Studi sui gemelli: Comparano le somiglianze di comportamento di gemelli identici (monozigoti) con le somiglianze di comportamento di gemelli non identici o fraterni (dizigoti). I gemelli monozigoti (identici tra loro) si formano da un unico ovulo fecondato che si divide in due copie geneticamente identiche. I gemelli dizigoti (non identici o fraterni) si formano da due ovuli e da due spermatozoi differenti, e di conseguenza non sono geneticamente più simili tra di loro di quanto non lo siano due fratelli. 7

8 Interazione eredità-ambiente
Santrock, Psicologia dello Sviluppo Interazione eredità-ambiente Genetica comportamentale (segue) Studi sui figli adottivi: i ricercatori tentano di stabilire se i comportamenti o le caratteristiche psicologiche dei bambini adottati sono più simili a quelle dei genitori adottivi (nurture), o a quelle dei genitori biologici (nature). 8

9 Interazione eredità-ambiente
Santrock, Psicologia dello Sviluppo Interazione eredità-ambiente Correlazioni tra fattori ereditari e ambiente I geni influenzano i tipi di ambiente a cui essi sono esposti. Gli studiosi di genetica comportamentale descrivono tre modi in cui i fattori ereditari e l’ambiente sono correlati. Correlazioni passive genotipo-ambiente: si verificano poiché i genitori biologici, costruiscono un ambiente educativo per il bambino che riflette le loro stesse tendenze genetiche, e i loro bambini ereditano le tendenze genetiche dai loro genitori. 9

10 Interazione eredità-ambiente
Santrock, Psicologia dello Sviluppo Interazione eredità-ambiente Correlazioni tra fattori ereditari e ambiente (segue) Correlazioni evocative genotipo-ambiente: si verificano poiché le caratteristiche di un bambino suscitano un certo tipo di ambiente fisico e sociale. Correlazioni attive genotipo-ambiente (trovare la propria nicchia): si verificano quando i bambini ricercano un ambiente che trovano compatibile con le loro attitudini e stimolante. Trovare la propria nicchia ambientale significa trovare un ambiente che sia adatto alle proprie capacità. 10

11 Interazione eredità-ambiente
Santrock, Psicologia dello Sviluppo Interazione eredità-ambiente Esperienze ambientali condivise e non condivise Esperienze ambientali condivise Esperienze ambientali condivise con uno o più fratelli, come la personalità o le attitudini intellettuali dei genitori, lo status socioeconomico della famiglia e il quartiere in cui si vive. Esperienze ambientali non condivise Esperienze uniche del singolo bambino, sia all’interno che al di fuori della famiglia, che non sono condivise con un fratello. Anche esperienze maturate all’interno della famiglia possono definirsi “ambiente non condiviso”. 11

12 Interazione eredità-ambiente
Santrock, Psicologia dello Sviluppo Interazione eredità-ambiente La prospettiva epigenetica Enfatizza l’idea che lo sviluppo sia il risultato di uno scambio continuo, bidirezionale tra fattori ereditari e ambiente Mentre per i sostenitori della correlazione fattori ereditari-ambiente vi è una relazione univocal e unidirezionale che va dai fattori ereditari all’ambiente, nella prospettiva epigenetica gli scambi sono bidirezionali e la relazione anziché essere deterministica è probabilistica 12

13 Interazione eredità-ambiente
Santrock, Psicologia dello Sviluppo Interazione eredità-ambiente L’interazione Geni x Ambiente Interazione di una variazione specifica e misurata del DNA e di un aspetto specifico e misurato riferito all’ambiente

14 Interazione eredità-ambiente
Santrock, Psicologia dello Sviluppo Interazione eredità-ambiente L’interazione Geni x Ambiente

15 Interazione eredità-ambiente
Santrock, Psicologia dello Sviluppo Interazione eredità-ambiente Conclusioni sull’interazione tra fattori ereditari e ambiente Eredità e ambiente agiscono (cooperano) insieme. I contributi relativi a eredità e ambiente non possono essere sommati tra loro. La prospettiva emergente (epigenetica) afferma che molti comportamenti complessi hanno una componente genetica che attribuisce a ogni persona una determinata propensione verso una particolare traiettoria di sviluppo, pur tuttavia lo sviluppo attuale richiede anche un ambiente. 15

16 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Inizia con la fecondazione e termina con la nascita. Dura dalle 38 alle 40 settimane. Si divide in tre periodi: germinale, embrionale, fetale Il periodo germinale Il periodo dello sviluppo prenatale che si verifica nelle prime 2 settimane dopo il concepimento. Include la creazione dello zigote, la divisione cellulare e l’annidamento dello zigote alla parete uterina. 16

17 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il periodo germinale (segue) Blastocisti: la massa interna di cellule che si sviluppa durante il periodo germinale. Queste cellule successivamente si svilupperanno in un embrione. Trofoblasto: uno strato di cellule esterno che si sviluppa durante il periodo germinale e che fornirà nutrimento e supporto all’embrione. Annidamento: attaccamento dello zigote alla parete uterina (da 10 a 14 giorni dopo il concepimento). 17

18 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il periodo germinale (segue) 18

19 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il periodo embrionale Il periodo dello sviluppo prenatale che si verifica tra le 2 e le 8 settimane dal concepimento. Durante il periodo embrionale il ritmo della differenziazione cellulare si intensifica e iniziano ad apparire gli organi. L’embrione ha tre strati di cellule: endoderma, ectoderma e mesoderma. 19

20 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il periodo embrionale (segue) Endoderma: si sviluppa nei sistemi digestivo e respiratorio. Ectoderma: si sviluppa in sistema nervoso, recettori sensoriali (orecchie, naso, occhi) e apparato cutaneo (capelli e unghie). Mesoderma: si sviluppa in sistema circolatorio, ossa, muscoli, sistema escretore e sistema riproduttivo. 20

21 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il periodo embrionale (segue) Sistemi che sostengono la vita dell’embrione: Amnio: sistema di supporto costituito da una sacca o involucro contenente un liquido nel quale galleggia l’embrione in via di sviluppo. Cordone ombelicale: sistema di supporto che contiene due arterie e una vena, e collega il bambino alla placenta. Placenta: un insieme di tessuti a forma di disco, nel quale piccoli vasi sanguigni della madre e del bambino si intrecciano senza congiungersi. 21

22 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il periodo embrionale (segue) 22

23 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il periodo embrionale (segue) Organogenesi: formazione degli organi che si verifica durante i primi 2 mesi dello sviluppo prenatale. Alterazioni cromosomiche e fattori teratogeni: in questo periodo possono aver luogo alterazioni dello sviluppo embrionale come mutazioni cromosomiche (ad es. Trisomia 21) o danni prenatali dovuti a sostanze tossiche (fattori teratogeni di cui si parlerà più avanti. 23

24 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il periodo fetale Il periodo dello sviluppo prenatale che ha inizio 2 mesi dopo il concepimento e che dura in media 7 mesi. 24

25 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo Il cervello
Alla nascita i neonati hanno approssimativamente 100 miliardi di neuroni che processano le informazioni a livello cellulare all’interno del cervello. L’architettura di base del cervello umano è assemblata durante i primi due trimestri dello sviluppo prenatale. Nello sviluppo tipico, il terzo trimestre dello sviluppo prenatale e i primi due anni di vita postnatale sono caratterizzati dalla connettività e dal funzionamento dei neuroni

26 Lo sviluppo prenatale Il cervello (segue)
Santrock, Psicologia dello Sviluppo Lo sviluppo prenatale Il cervello (segue) Il sistema nervoso inizia a formarsi a partire dal tubo neurale, un tubo lungo e con una cavità centrale, posizionato sul dorso dell’embrione, che si forma dopo circa giorni dal concepimento Due difetti alla nascita sono collegati a malformazione del tubo neurale che non si chiude come dovrebbe, anencefalia e spina bifida. In una gravidanza normale, da quando il tubo neurale si è chiuso, si inizia ad avere una massiva proliferazione e una continua migrazione di neuroni.

27 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Teratologia e i rischi nello sviluppo prenatale Teratogeno Il termine che deriva dal greco (tera) e significa “mostro”, indica qualsiasi agente che causa un difetto alla nascita. Il campo di studio che si occupa delle cause dei difetti alla nascita si chiama teratologia. La severità del danno e il tipo di difetto derivante da un particolare agente teratogeno, dipendono da: dose, predisposizione genetica e momento dell’esposizione. 27

28 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Teratologia e i rischi nello sviluppo prenatale Farmaci con obbligo di ricetta e da banco Farmaci con obbligo di ricetta: antibiotici, alcuni antidepressivi, alcuni ormoni e farmaci a base di isotretinoina (ad es. Accutane). Farmaci da banco: pillole dimagranti, aspirina e caffeina. Esempio del talidomide negli anni ’60. 28

29 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Teratologia e i rischi nello sviluppo prenatale Sostanze psicoattive: Sostanze che agiscono sul sistema nervoso e vengono assunte per alterare gli stati di coscienza, per modificare le percezioni e per cambiare l’umore. Alcol: Il consumo elevato di alcol da parte delle donne incinte può avere effetti devastanti sui figli causando la sindrome alcolica fetale (Fetal Alcohol Syndrome, FAS), un insieme di anomalie che includono malformazioni di viso, arti, difetti cardiaci, intelligenza inferiore alla media e ritardo mentale. 29

30 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Teratologia e i rischi nello sviluppo prenatale Sostanze psicoattive Nicotine Effetti negativi su sviluppo prenatale, nascita e sviluppo dopo la nascita. Nascite pretermine, sottopeso alla nascita, morte fetale e neonatale, problemi respiratori e sindrome dell’improvvisa morte neonatale (sudden infant death syndrome-SIDS, nota come morte nella culla) Possibili limiti nello sviluppo linguistico e cognitivo Aumento della sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD). 30

31 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Teratologia e i rischi nello sviluppo prenatale (segue) Sostanze psicoattive Droghe illegali Cocaina Marijuana Eroina Limite delle ricerche: pochi dati e studi correlazioni. 31

32 Lo sviluppo prenatale Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Teratologia e i rischi nello sviluppo prenatale Gruppi sanguigni incompatibili Malattie materne: rosolia, sifilide, herpes genitale, AIDS Dieta e nutrizione della madre Stati emotivi e stress della madre Età della madre Fattori paterni Rischi ambientali 32

33 La nascita Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il processo della nascita Ambiente perinatale I diversi fattori che costituiscono il momento che circonda la nascita Comprende le medicine date alla madre durante il travaglio, le pratiche usate per far avvenire il parto, il tipo di parto e l’ambiente sociale che circonda il bambino appena nato Tra le medicine date alla madre rivestono particolare importanza l’anestesia epidurale e l’ossitocina. 33

34 La nascita Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il processo della nascita (segue) E’ la natura ad aver scritto lo script (la sequenza) attraverso il quale avviene la nascita, anche se ci sono differenze culturali. Le raccomandazioni sulla nascita redatte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel sostengono l’importanza del supporto psicologico per le donne al momento del parto e pongono un limite massimo del 15% alla percentuale di tagli cesarei: in Italia si è passati dall’ 11,2% nel 1980 al 33,2% nel I metodi più usati in alternativa alla posizione tradizionale sono la sedia ostetrica, la posizione accovacciata, in acqua o su un fianco. 34

35 La nascita Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Il processo della nascita (segue) Per il parto è importante la posizione del feto nell’utero. La posizione più frequente è quella in cui il feto si presenta con la testa (presentazione cefalica). Se, invece, si presentano prima le natiche e i piedi si parla di presentazione podalica; se il feto si trova con il suo asse in posizione perpendicolare rispetto a quello dell’utero, allora si parla di presentazione di spalla. L’anossia è la condizione che si verifica quando il feto/neonato ha un’insufficiente apporto di ossigeno. 35

36 La nascita Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Accertamenti sulla salute del neonato Scala di Apgar 36

37 La nascita Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Accertamenti sulla salute del neonato (segue) Scala di valutazione del comportamento del neonato di Brazelton (NBAS) Viene utilizzata entro un periodo di ore dalla nascita e valuta lo sviluppo neurologico del neonato, i suoi riflessi e le sue reazioni nei confronti delle altre persone. Sedici riflessi, tra cui lo starnuto, il battito delle palpebre e il riflesso dei punti cardinali (rooting) vengono testati, insieme alle reazioni del neonato alle circostanze esterne, come ad esempio un sonaglio che viene agitato. 37

38 La nascita Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Accertamenti sulla salute del neonato (segue) Scala neurocomportamentale della rete di terapia intensiva neonatale (Neonatal Intensive Care Unit Network Neurobehavioral Scale - NNNS) Derivata dalla NBAS permette un’analisi più dettagliata del comportamento del neonato, delle risposte neurologiche, delle reazioni allo stress e delle capacità di regolazione. E’ stata creata per valutare i bambini a rischio, specialmente quelli prematuri. 38

39 La nascita Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Sottopeso alla nascita e neonati prematuri Neonato sottopeso: un neonato che pesa meno di gr. Neonato estremamente sottopeso: pesa meno di 900 gr. Neonato prematuro: un neonato che nasce 3 settimane o più prima che la gravidanza abbia raggiunto il suo termine (35 settimane o meno dopo il concepimento). Neonato troppo piccolo per l’età gestazionale: quel bambino il cui peso alla nascita è inferiore alla norma tenendo in considerazione la durata della gravidanza; pesa meno del 90 per cento dei bambini della stessa età gestazionale. Può essere prematuro o nascere al termine della gravidanza. 39

40 La nascita Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Sottopeso alla nascita e neonati prematuri (segue) Incidenza e cause del sottopeso alla nascita. L’incidenza del sottopeso alla nascita varia considerevolmente di paese in paese. Anche le cause del sottopeso alla nascita variano: nei paesi in via di sviluppo, il sottopeso deriva dalle carenze nella salute e nell’alimentazione della madre. Nei paesi industrializzati, il fumo di sigaretta durante la gravidanza, la giovane età della madre e l’uso di droghe rappresentano le cause principali del sottopeso alla nascita. 40

41 La nascita Santrock, Psicologia dello Sviluppo
Sottopeso alla nascita e neonati prematuri (segue) Conseguenze del sottopeso alla nascita La maggior parte dei bambini sottopeso sono normali e sani. Minore è il peso alla nascita, maggiore è la probabilità di danni cerebrali e di disturbi ai polmoni o al fegato. In età scolare, i bambini nati sottopeso hanno probabilità più alte di avere difficoltà di apprendimento, disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Programmi intensivi di recupero possono migliorare gli esiti a breve termine. 41


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