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PubblicatoMariana Castellani Modificato 5 anni fa
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Ing. Maurizio Bassani LOGISTICA - Capitolo 3 - Modulo 1
Il termine “Statistica” deriva dal vocabolo italiano “Stato” e fa riferimento, nella quasi totalità dei linguaggi europei, alla constatazione per cui le prime informazioni su fenomeni reali sono state raccolte ed organizzate ad opera degli organismi statali che ne erano anche i principali utilizzatori. Oggi la statistica è ampiamente utilizzata pressoché in tutti i campi di studio e se ne fa sempre maggiore utilizzo nel campo delle ricerche di mercato, della pianificazione territoriale, in campo produttivo ed economico in generale.
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Possiamo dire che la statistica è una disciplina che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un particolare fenomeno in condizioni di incertezza ovvero di non completa conoscenza di esso o parte di esso. Studia i modi, descritti attraverso formule matematiche in cui una realtà può essere sintetizzata e quindi compresa.
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La Statistica descrittiva ha come scopo quello di sintetizzare i dati attraverso i suoi strumenti grafici che descrivono gli aspetti salienti dei dati osservati. DIAGRAMMI A BARRE DIAGRAMME A TORTA ISTOGRAMMI
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UNITA' STATISTICA = il più piccolo elemento sul quale si effettua un’osservazione, ad esempio, unità statistica è ogni aereo prodotto da una fabbrica, ogni abitante di una data provincia, ogni alunno di una scuola. DATO STATISTICO = informazione sul fenomeno che si vuole studiare, è in pratica un’operazione compiuta sulle unità statistiche, ad esempio, numero delle persone di sesso femminile nella popolazione italiana, prezzo medio di un certo prodotto INTENSITA' = numero che esprime la misura o la grandezza di un carattere quantitativo di una unità statistica
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MODALITA' = diverse intensità o diversi attributi che un carattere può assumere. POPOLAZIONE STATISTICA = insieme finito di dati statistici, tra loro omogenei per quanto riguarda una o più caratteristiche. SCALA DI MISURA, serve per classificare la modalità dei caratteri, segue un ordine legato alla quantità di informazioni che essa fornisce, per cui va da quella che fornisce il minor numero di informazioni a quella che ne fornisce il maggior numero. Inoltre ogni scala contiene sempre tutte le informazioni della precedente.
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SCALA DI MISURE IN SENSO STRETTO
Ing. Maurizio Bassani LOGISTICA - Capitolo 3 - Modulo 1 I vari tipi di SCALA DI MISURA sono : SCALA DICOTOMICA SCALA NOMINALE SCALA ORDINALE SCALA DI CONTEGGIO SCALA DI MISURE IN SENSO STRETTO
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Per studiare un fenomeno con metodo statistico si utilizza quella che viene definita INDAGINE STATISTICA, la cui finalità è quella di risolvere un problema specifico e di interesse immediato. Le fasi di una indagine statistica sono : 1) PIANO DELLA RILEVAZIONE 2) RILEVAZIONE 3) SPOGLIO 4) ELIMINARE GLI ERRORI 5) ELABORARE I DATI 6) INTERPRETARE I DATI
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RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE I dati possono essere espressi attraverso rappresentazioni grafiche, che offrono numerosi vantaggi che possiamo sintetizzare in: 1. descrivono il fenomeno in forma visiva e permettono di esaminare l’andamento in modo globale e di confrontare caratteri diversi dello stesso fenomeno e le sue variazioni nel tempo e nello spazio. 2. Sono molto più espressive di una tabella di valori, infatti, essendo di facile lettura, permettono a tutti di capire l’andamento di un fenomeno.
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PITTOGRAMMI A FIGURE RIPETUTE Sono utilizzati quando il grafico deve servire come metodo di divulgazione dei dati per il pubblico. Si usano dei motivi ideografici che, opportunamente affiancati da una legenda, offrono un’idea del fenomeno in esame.
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DIAGRAMMI CARTESIANI Utilizzano le coordinate cartesiane ortogonali del piano, sull’asse delle ascisse si usa rappresentare le modalità del fenomeno, mentre su quello delle ordinate vengono rappresentate le corrispondenti frequenze.
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ISTOGRAMMI Anche in questo tipo di rappresentazione si utilizza il piano cartesiano, nel caso di serie statistiche continue, cioè i cui caratteri sono continui o discreti, ma con un gran numero di modalità.
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DIAGRAMMA A SETTORI CIRCOLARI (A TORTA) All’interno di un cerchio o un semicerchio si rappresentano tutte le modalità, ognuna con frequenza pari all’area della sezione del cerchio che occupa.
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DIAGRAMMA A NASTRI Per la rappresentazione delle mutabili statistiche sconnesse, talvolta si utilizzano dei nastri orizzontali
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DIAGRAMMA A BARRE VERTICALI Per la rappresentazione delle mutabili statistiche ordinabili, si possono utilizzare barre verticali aventi altezza pari alle frequenze.
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CARTOGRAMMI Sono tipi di rappresentazioni utilizzate per le serie territoriali.
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NUVOLA DI PUNTI Si utilizza per rappresentare le variabili o mutabili statistiche doppie o multiple. Quando si devono rappresentare n coppie di valori corrispondenti, si utilizza un sistema di assi cartesiani all’interno del quale si individuano tanti punti quante sono le coppie di valori corrispondenti alle intensità o frequenze individuate per ogni coppia di modalità.
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